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Autore: GiuliaLestrange    23/04/2006    3 recensioni
-Verranno comunicati tramite gufo i nomi degli studenti che,a partire dalla metà di Giugno,parteciperanno allo Scambio Culturale con le due scuole di magia di Beauxbatons e Durmstrang.....-è la nostra prima storia,commentate!!
FANFICTION SOSPESA
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura, Fantasy, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Cho Chang, Draco Malfoy, Fleur Delacour, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood, Viktor Krum | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO VIII

CAPITOLO VIII

 

La stazione di King’s Cross era gremita di gente, come era logico che fosse il primo giorno di scuola con tutti gli studenti di Hogwarts.

Harry e Ron avevano trascorso tutta l’estate alla Tana,passando il tempo tra un’improvvisata partita di Quidditch e qualche gita nei posti più disparati e affascinanti, con la famiglia Weasley.

Ginny scriveva puntualmente ogni quattro giorni, come le era stato intimato dalla preoccupatissima madre, e nelle sue lunghe lettere elogiava ora la raffinatezza del Collegio, ora le sue materie emozionanti e divertenti e molte altre fesserie e cose futili.

Hermione invece, non si era mai fatta viva nell’arco dei tre mesi di vacanza,tranne una volta, e la lettera non era stato neanche un granché.

Era arrivata una domenica mattina prestissimo con un gufo, che starnazzando e volando per tutta la casa aveva svegliato la famiglia.

Presa la lettera, Ron la lesse ad alta voce emozionato:

 

“Cara famiglia Weasley,         scusate se vi disturbo...Io sto bene, ma mi rendo conto che il momento dell’inizio della scuola a Hogwarts è vicino, e quindi volevo chiedervi, se non vi dispiace, di comprare per me i libri a Diagon Alley....Scusate per il ritardo della mia richiesta, ma non mi ero ancora resa conto che Agosto stava per finire....Vi ingrazio tutti in anticipo...

Hermione

 

La faccia di Ron cambiò colore e, infuriato, gettò la lettera a terra e corse su per le scale.

Molly e Arthur Weasley si meravigliarono molto della reazione improvvisa del figlio, ed esterrefatti interrogavano con lo sguardo Harry, visibilmente imbarazzato e indeciso su che scusa adottare con i genitori dell’amico, disse tutto d’un fiato:

-Ron deve esserci rimasto male perché Hermione non ha nominato né  me né lui....

Rosso in faccia fino a sentirsi bollire le guance, Harry disse quasi sottovoce:

-Vado a far ragionare Ron...

Corse anche lui su per le scale, ed entrò nella stanza dell’amico, che era seduto sul letto, e guardava fuori dalla finestra con lo sguardo perso...

-Ron....

-Lasciami in pace,Harry...Vai....Voglio stare da solo....

Harry, scosso per l’inaspettata scontrosità dell’amico, si avviò a testa bassa fuori dalla stanza, e sulla soglia della porta disse:

-Non devi prendertela, Ron...Davvero...

E uscì.

Passarono due ore,nelle quali Molly pulì la casa e la disinfestò da fastidiosi nanetti d giardino, che si erano infiltrati tra i nanetti di casa, e il signor Weasley scriveva s delle scartoffie “per lavoro”.

Harry invece in quelle due ore, pensò a quello che era successo prima con Ron.

Mai era capitato che si rifiutasse di parlargli, e questa cosa uccideva Harry..

Continuava a rodersi dalla preoccupazione, quando si decise a salire le scale ed andare a costringere l’amico a parlargli.

Arrivato davanti alla porta, girò la maniglia per entrare, ma stranamente era bloccata, chiusa a chiave dall’interno.

Bussò più volte, chiamando il ragazzo....Ma nessuna risposta.

Colpì più forte la porta, finché sentì un urlo proveniente dall’interno della stanza:

-Va via, Harry....Lasciami stare....

Harry, più triste che mai, tornò giù, e prendendo la sua scopa, disse alla signora Weasley:

-Ron è di sopra e sta riposando..Se non le dispiace, vado a fare un giro nei dintorni per sgranchirmi un po’..

-Vai pure, Harry...Ma non allontanarti troppo, mi raccomando!

 

Harry tornò all’ora di pranzo, sperando sinceramente che a Ron fosse passata l’arrabbiatura, ma alla tavola trovò solo i signori Weasley e, appena entrato, la signora Weasley gli disse:

-Eccoti, finalmente!!!Stasera ti ho preparato tacchino arrosto all’arancia con patate e per dolce torta alle mele e cannella con panna montata!

Harry si sedette e domandò timidamente:

-E Ron?

-Ha detto che non ha fame e preferisce riposare perché si sente molto stanco...

Cominciarono a mangiare., ed Harry non poté fare a meno di pensare che era molto strano che Ron fosse stanco, dato che non aveva fatto praticamente nulla se non guardare con aria da ebete qualcosa chissà dove fuori dalla finestra.

Ma cosa ancora più strana era che Ron si era rifiutato di mangiare.

 

 

***

 

Per tutto il pomeriggio e la sera, Ron non uscì dalla sua stanza e non fece entrare nessuno nella sua stanza.

Verso le undici, Harry decise di andare a letto e, dopo aver salutato i signori Weasley, si avviò verso la stanza dove c’era Ron e dove dormiva anche lui.

La porta era aperta e Ron era già nel letto, e russava rumorosamente.

Dopo poco anche Harry si addormentò profondamente dispiaciuto per come si era comportato Ron.

 

Appena svegliatosi, Harry si girò a guardare verso il letto di Ron, ma notò con sorpresa che era vuoto.

Capì allora che Ron stava evitando proprio lui, e vestendosi velocemente lo andò a cercare, e lo trovò in salotto, che aiutava il padre a riparare un orologio.

-Ron, ti devo parlare...ADESSO.

Ron seguì Harry in giardino, e li subito Harry bruscamente gli chiese:

-Si può sapere cosa diavolo hai?

-Niente – fu la secca risposta di Ron.

-Ron...Potrei arrabbiarmi sul serio...si può sapere cosa hai?!

Il volto di Ron si accese, prendendo il colore del fuoco:

-Io non ho niente...E’ solo che quando la mia migliore amica non si fa viva per tre mesi, e tuttavia scrive abitualmente a te,Harry,e tu me lo tieni nascosto....Io non ci vedo più.

E tornò in casa.

Harry era sbalordito, e si domandava come avesse fatto Ron a sapere che lui ed Hermione continuavano a scriversi..

Giunse alla conclusione che probabilmente aveva visto che il gufo spesso portava lettere per lui in ritardo, ed essendo Durmstrang lontana dalla Tana, aveva collegato le due cose, e non aveva avuto torto.

Era stato uno stupido, pensava, a non avergli detto della corrispondenza con Hermione.

Lo raggiunse prima che riuscisse ad entrare in casa:

-Scusa davvero, Ron!Non te ne ho parlato delle lettere perchè pensavo ci saresti rimasto male che...

-Che Hermione ha scritto solo a te e a me non ha mandato nemmeno una cartolina?Non ti preoccupare...Chiarirò con lei questa cosa....Ma tu devi essere sincero con me,ok?

Tornarono in casa e si riappacificarono quasi subito.

Ma era destino che con Hermione si aprisse una nuova e più accesa discussione.

 

Lentamente il treno lasciava la stazione, e si inoltrava nella nebbiosa campagna che sarebbe stata il paesaggio fisso per tutto il viaggio fino ad Hogwarts.

Harry e Ron avevano incontrato Neville Paciock,  e lo avevano invitato a stare con loro nello scompartimento, dove c’era ancora un posto libero per Hermione, che stranamente non si era ancora fatta viva.

Erano quasi a metà del viaggio quando il treno lentamente si fermò: le porte si aprirono ma nessuno doveva scendere e nessuno stava salendo.

Tutti erano in silenzio, aspettando che succedesse qualcosa, sperando che quel qualcosa non fosse l’arrivo dei Dissenatori, come due anni prima.

Salì una sola persona, e non era un Dissennatore.

Fuori pioveva a dirotto, e le nuvole grigie oscuravano l’atmosfera, rendendola cupa e malinconica.

La figura si muoveva lentamente lungo il corridoio, passando accanto ad ogni scompartimento, e facendo rabbrividire ogni persona;camminò dinanzi a Ron,Harry e Neville ma passò oltre.

-Ti senti svenire,Harry?- disse Ron con tono a metà tra l’ironico e il preoccupato.

Harry tuttavia non poté rispondere alla domanda perché la figura misteriosa si ripresentò alla porta del loro scompartimento.

Con mano ferma, la spalancò e mentre ifigura nera si toglieva il cappuccio fradicio che le copriva interamente il capo.

-Hermione!!Ci hai fatto prendere un colpo!Pensavamo fosse un Dissennatore!

L’intervento di Harry fu seguito dalla risata isterica di Neville, che era madido di sudore per lo spavento.

 -Scusate...Allora come va?Ronald,è un po’ che non ci sentiamo!

-Gia...Ma da quando sei partita per Durmstrang, hai tagliato tutti i rapporti con i tuoi vecchi amici..

-Infatti....Ehm....Non ho più scritto perché ero molto concentrata sulle attività che dovevo fare..

-Certo..Capisco perfettamente!Sarai sicuramente stata troppo occupata per scrivere a me, o a Ginny o a Harry...Ma non ti biasimiamo di certo!

Harry, Ginny e Hermione si scambiarono uno sguardo fugace e imbarazzato.

Ron ostentava una felicità che risultava palesemente falsa e che in verità era solo una copertura per  mascherare la sua rabbia.

Il viaggio continuò in completo silenzio, anche se una volta Neville tentò di cominciare una conversazione, ma fu subito fulminato dallo sguardo di Hermione.

Il silenzio ostinato dei suoi compagni faceva letteralmente impazzire Harry, e vedendo Hogwarts, il primo pensiero che gli attraversò la mente fu che la Scuola di Magia era sicuramente un paradiso se paragonato allo scompartimento del treno.

Un paradiso però che avrebbe incluso da quel momento lunghe liti tra i suoi due migliori amici.

  
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