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Autore: ivi87    22/08/2011    16 recensioni
Seguito di "Quando viene Dicembre.."
Abbiamo visto il Natale dal punto di vista di Rick.
Ora vedremo il Capodanno attraverso gli occhi di Kate.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate, Beckett, Rick, Castle
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quarta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Natale casa Castle/Capodanno casa Beckett'
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#2

 

Mentre sei in bagno mi copro velocemente e faccio tappa in cucina a recuperare lo champagne e i cioccolatini che hai portato, e dalla credenza afferro due flute.

Mi siedo al centro del letto a gambe incrociate posando il tutto sul materasso.

Dio, che incredibile e magica unione è stata la nostra!

Quando appari sulla soglia della camera resti fermo ai piedi del letto ad osservarmi.

“Visto? Indosso qualcosa di rosso..come vuole la tradizione” dico mostrandoti la tua camicia a malapena abbottonata.

Ti siedi dietro di me e mi abbracci. Sento la tua risata calda sul collo.

Mi appoggio completamente al tuo petto e reclino la testa indietro lasciandoti un bacio sulla guancia.

“Cos’abbiamo qui?” domandi guardando la bottiglia e i cioccolatini “vuoi fare uno spuntino delle…aspetta, che ore sono?” ti sporgi cercando l’angolazione giusta per vedere la sveglia sul mio comodino, ma io sono più veloce.

“22.50” rispondo senza nemmeno guardarla. Ho appena visto l’ora dal microonde in cucina.

“E spuntino delle 22.50 sia” dichiari afferrando la bottiglia e sciogliendomi così dal tuo abbraccio.

Ti blocco le braccia e ti impedisco di allontanarti, anche se sarebbe stato di pochi centimetri. “La apriamo insieme” sussurro appena.

Stringo la bottiglia davanti a me con entrambe le mani sulla parte bassa, dove è più larga, mentre tu con una mano reggi la parte altra e stretta  e con l’altra cominci a scartare la carta e la gabbietta attorno al tappo.

“Questa scena mi ricorda Ghost..” ridacchi al mio orecchio “certo, se avessimo un vaso d’argilla al posto dello champagne..”

“Meglio lo champagne” e molto meglio noi di loro, Rick.

“Concordo, l’argilla non è così buona..e inebriante” abbassi di un tono la voce sull’ultima parola.

Sto per risponderti quando la leggera pressione che hai cominciato ad esercitare sul tappo di sughero provoca un piccolo fremito alla bottiglia e una scia di bollicine comincia la risalita verso il tappo.

“Woooh credo che durante il viaggio in auto si sia un po’ agitata…” esclami pensieroso.

E temo che la mia corsa dalla cucina alla camera da letto non sia stata d’aiuto.

“Quanto ci tieni a queste lenzuola? Perché se non ci spostiamo prevedo un disastro”

Spostarsi? Ma io sto tanto bene qui!

“Ho delle altre lenzuola sai, Rick! E poi posso sempre comprarne di nuove.. magari nere come quelle di Rook…” aggiungo beffarda riferendomi ad una frase di Naked Heat.

“Blu notte, Rook ha le lenzuola color blu notte!” ribadisci proprio come fece Rook.

Come se ci fosse chissà quale enorme differenza fra le due tonalità!

“Si, si, come vuoi… stappa dai..” dico roteando gli occhi e riportando l’argomento sullo champagne.

“vado?”

“vai”

Con più forza fai pressione per sollevare il tappo e quando l’hai quasi del tutto estratto si sente un forte botto e ci ritroviamo completamente bagnati. Soprattutto io, visto che sto davanti!

La risata che scoppia ad entrambi è potente e fragorosa.

Guardiamo la bottiglia, praticamente mezza vuota ormai, e guardiamo i flute.

“Direi che per come siamo ridotti possiamo pure evitare di fare le persone educate” proponi afferrando la bottiglia e bevendone un sorso direttamente da essa.

Poi me la passi e ne bevo un sorso anche io.

“Uhhh.. Sexy”

Il tuo commento mi fa ridere e un po’ di champagne sfugge dalle mie labbra colando sul mento.

Ti avventi inesorabile su quella povera gocciolina leccandola via dal mio collo.

Ci guardiamo per un istante sorridendo, consci di come andrà bevuto d’ora in poi il contenuto di questa bottiglia.

Mi fai sedere a cavalcioni su di te e ti impossessi dello champagne.

È il tuo turno di bere e il mio di catturare goccioline.

 

 

Mezza bottiglia di champagne, una scatola di cioccolatini e una doccia più tardi, ci siamo trasferiti in salotto. Il letto era ormai impraticabile. Perciò ho preso dall’armadio varie coperte e le abbiamo stese in terra, di fronte al caminetto.

Mi sono messa una maglia lunga fino alle ginocchia mentre tu sei rimasto in boxer, salvi per miracolo assieme ai pantaloni solo perché erano a terra vicino alla porta della camera.

Prima di raggiungermi sotto le coperte prendi i cuscini del divano e me li porgi. Poi vai all’ingresso e prendi qualcosa dal tuo cappotto.

Ti aspetto sdraiata a pancia in giù con i gomiti puntellati a terra e il viso tra i palmi delle mie mani, incuriosita.

“Mancano cinque minuti a capodanno e non ti ho ancora dato il mio regalo di Natale” mi spieghi sdraiandoti su di un fianco con la testa appoggiata alla mano sinistra, mentre con la destra mi porgi un sacchettino di velluto.

Mentre slego i laccetti che lo tengono chiuso cominci ad accarezzarmi i capelli sulle spalle.

Con due dita allargo i lembi del sacchetto e rovescio il contenuto sulla mano.

È un braccialetto d’oro quello che luccica tra le mie dita, mentre lo rigiro per osservarlo meglio.

La maglia del braccialetto è molto sottile e semplice, come una catenina.

“E’ bellissimo” sospiro guardandolo.

Mi sorridi continuando a giocare con i miei capelli “devi analizzare per bene i ciondoli” rispondi

E’ vero, ad intervalli regolari ci sono attaccati sei piccoli ciondoli.

Ne accarezzo uno “allora questa è una ciliegia” e sorrido al pensiero della tua faccia, pochi minuti fa, quando hai visto il mio arsenale di prodotti alla ciliegia, in bagno.

“Il secondo è una tazzina” proseguo, andando al ciondolo seguente

“Caffè freddo con due bustine di zucchero di canna” specifichi tu.

“Il terzo è una palla da baseball” e qui mi illumino al ricordo di quando ti raccontai della mia passione per il baseball, ereditata da mio padre.

“Il ciondolo con la faccia di Joe Torre l’avevano finito” esclami ridendo.

Mi copro gli occhi con una mano. Che figura tremenda feci quel giorno!

“Il quarto è un elefantino” come quelli che tengo in fila sulla mia scrivania.

“Non so perché, ma so che ti piacciono” ammetti, aspettando una spiegazione.

“Non c’è un vero perché..sono maestosi…hanno le orecchie grosse…” non lo so…mi piacciono e basta.

“Traumatizzata da Dumbo!” sghignazzi tu

“Poi, il quinto ciondolo invece è formato da due lettere unite, TL” aggrotto la fronte, guardandoti tu sorridi come quel giorno che scopristi una cosa deliziosamente non da me e allora capisco “Ah si, Temptation Lane” e sei l’unico al mondo a sapere perché mi piace quella soap. Mi sporgo e lascio un leggero bacio a fior di labbra. “Grazie” ti sussurro

“Aspetta a ringraziarmi, c’è l’ultimo ciondolo!”

Giusto! Allora ripercorro con lo sguardo i precedenti, fino a posare gli occhi sul sesto pendente.

La mia risata parte spontanea. È un cavallino rampante.

“Sei consapevole che da quella sera non riesco più a guardare la mia Ferrari nella stessa maniera?”

Mi incollo prepotentemente alle tue labbra. Questo regalo mi dimostra nuovamente quanto tu mi conosca bene e quanto tieni a me.

Lascio che tu mi allacci il braccialetto e questa volta sono io che mi alzo per recuperare il tuo regalo. Non certo all’altezza del tuo, ma a suo modo, so che ti farà impazzire di gioia!

Mi avvicino alla scrivania e apro un cassetto. Lo stesso che volevi aprire tu ieri sera per cercare carta e penna. Per fortuna che avevamo in mente altro in quel momento!

Torno da te e mi infilo sotto le coperte del nostro letto improvvisato. Me ne avvolgo una attorno alle spalle e mi siedo di fronte a te per gustarmi bene la tua espressione una volta che aprirai quella scatoletta.

“Mi hai fatto un regalo?” domandi colpito.

“Si, perché? Hai il monopolio sui regali?” rispondo fingendo di essere offesa.  

La guardi circospetto prima di aprirla. Togli il coperchio ma c’è ancora la carta velina che ti impedisce di vederne il contenuto. Mi lanci una rapida occhiata sospettosa.

Io annuisco vistosamente, sorridendo, per farti capire di andare tranquillo. 

Quando hai scartato il pacchetto ed estratto il regalo spalanchi la bocca e sposti gli occhi ad intermittenza da me a al tesserino plastificato.

Cerchi anche di pronunciare qualcosa “Kate...io...ma...oddio..” e altri suoni strani.

Ti poso entrambe le mani sulle spalle “Respira profondamente Rick!”

Fai un bel respiro e finalmente ti calmi un poco “Ma davvero tu..cioè, è vero? Perché se fosse finto sarebbe fantastico comunque, cioè ti assicuro che basta il gesto!!”

“No, no, è tutto regolare!” esclamo gongolante estasiata dalla tua reazione.

Lo so. Sono consapevole che molto presto mi pentirò amaramente di essermi fatta in quattro per farti ottenere il tuo adorato Honorary Badge, ma tu hai fatto tantissimo per me in questi quattro anni e volevo essere io per una volta a fare qualcosa di bello per te.

Rigiri più volte tra le mani il pass da consulente del dipartimento di polizia osservandolo in ogni dettaglio, dalla tua fototessera sorridente alla clip metallica con cui agganciarlo ai vestiti.

“E’ fantastico, sono senza parole! Grazie Kate, davvero!” e sei all’incirca commosso come quando Montgomery ti lasciò tenere quella bottiglia di Whisky rarissima.

Poi felice come non mai ti dirigi verso lo specchio con solo i boxer addosso e il badge in mano e ti guardi dire “Richard Castle assistant volunteer homicide detective!”  e poi ti volti verso di me “...fico!!”

Mi raggomitolo tutta e mi copro la testa con le mani fingendo disperazione.

Quando rialzo la testa sei di nuovo accanto a me mi stringi tra le tue braccia “Non te ne pentirai”. Ora sono io a guardarti scettica “non più di tanto..!” correggi il tiro con gli occhi a cucciolotto e mi baci.

Un tremendo baccano però ti impedisce di proseguire.

Ci voltiamo verso la finestra e siamo invasi da un magico arcobaleno danzante.

Sono cominciati i fuochi d’artificio di Times Square e fortunatamente si vedono anche da qui.

“E’ mezzanotte! Buon anno nuovo Kate!”

“Buon anno nuovo Rick!”

L’ennesimo bacio ci catapulta di nuovo l’uno tra le braccia dell’altra ed è indubbio che la velocità con cui riusciamo a spogliarci noi due farebbe impallidire anche Flash.

 

 

Ti sento giocare con i miei capelli provocandomi degli adorabili brividi alla testa. Apro lentamente gli occhi e sei qui a fianco a me che mi osservi con sguardo sognante.

Anzi no. Innamorato. Di nuovo quella parola.

E una piccola vocina nella mia testa mi dice che è assolutamente impossibile che tu, tra tante donne, voglia me. Proprio me.

Ebbene si, la maledetta vocina insicura e terrorizzata è ancora lì, nascosta da qualche parte, ma ora so come affrontarla. Semplicemente smettendo di darle retta.

Ti sorrido beandomi della tua presenza e mi stringo più  a te.

Fuori si vede la neve scendere, saranno più o meno le dieci di mattina e sto inaugurando il primo giorno del 2012 tra le braccia dell’uomo che amo.

Dire che ho fatto passi da gigante è poco, signor terapista!

Comincio a sentire un po’ di freddo però, il fuoco si è spento durante la notte e la temperatura la fuori deve essere scesa ancora di qualche grado.

“Ti va di prendere un’altra coperta mentre io ravvivo il fuoco?” ti domando stiracchiandomi.

“Certo, dove sono, in camera?” mi domandi alzandoti e rinfilando i boxer.

Mi rimetto anche io la maglia prima di risponderti “Si, terza anta, in alto a sinistra”

Non faccio in tempo a chinarmi di fronte al caminetto che sento un leggero bussare alla porta.

Mentre mi avvio all’ingresso ti sento urlare dalla mia camera “sono in quello scatolone in alto?”

Scatolone? Ma ormai sono alla porta, ti rispondo dopo.

Sbircio dallo spioncino. È la ragazza che sta nell’appartamento in fondo al corridoio.

Apro di poco la porta, fortunatamente la maglia è lunga a sufficienza.

“Buon anno Sandy” le dico gentilmente

“Ehy, buon anno Kate, scusa il disturbo ti volevo solo avvisare che hai questo sacchetto qua fuori da ieri sera quando sono uscita, non so se è una cosa importante o meno, perciò ho preferito avvisarti”

Mi sporgo e lo raccolgo “Ti ringrazio e ancora auguri” chiudo la porta e mi ci appoggio con la schiena. Mi sembra di ricordare di aver visto Rick lasciare qualcosa fuori dalla porta ieri sera.

È un sacchetto di plastica bello gonfio e solo a tratti la plastica è trasparente. Intravedo del verde al suo interno.

Lo rivolto sul davanti per leggere l’etichetta.

Non so se ridere o piangere al pensiero che Rick si sia comprato un intero sacchetto di vischio per paura di non riuscire a baciarmi. Direi che ha avuto molto, ma molto più di un bacio invece.

A passo spedito mi dirigo verso il salotto pregustando il tuo volto colpevole quando capirai di essere stato beccato!

Contemporaneamente ti vedo lasciare la mia camera e a tua volta correre verso di me in salotto con uno scatolone in mano. Anche la tua espressione è soddisfatta e beffarda.

“E questo?” ti chiedo prontamente mostrandoti la confezione di vischio.

“E questo?” mi chiedi all’unisono con in mano lo scatolone in cui ho radunato tutti i tuoi libri per evitare di ammettere che sono una tua fan dall’alba dei tempi.

Entrambi ci blocchiamo a bocca aperta, colti in fallo. Tu fissi il sacchetto tra le mie mani e io lo scatolone tra le tue.

Attimi di silenzio interminabile. Che fare? Chi parla per primo?

Ci fissiamo negli occhi e spontaneamente un sorriso nasce sul volto di entrambi.

“Colazione?” proponi tu.

“Stavo per dirlo io..” afferro al volo l’opportunità di defilarmi dal discorso.

Entrambi lasciamo scatolone e sacchetto sul divano e ci avviamo in cucina, abbracciati.

Come ho detto ieri, abbiamo tutto l’anno nuovo e quelli ancora a venire per spiegazioni e confessioni, per ora mi godo il presente.

 

FINE.

 

 

Angolo dell’autrice:

 

Eccoci con la seconda e ultima parte di questo capodanno da sogno..nel senso che ce lo sogniamo proprio che Marlow ci accontenti così!! :D

Spero che rispecchi almeno un po’ le vostre aspettative, d’altronde l’avete chiesto voi e io ho risposto come meglio potevo!!

Ma non fateci l’abitudine eh! Eheheheheheheh

 

Menzioni speciali? Si, come sempre Mari la beta! E Cate che ha pensato al titolo (e mi ha categoricamente proibito di farli baciare sotto il vischio!! Visto? Non l’ho fatto!!), Rimshot che dicendomi che Kate doveva regalare a Rick qualcosa che lo facesse sentire poliziotto mi ha fatto immediatamente pensare all’Honorary Badge e a Paola che ha letto e commentato in anteprima!

 

Mi sembra di avervi detto tutto.. ci si rivede settimana prossima con una piccola shot..diciamo atipica... vabbè, spero vi piaccia lo stesso!! ;D

 

Buona lettura,

un bacione,

 

Ivi87   

 

Ps. Per chi non se lo ricordasse l’episodio in cui Beckett incontra Joe Torre e confessa la sua passione per il baseball è il 2x15 :D lo dico perché io proprio l’avevo rimosso, mi è capitato per caso di rivederlo mentre scrivevo questo secondo capitolo... ;D

   
 
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