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Autore: biaele18    21/08/2011    1 recensioni
Fan fiction scritta a quattro mani. Sono passati cinque anni dalla fine del liceo e le strade di Rachel e Finn si sono separate. Lui è rimasto in Ohio, lei è andata a seguire i suoi sogni a New York. Il destino però non si è ancora arreso...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

ARE WE ASHES?
 
http://www.youtube.com/watch?v=gj8COjwOrUI

Camminare per le vie di quella città gli fece uno strano effetto,non aveva più lasciato Lima negli ultimi anni,non dopo quel brutto viaggio a Londra che aveva preferito dimenticare.
Tirò su la zip del giubotto,nonostante fosse primavera inoltrata un leggero e freddo vento accarezzava le foglie degli alberi. Non ricordava per quanto avesse camminato,gli parve un tempo infinito,però,sentiva le gambe stanche e lo stomaco sottosopra…aveva il bisogno di mettere qualcosa sotto i denti prima di raggiungere il suo hotel e godersi una meritata dormita. Dall’altro lato della strada notò una piccola bancarella rossa,un uomo magro con un berretto degli Yenkees in testa era intento a preparare degli hot-dog alla velocità della luce. Attraversò facendo attenzione che qualche automobilista distratto dalla piena frenesia che avvolgeva quella città non lo mettesse sotto,giungendo li velocemente per ordinare il suo pranzo…l’avrebbe consumato probabilmente in una panchina li vicino aspettando la metro.
Aprì il portafoglio cercando i due dollari da dare a quell’uomo dall’aspetto stanco e un po’ scocciato,una raffica di vento un po’ più forte gli portò dei granelli di polvere negli occhi e dovette strizzarli un paio di volte prima di riuscire a mettere di nuovo a fuoco e fu proprio in quel momento che si voltò verso quella grande vetrata che gli parve di aver già visto,fu proprio attraverso quella vetrata che la vide li seduta,con la mano destra a reggersi il mento e la sinistra a giocherellare distrattamente con un ciocca di capelli.
Chiuse e aprì gli occhi ancora un paio di volte perché non gli pareva possibile e in quella confusione durata qualche secondo la cosa che gli sembrò più assurda fu quella di riconoscere uno sguardo che negli anni aveva immaginato diverso,cambiato…probabilmente per convincersi che quella ragazza non esisteva più…non come la ricordava lui,almeno. “Allora ce li hai questi due dollari o devo gettarlo nel cestino,questo?, l’uomo dall’aria burbera e la voce roca lo riportò alla realtà…”Si…si…mi scusi”.
Prese in fretta la banconota da due dollari afferrando l’hot dog prima che quel tizio potesse ripensarci,una forza che non riuscì a controllare lo spinse verso la vetrata di quel ristorante che adesso ricordò nitidamente,pensava di entrare,il suo cervello stava elaborando tutto così in fretta…ma cosa le avrebbe detto? Aveva persino un hot dog che non odorava di hot dog tra le mani.
Si spostò al lato del marciapiede,forse lo aveva notato anche lei perché la vide alzarsi in fretta con lo sguardo proiettato verso l’esterno.
Maledizione,perché c’era tanta confusione in quella città?
Travolto dalla folla di gente che camminava nella direzione opposta alla sua dovette farsi spazio per guadagnare qualche metro e cercare di raggiungere la porta del ristorante,adesso più che mai era determinato ad entrare,ma poi vide quel ragazzo andargli incontro,con l’aria di chi ha tutto nella vita e non potrebbe desiderare nient’altro.
Era lui che stava aspettando? Di certo avrebbero pranzato insieme… Sentì le gambe paralizzarsi per qualche istante prima di raggiungere il cestino all’angolo della strada e gettare quel panino che si era tenuto in mano.
Se il tizio avrebbe pranzato da Sardi’s il suo pranzo di certo non sarebbe stato un hot dog,lo disturbava terribilmente tutto ciò cui stava pensando e provando in quel momento,decise di seguire la folla di gente che incurante di tutto il resto continuava a marciare spedita verso la West 44th St,probabilmente si sarebbe perso andando nella direzione opposta,avrebbe vagato per le strade di quella città immensa per tutta la notte…ma non gli importava…

Otto milioni,settecentonovuntunomila e ottocentoottantuno abitanti.
Ed aveva visto lei.
Otto milioni,settecentonovuntunomila e ottocentoottantuno abitanti.
Per quale maledetto motivo aveva visto proprio lei?
Otto milioni,settecentonovuntunomila e ottocentoottantuno abitanti.
Al destino non erano sembrati troppi.

Is there a chance?
A fragment of light at the end of the tunnel?
A reason to fight?
Is there a chance you may change your mind?
Or are we ashes and wine?
The day's still ashes and wine
Or are we ashes?

  
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