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Autore: Andy Grim    24/04/2006    1 recensioni
Questa storia, che ho già pubblicato sul sito MANGANET.IT ha la pretesa di fare chiarezza su alcuni interrogativi "scabrosi": Ataru ama davvero Lamù? Se non la ama perchè non la molla? E se la ama perchè non la corrisponde? Ma - soprattutto - come fa un arrapato cronico come lui a non cedere ai suoi tentativi di seduzione? Proviamo a scoprirlo "entrando" nel personaggio protagonista... ma "entrandoci" veramente con una fanfic "organica"! Cosa vuol dire? Ve ne accorgerete presto!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Atarù Moroboshi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 26: “Benvenuti, vi abbiamo atteso a lungo

Capitolo 26: “Benvenuti, vi abbiamo atteso a lungo!”

 

“G

enetica a Motoria: raggiunta pressione di aggancio” annunciò Gus Percival “tocca a te, Burt: puoi procedere col rendez-vou!”

“Roger” rispose il collega “siamo in posizione… stiamo per raggiungere l’interfaccia di passaggio!”

“Mi raccomando, Burt” intervenne Hugh Simons “cerca di non spingere troppo forte: ricordati che è illibata… o, almeno, dovrebbe esserlo!”

Non l’avesse mai detto! Subito dopo, il manometro che misurava la pressione erettiva subì una diminuzione paurosa…

Percival andò fuori dai gangheri: “Accidenti a te, Hugh!! Ti sembra il momento di dire una cosa del genere…??”

“Scusami, Gus… il fatto è che Ataru non è il suo primo amore e allora…”

“SIMONS, STIA ZITTO…!!!” urlò A1, esasperato.

“Signore” Pitt avvertì il suo capo “siamo di nuovo sotto la soglia di efficienza!!”

“Al diavolo!!! E adesso che cosa facciamo…?”

Fortunatamente, intervenne come al solito l’ottimo Brad Fewer a salvare la situazione: “Niente paura, Gus: c’è un rimedio molto semplice!”

“Sbrigati a dirmelo, allora!!”

“Ma certo” *Dovrebbe conoscerlo anche lui, però, visto il mestiere che fa* “baciala: ora gli impulsi sensuali li puoi prendere tutti!”

Il capo della Genetica fece schioccare le dita: “Ah, giusto…!! Sei grande, Brad!”

“Meno male che c’è lei, Fewer “sospirò il Coordinatore al capo della Cerebrale. Quindi si rivolse al capo della Neuro “e lei, signor Simons, cerchi invece di starsene un po’ più tranquillo… se capisce ciò che voglio dire…!!”

“Sissignore…!” rispose costui, deglutendo mortificato.

 

***

La sensazione trasmessagli dal contatto con la pelle liscia e calda di Lamù era qualcosa di indescrivibile… per non parlare di ciò che sentiva in corrispondenza dei suoi capezzoli! Senza perdere altro tempo, Ataru abbracciò la schiena della sua donna e mise la propria bocca su quella di lei…

“Amoreee… mmm…!!!” riuscì appena a proferire la ragazza.

Adesso, tutte le percezioni conseguenti… la morbidezza delle sue labbra, il sapore della sua saliva e il tocco della sua lingua venivano finalmente ricevute per intero dall’elaboratore sensuale. E infatti ci volle solo un centesimo di secondo affinché le lancette del galvanometro e del manometro sulla consolle di August Percival tornassero ai massimi livelli!

“Ci siamo!!” disse “Burt, ci sei…?”

Il capo della Motoria rispose prontamente: “Raccordo di giunzione in posizione ottimale, davanti all’interfaccia di passaggio!”

Il capo della Genetica strinse i pugni e tornò a drizzare la schiena. Fece un ultimo respiro e dichiarò: “Ok, entriamo…!! E che Volta, Ampere e Watt ce la mandino buona…!”

Come per rassicurare August Percival, primo pioniere del sesso spaziale,[1] la signora Lamù Moroboshi mormorò, fra un mugolio e l’altro: “Ora prendimi, amore… su…!! E non aver paura: guarda che cos’ho!” e s’indicò le corna…

Fu con notevole stupore (e con immenso sollievo) che il maritino notò le deliziose - tali infatti le aveva sempre trovate - cornine di Lamù “abbellite” da due fiocchetti gialli realizzati col famoso nastro “made in Sakurambo”[2] che, neutralizzando momentaneamente i poteri extraterrestri di Lamù, avrebbero garantito in maniera assoluta che nessuna scarica più o meno letale avrebbe accompagnato il successivo orgasmo della donna. A dispetto dell’estrema importanza che rivestiva, nessuna delle tre sezioni aventi accesso al monitor della visuale dell’organismo, si era accorto di quel particolare…!

Passi per Jerry Humper, occupato a neutralizzare il sistema ALIN[3]… passi anche per Burt Racer, alle prime armi con quel tipo di procedure… ma stavolta chi aveva toppato di più era proprio il grande capo in persona!

“Beh, cos’ha da guardarmi in quel modo, Fewer…?!” protestò A1 “Potrò ben fare qualche errore anch’io, o no?” poi, tanto per sviare il discorso, riportò la sua attenzione verso il comunicatore intersezionale “Ha sentito, signor Percival? È tutto a posto, ora. Proceda, signor Racer!”

“Si.. siss.. signorsì…!!” rispose lui, che aveva apparentemente perso un po’ di baldanza. Impugnò quindi la leva che comandava i movimenti del bacino e annunciò: “Spinta in avanti…!”

Non appena l’estremità anteriore del raccordo di giunzione entrò in contatto con le labbra dell’interfaccia di passaggio, Gus Percival sentì dietro di sé un frastuono poco rassicurante!

“Cos’è successo…??”

“Sono saltati gli inibitori 1 e 2, signore!” gli riferì il controllore addetto agli stessi.

Il capo della Genetica sudò freddo: gli INBY[4] erano cinque in tutto. Se partivano prima del dovuto, la conseguenza sarebbe stata un’imbarazzante eiaculazione precoce!

“Genetica a Motoria” disse Percival “stringere di due tacche il PCG!”[5]

“Roger!”

“Pitt, dov’è arrivato il livello di eccitazione?”

“Siamo a DEFCON3, signore!”

“Maledizione, di già…??! Burt, sbrigati a entrare del tutto!!”

Il capo della Motoria si affrettò ad obbedire… sennonché, dopo pochi attimi, venne quasi sbalzato dalla poltroncina, mentre le spie della zona interessata segnalavano un sovraccarico: il raccordo di giunzione era stato fermato da un ostacolo!

Contemporaneamente, si udì un discreto gridolino provenire dalla ragazza.

“E adesso che diavolo succede…?!” imprecò Racer.

“Accidenti… me n’ero dimenticato” rispose Percival “dev’essere l’imene…!”

“Ah…” fece quell’ingenuotto di Pitt “…allora ce l’hanno anche le Oni…?!”

“A quanto pare…!” ribatté il suo capo “Almeno, adesso, sappiamo che è vergine!”

Ataru s’era subito sollevato, tenendo le mani posate amorevolmente sulle spalle della sua sposa… lei gli sorrideva felice, anche se i suoi meravigliosi occhi azzurri erano bagnati di lacrime.

“Lamù…!”

“Dai, tesoruccio… forza…!”

“Sì, ma… dimmelo, se ti faccio male…!”

Lei scosse la testa e ribadì: “Avanti…!!!”

***

“Ehi, che cosa faccio…??” domandò Burt Racer, impacciato “Abbiamo tamponato contro qualcosa…!”

“È l’imene, Burt!” spiegò il collega della Genetica.

“Che cos’è…?!”

“Un diaframma che dobbiamo perforare per proseguire nella penetrazione!”

“E a cosa diavolo serve…?”

Percival sbuffò: “Ti dispiace se te lo spiego un’altra volta? Ora levalo di mezzo e basta!”

“D’accordo” rispose il vincitore dell’onigokko,[6] sputandosi sulle mani “arretriamo leggermente per la rincorsa… e poi avanti tutta!!” disse, agendo sulle leve.

“Ehi, un momento” gridò il capo della Neuro, non ritenendo questa volta di dover rimanere zitto “Non t’azzardare a farle più male del necessario, hai capito?? O guai a te!!”

“Beh, ma allora che debbo fare…??!” chiese Racer.

“Mantieni una spinta costante, ma regolare” intervenne il capo della Genetica “vedrai che basterà…!” *O almeno lo spero* concluse, mentalmente, con lo sguardo sulle spie degli INBY, tuttora in “zona rossa”…!

“Ricevuto…” rispose ancora il pilota “…vado!”

Ataru chiuse gli occhi e rimise in moto il bacino… al che la povera Lamù emise un altro gridolino, questa volta un po’ più forte! E lui si bloccò di nuovo…

“Amore… ti faccio male…??!”

Era la prima volta che la chiamava in questo modo… e lei, a dispetto della situazione, parve felicemente meravigliata da ciò. Tornò allora a sorridere, più dolcemente di prima: “No… ti amo… dai… continua!!” e strinse le labbra, come a impedirsi di lamentarsi ancora.

“Ma…”

“DAIII…!!!” 

Ataru fu preso però da un momento di sconforto: *Io… io non ci riesco…! Non posso farle del male fisicamente..!*

Notando la sua esitazione, Hugh Simons imprecò: “Maledizione, non ce la fa…!”

*Maledetto diaframma del cavolo* rimuginò Brad Fewer *sarà un gran giorno, quando la biologia spiegherà a cosa serve quell’arnese, oltre a rendere psicologicamente difficile il primo rapporto fisico fra un uomo e una donna…!*

“Signore, è partito l’INBY n° 3” avvertì Pitt, alla Genetica “siamo a DEFCON2!!”

Gus Percival strinse i pugni, disperato… quando, ad un tratto, il comando del muscolo addominale iniziò a muoversi da solo, senza che Burt Racer lo avesse più toccato!

Una spinta diretta sul fondoschiena di Ataru diede luogo all’ultimo movimento necessario per mandare a fondo corsa l’introduzione del raccordo di giunzione nell’interfaccia di passaggio! I sensori all’estremità del membro segnalarono chiaramente alla Genetica di Percival che l’imene era stato perforato: Lamù stessa aveva provveduto ad annullare quest’ultima impasse…!

I sensori tattili della sezione di Humper confermarono quindi l’avvenuto posizionamento dell’addome di Ataru Moroboshi sul grembo della sua fantastica compagna.

Sospirando di sollievo, più di quanto avesse mai fatto un pilota del modulo di comando di ogni missione Apollo dopo il riuscito aggancio con il LEM, Burt Racer fu in grado di dare finalmente il sospirato annuncio: “Motoria a Centrale Operativa: attracco consolidato!!”

“È andata…!!” commentò con soddisfazione Brad Fewer, alzando i pollici.

A1 annuì, senza commentare.

***

Allorché si sentì completamente avvolto da lei, Ataru tornò a sollevarsi, contemplando il viso della sua dolcissima metà…

Lei teneva gli occhi chiusi, bagnati dalle lacrime causatele dal dolore provato nella deflorazione… il suo busto si alzava e si abbassava, sempre meno affannosamente, assieme a quei due meravigliosi seni. Infine tornò ad aprire gli occhi e a sorridergli, con un’estasi che dimostrava come non fosse mai stata felice come in quel momento!

“Mio…” mormorò, deliziata e quasi incredula “…sei tutto mio… e io sono tutta tua… per sempre!!”

A questo punto, Ataru Moroboshi vinse una volta per tutte le sue ultime inibizioni psicologiche…

Hugh Simons digitò ancora una volta quella difficile frase, fino ad allora sempre sbarrata dall’elaboratore emotivo… ma stavolta la risposta che comparve fu di accettazione e il messaggio venne perciò smistato verso la Sensitiva, vale a dire verso le corde vocali.

“Lamù…” sussurrò Ataru, fissando la sua donna negli occhi “…IO TI AMO…!!!”

Nuove lacrime, non più di dolore (ormai completamente svanito) sgorgarono dalle sue iridi azzurro cielo. Abbandonandosi al suo primo vero e proprio pianto di gioia, la “Principessa degli Oni” abbracciò teneramente il suo Principe Terrestre, riuscito a terminare quel tormentato viaggio di dodici anni luce, per congiungersi finalmente a lei.

Ormai, né Shinobu, né Ran, né Kurama, né Elle, né nessun’altra ragazza del cosmo, glielo avrebbero mai più potuto sottrarre! Volle allora prendersi un’ultima rivincita…

Assaporando la fantastica sensazione che il membro del suo tesoruccio le dava, pulsando dentro di lei, gli prese il volto fra le mani: “Hai visto, tesoruccio…?” sussurrò “Alla fine, te l’ho fatto dire!”

Lui però non si scompose più di tanto e le rispose, sorridendo: “Già… è vero! Però, con quella, non vale…!”

Lei scoppiò in una risata gioiosa, tornando a baciarlo.

 

***

Hugh Simons fece un annuncio attraverso il comunicatore intersezionale: “Signor Wellington: la Sensitiva ha ricevuto un messaggio dalla Neuro della controparte… chiedo il permesso di trasmetterlo a tutti i reparti!”

Il Coordinatore scambiò un’occhiata consultiva col capo della Cerebrale, il quale gli rispose con un cenno che l’altro interpretò come un semplice “perché no?”

“Permesso accordato, signor Simons!”

“Bene… leggo: Ai nostri colleghi terrestri: benvenuti! Vi abbiamo atteso a lungo, ma finalmente siete arrivati! Ora, dateci dentro…!!

Chris Wellington fece una smorfia e guardò nuovamente Fewer, che ridacchiava.

“Risponda: Alle nostre colleghe di Uru: ben trovate e scusateci del ritardo. Faremo del nostro meglio per recuperare!

“Ricevuto, comandante” rispose Simons “lo trasmetto subito!”

“Bene… Genetica e Motoria, tocca a voi: fate il vostro dovere! E fatelo bene!”

Mentre dava il ricevuto a quella direttiva, l’ineffabile August Percival, liberato infine dall’incubo della famigerata “scarica orgasmica”, si chiese improvvisamente se sarebbero bastate le calorie fornite dalla Metabolica per soddisfare completamente la signora Lamù, dopo quattro lunghi anni di forzata astinenza!

Per opportuno che fosse, non osava chiederlo al povero Sweeper… e nemmeno ne aveva più il tempo, giacché la collega urusiana di Burt Racer aveva già dato il via alle spinte pelviche della giovane amante di Ataru…!

 



[1] Per la cronistoria, il secondo sarà Rudy McKenzie, capo della sezione Genetica di Tetsuya Wakatsuki (ai lettori indovinare chi è quest’ultimo personaggio)!

[2] Probabilmente quel nastro era stata l’unica creazione sensata di quel bonzo, in vita sua!

[3] Vedi nota 3 al cap. 24.

[4] Vedi nota 3 al cap. 17.

[5] Il muscolo “pubococcigeo”… serve - entro un certo linite - a frenare le “emissioni indesiderate”.

[6] La sfida degli Oni, consistente nella famosa gara di corsa.

  
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