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Autore: likehermione    22/08/2011    2 recensioni
Harry è sparito,insieme a Ron e Hermione.Intanto la scuola ricomincia,sotto l'influenza di Voldemort e dei Mangiamorte.
Toccherà a Neville creare la resistenza,con l'aiuto di Luna,Ginny e l'esercito di Silente.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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– E' completamente folle,Neville! – Lo rimproverò Ginny.
– Lo so,ma dobbiamo farlo! Oh,andiamo Ginevra! Silente ha lasciato a Harry la spada di Godric Grifondoro,significa sicuramente qualcosa! –
Non chiamarmi Ginevra! – ringhiò – E' chiaro Paciock? Non osare.
Secondo me ha ragione Neville. – disse Luna,facendo spalancare la bocca di Ginny dallo stupore. – Insomma,l'idea è folle. Ma visto che molti mi credono stramba è nel mio stile farlo,credo. –
– Ecco,hai visto? – urlò il ragazzo trionfante.
– Luna! Hai i Gorgosprizzi in testa? – urlò Ginny esasperata. Ma dopo aver visto gli sguardi seri degli amici cedette. – E va bene,facciamolo! Ma se ci beccano ti uccido,Paciock! –


Mancavano pochissimi giorni alle vacanze di Natale. Decisero di agire due giorni prima delle partenze,perché Luna e Ginny tornavano a casa per le feste.
Prepararono un piano semplice,ma astuto. Complici alcuni Detonatori Abbindolanti presi durante una gita a Hogsmeade.
Neville era piuttosto eccitato,non vedeva come il loro piano potesse andare storto.
Ginny,invece,continuava ad essere negativa,e lui non ne capiva il motivo. Era una guastafeste. Continuava a dire cose tipo: “Non funzionerà,Paciock!” o “Da dove ti vengono queste idee deficienti?” e ancora “Ti do retta solo perché sono disperata e voglio aiutare Harry!”
Grazie per il sostegno,Ginevra.
Almeno Luna si limitava a stare zitta e sorridere e lui gliene era grato.
Posizionarono i loro Detonatori accanto alla porta dell'Ufficio di Piton e si nascosero finché non fece abbastanza buio.
– Mettili in funzione,Nev. Fa finire quest'agonia. –
– Sei una rompipalle,Rossa. Se ti costa così tanto perché non te ne vai? –
– Non chiamarmi rompipalle,Paciock! –
– Adesso basta,voi due! – Luna aveva perso il suo tono pacato e si tratteneva per non urlare. – Ma non capite? Dobbiamo essere uniti! Soprattutto adesso. Ora smettetela e facciamolo! –
– Hai ragione,scusa. – dissero gli altri due all'unisono.
Neville fece partire i Detonatori,che iniziarono a saltellare e a strombazzare per il corridoio.
– B-Bene. Aspettiamo,allora. – disse,tremando un po'.
Ma Piton non si fece attendere. Si guardò intorno,ispezionando il corridoio.
– Per Merlino. – sibilò piano. E proprio mentre un Detonatore lo faceva cadere faccia a terra i tre sgattaiolarono dentro appena prima che la porta si richiudesse. Dovevano fare in fretta. Prendere la spada e riuscire. Al massimo venti minuti.
– E' stato più facile di quanto pensassi. Forse non sei tanto messo male,Neville. –
Entrarono nell'ufficio di Piton,appartenuto a Silente solo un anno prima. Era spazioso e circolare,ornato da scaffali e vetrine pieni di libri e strani oggetti. Più avanti c'era la scrivania. Precisa e ordinata,con pochi fogli,un calamaio e una piuma.

La spada era in una teca appesa al muro dietro la scrivania,circondata dai ritratti dei Presidi di Hogwarts. Per fortuna erano tutti addormentati,anche quello del Professor Silente.
Si avvicinarono alla teca.
– E adesso dobbiamo solo...aprirla? –
– A quanto pare. –
– Alohomora! – Niente. Era ovvio che non sarebbe stato tanto facile. Il vetro della teca si mosse appena.
– Magari provo ad appellarla. – aggiunse timidamente Luna. – Accio Spada! – Ma ancora niente.
– Va bene,usiamo le maniere forti. – disse Neville. – Reducto! –
La teca si infranse e i pezzi di vetro caddero tutto intorno,sul pavimento.
– Per le mutande di Merlino,con questo casino ci scoprono! Bel colpo comunque. – disse Ginny.
– Luna,a te l'onore. Prendi la spada e andiamo,veloce. – Oltrepassarono la scrivania e camminarono per l'Ufficio.
Si avvicinarono alla porta,quando sentirono delle voci.
– Grazie mille,Mastro Gazza. Quegli stupidi ragazzini si divertono a farmi perdere le staffe. Ora vado a riposare. Buona serata. – disse la voce strascicata di Piton.
– Non c'è di che,Preside. Se li becco quei fuorilegge... –
– Non fa niente,arrivederci. –
– Va bene. Buona serata,signore. –
Era finita.

Si guardarono. Vide le facce spaventate di Luna e Ginny. Ma Neville non sapeva cosa fare. Si sentiva vuoto e inutile.
Sentirono i passi di Piton che saliva le scale.
Era in preda al panico. Scosse la testa,per ritornare in sé. Era inutile nascondersi,non c'era un nascondiglio sicuro lì dentro.
– O-okay. R-ragazze. Venite dietro di me. Fuori le bacchette. Andrà tutto bene. – Si mise al centro della stanza,la bacchetta in una mano e la spada nell'altra. Le ragazze accanto a lui,poco più indietro. Cercò di riacquistare un po' di sicurezza,soprattutto nello sguardo.

Severus Piton entrò nella stanza,col suo solito mantello frusciante. Chiuse la porta,si girò e vide i ragazzi. Dopo un attimo di sorpresa le sue labbra si distesero in un ghigno.
– Bene bene. Chi abbiamo qui? Paciock e le sue amichette. Siete venuti a farmi visita,non è vero? Capisco chi ha messo quegli aggeggi infernali qui fuori. – Si avvicinò e prese la spada di Grifondoro dalla mano di Neville.
– Intanto questa la prendo io. Come vi siete permessi di prenderla? Appartiene alla scuola e a Grifondoro. Volevate aiutare il vostro eroe Potter,si? Sei il solito sciocco,Paciock. Credevi che nessuno si sarebbe accorto di niente se una spada dal valore inestimabile fosse sparita? Beh,non dici niente? – Ma Neville era ammutolito. Come Ginny e Luna,del resto. Piton continuò: – Stupido ragazzino,vuoi fare il coraggioso. Ma non capisci che non servirà a niente. Adesso andiamo a fare visita ai Carrow. – Concluse con un sorrisetto untuoso.

Piton non li accompagnò dai Carrow,ma li portò da Gazza. Li lasciò al custode e se ne andò,dicendo di non volersi immischiare troppo.
Codardo.

 

Furono portati nell'Ufficio di Amycus,quello di Difesa Contro le Arti Oscure. Neville conosceva quel posto,ma non se lo ricordava così scuro e trascurato. Era impolverato e poco vissuto.
Vennero legati e privati delle loro bacchette. Si dimenava e scalciava,sapendo cosa sarebbe successo. I Carrow si divertivano a vederlo reagire,lo stuzzicavano e lo aizzavano.
– Prima le signore. – disse Amycus. – Alecto,occupatene tu. –
– Crucio! – l'urlo di Alecto rimbombò nella piccola stanza,e il getto di luce provocato dall'incantesimo illuminò i muri sporchi.
Era un dolore peggiore di quello provocato dalla tortura. Vedere le sue migliori amiche stese a terra che si contorcevano. Ginny urlava,e quell'urlo entrava nella testa di Neville,che minacciava di scoppiare. Luna aveva il viso rigato dalle lacrime,ed era ben peggio di un urlo di dolore. I suoi occhi,sempre spalancati e luminosi erano ridotti a due fessure vuote e tristi.

E lui poteva solo stare lì,immobile,con le catene che gli facevano sanguinare i polsi e le caviglie,guardando quello spettacolo terrificante. Ma lo spettacolo finì,e toccava a lui.
– Ora tocca all'imbranato. Me ne occuperò io,personalmente. – Amycus sogghignò.
Da allora fu tutto buio. La Maledizione di Amycus lo colpì. Chiuse gli occhi,per trattenere le lacrime. Non voleva vedere Ginny e Luna,ma sentiva che piangevano piano. Era un dolore fortissimo,un dolore fisico. Ora capiva cosa avevano provato i suoi genitori. Era tremendo,peggio della morte stessa. Per questo si promise di non urlare. Si promise di resistere. Per mamma e papà,per Luna,per Ginny,per Harry e tutti gli altri.

Stette lì,a contorcersi,senza fare nient'altro. Sperando che tutto finisse al più presto. La porta si spalancò con un botto fortissimo e solo a quel punto Neville riuscì ad aprire un po' gli occhi,completamente annebbiati. Vide una figura che puntava la bacchetta contro i Carrow.
– Siete andati troppo oltre. Basta. –
Oh,andiamo Preside. Lasciaci divertire un po'. –
In tutta risposta la sagoma urlò: – Stupeficium! – e gli altri due si accasciarono a terra. La sagoma nera si inchinò su di lui,così che Neville riuscì a vedere quasi chiaramente. Due occhi neri,un naso adunco e capelli corvini un po' unti.
Severus Piton li aveva salvati.
Ma a quel punto la sua vista si oscurò di nuovo e perse i sensi.

 

Si risvegliò,la vista ancora più appannata di quanto si ricordava. Gli faceva male tutto.
Distinse altri letti intorno a lui,un comodino con sopra dei fiori,dei biglietti,pacchetti di Gelatine Tutti i Gusti+1 e Cioccorane a volontà. Alzò lo sguardo e vide una finestra luminosa e due volti sopra di lui. Uno pallido e graffiato,con due occhi chiarissimi. Un'altro tondo e lentigginoso,con vari lividi.
– Neville? – era Ginny.

– Ragazze! Ragazze,state bene? – all'improvviso si ricordò tutto e si mise a sedere. Una fitta al petto.
– Stai giù,sei ancora debole. – disse Luna.
– State bene! Meno male. – Tutta la tensione si sciolse e lacrime calde scesero sul suo viso. – Mi dispiace tanto,è tutta colpa mia! Non dovevo cacciarvi in questo guaio! – Le lacrime continuavano a scendere,non avevano intenzione di fermarsi. Quattro braccia lo strinsero forte.
– Silenzio,silenzio! Paciock,non sforzarti! Eri tu quello messo peggio. Noi ci siamo riprese poco dopo. Ammaccate,si. Ma ci siamo riprese. Tu continuavi a dormire profondamente. Poi urlavi e mugolavi. Sicuramente avevi gli incubi. – sussurrò Ginny.
– Non ricordo... Ma che giorno è oggi? –
– E' il giorno delle partenze. Partiamo fra meno di mezz'ora. –
Neville scattò di nuovo a sedere. – Che ci fate ancora qui,allora? Andate! –
– Stai giù,Nev! Tu promettici che starai bene. –
– Starò benone,ma voi andate. –
Le ragazze sciolsero l'abbraccio e si alzarono. – Possiamo fidarci? –
– Si,Rossa,si. Adesso andate. –
Si incamminarono verso la piccola porta di legno in fondo alla stanza.
– Ti vogliamo bene,Nev. –
– Anche io. Tantissimo. Buon Natale. –
Sorrisero e chiusero la porta.
Neville si abbandonò al torpore delle coperte e cadde in un sonno tranquillo.


Buonsalve!
Finalmente ho scritto questo quarto capitolo u.u E' stato il più difficile e anche il più lungo da scrivere. Avevo le idee un po' confuse su come far andare le cose :)
Ho voluto soprattutto che Severus non sembrasse così cattivo,alla fine. Perché non lo è affatto! :3
Beh,spero vi piaccia davvero.
likehermione.

   
 
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