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Autore: Ellie    24/04/2006    10 recensioni
“Negli ultimi mesi la mia vita, qui a Hogwarts, è cambiata enormemente.
Studio meno, vado meno in biblioteca, vagabondo continuamente per il castello, anche dopo il coprifuoco (anzi, soprattutto dopo il coprifuoco) e frequento meno Harry e Ron.
No, non sono diventata matta. Sono solo diventata la “ragazza” di Draco Malfoy.”

Draco e Hermione, dopo qualche “piccolo problema”, sono una coppia, anche se non ufficiale. A movimentare la loro “vita tranquilla” ci penserà una misteriosa spia, e ovviamente il problema più frequente in ogni coppia: quello, esatto.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Festeggiamo tutti insieme il ritorno del sito di fanfictions più bello del mondo: EFP!! *______* Si è capito che non aspettavo altro che il suo ritorno? XD Devo pubblicare tutti i nuovi capitoli delle varie fics! Piano piano ce la farò… intanto iniziamo con OC (che è questa fanfic e non il telefilm XD)!
Finito questo capitolo avrete la prova sicura che io sono una sadica bastarda! XD Secondo me qui succedono cose divertentissime, quindi correte a leggerle!
Prima però vorrei ringraziare, come al solito, i miei fedeli commentatori…:
suzako: anche a me, se devo dire la verità (ma che discorsi faccio??). è che essendo una fanfic OOC mi sto prendendo mooolte libertà!
nevr8ika: addirittura la suspence?? Bene, sono contenta! Proverò a risolvere il problema che mi hai segnalato.
Faith Princi: XD! Mi dispiace per lo spavento che ti sei presa! Comunque alla fine mancano (senza contare questo) 2 o 3 capitoli. La recensione a In your eyes l’ho vista, grazie mille!
Maky: Draco che trova Hermione adorabile fa un po’ ridere XD, però sono contenta che sia piaciuto! In Lost sono un po’ indietro ma faccio del mio meglio.
gio: grazie mille per i complimenti e… “benvenuta”! XD
Drachetta ’91: ho una buona notizia: la spia si scoprirà alla fine del prossimo capitolo! Spero che vi lascerà sconvolti!!
JulyChan: Mrs Purr spia?! Mi piace come idea!! XD Però non è lei, spiacente! Come ho già detto sopra, si scopre chi è la spia nel prossimo capitolo (finalmente).
katiuz: grazie! Io inizialmente pensavo che fosse un po’ noiosa, ma con tutte le recensioni positive mi sto rincuorando.


Apro lentamente un occhio. Poi un altro. Poi li richiudo entrambi e mi giro su un fianco, sbuffando.

So benissimo che è ora di lasciare il mio caldo e accogliente letto, rendermi minimamente presentabile, scendere a colazione e affrontare la giornata come sempre.

Il problema è che avrò dormito quattro ore scarse e ora sono distrutta. Quindi, anche se so quello che dovrei fare, so anche che non ho voglia di farlo.

Ma alla fine esco comunque dal letto, anche se a malincuore, lancio un’occhiata sprezzante a Lavanda che si lamenta gracchiando qualcosa del tipo “Ma stamattina non era domenica?” e inizio a prepararmi. Ovvero mi infilo la divisa e non provo neppure a rendere presentabili i miei capelli. Da anni ho capito che pettinarli non serve a niente.

Peccato che certe cose non si imparano mai del tutto, penso mentre afferro la spazzola e mi chiudo in bagno per pettinarmi in santa pace, senza la voce da oca di Lavanda nelle orecchie.

Coraggio, Hermione, fatti forza. Pensa che alle prime due ore c’è Trasfigurazione. E poi Storia della Magia, e poi Incantesimi.
Si preannuncia una giornata piuttosto serena, già.
Quando la smetterò di prendere in giro me stessa?

“Hermione, ho bisogno del bagno” Probabilmente Lavanda sa che odio la sua voce da oca, e per questo quando si rivolge a me la usa sempre. Okay, questa è una scemenza. Infondo lei usa sempre e con tutti la sua voce da oca. Abbandono la spazzola sul lavandino – la verità è che è di Calì – ed esco senza degnare Lavanda di uno sguardo. In pochi minuti raggiungo la Sala Grande, dove Harry mi aspetta già al tavolo.

Faccio per raggiungerlo, contenta di fare quattro chiacchiere da sola con lui – Harry non mi è mai piaciuto come Ron (insomma, non in quel senso), ma per parlare ho sempre preferito la sua compagnia – quando mi ricordo della scenata molto poco educata che gli ho fatto ieri. Mi blocco sul posto, come una scema, finché non mi sento spingere poco gentilmente.

“Granger, sei d’intralcio” Fa Draco con voce strascicata, mentre dietro di lui Pansy Parkison ride come un’oca. Chissà se lei e Lavanda hanno qualche parentela? Il loro livello di stupidità è praticamente uguale.

“Scusami tanto, Malfoy” Ribatto, gelida, e lui mi lancia un ghigno sarcastico, prima di superarmi. Con l’oca Parkison sempre alle calcagna, ovviamente.

“Hermione, non ti siedi?” Harry mi sorride timidamente, indicando il posto accanto a lui. Annuisco e gli restituisco il sorriso, prendendo posto. Di fronte a me un Neville più agitato che mai risponde a malapena al mio saluto.

“Harry, mi dispiace” Dico subito. Ho una gran voglia di fare pace. “Ieri mi sono comportata da schifo. So che di solito siete tu e Ron ad essere dalla parte del torto e dovreste essere voi a chiedermi scusa – cosa che comunque non fate mai – ma stavolta sono consapevole di aver sbagliato io.”

“Ti perdono se smetti di parlare a raffica” Risponde il mio migliore amico, ridendo. “Comunque non fa niente, davvero. Però sai… ultimamente mi sembri strana. Sei diversa dal solito, ecco” Prima che possa continuare, Neville inizia a tossire convulsamente, rischiando di strozzarsi con del latte. Harry gli batte immediatamente una mano sulla schiena, nel tentativo di evitare la morte poco intelligente del nostro compagno.

“Scusatemi tanto” Dice Neville con voce strozzata, una volta ripreso fiato.

“Ma ti pare” Rispondo, sorridendogli. Ma che cos’ha stamattina? Oggi non abbiamo neanche Pozioni! Ma del resto questo è un problema secondario.
Niente di personale, Neville.

“Dicevo” Riprende Harry. Ecco perché definivo Neville un problema secondario; io ho già troppi problemi primari, tra cui quello che sta per propormi il mio migliore amico. “Sei strana ultimamente, a volte sembri turbata, a volte euforica… hai qualche problema? Sai che con me e Ron puoi parlarne.”

Certo che lo so, Harry. Ma questo è come il problema del letto: lo so benissimo ma non voglio farlo.

“Grazie, ma non c’è nessun problema, davvero” Sorrido, mentendo spudoratamente. Lui sembra cascarci e proprio in quel momento fanno il loro ingresso Ron e Lavanda. Credo che ora non riuscirò più a mangiare niente: vedere quei due che limonano per tutto il tempo fa passare l’appetito e fa salire la nausea.


Per ora sembra tutto assolutamente tranquillo. Forse troppo. Ma non devo essere pessimista.

La colazione è passata senza problemi (tralasciando Pansy che non mi ha mollato il braccio per un minuto) così come le ore di lezione. E ora mi aspetta un pranzo ristoratore, se sono fortunato senza Pansy a rompermi le scatole.

Sto per raggiungere la Sala Grande quando una ragazzina mi viene letteralmente addosso. Sbuffo infastidito, afferrandola e rimettendola in piedi. Lei mi guarda con due occhi decisi e profondi che mi colpiscono non poco. Così decido di utilizzare cinque minuti del mio preziosissimo tempo libero per darle un’occhiata.

È più piccola di me, avrà quattordici anni. È incredibilmente bassa e magra, ha dei folti capelli di un castano chiarissimo che mi ricordano un po’ quelli della Granger. Si morde nervosamente il labbro inferiore e manda scintille con gli occhi neri. Ha le guance un po’ paffute completamente rosse, e il viso è tutto sudato.

“Malfoy, ti devo dire una cosa” Dice dopo un po’, ansimando. Sembra una bomba pronta a scoppiare da un momento all’altro. Indietreggio di un po’, istintivamente.

“Ci conosciamo?” Chiedo, freddo come il ghiaccio. Lei non sembra preoccuparsene.

“Non proprio, ma ti devo parlare” Ribatte, più rossa che mai. Ma non avrà caldo? “Sono venuta a sapere una cosa molto importante che ti riguarda da vicino.”

Oh, merda!
Ora sì la ragazzina mi sembra più pericolosa che mai. Anche se non posso vedermi, sono sicuro di essere diventato rosso tanto quanto lei.

È ovvio che si riferisce alla storia fra me e la Granger.
È ovvio che è lei la spia. È ovvio che ora succederà un casino!

“Cosa intendi fare?!” Dico con voce rauca, stringendole un braccio. Lei sussulta sorpresa.

“Ma come, non ti ho ancora detto niente!” Protesta, ma non prova neanche a sottrarsi alla mia stretta.

“So già a cosa ti riferisci”

“Oh!” Esclama. Rimane un po’ zitta, mentre il rosso delle sue guance si trasforma in un rosa. Cosa vorrà significare? Ma è davvero un essere umano quello che ho davanti? “Non ci posso credere.”

“Guarda che è abbastanza evidente” Borbotto. “Vieni al dunque”

“Ma hai detto che lo sai già! Perché dovrei venire al dunque?” Ma è stupida o cosa? No, non è stupida: è molto, molto astuta e sadica!

“Perché sei tu a tirare le redini del gioco, maledizione!” Esclamo, rischiando di far girare qualche passante. La ragazzina è sempre più sorpresa e euforica.

“Oh! Beh, allora… okay, lo faccio!” Conclude, rivolgendomi un sorrisone che va da un orecchio all’altro. Io annuisco, serio e teso. Lei prende un bel respiro, mi sorride di nuovo e poi si avvicina a me. È arrivato il momento della verità. Non so cosa aspettarmi; avrei tante idee ma ora come ora mi sembrano tutte assurde…

Ed ecco che la ragazzina fa la sua mossa. E giuro, è l’ultima cosa che mi sarei mai aspettato.
Mi bacia. Sulle labbra. E mi circonda il collo con le braccia, alzandosi in punta di piedi.

Ma avete capito, mi ha baciato!!
Ma questa è tutta matta! Non può aver fatto sul serio una cosa del genere!
Devo ammettere che normalmente il mio ego avrebbe goduto tantissimo per un gesto del genere, ma questo non è il momento adatto!

Anche perché – merda! – la Granger è appena sbucata a pochi metri di distanza da noi e mi guarda disgustata.

Mi stacco bruscamente dalla ragazzina. “Ma sei deficiente o cosa?!” Lei sembra offesa.

“Ma come! Prima mi inviti e poi mi respingi?” Questa ragazzina mi assomiglia, è proprio vero; è stupida come me. Solo che io lo sono solo raramente.

“Ma cosa stai blaterando?!” Proprio mentre pronuncio queste parole vedo la Granger superarci, apparentemente indifferente, e dirigersi verso la Sala Grande. “Cosa centra il bacio con la storia della spia?!”

“Quale spia?” Chiede lei, spiazzata. “Di che parli?” Un atroce sospetto si sta impossessando di me.

“Senti, ricominciamo da capo. Dimmi cos’è che hai scoperto”

“Beh, è una storia un po’ lunga” Mormora, incerta, ma basta un’occhiata assassina per farla continuare. “Vedi, ti osservo da tanto. Tu mi sei sempre piaciuto, Malfoy, ma non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi, perché ti vedevo sempre con quella Parkison. Pensavo che fosse la tua fidanzata. Solo che poi l’ho sentita che parlava con una sua amica – Grengrass, credo, quella che sta sempre appiccicata al tuo amico – dicendo che tu la respingi sempre e che per questo era triste eccetera. Così ho pensato di dichiararmi, visto che tu eri libero.”

Non. Ci. Posso. Credere.
Non ci posso assolutamente credere!
È assurdo! Altro che spia! Questa ragazzina assurda voleva solo dichiararsi!
Okay, mi rimangio tutto: io sono sempre stupido!

“Allora, la tua risposta?” Senza degnarla di un altro sguardo mi precipito in Sala Grande. Devo cercare di rimediare alla mia stupidità, almeno in parte: devo parlare alla Granger. “È un no?” La voce dispiaciuta della ragazzina mi arriva affievolita all’orecchio, ma non ci faccio caso. Ho infatti raggiunto la mia ragazza e l’ho afferrata per il braccio, stando attento a non dare troppo nell’occhio. Non appena si gira dalla mia parte le lascio il braccio.

“Non è come pensi”

“Perché, cosa penso secondo te?”

“Che ci provavo con la mocciosa, ma non è vero” Spiego, lieto che lei non mi abbia mandato a quel paese e che mi stia ascoltando. “Si è avvicinata a me facendo discorsi strani. Credevo fosse la spia, ma in realtà voleva solo dichiararsi…”

“Il playboy di Hogwarts ha colpito ancora” Canticchia, e io non posso fare a meno di sentirmi orgoglioso. Poi mi rendo conto che il suo tono è sarcastico e metto il broncio. Faccio per dire qualcosa, ma una voce dietro di me mi blocca. È Zabini, accompagnato dalla Grengrass e da Pansy. Tutti e tre hanno un’espressione incredula.

“Draco?” Mormora Blaise, guardandomi attentamente. “Ma… ma allora è vero?”

“Tu e la Granger…?” Continua Daphne, lanciandoci occhiate furtive. Sento il cuore iniziare a battere all’impazzata. Oh, no, e adesso che faccio?!

L’hanno scoperto. Loro sanno. Tutti in breve lo sapranno. Ma io non sono pronto psicologicamente! Forse lo sarà la Granger – anche se ne dubito, a giudicare dal fatto che è rimasta immobile e zitta -, ma io non lo sono assolutamente!

Che faccio, dannazione?!
Non ne ho la più pallida idea. Ho bisogno di un miracolo, di un segno, di qualcosa.
E poi succede. Apro la bocca e dico la prima cosa che mi passa per la testa. Anche se non credo che questo sia un miracolo.

“Ebbene sì, io e la Granger abbiamo una storia segreta! Problemi?” No, non è un miracolo, è una catastrofe. Ma ormai quel che è fatto e fatto. Ora posso solo aspettare una reazione da parte di Blaise, Daphne e Pansy.

Mi guardano ancora più increduli, con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca semiaperta. Poi Zabini trova il coraggio per parlare. “M-Ma cosa stai dicendo, Draco?” Chiede, con voce roca. “Noi pensavamo che fosse vera la voce che dice che tu prendi ripetizioni dalla Granger.”

Oh, MERDA!
  
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