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Autore: Looney    18/08/2011    2 recensioni
Basta un raggio di sole per innamorarsi.
E basta innamorarsi per amare l'estate.
Ma basta un attimo...e tutto si trasforma in un vivo e doloroso ricordo.
Come il tuo sorriso.
[Lo so, la presentazione fa schifo, la storia di più, ma volevo mettermi alla prova D: di solito non sono così incomprensibile nello scrivere. Spero vi piaccia!]
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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                              Leggete le note finali, per favore!  

 

 

 

                                      Odio l’estate

 

 

 

Io all’inizio odiavo l’estate.

Era una stagione crudele: prosciugava i pozzi più profondi, i ruscelli più impetuosi.

Come prova della sua brutalità lasciava solchi aridi, scavati dal suo aratro di fuoco.  Ardeva i campi in una sola giornata e per soddisfare ancor di più la sua macabra sete, incendiava i boschi.

Milioni di insetti erano destati dal caldo soffocante, e ronzavano incessantemente sia di giorno che di notte, poiché non c’era differenza per loro.

Le bestie morivano tra gli stenti, morse dall’afa e dalle zanzare.

La nube di distruzione che portava con sé copriva il cielo, rendendolo più azzurro e vasto del solito.

Ed era in quei momenti che io, scivolato fuori dalla mia abitazione in fiamme, mi sdraiavo tra le sterpaglie pungenti ed osservavo proprio quel cielo così diverso eppure così rassicurante.

Era l’unica cosa che amavo dell’estate, il cielo.

L’unico momento di quella stagione maledetta in cui potevo respirare.

Mentre gli altri si godevano le vacanze, la villeggiatura, le passeggiate in riva al mare, io mi godevo il cielo.

Da solo, perché nessuno aveva le mie strane abitudini.

O almeno, non le avevano in quel particolare periodo dell’anno.

Questa era un’altra cosa che odiavo dell’estate: il mondo iniziava a ruotare più velocemente ed io non riuscivo a seguirlo.

Ogni mio pensiero si rincorreva nella testa, non riuscivo più a ragionare lucidamente; era lì che decidevo di rimanere al mio posto ad aspettare la caduta delle foglie.

Difficilmente mi smuovevo. Anzi, penso di non esser mai uscito da quella nube di chiara tranquillità; anche perché, se ne uscivo, l’infelicità mi avrebbe soppresso.

Un giorno, però, alzandomi stizzito da terra, non trovai mocciosi schiamazzanti e sdentati intorno a me né l’ombra di mia sorella che mi chiamava per il pranzo né qualche rompicoglioni che era venuto a gettarmi granchi in faccia.

C’eri tu, contro il sole, e mi facevi ombra.

Avevi la faccia di chi si era perso, e chiedeva disperatamente informazioni; in effetti, era proprio così: eri venuto dalla città seguendo le indicazioni di chi trovavi per la via, ed eri arrivato infine da me.

Non c’era niente di speciale nel tuo aspetto o nel tuo atteggiamento. Niente che potesse stupirmi più della tua improvvisa comparsa.

Eppure, a distanza di giorni, ho ancora la luce dei tuoi occhi riflessa nei miei, la stessa luce di quel giorno.

Non ti trattenni molto, e proseguisti lungo la strada che ti avevo indicato.

Mi salutasti con un sorriso che non meritavo; e questo semplice gesto bastò a bloccare definitivamente i miei pensieri.

Non sapevo se odiarti od amarti, ma ciò che più mi importava era sperare di non rivederti più.

 

Eppure, ti rividi. Forse il destino ci voleva insieme già da allora?

Eri apparso davanti casa mia come un fantasma, il viso ornato dal solito sorriso.

Amavi sorridere, al contrario di me.

Io potevo anche rimanere interi giorni senza sorridere, senza scoprire i denti se non per urlare o mangiare; sinceramente, non avevo alcun buon motivo per sorridere.

La tua presenza mi irritava anche per questo: tu sorridevi per niente, per il puro piacere di farlo.

Decisi di ignorarti, di passare oltre e di non lasciarmi inebriare dalla tua avvincente essenza, la quale, nonostante fossi così diverso da te, riuscivo a percepire intensamente; avvolgente come il profumo di rosmarino.

Pensavo di sconfiggerti, di annientare la misteriosa forza che mi spingeva verso di te…

Invece fui tu a catturarmi.

 

I ricordi di quel periodo sono molto confusi: lampi di immagini, suoni, odori sconnessi tra loro, che volteggiano rapidamente davanti ai miei occhi, tanto da stordirmi.

Solo il caldo afoso di fine luglio continua a soffocarmi, ed il tuo indescrivibile sorriso mi acceca più del sole.

Forse sono le sensazioni più forti che abbia mai provato in tutta la mia vita, ed è per questo che non riesco a cancellarne i ricordi dalla testa.

È triste, ed allo stesso tempo bellissimo, non potersi sbarazzare di certi ricordi, soprattutto se questi non riguardano soltanto te ma anche qualcun altro.

La persona che ti ha cambiato la vita.

Fino a qualche tempo fa non mi sarei mai tuffato nel mare da uno scoglio altissimo, rischiando di schiantarmi contro la roccia; non avrei mai camminato per chilometri lungo le stradine di campagna di solito percorse dai pastori; non mi sarei mai sdraiato sulla sabbia bollente non più per guardare il cielo, ma per asciugarmi al sole e sentire il sale che mi accartocciava  la pelle; non avrei mai trascorso le mie serate seduto sugli scalini di marmo o sotto i portici a godermi la brezza marina.

Non sarei mai riuscito ad amare l’estate, se prima non fossi riuscito ad amare te.

Ed i nostri ricordi ne sono la prova: anche se adesso siamo due anime errabonde e tormentate, senza neanche più un corpo, un appiglio, possiamo ricordare i momenti felici, e vivere (o meglio, provare a vivere) di quelli.

Perché ci rimane soltanto questo.

Dobbiamo saperci accontentare, purtroppo.  

E sono sicuro che per te non sarà un problema.

Rimarrò per sempre bloccato con te in questo cerchio di memorie; e gireremo, gireremo, senza poterci fermare, insistentemente.

E ci baceremo ancora davanti al mare, nella luce accecante della nostra ultima estate.

 

 

 

Buongiorno gente!^^

Spero che abbiate seguito il mio consiglio e che abbiate letto il messaggino che vi ho lasciato all’inizio della pagina; non perché voglio fare la pignola, ma penso che sia un peccato non leggere le note che l’autore stesso scrive, non solo per ringraziare i lettori o parlare apertamente con loro, ma anche per far comprendere alcuni pezzi o la trama stessa della storia.

Detto questo, mi presento: sono Looney, e questa è la prima storia che pubblico su Hetalia *__*

Non spero di ricevere recensioni ricche di complimenti, anche perché questa one-shot non ne merita molti, ma sarò molto contenta sia dei vostri commenti positivi che negativi!

La trama è molto semplice: parla di una infelice storia d’amore sulla coppia che preferisco; ho voluto essere generica sui nomi e sulle descrizioni dei personaggi solo per un fatto stilistico, poiché se li avessi specificati ulteriormente, la storia avrebbe perso la sua bellezza (che deficiente che sono -.-“)  

Tuttavia, questa one-shot è tratta da una storia che ho in mente da un po’ di tempo, e se la one-shot avrà successo la pubblicherò. Così ci capirete un po’ di più!xD

Bene, penso di avervi detto tutto ^^ spero che le mie parole siano state di qualche aiuto!

Ringrazio chi ha letto la shot e questo spazietto, e naturalmente chi recensirà! Alla prossima ^^

 

                                                                                                       Looney*

 

 

P.S.: votatevotatevotatevotatevotatevotatevotatevotateVOTATE D:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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