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Autore: nowtellmeastory    19/08/2011    0 recensioni
E' proprio quando le cose ci sembrano perfettamente normali che invece sono più speciali di ciò che potremmo mai immaginare..
"Una stella cadente! Guarda!"
"No, è un aereo, mi dispiace deluderti" disse con un sorriso.
"Tu sogni troppo, non trovi?"
"Senza sogni non si vive, se non hai un sogno per cosa vivi? Io preferisco essere troppo viva che troppo morta.."
"Ragazza, non ti capisco, proprio no.."
"Non serve capirle per forza, le persone, sai? Basta apprezzarle!"
"Già.. apprezzarle.." disse sospirando..
E restammo lì sull'erba fresca a guardare su in cielo, quel cielo che aveva mandato via tutte le nuvole per far posto a noi.. stranieri in un Mondo strano..
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno della partenza fu talmente confuso ed eccitante che a malapena ricordai di caricare i bagagli in auto, presa dalla contentezza.
Siccome mi ero alzata molto tardi, in mezz'ora dovetti lavarmi, vestirmi, truccarmi, prendere il mio mp3 ed allacciare la Triad per bene al collo per non perderla durante il viaggio.
Alle 7:30 ero sotto casa con mamma e papà ...mentre aspettavo Laura che mi venisse a prendere, e alle 7:40 lei era lì.
Caricammo i bagagli in fretta e furia, salutai mamma e papà obbligandoli a non piangere, altrimenti lo avrei fatto anche io, montammo in macchina, e strette in un abbraccio, io e Laura scomparimmo dietro l'angolo dagli occhi dei miei genitori.

"Allora Sonia, i tuoi genitori come l'hanno presa?" disse la madre di Laura che si era proposta per accompagnarci all'aeroporto, con un sorriso.
"All'inizio erano un po' incerti ma poi hanno lasciato che fossi felice" dissi al settimo cielo.
"Sono contenta per te, Laura, trattamela bene Sonia, altrimenti ti tiro le orecchie quano torni!" disse ridendo. Dio, io amo quella donna!

"Soniaaaaa, non trovi che sia il momento per quello?! Si, proprio quello!" dice Laura lanciandomi un occhiolino.
"Ah si giusto! Dai dai prendo il CD!" e presi dalla mia borsa 'This is War', la cosa più cara che avevo e che ho, e senza esitare, chiesi alla mamma di Sonia di metterlo nello stereo dell'auto, e lei ci accontentò.
Percorremmo l'autostrada in compagnia di quel CD, cantando ogni singola nota, fino a che non arrivammo a destinazione, ed io presi il CD per rimetterlo a posto nella custodia e poi successivamente nella borsa.
Dopo esserci assicurate di aver preso tutti i bagagli e le nostre cose, salutammo la madre di Laura ed entrammo nell'aeroporto, erano le 9:11, alle 10:00 avremmo preso il volo per Torino-Caselle.
Nella sala d'attesa io e Laura ci sedemmo vicine, mano nella mano, ed io poggiai la testa sul divanetto, ad occhi chiusi, toccando la Triad.

"Non mi sembra vero, con la mia migliore amica in attesa del volo per la città che amo" le dissi sorridendo.
"Credici perchè è vero tesoro mio!" mi disse convinta.
Anche lei aveva la Triad appesa al collo e per acquistare sicurezza la stringeva con la mano morendosi il labbro inferiore con una smorfia simile ad un sorriso.
"Laura, credo di amarli.."
"Chi credi di amare te?"
"I Mars, cioè si, insomma, loro pezzo dopo pezzo stanno costruendo la colonna sonora della mia vita, loro fanno parte di me.." dissi con gli occhi lucidi dalla gioia continuando a stringere il mio ciondolo.
"Lo so che li ami Sonia, li amo anche io, ma forse tutta questa passione, questo amore che abbiamo per loro, non dovrebbe essere grande a tal punto da condizionarci.. insomma.. loro sono.. diversi, dalla gente comune, loro sono.. celebrità.."
"Ma sono pur sempre esseri umani, no? Loro hanno sentimenti, amano ciò che fanno, amano gli Echelon, amano noi due.." dissi ingenuamente non dando peso alle parole, come una bambina.. si, Laura è nettamente più realista di me.
"Certo tesoro, loro amano la loro famiglia, e la loro famiglia siamo anche noi due, su questo non ci pio.." neanche il tempo di finire la frase, che un grosso altoparlante annunciò il nostro volo.
"Cosa?? Sono già le 10:00?!" Dissi alzandomi dalla poltroncina, in effetti mettendoci a parlare, non ci eravamo accorte del tempo che passava..
"Forza Sonia, facciamo mente locale: bagagli?"
"Già dentro"
"Bagagli a mano?"
"Sono qui, ci sono tutti"
"Biglietti?"
"Li ho io, sono qui"
"Documenti?"
"Sono nella tasca della mia borsa, abbiamo tutto!"

Così prendemmo i bagagli a mano e ci dirigemmo verso la navetta che portava all'aereo, e prima di salire a bordo, ci guardammo negli occhi tenendoci per mano, dicendo al'unisono con grinta: "THIS IS WAR!" 

  
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