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Autore: Roly_chan    18/08/2011    3 recensioni
Questa storia è ambientata dopo il libro "L'ombra del male",un mio ipotetico continuo...quindi tutto ha inizio dalla decisione di Damon di riottenere i suoi poteri che porterà i nostri protagonisti ad affrontare una serie di situazioni tutte nuove e finalmente a capire i propri sentimenti. Avverto che io sono una fan accanita della coppia Donnie e che la storia è dal punto di vista di Bonnie
Spero di avervi incuriosito e che la storia vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La stanza era stranamente in ordine,chi sa perché mi aspettavo di vedere vetri rotti e roba per terra,segni della sua ira. Anche il bagno era pulitissimo. Possibile che Damon fosse un maniaco dell’ordine? Il contatto con l’acqua fredda mi risvegliò dai miei strani pensieri.
Insomma invece di approfittare della vicinanza con Damon,mi mettevo a pensare all’ordine!Certo che sono strana.
<< Fatto >>mi disse. Caspita mi aveva messo anche un cerotto.
<< Grazie >>gli dissi sempre rossa in viso.
Lui annuì poi si avviò verso la porta. Io lo seguii e vidi che stava accovacciato a terra a sistemare il mio disastro. Mi avvicinai anch’io e incominciai ad aiutarlo.
<< Perché non scendi e vieni a mangiare qualcosa? >>gli chiesi.
<< E sentirmi tutti quegli sguardi accusatori/omicidi addosso? No grazie >>
<< Da quando ti importa cosa provano gli altri nei tuoi confronti? >>
Lui alzò lo sguardo e lo fece incatenare con il mio.
<< Sai che hai ragione? Stupido cervello umano che non mi fa ragionare! >>.
 << Bene allora andiamo! >>gli dico sorridendogli. Mi sa proprio che aveva una bella crisi di sentimenti dentro.
Così scendemmo al piano di sotto. Non appena Damon fa la sua entrata in cucina tutti si bloccano a fissarlo. Lui prima rivolge un’occhiata d’indifferenza a tutti poi si avvicina alla signora Flowers porgendole i resti della roba caduta a terra prima.
<< Ehm mi scusi signora Flowers ma mi è caduto tutto da mano >>aggiunsi io per cercare di rompere il ghiaccio.
<< Oh non ti preoccupare Bonnie cara. Damon accomodati pure,ti prendo un’altra tazza. >> Lui annuì e diede una breve occhiata a com’erano seduti gli altri. Probabilmente voleva accertarsi di non capitare vicino a nessuno degli altri. Chi sa perché ma avevo la certezza che invece riuscisse a tollerare sia la mia presenza sia quella della signora Flowers. Forse perché eravamo le uniche che non l’avevano puntato il dito contro.
Dopo un po’ si sedette a capotavolo e io mi misi alla sua destra,invece alla sua sinistra c’era la signora Flowers che aveva apparecchiato la parte di Damon.
Tutti fissavano le loro tazze e sembrava che si erano pietrificati,fino a quando Stefan si alzò balbettando delle scuse. Fu seguito a ruota da Elena che però diede prima un’occhiata a Damon,poi anche Meredith e Matt si alzarono senza dire niente.
Damon non mi sembrò particolarmente colpito,continuò a mangiare senza alzare la testa. Io distrattamente mangiucchiavo qualche biscotto,ma rischiai veramente di strozzarmi quando Damon,con la sua voce estremamente sensuale mi chiese:<< Che ne dici se dopo ci andiamo a fare un giro? >>
<< Io e te? >>chiesi titubante. Lui si limitò ad annuire.
<< O..ok >>gli dissi.
<< Bene ci vediamo fra un quarto d’ora all’ingresso >>e con questo con estrema eleganza si alzò dal tavolo e salì al piano di sopra.
Io rimasi bloccata. Io e Damon. Insieme.
<< Allora cosa aspetti?Vai a farti bella no? >>mi disse la signora Flowers con un sorriso che mi ricordava tanto mia nonna. Io annuii e salii in camera mia.
Il caos regnava nella mia testa. Cosa mi dovevo mettere? Volevo tanto chiedere aiuto a Meredith e Elena ma forse era meglio non coinvolgerle.
 Optai per qualcosa di semplice,tanto in qualsiasi maniera mi sarei vestita sicuramente vicino a Damon sarei sfigurata.
Cercai di essere velocissima ma comunque feci tardi,anche se di soli cinque minuti. Damon era già lì,vicino alla porta con le braccia incrociate al petto e vestito come al solito,ma mi sembrava che ogni minuto diventasse sempre più bello e poi quel lieve rossore tipico della pelle umana lo rendeva ancora più perfetto di prima,se era possibile.
<< Hey >>gli dissi arrivata vicino a lui.
<< Cinque minuti di ritardo,immagino che sia un record per te >>mi disse con tono distaccato.
<< Sinceramente sì >>gli dissi arrossendo.
Lui mi fissò per un attimo e poi aprendo la porte mi fece cenno di uscire.
<< Prendiamo la mia auto >>disse.
<< Sai già dove andare? >>
<< Penso che convenga allontanarci un po’,qui mi conoscono tutti e non è un bene >>mi fece notare.
Con un gesto di estrema galanteria mi aprì la portiera e mi fece salire.
Tutto il tragitto lo passai cercando di controllare il mio rossore,invece lui mi sembrava che cercasse di non premere troppo l’acceleratore. Per mia fortuna si rendeva conto che ora,con i sensi umani,non era prudente guidare come faceva prima.
Arrivammo in una cittadina vicino Fell’s Church,mi ricordavo che lì ci fosse un parco stupendo e come se mi avesse letto nel pensiero,scesi dalla macchina,ci avviammo proprio lì.
Dopo tutto quel silenzio decisi di rompere il ghiaccio.
<< Come mai hai voluto che ti accompagnassi a fare un giro? >>
<< A chi altri potevo chiederlo? >>
<< Conoscendoti immaginavo che saresti uscito da solo >>
<< Forse non mi conosci così bene.. >>disse a bassa voce,come se non volesse davvero dirmelo.
Ci fu ancora silenzio e fui di nuovo io a romperlo.
<< Allora come ti senti? >>
<< Ti prego Bonnie,niente sedute da psicologo >>
<< Guarda che non era questo il mio intento >>
<< E qual’era? >>
Io sbuffai infastidita. Possibile che non si potesse chiedere niente a quello?
Dopo un po’ incominciò a parlare.
<< E’ strano. Magari un tempo avrei anche voluto,ridiventare umano,ma ora proprio no. Insomma sono cambiate tante cose e io ho imparato ad affrontarle solamente come vampiro. E poi se arrivano i kitsune ? Non voglio sembrare più debole di Mutt,solamente perché non sono abituato a fare le cose come umano. >>
All’inizio non sapevo che dire,non me lo sarei mai aspettato da lui un discorso così lungo. Ci sedemmo su una panchina e per scherzare gli dissi:<< Hey non mi dire che soffri di complessi di inferiorità? >>ma lui sembrò prenderla sul serio questa mia affermazione.
<< Assolutamente no,ma è uno schifo. Mi sento come se mi trovassi in una bolla e  tutto quello che è al di fuori mi appare sfocato. Anche la tua voce è diversa. >>
<< Cioè? >>
<< Bè quando ti sentivo parlare prima mi davi l’idea che cantavi. Aveva una nota strana la tua voce,ma molto melodiosa. Invece ora riesco sempre a percepirla ma non è come prima. >>Io arrossii ancora di più se possibile.
<< Cerca di trovare i lati positivi -gli dissi- puoi andare a mare e abbronzarti >>ma quant’ero stupida?Lui per la prima volta si stava confidando come me e io gli rispondevo che ora poteva abbronzarsi?Per mia fortuna lui la prese bene e scoppiò a ridere.
<< Oh certo ma dovremmo sbrigarci,prima che Shinici e Misao ci facciano fuori >>concluse con una nota triste.
Mi sembrava davvero preoccupato.<< Se solo potessi fare qualcosa >>dissi ad alta voce sovra pensiero. Lui alzò la testa di scatto e i suoi occhi si illuminarono di una strana luce.
<< Oh sì che puoi >>e mi rivolse uno dei suoi sorrisi più belli.
Questo non preannunciava niente di buono.

Note:ed ecco un nuovo capitolo!Spero che vi sia piacciuto e voglio ringraziare chi ha incominciato a seguire la mia storia ;) Alla prossima! 

  
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