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Autore: Cloude    23/08/2011    0 recensioni
Amore.
Tutto ruota attorno a questa parola.
Amore, vero, falso, trovato, perso, amore ipotetico, reale, stronzo, gentile. Amore che sa dare e amore che sa prendere.
Queste sarebbero le solite stronzate che si leggono in ogni muro, quaderno o banco che ha visto passare o che è servito a qualche adolescente come me in preda al vizio di vivere troppo intensamente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Devo chiederti un favore! - 
 
- Dimmi. -
 
Ecco qui, che in veste colorata mi si è presentata la fine. Ma vi rendete conto? No,credo proprio di no. Il mio cuore aveva fatto festa sino alle sue parole. Io ad Alex servo a quello, servo a toglierlo dai casini, ogni volta che ci si ficca dentro. Che diamine, spiegatemi perchè devo essere io la buona samaritana della situazione. 
- Fingi di essere la mia ragazza. - 
Un nodo al cuore. La sua cosa? Ragazza? No, sta giocando, vero? 
- La tua? - Chiedo ansimante.
- La mia fidanzata, Iana. - 
No, non sta giocando, è serio, impalato d'avanti a me, con il suo fisico da boxer e i suoi occhi verdi da cagnolino abbandonato. Bello che mi gira la testa, stronzo che gli e la farei girare io. 
- Perchè? - Continuo a chiedere. La mia pelle, già troppo bianca ha perso colore. Il cuore ha smesso di battere, crampi allo stomaco ovunque e brividi sulla schiena. Questo è l'amore stronzo, ecco tutto. 
- Ho detto a mia madre..- Porta le mani ai capelli, imbarazzato. - Insomma, le ho detto che ho una ragazza. - 
- Perchè?? - Ribadisco, intollerante.
- Mi voleva rinchiudere in un collegio!Mi ha detto 'non hai nessuno da lasciare,quindi' e io li per li ho inventato una scusa, sai com'è fatta lei, basta che si parli sentimenti e si trasforma in una pecora.  - 
-Voleva chiuderti in un collegio.Perchè??? - 
- Ahò, la smetti di fare il disco incantato? - 
- E tu la smetti di fare cazzate? - 
- Perchè non vado bene a scuola e ho combinato alcuni danni. - 
Si, alcuni! Razza di celebroleso che non sei altro, come ti viene in mente di comportarti da teppista,eh??
- Ci sono Claudia e Andie. - Credo di avere lo stomaco chiuso. 
- Mia madre le ha viste e conosce i genitori di Andie. L'unica che non ha mai visto sei tu, Tiziana e beh, le ho detto che la ragazza viene dall'Ungheria, parla italiano ed è nata in Italia. - 
- Sei un genio, sul serio! Comunque puoi anche non presentargliela. -
- Vuole vederti. - 
No, non vuole vedere me, vuole vedere la tua ragazza ungherese, stronzo!
- Quando? - 
-Domani, ti prego Iana, ti prometto che poi non chiederò più nulla! -
No, neanche morta. 
- Va bene. - 
Sei una cretina, cara Tiziana. Fare la finta fidanzata del ragazzo che ami, ma che ti passa per la testa?? Tu non hai un briciolo di controllo, finiresti per spifferare tutto!! Eppure, come faccio a dire no ad Alex, quando mi si pianta avanti e mi sorride come un cucciolo di Panda? 
- Grazie, grazie, tu sei la migliore. - Mi si avvicina e mi abbraccia. 
Ecco, gente! Comincia lo spettacolo. Mi stringe e per la prima volta sento il suo fisico possente, i muscoli e il ventre piatto. Questo sprigiona in me, emozioni nuove, che vanno dall'imbarazzo al piacere. Cristo come lo amo! 
- Adesso, andiamo Alex, che è tardi. - Stai lontano da me, ti prego! 
- Scusa, ti ho fatto male? - Chiede. 
Male? Mi chiedi se mi hai fatto male? Questo abbraccio l'ho stampato a fuoco sul mio cuore.
- No, no. - Rispondo paonazza.
- Ah, giusto, dimenticavo che tu diventi rossa per ogni sciocchezza. - Mi si avvicina di nuovo e mi soffia in faccia, lasciando che il ciuffo svolazzi in alto. 
Buon funerale Iana! 
Entriamo in classe. Domani mi aspetta una giornata, allegramente di schifo. 
- Hei, Iana!!- Mi volto sorpresa. 
- Che c'è? - Sussurro.
- Pomeriggio passa da me, ci organizziamo per domani! - 
Idiota.
- Geniaccio, a casa tua c'è tua madre! - 
- Laudani e Franceschini!! Avete molto da dirvi? - La professoressa Carbone, fuori dai gangheri come al solito si è accorta di noi. 
Fantastico! 
- No, prof. Abbiamo finito. - Rispondo. 
La professoressa Carbone è la classica vecchiaccia acida di cui non sai mai che dire.
Ha tre figli:Alfio, di quasi vent'anni, conosciuto una volta alla cena professori-alunni,Teresa, un'anno in più di noi , estroversa ma simpatica,non per me, chiariamoci. Sta appiccicata ad Alex, neanche fosse una piovra e poi c'è Marco, dodicenne iperattivo. Una bella famigliola felice, se devo dirla tutta. 
Giuro che se non ci fosse quell'adesivo appiccicoso di Teresa, mi starebbe anche simpatico, il quadro della famiglia schizzata persa. Adesso so che tutti starete pensando che io, non sopporto la maggior parte delle persone e non vi nego che è vero, le persone sono superficiali e prive di ingegno, sono piatte e senza umorismo e poi, alcune persone stanno attaccate alla persona che amo e questo basta per dare il via al mio impulso irrefrenabile di mandarle via, lontano. 
- Ohi, guarda che la campanella è suonata. - Giovanni, mi sorride. 
- Si, giusto! - Giovanni, tanto per la cronaca, è un mio compagno di classe, tipo sveglio e brillante. Lui ad asempio mi piace, è una bella persona.
Mi alzo, rossa come un pomodoro e mi avvio alla porta. Alex mi aspetta proprio li, con le braccia conserte e quel solito visetto bello da morire. 
- Ti eri addormentata, Laudani? - Ridacchia.
- Zitto Franceschini. - Dico arrabbiata io. I nostri cognomi vanno alla grande, vero? Tiziana Franceschini, Iana Franceschini, Franceschini. Tiziana. Ditemi voi se non è perfetto! 
Occhei, occhei, sto solo scherzando! 
- Comunque, hai ragione, vieni con me! - Beh, che ho ragione lo so. Vieni? Vieni dove?Alex mi tira da un braccio e mi trascina nello sgabozzino della scuola. No, ragazzi, non ditemi che l'atmosfera ci sta tutta, perchè il mio cuore non lo reggerebbe. 
- Che diavolo stai facendo, razza di pervertito! - Mi lamento io. Devo a tutti i costi mantenere il mio orgoglio femminile, adesso lo prendo a pugni e scappo via!!
- Shh. Stai zitta, c'è mia madre! - 
- C'è tua madre e mi trascini in una specie di 'nascondi cadavere' puzzolente? - 
- Dove volevi nascoderti? Sotto la piantina di quattro centimetri? Oppure preferivi mimetizzarti al muro? - Che demente, che razza di demente oh! Ma vi rendete conto che sono innamorata di un bambino alto un metro e ottanta? 
- L'idea del muro non era male e comunque, domani a pranzo sarò a casa tua, non farmi scherzi o ti mollo su due piedi! - 
- Ma quant'è autoritaria la mia ragazza! - Scherza lui. 
Non so perchè ma il suono della frase ' la mia ragazza ' mi è sembrato dannatamente bello. 
Dopo esserci accertati che sua madre, non trovandolo è andata via, usciamo dal castello di Barbie Raperonzolo ( quello della bambola, intendiamoci ). 
- Come primo appuntamento può andare. - Lo prendo in giro io. 
Alex si volta per guardarmi e mi saluta con la mano. 
Ecco, altro che appuntamento, domani mi finirà male. Lo guardo allontanarsi e poi cambio direzione. Devo correre da Claudia o il cuore mi scoppierà in gola. Eccola! 
- Ciao! - Sta parlando con due tizi, muscolosi e niente male. 
- Hei Iana, loro sono Kevin e Lorenzo. - 
- Ciao, ragazzi. - Che bei nomi, eh? 
- Stavamo parlando di Piazza Indipendenza. Dicono che questa settimana ci sarà un gruppo rock a risvegliare la serata. - 
- Avrei i miei dubbi. - Dico sarcastica io. Piazza Indipendenza è un mortorio da sempre. 
- Ti posso assicurare che sono forti. - Uno dei due ragazzi, non so se Kevin o Lorenzo, prende una foto dalla tasca e me la mostra.  - Lui è Salvo, il rossastro si chiama Micheal, poi ci sono Ron e Jonni, i due gemelli e infine Maurizio, il cantante. - 
- Alla grande. - Dico io. 
- Niente male. - Sorride Claudia.  
Bene, adesso so che questa settimana sarò li, in piazza a vedere il disastro, in bella vista. 
- Claudia, ti posso parlare? - La prendo da un braccio allontanandomi dai tizi tutto muscolo. 
- Oh, piano, piando! Che c'è? - 
- C'è che devo fingere di essere la ragazza di Alex, con sua madre e c'è che il mio cuore non reggerà e che lui è uno stronzo, stupido egoista che mi cerca per i suoi sporchi giochi!! - 
- Vacci piano! Fingerti la sua fidanzata? Sporchi giochi? - 
- Si. Domani vado a casa sua, a pranzo. Solo per domani, intendiamoci! - 
- Ma dico io, ti sei bevuta il cervello? - 
- No, devo bermi i sentimenti, tutti! -
Ah, ma perchè mi metto in questi guai e vado in iperventilazione quando ci ripenso?
Mollo il braccio di Claudia e mi allontano, tornando a casa, come una matta in preda al panico. L'avevo detto che sarebbe finita male.  
 
 
  
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