#2
Mentre
sei in bagno mi copro velocemente e faccio tappa in cucina a recuperare
lo
champagne e i cioccolatini che hai portato, e dalla credenza afferro
due flute.
Mi
siedo al centro del letto a gambe incrociate posando il tutto sul
materasso.
Dio,
che incredibile e magica unione è stata la nostra!
Quando
appari sulla soglia della camera resti fermo ai piedi del letto ad
osservarmi.
“Visto?
Indosso qualcosa di rosso..come vuole la
tradizione” dico mostrandoti la tua
camicia a malapena abbottonata.
Ti
siedi dietro di me e mi abbracci. Sento la tua risata calda sul collo.
Mi
appoggio completamente al tuo petto e reclino la testa indietro
lasciandoti un
bacio sulla guancia.
“Cos’abbiamo
qui?” domandi guardando la bottiglia e i cioccolatini
“vuoi fare uno spuntino
delle…aspetta, che ore sono?” ti sporgi cercando
l’angolazione giusta per
vedere la sveglia sul mio comodino, ma io sono più veloce.
“22.50”
rispondo senza nemmeno guardarla. Ho appena visto l’ora dal
microonde in
cucina.
“E
spuntino delle 22.50 sia” dichiari afferrando la bottiglia e
sciogliendomi così
dal tuo abbraccio.
Ti
blocco le braccia e ti impedisco di allontanarti, anche se sarebbe
stato di
pochi centimetri. “La apriamo insieme” sussurro
appena.
Stringo
la bottiglia davanti a me con entrambe le mani sulla parte bassa, dove
è più
larga, mentre tu con una mano reggi la parte altra e stretta e con l’altra
cominci a scartare la carta e
la gabbietta attorno al tappo.
“Questa
scena mi ricorda Ghost..” ridacchi al mio orecchio
“certo, se avessimo un vaso
d’argilla al posto dello champagne..”
“Meglio
lo champagne” e molto meglio noi di loro, Rick.
“Concordo,
l’argilla non è così buona..e
inebriante” abbassi di un tono la voce
sull’ultima parola.
Sto per
risponderti quando la leggera pressione che hai cominciato ad
esercitare sul
tappo di sughero provoca un piccolo fremito alla bottiglia e una scia
di
bollicine comincia la risalita verso il tappo.
“Woooh
credo che durante il viaggio in auto si sia un po’
agitata…” esclami
pensieroso.
E temo
che la mia corsa dalla cucina alla camera da letto non sia stata
d’aiuto.
“Quanto
ci tieni a queste lenzuola? Perché se non ci spostiamo
prevedo un disastro”
Spostarsi?
Ma io sto tanto bene qui!
“Ho
delle altre lenzuola sai, Rick! E poi posso sempre comprarne di nuove..
magari
nere come quelle di Rook…” aggiungo beffarda
riferendomi ad una frase di Naked Heat.
“Blu
notte, Rook ha le lenzuola color blu notte!” ribadisci
proprio come fece Rook.
Come se
ci fosse chissà quale enorme differenza fra le due
tonalità!
“Si,
si, come vuoi… stappa dai..” dico roteando gli
occhi e riportando l’argomento
sullo champagne.
“vado?”
“vai”
Con più
forza fai pressione per sollevare il tappo e quando l’hai
quasi del tutto
estratto si sente un forte botto e ci ritroviamo completamente bagnati.
Soprattutto io, visto che sto davanti!
La
risata che scoppia ad entrambi è potente e fragorosa.
Guardiamo
la bottiglia, praticamente mezza vuota ormai, e guardiamo i flute.
“Direi
che per come siamo ridotti possiamo pure evitare di fare le persone
educate”
proponi afferrando la bottiglia e bevendone un sorso direttamente da
essa.
Poi me
la passi e ne bevo un sorso anche io.
“Uhhh..
Sexy”
Il tuo
commento mi fa ridere e un po’ di champagne sfugge dalle mie
labbra colando sul
mento.
Ti
avventi inesorabile su quella povera gocciolina leccandola via dal mio
collo.
Ci
guardiamo per un istante sorridendo, consci di come andrà
bevuto d’ora in poi
il contenuto di questa bottiglia.
Mi fai
sedere a cavalcioni su di te e ti impossessi dello champagne.
È il
tuo turno di bere e il mio di catturare goccioline.
Mezza
bottiglia di champagne, una scatola di cioccolatini e una doccia
più tardi, ci
siamo trasferiti in salotto. Il letto era ormai impraticabile.
Perciò ho preso
dall’armadio varie coperte e le abbiamo stese in terra, di
fronte al caminetto.
Mi sono
messa una maglia lunga fino alle ginocchia mentre tu sei rimasto in
boxer,
salvi per miracolo assieme ai pantaloni solo perché erano a
terra vicino alla
porta della camera.
Prima
di raggiungermi sotto le coperte prendi i cuscini del divano e me li
porgi. Poi
vai all’ingresso e prendi qualcosa dal tuo cappotto.
Ti
aspetto sdraiata a pancia in giù con i gomiti puntellati a
terra e il viso tra
i palmi delle mie mani, incuriosita.
“Mancano
cinque minuti a capodanno e non ti ho ancora dato il mio regalo di
Natale” mi
spieghi sdraiandoti su di un fianco con la testa appoggiata alla mano
sinistra,
mentre con la destra mi porgi un sacchettino di velluto.
Mentre
slego i laccetti che lo tengono chiuso cominci ad accarezzarmi i
capelli sulle spalle.
Con due
dita allargo i lembi del sacchetto e rovescio il contenuto sulla mano.
È un
braccialetto d’oro quello che luccica tra le mie dita, mentre
lo rigiro per osservarlo meglio.
La
maglia del braccialetto è molto sottile e semplice, come una
catenina.
“E’
bellissimo” sospiro guardandolo.
Mi
sorridi continuando a giocare con i miei capelli “devi
analizzare per bene i
ciondoli” rispondi
E’
vero, ad intervalli regolari ci sono attaccati sei piccoli ciondoli.
Ne
accarezzo uno “allora questa è una
ciliegia” e sorrido al pensiero della tua
faccia, pochi minuti fa, quando hai visto il mio arsenale di prodotti
alla
ciliegia, in bagno.
“Il
secondo è una tazzina” proseguo, andando al
ciondolo seguente
“Caffè
freddo con due bustine di zucchero di canna” specifichi tu.
“Il
terzo è una palla da baseball” e qui mi illumino
al ricordo di quando ti
raccontai della mia passione per il baseball, ereditata da mio padre.
“Il
ciondolo con la faccia di Joe Torre l’avevano
finito” esclami ridendo.
Mi
copro gli occhi con una mano. Che figura tremenda feci quel giorno!
“Il
quarto è un elefantino” come quelli che tengo in
fila sulla mia scrivania.
“Non so
perché, ma so che ti piacciono” ammetti,
aspettando una spiegazione.
“Non
c’è un vero perché..sono
maestosi…hanno le orecchie grosse…” non
lo so…mi
piacciono e basta.
“Traumatizzata
da Dumbo!” sghignazzi tu
“Poi,
il quinto ciondolo invece è formato da due lettere unite,
TL” aggrotto la
fronte, guardandoti tu sorridi come quel giorno che
scopristi una
cosa deliziosamente non da me e allora capisco “Ah si,
Temptation Lane” e sei
l’unico al mondo a sapere perché mi piace quella
soap. Mi sporgo e lascio un
leggero bacio a fior di labbra. “Grazie” ti sussurro
“Aspetta
a ringraziarmi, c’è l’ultimo
ciondolo!”
Giusto!
Allora ripercorro con lo sguardo i precedenti, fino a posare gli occhi
sul
sesto pendente.
La mia
risata parte spontanea. È un cavallino rampante.
“Sei
consapevole che da quella sera non riesco più a guardare la
mia Ferrari nella
stessa maniera?”
Mi
incollo prepotentemente alle tue labbra. Questo regalo mi dimostra
nuovamente quanto
tu mi conosca bene e quanto tieni a me.
Lascio
che tu mi allacci il braccialetto e questa volta sono io che mi alzo
per
recuperare il tuo regalo. Non
certo all’altezza del tuo, ma a suo modo, so che ti
farà impazzire di gioia!
Mi
avvicino alla scrivania e apro un cassetto. Lo stesso che volevi aprire
tu ieri
sera per cercare carta e penna. Per fortuna che avevamo in mente altro
in quel
momento!
Torno
da te e mi infilo sotto le coperte del nostro letto improvvisato. Me ne
avvolgo
una attorno alle spalle e mi siedo di fronte a te per gustarmi bene la
tua
espressione una volta che aprirai quella scatoletta.
“Mi hai
fatto un regalo?” domandi colpito.
“Si,
perché? Hai il monopolio sui regali?” rispondo
fingendo di essere offesa.
La
guardi circospetto prima di aprirla. Togli il coperchio ma
c’è ancora la carta
velina che ti impedisce di vederne il contenuto. Mi lanci una rapida
occhiata
sospettosa.
Io
annuisco vistosamente, sorridendo, per farti capire di andare
tranquillo.
Quando
hai scartato il pacchetto ed estratto il regalo spalanchi la bocca e
sposti gli
occhi ad intermittenza da me a al tesserino plastificato.
Cerchi
anche di pronunciare qualcosa
“Kate...io...ma...oddio..” e altri suoni strani.
Ti poso
entrambe le mani sulle spalle “Respira profondamente
Rick!”
Fai un
bel respiro e finalmente ti calmi un poco “Ma davvero
tu..cioè, è vero? Perché
se fosse finto sarebbe fantastico comunque, cioè ti assicuro
che basta il gesto!!”
“No,
no, è tutto regolare!” esclamo gongolante
estasiata dalla tua reazione.
Lo so.
Sono consapevole che molto presto mi pentirò amaramente di
essermi fatta in
quattro per farti ottenere il tuo adorato Honorary
Badge, ma tu hai fatto tantissimo per me in questi quattro
anni e volevo
essere io per una volta a fare qualcosa di bello per te.
Rigiri
più volte tra le mani il pass da consulente del dipartimento
di polizia
osservandolo in ogni dettaglio, dalla tua fototessera sorridente alla
clip
metallica con cui agganciarlo ai vestiti.
“E’
fantastico, sono senza parole! Grazie Kate, davvero!” e sei
all’incirca
commosso come quando Montgomery ti lasciò tenere quella
bottiglia di Whisky
rarissima.
Poi
felice come non mai ti dirigi verso lo specchio con solo i boxer
addosso e il
badge in mano e ti guardi dire “Richard Castle assistant
volunteer homicide
detective!” e
poi ti volti verso di me
“...fico!!”
Mi
raggomitolo tutta e mi copro la testa con le mani fingendo disperazione.
Quando
rialzo la testa sei di nuovo accanto a me mi stringi tra le tue braccia
“Non te
ne pentirai”. Ora sono io a guardarti scettica “non
più di tanto..!” correggi
il tiro con gli occhi a cucciolotto e mi baci.
Un
tremendo baccano però ti impedisce di proseguire.
Ci
voltiamo verso la finestra e siamo invasi da un magico arcobaleno
danzante.
Sono
cominciati i fuochi d’artificio di Times Square e
fortunatamente si vedono
anche da qui.
“E’
mezzanotte! Buon anno nuovo Kate!”
“Buon
anno nuovo Rick!”
L’ennesimo
bacio ci catapulta di nuovo l’uno tra le braccia
dell’altra ed è indubbio che
la velocità con cui riusciamo a spogliarci noi due farebbe
impallidire anche
Flash.
Ti
sento giocare con i miei capelli provocandomi degli adorabili brividi
alla
testa. Apro lentamente gli occhi e sei qui a fianco a me che mi osservi
con
sguardo sognante.
Anzi
no. Innamorato. Di nuovo quella parola.
E una
piccola vocina nella mia testa mi dice che è assolutamente
impossibile che tu,
tra tante donne, voglia me. Proprio me.
Ebbene
si, la maledetta vocina insicura e terrorizzata è ancora
lì, nascosta da
qualche parte, ma ora so come affrontarla. Semplicemente smettendo di
darle
retta.
Ti
sorrido beandomi della tua presenza e mi stringo più a te.
Fuori
si vede la neve scendere, saranno più o meno le dieci di
mattina e sto
inaugurando il primo giorno del 2012 tra le braccia dell’uomo
che amo.
Dire
che ho fatto passi da gigante è poco, signor terapista!
Comincio
a sentire un po’ di freddo però, il fuoco si
è spento durante la notte e la
temperatura la fuori deve essere scesa ancora di qualche grado.
“Ti va
di prendere un’altra coperta mentre io ravvivo il
fuoco?” ti domando
stiracchiandomi.
“Certo,
dove sono, in camera?” mi domandi alzandoti e rinfilando i
boxer.
Mi
rimetto anche io la maglia prima di risponderti “Si, terza
anta, in alto a
sinistra”
Non
faccio in tempo a chinarmi di fronte al caminetto che sento un leggero
bussare
alla porta.
Mentre
mi avvio all’ingresso ti sento urlare dalla mia camera
“sono in quello scatolone
in alto?”
Scatolone?
Ma ormai sono alla porta, ti rispondo dopo.
Sbircio
dallo spioncino. È la ragazza che sta
nell’appartamento in fondo al corridoio.
Apro di
poco la porta, fortunatamente la maglia è lunga a
sufficienza.
“Buon
anno Sandy” le dico gentilmente
“Ehy,
buon anno Kate, scusa il disturbo ti volevo solo avvisare che hai
questo
sacchetto qua fuori da ieri sera quando sono uscita, non so se
è una cosa
importante o meno, perciò ho preferito avvisarti”
Mi
sporgo e lo raccolgo “Ti ringrazio e ancora auguri”
chiudo la porta e mi ci
appoggio con la schiena. Mi sembra di ricordare di aver visto Rick
lasciare
qualcosa fuori dalla porta ieri sera.
È un
sacchetto di plastica bello gonfio e solo a tratti la plastica
è trasparente. Intravedo
del verde al suo interno.
Lo rivolto
sul davanti per leggere l’etichetta.
Non so
se ridere o piangere al pensiero che Rick si sia comprato un intero
sacchetto
di vischio per paura di non riuscire a baciarmi. Direi che ha avuto
molto, ma
molto più di un bacio invece.
A passo
spedito mi dirigo verso il salotto pregustando il tuo volto colpevole
quando
capirai di essere stato beccato!
Contemporaneamente
ti vedo lasciare la mia camera e a tua volta correre verso di me in
salotto con
uno scatolone in mano. Anche la tua espressione è
soddisfatta e beffarda.
“E
questo?” ti chiedo prontamente mostrandoti la confezione di
vischio.
“E
questo?” mi chiedi all’unisono con in mano lo
scatolone in cui ho radunato
tutti i tuoi libri per evitare di ammettere che sono una tua fan
dall’alba dei
tempi.
Entrambi
ci blocchiamo a bocca aperta, colti in fallo. Tu fissi il sacchetto tra
le mie
mani e io lo scatolone tra le tue.
Attimi
di silenzio interminabile. Che fare? Chi parla per primo?
Ci
fissiamo negli occhi e spontaneamente un sorriso nasce sul volto di
entrambi.
“Colazione?”
proponi tu.
“Stavo
per dirlo io..” afferro al volo
l’opportunità di defilarmi dal discorso.
Entrambi
lasciamo scatolone e sacchetto sul divano e ci avviamo in cucina,
abbracciati.
Come ho
detto ieri, abbiamo tutto l’anno nuovo e quelli ancora a
venire per spiegazioni
e confessioni, per ora mi godo il presente.
FINE.
Angolo
dell’autrice:
Eccoci
con la seconda e ultima parte di questo capodanno da sogno..nel senso
che ce lo
sogniamo proprio che Marlow ci accontenti così!! :D
Spero
che rispecchi almeno un po’ le vostre aspettative,
d’altronde l’avete chiesto
voi e io ho risposto come meglio potevo!!
Ma non
fateci l’abitudine eh! Eheheheheheheh
Menzioni
speciali? Si, come sempre Mari la beta! E Cate che ha pensato al titolo
(e mi
ha categoricamente proibito di farli baciare sotto il vischio!! Visto?
Non l’ho
fatto!!), Rimshot che dicendomi che Kate doveva regalare a Rick
qualcosa che lo
facesse sentire poliziotto mi ha fatto immediatamente pensare
all’Honorary
Badge e a Paola che ha letto e commentato in anteprima!
Mi
sembra di avervi detto tutto.. ci si rivede settimana prossima con una
piccola
shot..diciamo atipica... vabbè, spero vi piaccia lo stesso!!
;D
Buona
lettura,
un
bacione,
Ivi87
Ps. Per
chi non se lo ricordasse l’episodio in cui Beckett incontra
Joe Torre e
confessa la sua passione per il baseball è il 2x15 :D lo
dico perché io proprio
l’avevo rimosso, mi è capitato per caso di
rivederlo mentre scrivevo questo secondo
capitolo... ;D