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Autore: andromeda89    24/04/2006    50 recensioni
la guerra contro Voldemort é stata persa, Hermione e i suoi amici si trovano prigionieri al castello dei Malfoy, la ragazza verrà rinchiusa, lontano dai suoi compagni, nella stanza di Malfoy, che... leggete e scoprite!
Genere: Romantico, Malinconico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-Hermione! Sono Ron! Herm! Sei lì dentro?- sgranai gli occhi e corsi ad andare ad aprire la porta.                Fine quinto chap.

Appena fu spalancata mi ritrovai davanti un Ron esausto, ma sorridente, mi gettai ad abbracciarlo e baciarlo sulla guancia, lui mi strinse forte a sé e mi accarezzò dolcemente la testa.
-Stai bene?- mi domandò in tono preoccupato.
-Si, si, sto bene e tu?- gli chiesi tastandogli la schiena come per assicurarmi che non avesse niente di rotto.
-Adesso che ti ho trovato molto meglio- rispose , mi prese per mano- Dobbiamo andare, Herm! Dobbiamo fuggire!-
-No! Ron! Ci prenderanno! Dove sono gli altri?- chiesi, non mi sentivo per niente sicura.
-Stanno tenendo a bada i Mangiamorte. Muoviti! Che non abbiamo molto tempo a disposizione!- mi strattonò con forza il braccio e così uscii definitivamente dalla stanza di Draco. Ero uscita del tutto dall’unico posto sicuro del castello e mi sentii persa nel vuoto.
-C’è ancora Harry!- lo informai preoccupata.
-Harry? Herm, che stai dicendo? Harry è morto!- mi disse Ron determinato.
-No! Ron! No! Harry è vivo! L’ho visto io, con i miei occhi, è vivo e vegeto, viene tenuto in una stanza lungo questo corridoio- gli spiegai.
-Cosa? È vivo? Non ci posso credere! Ne sei sicura?- mi chiese sbalordito.
-Si. Draco mi ha permesso di vederlo per un paio di minuti. Vieni!- lo tirai per un braccio lungo il corridoio completamente vuoto, arrivammo alla stanza di Harry e io aprii lentamente la porta.
Come previsto, appena misi un piedi nella camera, il lampadario si accese subito, rivelando a me e a Ron la presenza di una persona nella piccola stanza.
-Harry!- chiamò Ron, mi superò entrando nella stanza e corse a soccorrere l’amico.
Io rimasi alla porta e sorvegliai il corridoio semibuio.
-Coraggio amico! Ce ne andiamo da questo postaccio! Su!- disse Ron sollevando sulla schiena Harry, che era come un peso morto e semicosciente.
Mi tolsi il mantello e lo misi sulle spalle del moro e controllai di nuovo che il corridoio fosse sgombero.
Precedetti Ron e li feci strada tra gli stretti muri e, ad un certo punto, mi bloccai di colpo, Ron quasi mi venne addosso e mi fissò confuso.
-Hermione?! Che succede? Perché ti sei fermata così di botto?- mi domandò curioso.
Mi venne di fianco e guadò lungo il corridoio.

C’era un Mangiamorte, a 5 metri da noi, che ci bloccava la strada, era incappucciato con il loro solito mantello nero.
Non aveva bacchette in mano, era disarmato e non si era mosso di un millimetro.
Ron alzò la bacchetta e la puntò contro di lui, io gli afferrai il braccio, impedendogli di gettargli un incantesimo.
-No! lui non ci fermerà- dissi guardando l’uomo incappucciato davanti a me- Vero? Draco!- chiesi seria.
-No!- disse in tono freddo lui- Non ti ostacolerò!-
Sorrisi lievemente e cominciai ad avanzare verso di lui.
-Hermione! Che diavolo…- stava dicendo Ron.
Io non lo stavo più ascoltando, mi fermai proprio davanti a Draco e con gesto veloce gli feci cadere il cappuccio all’indietro.
-Vieni con me, ti proteggeremo noi!- dissi in tono supplichevole.
La sua faccia impassibile e inespressiva non mutò e continuò a guardarmi negli occhi.
-Ti prego! vieni con me!- mi aggrappai al suo mantello e appoggiai la testa al suo petto.
-Non posso- la sua voce era priva di emozioni- Mi cercherebbero, mi troverebbero e mi ucciderebbero-
-Noi…ti prometto che noi ti proteggeremo, non riusciranno mai a trovarti. Ci nasconderemo- insistetti stringendo ancor di più il suo mantello- Ti scongiuro! Vieni con me!- avevo le lacrime agli occhi e volevo a tutti i costi che venisse al sicuro con me, che stesse con me, che si salvasse.
-Lo sai…che non posso…Ora va! Gira a sinistra alla fine del corridoio e poi a destra, eviterai i Mangiamorte- mi staccò da lui e mi fissò per un lungo momento e poi lasciò cadere le braccia lungo i fianchi- Vai!- la voce dura che usò mi fece rabbrividire.
Era inutile insistere oltre, abbassai lo sguardo e poi mi voltai verso Ron, che mi stava fissando ancora immobile dove lo avevo lasciato.
-Andiamo Ron!- gli dissi dolcemente.
Lui si destò e mi raggiunse in quattro lunghe falcate.
-Questo non è un addio, Draco- dissi piano. Lanciai un’ultima occhiata a Draco e iniziai a correre lungo il corridoio. Sentii che il mio migliore amico mi stava seguendo e, prima di girare a sinistra, guardai un’ultimissima volta l’uomo immantellato.
Mi guardò con gli occhi lucidi e poi cominciò a camminare con calma apparente dalla parte opposta alla mia. Non si voltò più e sparì nel buio del corridoio.

Voltammo l’angolo e poi girammo a destra e ci ritrovammo su una scalinata di marmo.
Lentamente cominciammo a scendere i numerosi gradini ben modellati, Ron faceva molta fatica, il peso abbandonato di Harry gli impediva i movimenti, rallentando la discesa.
Quando gli scalini terminarono noi eravamo ad un passo dall’uscita. Sorrisi. Uscimmo dal castello e l’aria fresca ci entrò nella pelle. Ron respirò affondo l’aria pulita, ma si bloccò di colpo quando 3 sagome apparvero sul sentierino.
-Ron! Hermione!- urlò un uomo. Remus Lupin.
-Professor Lupin!- urlò Ron in tono allegro raggiungendolo.
-Ron! Come state? Tutto bene?`- chiese preoccupato l’uomo, vide Harry e sgranò gli occhi.
-Non si preoccupi, Harry è solo svenuto!- lo rassicurò il rosso.
Io gli raggiunsi e feci cenno agli altri due Auror di entrare nel castello. Armati di bacchetta gli uomini dell’Ordine della Fenice si separarono ed entrarono nel maniero dei Malfoy.
Esausta, mi feci cadere a terra e le lacrime cominciarono a scendere e a bagnarmi le guance rosee. Era realmente finita e noi ne eravamo usciti vincitori.

Sono passati 5 anni da quei giorni di prigionia a Malfoy Manor. E mi ricordo tutto come se fosse ieri. Non ho dimenticato neanche un momento e anche se volessi non ci riuscirei.
Una piccola cosa era cresciuta dentro di me da quel giorno e adesso corre davanti ai miei occhi.
Dulce. Mia figlia e figlia di Draco Malfoy. Concepita quel mattino in cui io mi sono concessa al mio nemico.
Ora lei corre in giardino, nella mia casa in campagna, che uso d’estate.
Dopo quella brutta avventura mi sono arresa e non ho più fatto l’Auror, ma la professoressa di Trasfigurazione a Hogwarts.
Ron continua il suo lavoro come Auror del Ministero e sta conquistando molto successo.
Harry lavora come professore di Difesa Contro le Arti Oscure al mio fianco ed è l’unico docente che sia durato più di un anno su quella cattedra.
E Draco? Beh! non l’ho più rivisto da quel giorno che ci siamo lasciati in quel corridoio. Non so dove sia finito. L’ho cercato, dopo che tutti i Mangiamorte furono catturati e spediti ad Azkaban, ma lui era sparito dalla circolazione.
Io e Ron abbiamo deposto a suo favore un paio di anni fa, ma il Ministero ha affermato la sua innocenza solo qualche giorno fa.
Forse è morto o forse si è solo nascosto da qualche parte, ma a me non importa. Lo vorrei di nuovo qui con me e Dulce. Come una vera famiglia.
Ma lui non c’è e credo che le mie speranze siano ormai vane.
-Dulce! Non correre così veloce! Se inciampi ti fai male!- le urlo dietro.
Lei si ferma e mi sorride. I boccoli biondi ricominciano a dondolare come molle, mentre corre verso di me.
Quando é a portata mi mano la prendo in braccio e la faccio girare in aria, cosa che lei piace un sacco.
Lei ride gioiosa, mentre la metto a terra, ma si ferma di colpo e fissa qualcosa dietro di me.
Io mi giro e non credo ai miei occhi.
Un uomo sta in piedi a pochi metri da me, mi fissa dolcemente e mi sorride lievemente.
Non ci posso credere! È lui! È tornato da me! Dopo 5 lunghi anni è tornato!
Lacrime copiose cominciano a scendere le mie guance e rimango immobile a guardalo avvicinarsi.
Lui si avvicina e apre le braccia come invito. Io corro da lui e mi getto tra le sue braccia e Draco mi stringe a sé con forza. Ci baciammo avidamente.
-Dove sei stato?- chiedo subito.
-Aspetto di essere scarcerato, così sarei potuto tornare da te e Dulce- mi risponde
Felice più che mai ricominciamo a baciarci con passione e dopo un paio di minuti veniamo interrotti da una voce femminile.
-Mamma! Chi è questo qui?- chiede Dulce guardando storto Draco.
Lui sorride- Lui è il tuo papà, Dulce!- rispondo.
-Tu avevi detto che il mio papà era un angelo, ma lui non ha le ali- obbietta lei.
Io e Lui ridiamo e lei fece un musino adorabile.
-Io le ho le ali solo che sono invisibili!- dice Draco inginocchiandosi.
-Oh! Allora, se sei il mio papà, ti posso abbracciare e dare un bacio?- domanda la bambina.
-Ma
certo!- sorride lui e Dulce gli si getta tra le braccia, tempestandolo di piccoli bacini sul viso.
Lui mi prese la mano e insieme ci incamminammo verso casa nostra.
Fine!!!
Fiu!!! Finalmente l’ho finita! Mi raccomando! Voglio sapere se vi è piaciuta, ok? Naturalmente saluto tutti quelli che mi hanno seguita e in particolar modo quelli che hanno recensito!
Un bacione da andromeda89!!!

  
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