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Autore: frostedheavens    19/08/2011    3 recensioni
Traduzione della fan fiction inglese "Through the Ages".
"Manta viene spedito 1000 anni indietro nel passato. Qui, incontra niente di meno che Hao Asakura durante il suo primo ciclo di vita. Fra conflitti e tradimenti, Manta combatte per tornare sano e salvo nel suo tempo, ma comincia a comprendere lo scopo del suo arrivo nel periodo Heian."
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Hao Asakura, Manta Oyamada, Matamune
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Through the ages Angolo del Traduttore:

Beh, eccomi qua con il mio primo lavoro di traduzione.
Through the Ages...era da un bel po' che speravo di tradurla, ma non ne ho mai avuto il coraggio.
Vedete, è una fanfiction così spettacolare che avevo paura di rovinarla. Quest'autrice è davvero bravissima e sopratutto credo che mantenga l'IC dei personaggi in maniera sublime.
L'idea della storia, poi, è originalissima. Praticamente le affascinavano entrambi i personaggi, così ha deciso di "unirli" in un'avventura comunque pertinente al manga, senza stravolgere appunto i loro caratteri o la loro storia, anche se va segnata come What if.
Vale davvero la pena di leggerla, e sopratutto di lasciare una recensione: a differenza di noi italiani, che leggiamo ma spesso non recensiamo, a quanto pare da altre parti è diverso ed è normale far sapere se una storia piace o no. Per 25 capitoli -ancora in corso- lei ha, in questa storia, 343 recensioni.
Quindi mi sembrerebbe brutto che non ne abbia neanche una qui, no? :mku:
L'Autrice vi saluta e vi augura di divertirvi leggendo la storia, che spera vi piaccia. E io faccio lo stesso, buona lettura!
Max 






"Il Periodo Heian giapponese fu un' era di pace e prosperità, preceduta solo dal Periodo Nara" spiegò l'insegnante. "Viene definita l'Era d'Oro del Giappone, e per di più fu con quest'era che il linguaggio scritto incluse anche il Cinese, sebbene fosse strettamente riservato all'uso dei soli uomini..." 
L'intera classe rimase silenziosa mentre la professoressa continuava con la sua lettura, ma probabilmente nessuno di loro stava davvero prestando attenzione. Solo uno studente, biondo e basso come non mai, stava ascoltando attentamente, prendendo appunti a gran velocità.

Lo Shaman Fight era stato temporaneamente messo in pausa, e i Pache avevano mostrato un inusuale generosità permettendo ai partecipanti di tornare alle loro case per due mesi. Ovviamente, il vero motivo (spiegato da un imbarazzato Silva), era di permettere alla Tribù dei Pache un po' di tempo libero per recuperare le loro perdite, visto che i fondi stavano calando pericolosamente a picco, molto più del solito.

Eppure, Manta non era infelice, e non lo era neanche il resto del gruppetto di Yoh - ognuno di loro era segretamente grato per aver avuto la possibilità di tornare a casa di nuovo, anche se si erano tutti molto lamentati per il ritardo. Horo Horo e Pirika erano tornati nell'Hokkaido, Ren, Jun e Pailong in Cina, e Chocolove a New York. Il resto del gruppo, includendo Manta, Yoh, Anna, Ryu, Faust ed Eliza, aveva deciso invece di tornare a Funbari Hill. Mentre Yoh e gli altri preferivano rilassarsi a casa, Manta trovata più utile continuare con i suoi corsi serali, e si era iscritto ad una classe specializzata in storia che si svolgeva ogni sera.

"Bene, questo è tutto per oggi." concluse l'insegnante, terminando finalmente un'altra sessione di corsi serali. "Per favore fate una relazione sul Periodo Heian, da consegnare la prossima settimana." Seguirono una serie di mugugni attutiti, e la classe cominciò immediatamente a svuotarsi.

Dopo un paio di "Ci vediamo, Manta!" all'uscita, Manta cominciò una piccola corsa verso la stazione dei treni, cercando di riscaldarsi. Erano già le dieci di sera, l'aria autunnale era piuttosto fresca, e il biondino non vedeva l'ora di tornare al caldo della casa di Yoh.

Una relazione sul Periodo Heian... meditò Manta mentre si sedeva in un treno praticamente vuoto.  Gli venne in mente un certo castano, uno a cui non avrebbe preferito pensare.... Hao Asakura era stato uno dei pochi a non rallegrarsi della sospensione del Torneo, probabilmente perché significava un lungo ritardo nel conseguimento del suo obiettivo. L' ultima volta che Manta lo aveva visto era stato quando tutti gli sciamani erano stati chiamati a radunarsi per ricevere la notizia e la sua espressione era stata diversa dalla solita indulgente calma che era sempre impressa sul suo viso. Si era comunque ristabilita, poco dopo che le sue labbra si erano mosse in un sorriso sardonico quando aveva notato che Manta lo fissava. 

Solo la memoria di quel ghigno amichevole eppure intimidatorio fece rabbrividire Manta. Pensandoci, anche Hao era nato nel Periodo Heian, ricordò Manta con un leggero sobbalzo. 1000 anni fa... 

Effettivamente, perché ci stava pensando? Cosa importava? Hao non aveva nulla a che fare con lui. Quando il treno si fermò, Manta decise determinato di tenere fuori dai suoi pensieri quel piromane. 

Il silenzio colpì Manta come un muro quando arrivò nella casa. Sentendo qualcosa di sbagliato, il biondo calciò via le sue scarpe e si diresse nel salone, solo per trovarlo vuoto. Lo era anche la cucina.
Manta si chiese se fossero usciti, ma subito si tolse quel pensiero dalla testa, sapendo che Anna si sarebbe assicurata di aver spento tutte le luci. Quindi dov'erano? E perché Ryu non si faceva sentire come al solito? 

Non dovette aspettare molto per scoprirlo.

Arrivando in un altra camera, sentì presto delle voci attutite provenienti da una porta chiusa - la camera di Anna. La curiosità arrivò istantaneamente, e fu sul punto di bussare quando sentì menzionare il suo nome.

"Non dovremmo informarne Manta?" un profondo baritono appartenente ad Amidamaru arrivò attraverso  porta.

"No." Il brusco tono di voce era facile da riconoscere "Meno persone sanno, meglio è. Questa è magia molto avanzata, e possibilmente la più pericolosa."

"E quindi?" Chiese confusa la voce grossolana di Ryu. 

Un piccolo sospiro. "E quindi, è meglio che un umano normale come Manta resti all'oscuro. I viaggi nel tempo non sono cose da ridere. Se lo scoprisse, non credete che vorrebbe essere coinvolto? E se l'incantesimo non funzionasse? Non sarebbe in grado di proteggersi."

"Continuo a credere che dovremmo almeno farglielo sapere, Miss Anna." replicò Amidamaru" Non c'è bisogno di farlo partecipare, solo..."

Un leggero colpo sul tavolo lo bloccò, come se Anna avesse posato una tazza da tè fermamente "E lì si SENTIRA' lasciato fuori. Come se non lo stessimo includendo anche dopo la sua decisione di stare con Yoh. Sapete tutti che è assolutamente impossibile per Manta difendersi dal pericolo."

Un piccolo silenzio seguì la dichiarazione. "Non sto dicendo che Manta è debole." disse la voce di Anna, rassegnatamente "Sono semplicemente realistica. Non possiamo assolutamente permettere che Manta rischi la sua vita in questo modo, e serve un alto livello di potere, controllo e abilità  per viaggiare sicuri  indietro nel tempo. Manta non è altri che un umano. Questo fatto non può essere cambiato."

"Sono d'accordo" La voce di Yoh parlò piano, con un accenno di rammarico in essa "Anche se detesto fargli questo, Manta non può venire con noi."

Ryu sospirò. "Beh, se è Yoh a dirlo...allora credo che sarà così."

"Come lo faremo?" chiese Amidamaru

Questa volta, fu Faust a rispondere "Il più lungo periodo di tempo in cui si possono prendere delle misure di sicurezza è quello del Cho Senji Ryakketsu, 513 anni fa. Non è impossibile tornare ancora più indietro, ma è molto pericoloso e fortemente scoraggiato. Ma  non c'è bisogno. Tutto quello che dobbiamo fare per ora è tornare indietro di tredici anni."

"Per bloccare Hao appena nascerà?" disse Yoh

"Ma funzionerà??" chiese Amidamaru tentennante. "Master Yohmei non ne fu capace l'ultima volta."

"Solo perché esitò all'ultimo momento. Altrimenti, l'esistenza di Hao sarebbe stata cancellata. Torneremo indietro nel tempo per essere sicuri che ciò avvenga."

"E la spada spirituale? Le 1080? Perché…?"

"Per un successo al cento per cento. Ora…"

Manta non sentì più nulla di come la discussione andò avanti. Anche se lo sapeva fin dall'inizio, la conversazione lo colpì come se fosse una novità. Solo un umano...un livello di potere alto...non può proteggersi...

Non biasimava i suoi amici. Avevano ragione. Alla fine, lui ERA un semplice essere umano.Che cosa sarebbe stato capace di fare se fosse tornato indietro nel tempo insieme a loro? Avrebbe guardato da lontano e avrebbe tifato per loro? Questo funzionava, ed era apprezzato, nello Shaman Fight, ma non con l'arrivo del confronto finale. Non con Hao.

Gli umani non posso capire noi sciamani...

Hao, dopo tutto, aveva ragione? Manta era sempre quello che veniva lasciato da parte nelle decisioni fatte da Yoh ed i suoi compagni. Non avrebbe mai capito la logica dietro queste scelte senza che qualcuno glielo avesse spiegato prima. Tutti loro erano così... maturi e saggi nei loro modi "speciali". Lui? Si preoccupava costantemente ed entrava in panico su cose che erano comuni per loro, e rimproverava l'attitudine di Yoh a non preoccuparsi di nulla più di tutte le altre persone, quando in realtà quella era la più grande forza di Yoh. 

Si lasciò cadere per terra, fuori dalla porta. Era un fatto difficile ma che doveva accettaere - che la forza di Yoh non sarebbe mai arrivata a lui.

Improvvisamente, una forte folata di vento arrivò da sotto la porta, facendo tremare i suoi cardini. Lasciando perdere i suoi pensieri, Manta realizzò che dovevano aver cominciato l'incantesimo. Si protese istintivamente verso la maniglia della porta, ma si fece indietro velocemente. Nessuna interferenza. Era la cosa migliore che potesse fare per aiutarli.

"Dannazione!" imprecò Ryu, sembrando nervoso "Cos'è- ?"

La porta si aprì di scatto, e Manta venne quasi sbalzato  indietro per il vento furioso. "MANTA!" esclamarono tutti, sorpresi. 

Manta non avrebbe potuto rispondere neanche se lo avesse voluto. Un grosso vortice si era formato e si stava avvicinando pericolosamente a lui, e potè solo guardare, mentre gli veniva vicino. 

"Manta! MANTA!" La voce di Yoh raggiunse le sue orecchie, ma solo debolmente. Un vorticoso fumo grigio lo circondò, ed un rombo gli colpì le orecchie. Stranamente, non aveva paura. 

L'ultima cosa che vide fu Yoh che si avvicinava a lui a rallentatore, prima di sprofondare nel buio. 






  
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