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Autore: Crys_Pattinson87    21/08/2011    8 recensioni
Guardo la mia chitarra, abbandonata in un angolo della mia camera... come un pezzo d'antiquariato messo lì a prender polvere.
Non la tocco da più di un mese.
Non scrivo più, non suono più. La musica non è più parte della mia vita, nè tanto mene voglio che torni a farne parte. Non dopo quello che è successo.
Non dopo che il mio mondo mi è crollato addosso all'improvviso, portandosi via ogni parte buona di me, ogni mio sentimento, ogni mio stato d'animo.
Non dopo che tutto ciò in cui avevo sempre creduto, si sgretolasse sotto i miei occhi.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEVER 3

Cap. 3 Boulevard of broken dreams

I raggi del solo filtrano fastidiosamente dalla finestra, sento il calore battere sul mio viso.

Mi alzo di controvoglia con il solito mal di testa, e la voglia di mettermi due dita in gola per porre fine alla tortura che il mio stomaco mi infligge.
Mi preparo un caffè doppio, amaro, per riprendermi dallo stato pietoso in cui mi trovo... e decido che forse è meglio  uscire a fare due passi ed evitare il frigorifero pieno di birre.


Guardo il sole nascondersi tra i rami degli alberi di Central park, mi lascio cadere sull'erba e chiudo gli occhi per bearmi del tepore di quel calore e del venticello che si è alzato.

Il miglior modo per ritrovare un pò di tranquillità è venire qua.

Adoro isolarmi negli angoli più sperduti del parco e rimanere solo...lontano dal caos della vita, e dai ricordi che fanno male.

E' tutto così diverso quando mi perdo nel silenzio della natura...riesco a staccare dalla realtà a illudermi che tutto sia diverso, che questo brutto incubo finirà presto.


-Possibile che tu non abbia ancora una ragazza?-

-non ho trovato quella giusta...-

-e quale sarebbe la ragazza giusta? sentiamo...-

-Non lo so...forse quella che mi fa venire voglia di cantare per lei...quella che renderà la mia musica poesia... solo per lei...- sorrisi mentre accarezzavo la mia chitarra.

-Tyler caro...sei un così bravo ragazzo...-

-grazie nonna-

-sai, quando conobbi tuo nonno, non andavamo molto daccordo...lui, era uno sbruffoncello d'altri tempi e io non lo sopportavo per niente...poi però, un giorno iniziai a conoscere dei lati di lui che non credevo avesse...- sorrise – questo per dirti figliolo che non sempre l'amore si veste di quello che immaginavi, a volte si nasconde dietro camuffamenti insoliti, a volte non bastano gli occhi per trovarlo...serve guardare con il cuore-

-per il momento sto bene così nonna, mi basta la mia musica...e... la tua meravigliosa crostata di Mirtilli!-
Il suo viso si illuminò di un sorriso raggiante.
Appoggiò una mano sulla mia spalla ...

-perchè non mi fai sentire qualcosa?- chiese chiudendo gli occhi e aspettando che la mia musica la portasse in un luogo più felice, forse di nuovo insieme a l'uomo che amava e che non c'era più.



Mi alzo e rimango per un pò a fissare il vuoto. Due bambini  si rincorrono sommersi dalle risate, poco distanti da me.
Uno di loro ha i capelli biondi tagliati a scodella...l'altro scuri e leggermente più corti.
Possibile che ogni cosa che guardo, che sento, che dico...deve irrimediabilmente riportarmi a lui?
Mi chiedo se vale ancora la pena continuare a vivere una vita così...piena di sofferenza.
Anche quando non voglio, mi perdo nel sentiero dei sogni infranti ... fino a sprofondare nel buio tetro dei rimorsi.

- Lo sai che tanto sono più veloce di te-

- Non è vero...Io sono più veloce di te...io sono Superman-

-E io...io..io sono l'uomo invincibile!-

-Tyler...non esiste l'uomo invincibile-

-Si che esiste- dissi imbronciato

-No! non esiste...-

-Si invece- piagnucolai

-Michael non fare piangere tuo fratello!-

-Stiamo solo giocando mamma... Ok Ty...tu sei l'uomo invincibile...prendimi se ci riesci-

Correvamo felici...con i sorrisi a far da cornice ai nostri visetti paffutelli.

Non posso continuare a vivere di ricordi.
Non mi bastando più.
Rivoglio Michael. Rivoglio mio fratello.

Prendo la mia bicicletta e decido di andare da lui...fa male, ma...stargli così lontano lo è ancora di più.


-

Fermo sui gradini dell'ospedale mi fumo l'ennesima sigaretta. E mentre il calore della nicotina mi brucia dentro, le parole del Dottor Jacobs risuonano nella mia mente.

-Signor Hawkins,  mi dispiace darle sempre la solita risposta...ma...suo fratello è in condizioni pessime. Abbiamo provato di tutto, ma il suo coma e irreversibile. L'unica cosa a tenerlo ancora in vita sono quelle macchine.-

-Non è possibile cazzo! ci deve essere qualcosa...una cazzo di cura che possa aiutarlo!! e voi DOVETE trovarla-

-Abbassi la voce...le ricordo che siamo in un ospedale...noi abbiamo già fatto tutto quello che potevamo fare...mi dispiace-

-Non è abbastanza-

Quelle parole non facevano che girare nella mia testa, continuando a torturarmi, continuando a far crescere i miei sensi di colpa.

-Hai intenzione di rimanere tutto il giorno su quelle scale o...mi fai passare?- alzo lo sguardo verso quella voce irritante.

-Ma...chi si rivede! quella che va addosso alla gente e la manda pure a fanculo!- 

-Sei tu che mi sei venuto addosso...se non camminassi incapucciato come un serial killer, forse vedresti oltre il tuo naso-

-Simpatica oltre che molto educata, devo dire-

-Come ti pare-

-che vuol dire 'Come ti pare?'-

-Non ho tempo da perdere...se permetti...-

-Sempre così di buon umore?- ironizzo mentre mi alzo per farla passare.

-Fan...- si interrompe - lasciamo stare...- e se ne va con il solito passo accellerato.

Quella ragazza è davvero irritante.

__


-Una birra e un cheesburger, grazie-
Mi siedo su un tavolino vicino alla finestra, nell'angolo più isolato possibile, non sono mai stato in questo locale prima d'ora, ma non sembra essere male. 
Dopo tutto, l'importante è mettere qualcosa sotto i denti prima di svenire.

Non ricordo quand'è l'ultima volta che ho mangiato qualcosa di decente. La maggior parte delle volte non mi ricordo nemmeno di farlo, e le poche volte che mi decido a mangiare, butto giù i soliti hamburger pieni di formaggio o le solite patatine ultra unte. Non che mi spaventi per la mia linea, anzi... mi farebbe anche comodo mettere su qualche chilo, ma la mia testa in questo periodo pensa a tutto meno che al cibo.

-Hey Bet, una coca light e una porzione di patatine fritte grazie-

Sento una voce femminile, vagamente famigliare alle mie spalle.
Mi volto e vedo la simpatica ragazza dell'ospedale davanti al bancone.

-Come mai da queste party? oggi non è il tuo giorno libero?-

-Si, mi trovavo di strada visto che sono stata in ospedale oggi-

-Tutto bene tesoro?-

-Al solito...-

Mi trovo ad origliare quella conversazione, senza volerlo.

-Domani te la senti di venire a fare il turno?-

-Si, si...tranquilla! è tutto ok.... domattina sono qui!-

I
mprovvisamente si volta e mi coglie proprio nell'attimo in cui mi sono voltato a guardarla.
Abbozzo un sorriso per togliere l'imbarazzo di essere stato beccato mentre origliavo la sua conversazione.
Alza gli occhi al cielo e si dirige verso un tavolo poco più in là del mio.
Cerco di concentrarmi sul mio panino ma involontariamente il mio sguardo va sempre verso di lei.
Le gambe incrociate sopra la sedia, e il viso perso nel vuoto. Continua a giocherellare con le dita contro il bicchiere di coca cola, e ogni tanto afferra qualche patatina.

- Hai intenzione di fissarmi tutto il tempo?- dice all'improvviso voltandosi verso di me.

- No...finchè non finisco di mangiare - sorrido, non potendo ormai negare l'evidenza.

-Come ti pare!-  e torna a fissare il suo piatto.

Non posso fare a meno di ridere. Quella ragazza è davvero strana.
Irritante e strana.

-Perchè ridi?-

-Perchè mi fai ridere tu....-

-Woe... non sapevo di essere un clown!-

-No è che....sto ancora cercando di capire che senso ha, dire 'come ti pare'-

-Deve per forza avere un senso? non posso ...dirlo senza che necessariamente questo abbia un senso?-

La guardo perplesso.
-Sei strana forte!- dico prima di tornare a mangiare il mio cheesburger.

-E invece te che fissi la gente che mangia....sei nomalissimo!- alza nuovamente gli occhi al cielo, e quell'espressione buffa non può che farmi ridere ancora.


Finisco di mangiare il mio panino e ordino un'altra birra.
La vedo con la coda dell'occhio che traffica con il suo zainetto, finchè non estrae un diario e si mette a scrivere.
E' persa con lo sguardo in quelle pagine, mi ricorda me qualche mese fa. Prima che tutto cambiasse e io non riuscissi più a trovare l'ispirazione per scrivere anche solo i miei pensieri.
Chissà cosa sta scrivendo, chissà se anche lei ha una storia come la mia. Chissà perchè anche lei, passa molte delle sue giornate in quell'ospedale...
Quando mi rendo conto che la sto dinuovo fissando, e troppo tardi, i suoi occhi verdi sono nuovamente sui miei, fulminandomi.

-Ok... ora mi preoccupi. Cosa....cosa sei? una specie di maniaco che spia le persone? perchè se così fosse sappi che ho una bomboletta al peperoncino nella mia borsa-

-No scusa- rido  - è che... a volte mi perdo nei miei pensieri e non mi accorgo di fissare le persone... giuro, che non lo faccio apposta-

-e poi sono io quella strana- dice raccogliendo le sue cose e avvicinandosi verso il bancone.
Lascia una banconota stropicciata alla cameriera e poi si volta di nuovo verso di me.

-Bhe...ciao maniaco! è stato un piacere cenare con i tuoi occhi addosso- dice ironica prima di uscire dal locale.

-Come ti pare!- dico contraccambiando il saluto.

__



Non riesco a dormire.
Non riesco a smettere di fare sempre lo stesso stra-maledetto incubo.

I fari di quell'auto che puntano verso di noi, il suono delle ambulanze e la pioggia incessante che bagna il mio viso.
Non riesco a muovermi, non riesco a parlare, sento solo delle voci chiamare il mio nome, cerco di aprire gli occhi ma ho freddo e non riesco a vedere cosa c'è oltre quella luce accecante.

Mi alzo in un bagno di sudore, il respiro spezzato, il cuore che batte all'impazzata.
Quando finirò di pagare per i miei errori?

Mi accendo una sigaretta e rimango per un pò nel buio della mia camera a fissare il nulla.
Sento un peso nello stomaco da cui vorrei liberarmi, vorrei piangere, vorrei urlare, vorrei spaccare tutto... ma non ci riesco.
Non riesco a liberare le mie emozioni, non riesco più a fare nulla.
Continuo a camminare come uno zombie in un mondo che non mi appartiene più, vivendo una vita che non voglio più vivere.

Vado in cucina e resto per qualche secondo a fissare il frigorifero.
Vuoto.
L'unica cosa a non mancare sono, ovviamente, le birre. Ne afferro due e ritorno a letto. Bere mi aiuterà a dormire.
O almeno spero.


- Possibile che non hai un sogno...un qualcosa che vuoi realizzare nel tuo futuro?

-Te l'ho detto Tyler, sei tu il sognatore, l'artista incompreso, non io.

-Non dire stronzate Michael! Quando eravamo piccoli non facevi che ripetermi quanto amassi disegnare, e fino a qualche anno fa ti dedicavi alla pittura...perchè hai deciso di abbandonarla?

-Si cresce fratellino! Quando crescerai e capirai che perdere tempo a giocherellare con pennelli e pastelli non ti aiuterà a pagare le bollette, allora comprenderai le mie ragioni!

-Stronzate! Io non abbandonerei mai la musica, per nessun motivo al mondo! E' parte fondamentale di me, del mio essere...

-Ti auguro di cuore che la vita non ti dia mai buoni motivi per abbandonare la tua passione... Se credi davvero in ciò che fai allora dovrai lottare per tenertelo...perchè fidati fratellino, la vita fa schifo... non è sempre come la progettiamo... per questo io preferisco vivere alla giornata ed evitare delusioni colossali! 

-Io credo in quel che faccio...credo nella musica, la MIA musica.

- "E un giorno il mondo si inginocchierà sotto il suono di una chitarra.... quella di Tyler Hawkins"

Le sue braccia mi avvolsero in un abbraccio pieno d'affetto.
Uno degli ultimi abbracci dio mio fratello.


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Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
Il caratterino di Mallory sta saltando fuori.... cosa porta quella ragazza ad essere così dura?
Fate le vostre ipotesi....o ...semplicemente aspettate i prossimi capitoli, e saprete cosa c'è dietro quel visino d'angelo e quegli occhi verdi misteriosi....

a presto tesorine e grazie ancora di cuore a tutte per le recensioni T___T siete dei tesori...davvero T___T

crys




   
 
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