Capitolo 26:
“Benvenuti, vi abbiamo atteso a lungo!”
“G |
enetica a Motoria: raggiunta pressione di aggancio” annunciò Gus
Percival “tocca a te, Burt: puoi procedere col rendez-vou!”
“Roger” rispose il collega “siamo in posizione… stiamo per
raggiungere l’interfaccia di passaggio!”
“Mi raccomando, Burt” intervenne Hugh Simons “cerca di non
spingere troppo forte: ricordati che è illibata… o, almeno, dovrebbe esserlo!”
Non l’avesse mai detto! Subito dopo, il manometro che misurava la
pressione erettiva subì una diminuzione paurosa…
Percival andò fuori dai gangheri: “Accidenti a te, Hugh!! Ti
sembra il momento di dire una cosa del genere…??”
“Scusami, Gus… il fatto è che Ataru non è il suo primo amore e
allora…”
“SIMONS, STIA ZITTO…!!!” urlò A1, esasperato.
“Signore” Pitt avvertì il suo capo “siamo di nuovo sotto la soglia
di efficienza!!”
“Al diavolo!!! E adesso che cosa facciamo…?”
Fortunatamente, intervenne come al solito l’ottimo Brad Fewer a
salvare la situazione: “Niente paura, Gus: c’è un rimedio molto semplice!”
“Sbrigati a dirmelo, allora!!”
“Ma certo” *Dovrebbe conoscerlo anche lui, però, visto il mestiere
che fa* “baciala: ora gli impulsi sensuali li puoi prendere tutti!”
Il capo della Genetica fece schioccare le dita: “Ah, giusto…!! Sei
grande, Brad!”
“Meno male che c’è lei, Fewer “sospirò il Coordinatore al capo
della Cerebrale. Quindi si rivolse al capo della Neuro “e lei, signor Simons,
cerchi invece di starsene un po’ più tranquillo… se capisce ciò che voglio
dire…!!”
“Sissignore…!” rispose costui, deglutendo mortificato.
***
La sensazione trasmessagli dal contatto con la pelle liscia e
calda di Lamù era qualcosa di indescrivibile… per non parlare di ciò che
sentiva in corrispondenza dei suoi capezzoli! Senza perdere altro tempo, Ataru
abbracciò la schiena della sua donna e mise la propria bocca su quella di lei…
“Amoreee… mmm…!!!” riuscì appena a proferire la ragazza.
Adesso, tutte le percezioni conseguenti… la morbidezza delle sue
labbra, il sapore della sua saliva e il tocco della sua lingua venivano
finalmente ricevute per intero dall’elaboratore sensuale. E infatti ci volle
solo un centesimo di secondo affinché le lancette del galvanometro e del
manometro sulla consolle di August Percival tornassero ai massimi livelli!
“Ci siamo!!” disse “Burt, ci sei…?”
Il capo della Motoria rispose prontamente: “Raccordo di giunzione
in posizione ottimale, davanti all’interfaccia di passaggio!”
Il capo della Genetica strinse i pugni e tornò a drizzare la
schiena. Fece un ultimo respiro e dichiarò: “Ok, entriamo…!! E che Volta,
Ampere e Watt ce la mandino buona…!”
Come per rassicurare August Percival, primo pioniere del sesso
spaziale,[1]
la signora Lamù Moroboshi mormorò, fra un mugolio e l’altro: “Ora prendimi,
amore… su…!! E non aver paura: guarda che cos’ho!” e s’indicò le corna…
Fu con notevole stupore (e con immenso sollievo) che il maritino
notò le deliziose - tali infatti le aveva sempre trovate - cornine di Lamù
“abbellite” da due fiocchetti gialli realizzati col famoso nastro “made in
Sakurambo”[2]
che, neutralizzando momentaneamente i poteri extraterrestri di Lamù, avrebbero
garantito in maniera assoluta che nessuna scarica più o meno letale avrebbe
accompagnato il successivo orgasmo della donna. A dispetto dell’estrema
importanza che rivestiva, nessuna delle tre sezioni aventi accesso al monitor della
visuale dell’organismo, si era accorto di quel particolare…!
Passi per Jerry Humper, occupato a neutralizzare il sistema ALIN[3]…
passi anche per Burt Racer, alle prime armi con quel tipo di procedure… ma
stavolta chi aveva toppato di più era proprio il grande capo in persona!
“Beh, cos’ha da guardarmi in quel modo, Fewer…?!” protestò A1
“Potrò ben fare qualche errore anch’io, o no?” poi, tanto per sviare il
discorso, riportò la sua attenzione verso il comunicatore intersezionale “Ha
sentito, signor Percival? È tutto a posto, ora. Proceda, signor Racer!”
“Si.. siss.. signorsì…!!” rispose lui, che aveva apparentemente
perso un po’ di baldanza. Impugnò quindi la leva che comandava i movimenti del
bacino e annunciò: “Spinta in avanti…!”
Non appena l’estremità anteriore del raccordo di giunzione entrò
in contatto con le labbra dell’interfaccia di passaggio, Gus Percival sentì
dietro di sé un frastuono poco rassicurante!
“Cos’è successo…??”
“Sono saltati gli inibitori 1 e 2, signore!” gli riferì il
controllore addetto agli stessi.
Il capo della Genetica sudò freddo: gli INBY[4]
erano cinque in tutto. Se partivano prima del dovuto, la conseguenza sarebbe
stata un’imbarazzante eiaculazione precoce!
“Genetica a Motoria” disse Percival “stringere di due tacche il
PCG!”[5]
“Roger!”
“Pitt, dov’è arrivato il livello di eccitazione?”
“Siamo a DEFCON3, signore!”
“Maledizione, di già…??! Burt, sbrigati a entrare del tutto!!”
Il capo della Motoria si affrettò ad obbedire… sennonché, dopo
pochi attimi, venne quasi sbalzato dalla poltroncina, mentre le spie della zona
interessata segnalavano un sovraccarico: il raccordo di giunzione era stato
fermato da un ostacolo!
Contemporaneamente, si udì un discreto gridolino provenire dalla
ragazza.
“E adesso che diavolo succede…?!” imprecò Racer.
“Accidenti… me n’ero dimenticato” rispose Percival “dev’essere
l’imene…!”
“Ah…” fece quell’ingenuotto di Pitt “…allora ce l’hanno anche le
Oni…?!”
“A quanto pare…!” ribatté il suo capo “Almeno, adesso, sappiamo
che è vergine!”
Ataru s’era subito sollevato, tenendo le mani posate amorevolmente
sulle spalle della sua sposa… lei gli sorrideva felice, anche se i suoi
meravigliosi occhi azzurri erano bagnati di lacrime.
“Lamù…!”
“Dai, tesoruccio… forza…!”
“Sì, ma… dimmelo, se ti faccio male…!”
Lei scosse la testa e ribadì: “Avanti…!!!”
***
“Ehi, che cosa faccio…??” domandò Burt Racer, impacciato “Abbiamo
tamponato contro qualcosa…!”
“È l’imene, Burt!” spiegò il collega della Genetica.
“Che cos’è…?!”
“Un diaframma che dobbiamo perforare per proseguire nella
penetrazione!”
“E a cosa diavolo serve…?”
Percival sbuffò: “Ti dispiace se te lo spiego un’altra volta? Ora
levalo di mezzo e basta!”
“D’accordo” rispose il vincitore dell’onigokko,[6]
sputandosi sulle mani “arretriamo leggermente per la rincorsa… e poi avanti
tutta!!” disse, agendo sulle leve.
“Ehi, un momento” gridò il capo della Neuro, non ritenendo questa volta
di dover rimanere zitto “Non t’azzardare a farle più male del necessario, hai
capito?? O guai a te!!”
“Beh, ma allora che debbo fare…??!” chiese Racer.
“Mantieni una spinta costante, ma regolare” intervenne il capo
della Genetica “vedrai che basterà…!” *O almeno lo spero* concluse,
mentalmente, con lo sguardo sulle spie degli INBY, tuttora in “zona rossa”…!
“Ricevuto…” rispose ancora il pilota “…vado!”
Ataru chiuse gli occhi e rimise in moto il bacino… al che la
povera Lamù emise un altro gridolino, questa volta un po’ più forte! E lui si
bloccò di nuovo…
“Amore… ti faccio male…??!”
Era la prima volta che la chiamava in questo modo… e lei, a dispetto
della situazione, parve felicemente meravigliata da ciò. Tornò allora a sorridere,
più dolcemente di prima: “No… ti amo… dai… continua!!” e strinse le labbra,
come a impedirsi di lamentarsi ancora.
“Ma…”
“DAIII…!!!”
Ataru fu preso però da un momento di sconforto: *Io… io non ci
riesco…! Non posso farle del male fisicamente..!*
Notando la sua esitazione, Hugh Simons imprecò: “Maledizione, non
ce la fa…!”
*Maledetto diaframma del cavolo* rimuginò Brad Fewer *sarà un gran
giorno, quando la biologia spiegherà a cosa serve quell’arnese, oltre a
rendere psicologicamente difficile il primo rapporto fisico fra un uomo e una
donna…!*
“Signore, è partito l’INBY n° 3” avvertì Pitt, alla Genetica
“siamo a DEFCON2!!”
Gus Percival strinse i pugni, disperato… quando, ad un tratto, il
comando del muscolo addominale iniziò a muoversi da solo, senza che Burt Racer
lo avesse più toccato!
Una spinta diretta sul fondoschiena di Ataru diede luogo
all’ultimo movimento necessario per mandare a fondo corsa l’introduzione del raccordo
di giunzione nell’interfaccia di passaggio! I sensori all’estremità del membro
segnalarono chiaramente alla Genetica di Percival che l’imene era stato
perforato: Lamù stessa aveva provveduto ad annullare quest’ultima impasse…!
I sensori tattili della sezione di Humper confermarono quindi
l’avvenuto posizionamento dell’addome di Ataru Moroboshi sul grembo della sua
fantastica compagna.
Sospirando di sollievo, più di quanto avesse mai fatto un pilota
del modulo di comando di ogni missione Apollo
dopo il riuscito aggancio con il LEM, Burt Racer fu in grado di dare finalmente
il sospirato annuncio: “Motoria a Centrale Operativa: attracco consolidato!!”
“È andata…!!” commentò con soddisfazione Brad Fewer, alzando i
pollici.
A1 annuì, senza commentare.
***
Allorché si sentì completamente avvolto da lei, Ataru tornò a
sollevarsi, contemplando il viso della sua dolcissima metà…
Lei teneva gli occhi chiusi, bagnati dalle lacrime causatele dal
dolore provato nella deflorazione… il suo busto si alzava e si abbassava,
sempre meno affannosamente, assieme a quei due meravigliosi seni. Infine tornò
ad aprire gli occhi e a sorridergli, con un’estasi che dimostrava come non
fosse mai stata felice come in quel momento!
“Mio…” mormorò, deliziata e quasi incredula “…sei tutto mio… e io
sono tutta tua… per sempre!!”
A questo punto, Ataru Moroboshi vinse una volta per tutte le sue
ultime inibizioni psicologiche…
Hugh Simons digitò ancora una volta quella difficile frase, fino
ad allora sempre sbarrata dall’elaboratore emotivo… ma stavolta la risposta che
comparve fu di accettazione e il messaggio venne perciò smistato verso la
Sensitiva, vale a dire verso le corde vocali.
“Lamù…” sussurrò Ataru, fissando la sua donna negli occhi “…IO TI
AMO…!!!”
Nuove lacrime, non più di dolore (ormai completamente svanito)
sgorgarono dalle sue iridi azzurro cielo. Abbandonandosi al suo primo vero e
proprio pianto di gioia, la “Principessa degli Oni” abbracciò
teneramente il suo Principe Terrestre, riuscito a terminare quel tormentato
viaggio di dodici anni luce, per congiungersi finalmente a lei.
Ormai, né Shinobu, né Ran, né Kurama, né Elle, né nessun’altra
ragazza del cosmo, glielo avrebbero mai più potuto sottrarre! Volle allora
prendersi un’ultima rivincita…
Assaporando la fantastica sensazione che il membro del suo
tesoruccio le dava, pulsando dentro di lei, gli prese il volto fra le mani:
“Hai visto, tesoruccio…?” sussurrò “Alla fine, te l’ho fatto dire!”
Lui però non si scompose più di tanto e le rispose, sorridendo: “Già…
è vero! Però, con quella, non vale…!”
Lei scoppiò in una risata gioiosa, tornando a baciarlo.
***
Hugh Simons fece un annuncio attraverso il comunicatore
intersezionale: “Signor Wellington: la Sensitiva ha ricevuto un messaggio dalla
Neuro della controparte… chiedo il permesso di trasmetterlo a tutti i reparti!”
Il Coordinatore scambiò un’occhiata consultiva col capo della
Cerebrale, il quale gli rispose con un cenno che l’altro interpretò come un
semplice “perché no?”
“Permesso accordato, signor Simons!”
“Bene… leggo: Ai nostri colleghi terrestri: benvenuti! Vi
abbiamo atteso a lungo, ma finalmente siete arrivati! Ora, dateci dentro…!!”
Chris Wellington fece una smorfia e guardò nuovamente Fewer, che
ridacchiava.
“Risponda: Alle nostre colleghe di Uru: ben trovate e scusateci
del ritardo. Faremo del nostro meglio per recuperare!”
“Ricevuto, comandante” rispose Simons “lo trasmetto subito!”
“Bene… Genetica e Motoria, tocca a voi: fate il vostro dovere! E
fatelo bene!”
Mentre dava il ricevuto a quella direttiva, l’ineffabile August
Percival, liberato infine dall’incubo della famigerata “scarica orgasmica”, si
chiese improvvisamente se sarebbero bastate le calorie fornite dalla Metabolica
per soddisfare completamente la signora Lamù, dopo quattro lunghi anni di
forzata astinenza!
Per opportuno che fosse, non osava chiederlo al povero Sweeper… e
nemmeno ne aveva più il tempo, giacché la collega urusiana di Burt Racer aveva
già dato il via alle spinte pelviche della giovane amante di Ataru…!
[1] Per la cronistoria, il secondo sarà Rudy McKenzie, capo della sezione Genetica di Tetsuya Wakatsuki (ai lettori indovinare chi è quest’ultimo personaggio)!
[2] Probabilmente quel nastro era stata l’unica creazione sensata di quel bonzo, in vita sua!
[3] Vedi nota 3 al cap. 24.
[4] Vedi nota 3 al cap. 17.
[5] Il muscolo “pubococcigeo”… serve - entro un certo linite - a frenare le “emissioni indesiderate”.
[6] La sfida degli Oni, consistente nella famosa gara di corsa.