Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: Beckss_    22/08/2011    6 recensioni
Un favore ad un migliore amico, due casi che si intrecciano e i migliori agenti dell' NYPD a Cape Cod.
Cosa succederà?... Lo scopriremo solo vivendo..
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Flashback.

*Giugno. NYC.*

Era una mattina afosa a New York City.
Si era appena svegliata da un'altrattenta afosa nottata.

Dopo aver passato una settimana d'inferno, Kate Beckett aveva forse dimenticato il suo scrittore preferito dopo che lui era andato negli Hampton con "GinaLaGallina".

Indossò un vestitino estivo beige con delle fantasie blu, stretto sotto il seno. Ai tacchi però, non avrebbe mai rinunciato.
Alzò i cpaelli in una coda alta, lasciando il collo "al fresco".
Inforcò gli occhiali da sole e volò a fare la spesa.

Il frigorifero della detective reclamava qualche ospite oppure avrebbe tentato il suicidio. Essendogli troppo affezionata decise di accontentarlo.

Era appana entrata nel supermercato più vicino al suo quartiere quando un ragazzo, uscendo a testa china, la urtò.

"Scusa non so dove ho la testa"
Il carattere duro di Beckett si risentì.
"Potresti anche stare più attento!"
"Ehi ti ho già chiesto scusa! - si interruppe, poi le porse la mano - Piacere Josh".
Kate valutò attentamente l'idea di far conoscenza con quel tipo dai modi un po' inusuali, poi pensando che l'avrebbe aiutata con la storia di Castle, si presentò.

"Beckett."
"E...Beckett, non hai un altro nome?"
"No ho solo questo."
Pessima idea, si continuava a ripetere Kate.
"Va bene, va bene...Beckett. Buona giornata!"
Uno Josh scocciato se ne era appena andato e una Beckett infastidita dalla perdita di tempo era appena entrata nel supermercato.

Cinque minuti dopo era nel banco surgelati prendendo un misto di verdure da fare per quella sera.

"Niente gelato?"
"Sono salutare, Josh."
"Io l'ho preso al cioccolato bianco."
"Si sarà sciolto per quando arrivo a casa. Meglio le verdure." non ci credeva che stava dando spiegazioni ad uno sconosciuto.
"Come ti chiami Beckett?"
"Kate, va bene?, mi chiamo Kate". rispose lei esasperata.
"E il tuo nome completo qual'è?" prese fiato "Catherine, Katherine, Kathryn, Karen...?
"KATHERINE BECKETT, O-K-A-Y?"
"Hai proprio un bel nome." disse con un sorriso smagliante.
Ripercorse la sua idea di scordare Castle e decise che quello sarebbe stato la sua via di fuga.

Un mese dopo erano una coppia che passeggiava per Central Park e che usciva la sera.

Martedì sera ore 8 e 45.

"Parlami un po' di te Katie" disse quasi con gli occhi a cuoricino. Lui era geloso e anche un po' possessivo a volte.
"Ancora? Oramai mi conosci!"
"Parlami della tua famiglia!"
Kate si irrigidì pensando che c'era solo un uomo che sapeva tutto (o quasi) della sua famiglia e questo non era Josh. Non voleva rivelargli i dettagli della sua vita, non lo sentiva così vicino da portersi aprire e il confronto con Lui era inevitabile.
"Non capisco perchè ti ostini a non parlarmi di loro"
"Perchè non c'è nulla da dire"
"Katie non voglio segreti."
"Non ce ne sono" mentì fredda lei.

Il telefono che era sul tavolo, quello di Beckett, squillò.
"Javier Esposito".

"Chi è Javier?" sibilò lui.
"Un mio collega."

"Beckett. Si Esposito. Dove? Ok. Dieci minuti e sono da te."
"Dove vai ora?"
"Un omicidio a Central Park. Devo andare."
"E la nostra cena?"
"E' lavoro non è piacere!"
"Si, con Javier" disse Javier con ironità.
"Sua madre l'ha chiamato così. Non essere così geloso, lo sai che ti odio quando fai così!".

Le cose già andavano male fra i due. Lui faceva la stessa cosa con lei. Scappava per lavoro e pretendeva che lei non si innervosisse; e così lei faceva.
Sapeva che il confronto con Lui non poteva esistere.

*
Ottobre. NYC.

Quattro mesi dopo, durante una piovosa giornata, Josh conobbe Castle.
La sera chiese spiegazioni sul loro rapporto.

"Che rapporto hai con lui?"
"Ciao Josh, mi fa piacere che ti interessi a me. - disse sarcastica, poi continuò con aria e voce piatta - lui chi?" Si lasciò cadere, esasperata da quella discussione appena iniziata.
"Lui, quello che lavora con te."
"Ti dispiace essere più preciso? Sai lavoro con Castle Esposito Montgomery e Ryan. Sai...sono l'unica donna con Lanie se non te ne fossi accorto."
"Ora lo nomini anche per primo?"
Beckett sgranò gli occhi. Non credeva a quella scenata di gelosia.
"Ma chi? Castle?"
"Si, Castle. Lo scrittore ricco che ha milioni di fan e di galline starnazzanti intorno."
Kate si diede un'occhiata, osservando il suo corpo.
"Non mi pare di avere l'aria di una gallina eppure lavoro con lui tutto il giorno."
"Lavori?"
"Lavoro. Sai vivo dei soldi che mi forniscono a fine mese" la dose di ironia di Beckett era massiccia.
"Lui è uno scrittore non un'investigatore."
"Si, ma è un valido aiutante."
"Non ti bastano Javier o Kevin?"
"La finisci, per piacere?"

Si alzò e si andò a fare una doccia, fredda. E consigliò a Josh di farsela anche lui, per calmare i bollenti spiriti.
Quando uscì si sistemò sul letto con i capelli ancora bagnati e con gesti metodici si spalmò un po' di crema sulle gambe: morbide e lisce. Sorrise pensando a quante volte Castle le aveva fatto i complimenti per le sue gambe o quante volte lui si fosse imbambolato nel vederla.
E si sorprese di essere sul suo letto di casa a sorridere come una scema al pensiero di Castle. Per di più con le mani impiastricciate di crema.

"Ti ripeto la domanda. Che rapporto avete?"

I capelli di Kate gocciolavano un po' al lato, dove erano tutti quanti "compattati" e appoggiati sulla spalla.
Alzò lo sguardo versoil suo interlocutore, ancora con il sorriso chiedendo di ripetere perchè i suoi pensieri si erano presi completamente la sua attenzione.

"Come scusa, ero sovrappensiero!"
"Che rapporto avete?"
Il sorriso si accentuò un attim pensando al VERO rapporto che c'era fra di loro poi si spense di colpo.
"Basta. Io e Richard siamo solo amici." poi gridò con rabbia per rafforzare il concetto " KATHERINE BECKETT E RICHARD CASTLE SONO S-O-L-O AMICI! CHE TI PIACCIA, O NO. SIAMO MOLTO AMICI, CON O SENZA IL TUO CONSENSO."

Passò davanti a lui e si chiuse la porta alle spalle.
Si era convinta in quel momento che il voler rimpiazzare Castle era assolutamente sbagliata e che di lì a poco la loro storia sarebbe finita.

Due mesi dopo, di dicembre, lei lo avrebbe lasciato ma le cose non sarebbero andate proprio come previsto.

*


Flashback fulminei si susseguirono nella sua mente e quando fu davanti a Josh lo guardò negli occhi.

"Da te non me lo aspettavo. Non credevo potessi essere così stupido."
Il termine stupido venne calcato con cattiveria.

"Perchè stupido, sladost'? Io lo ringrazio tanto per le informazioni che mi ha dato. Vieni con me, sladost'."
Era arrivato Efim e richiedeva la sua preda, la sua dolcezza.

**Angolino mio**

Ok, questo capitolo è stato un parto. Vi avevo promesso i flashback e ci sono. Scusate se non sono un granchè e stavolta i pomodori me li merito davvero, giuro!
Scusate, ma mi era passata improvvisamente l'ispirazione.
Scusate ancora per il ritardo e il capitolo!

Ah...ecco il vestito di Kate!

Peace, love and TOMATO FOR ME!
Kiss
B.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: Beckss_