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Autore: la_marty    21/08/2011    3 recensioni
Primo Natale di Molly senza Fred..
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Molly Weasley
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Molly Weasley sedeva nel salotto della Tana, da sola. Un fuoco allegro scoppiettava nel camino e i vetri delle finestre mostravano uno straordinario spettacolo di fiocchi di neve danzanti. L’eco delle risate di Ron, Ginny, Harry ed Hermione raggiungeva la piccola stanza dalle scale. La signora Weasley lavorava a maglia senza posa da un paio d’ore, come se fosse in trance, le mani che eseguivano meccanicamente gli stessi movimenti, l’aria assente, l’espressione triste.
Mancavano solo due giorni a Natale.
Una risata un po’ più forte di Ginny la scosse dai suoi pensieri e la fece tornare alla realtà. Abbassò gli occhi sul suo lavoro a maglia, trattenne bruscamente il respiro e si alzò di scatto dalla sedia. Aveva gettato a terra il maglione che stava sferruzzando come se l’avesse scottata. Dopo un secondo d’indecisione lo raccolse e lo gettò nel camino.
Osservò col respiro affannato il pullover viola disintegrarsi, la grande F gialla sul davanti sbiadire sempre più.
Non ci sarebbero stati altri maglioni per Fred. Non più.
 
***
 
Una madre non dovrebbe assistere alla morte del figlio. È innaturale e crudele.
Quante volte mi sono convinta che era un incubo, quante volte il mio inconscio ha rimosso la cosa per poi farmi ripiombare la realtà addosso pesante come la prima volta.
Quante volte ho sussultato alla vista di George, vedendo te nel suo sguardo.
Il mio povero George.
Quante volte ti ho rivisto in lui per poi riscuotermi e realizzare che era solo George.
Solo George.
Mio Dio. Mi disgusto da sola.
Sono meschina e indegna di essere una madre. Eppure il mio dolore è più forte di tutto il resto, più del sollievo per la fine della guerra, più della gioia per la sopravvivenza del resto della famiglia.
Percy era appena tornato da noi. Non ho fatto in tempo a ritrovare un figlio che il destino me ne ha portato via un altro.
Esiste giustizia in tutto ciò? Esiste un motivo, un senso?
Ron e Ginny sono stati forti. Te ne sei andato da qualche mese e loro hanno già ritrovato il modo di ridere, la consapevolezza di avere un’intera vita davanti e un futuro senza pericoli.
Vorrei avere anch’io la loro spensieratezza, la spensieratezza dei giovani.
Invece mi sento davvero vecchia, vecchia e inutile.
Vedo il mio George consumarsi lentamente e sprofondare nel nulla giorno dopo giorno. Come fanno Ron e Ginny a ridere spensierati?
Vedo Percy schiacciato dai sensi di colpa. Mi sta vicino e sembra leggermi la mente, gli basta uno sguardo per capire se penso a te.
La lancetta del nostro orologio che portava il tuo nome è svanita nel nulla, me ne sono accorta appena siamo tornati alla Tana. Come se tu non fossi mai esistito. Ho gettato via l’orologio senza dare spiegazioni, ma sono certa che hanno capito tutti perché l’ho fatto.
E questo sarà il primo Natale senza di te...
 
***
Profondamente combattuta, la signora Weasley levò la bacchetta e salvò i resti del maglione dalle fiamme. Con un altro colpo lo rimise a nuovo.
Anche se Fred non c’era più restava sempre suo figlio, e la sola idea di negare il regalo di Natale al suo bambino era inconcepibile.
La signora Weasley indossò il cappotto e si Smaterializzò, riapparendo nel piccolo cimitero di Ottery St. Catchpole. Si diresse in silenzio verso una direzione ben precisa, per un percorso ormai tristemente familiare. Lanciò uno sguardo carico d’affetto verso la lapide di Tonks e Remus, seppelliti insieme. La foto che capeggiava sulla lapide li ritraeva abbracciati e felicissimi, come poche volte era stato visto Remus negli ultimi anni.
Un paio di file più in là ed eccola arrivata.
Come ogni singola volta si fece sopraffare dalla sofferenza per qualche secondo. Non poteva farne a meno, perché la tomba stavolta recava la foto del suo Fred, non la quasi identica faccia di George.
George. Quanti pomeriggi aveva passato il suo George su quella tomba, a parlare con suo fratello, a piangerlo, a urlargli contro e poi ancora a piangerlo.
La signora Weasley appoggiò il pullover incartato sulla terra coperta di neve. Dopo qualche secondo il pacco sprofondò, inghiottito magicamente dal suolo.
Ovunque tu sia, tesoro mio, sappi che la mamma ti pensa sempre.
Si voltò e percorse a ritroso la strada che l’aveva portata lì.
Buon Natale caro.

 
 
 
GIURO CHE QUESTA E’ L’ULTIMA SHOT CHE SCRIVO SU FRED, MIODDIO, MI STO DEPRIMENDO DA SOLA .__.
LA PROSSIMA CHE SCRIVERO’ SARA’ MOLTO PIU’ ALLEGRA.. ASPETTO COME AL SOLITO LE VOSTRE RECENSIONI, E DITEMI DOVE SBAGLIO IN MODO DA MIGLIORARE ;)
A PRESTO!
  
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