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Autore: Twilight Goddess7    25/04/2006    11 recensioni
Harry e Draco non sono maghi normali... e, che succedereebbe, se ci fossero dei fratelli e la Famiglia potter ancora Viva? una fic molto particolare.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Veela child,moon child

Veela child,moon child

di Twilight Goddess7

 

tradotto da freya

 

cap.21-Il volere del Draconian 1°parte

Ci volle la maggior parte della settimana che avevano come luna di miele, perché i due ragazzi lasciassero il letto per più di alcuni minuti, ed anche più a lungo perché fossero mentalmente capaci di stare separati per periodi lunghi di tempo. La loro obbligazione si era fortificata immensamente, e si erano accorti di poter parlare telepaticamente l’un con l’altro.

Quando finalmente riuscirono a separarsi per periodi lunghi di tempo, Draco emanava continuamente un’aria abbattuta, e mostrava cattivo umore. Harry non era molto migliore, addentando adiratamente alla minima cosa che l’importunava…a tutti a parte il suo coniuge.

Per molti giorni dopo che furono costretti a ritornare a scuola, i ragazzi attrassero molta attenzione attraverso le loro azioni strane. Dumbledore riuscì a convincere più studenti ed insegnanti che era a causa di un dopo-effetto della malattia ‘di cui entrambi i ragazzi avevano sofferto’, ma i loro amici più vicini sapevano meglio. Blaise e Pansy, lottarono per alzare gli umori di Draco, quando potevano, e gli amici di Harry si tennero saggiamente fuori del suo modo.

Fu solo quando il professor Snape chiamò i ragazzi nel suo ufficio e gli diede un’acuta conferenza che finalmente compresero che non potevano continuare ad agire così. Quello fu il momento in cui la loro comunicazione mentale giunse alla sua altezza, vedendo come non potessero sopportare di esser fuori della vista dell’altro.

 

:Non sopporto trasfigurazioni.:

:Perché?: Chiese Harry, lottando per non guardare il suo coniuge, molte file più dietro.

:McGonagall è una tale santarellina. In più lei favorisce i Gryffindor.:

:Così? Snape favorisce Slytherin.:

:Touché.: Ridacchiò Draco, estraendosi dai suoi pensieri come McGonagall si avvicinò a lui. La donna gli spedì un’occhiataccia(soprattutto perché lui non stava tentando di trasformare la sua scarpa in una lucertola), e poi passò oltre.

:E’ meglio che tu faccia il tuo compito.: Mormorò Harry, trasformando la sua scarpa in una lucertola del deserto e indietro. Draco mormorò qualcosa che Harry non riuscì a sentire e iniziò a lavorare sulla sua trasformazione.

Qualche attimo più tardi, un’onda improvvisa di nausea lo colpì, e si afferrò lo stomaco, gemendo leggermente. Blaise che era accanto a lui, gli diede un’occhiata preoccupata.

“Drake, va tutto bene?” Mormorò a bassa voce. Draco scosse la testa, avvertendo un’onda di disagio. Draco non notò che il suo coniuge aveva abbandonato il suo lavoro e stava guardandolo preoccupato.

Un’altra onda di nausea lo colpì, e iniziò a sudare freddo. Frignando, corse fuori del suo posto, dirigendosi alla porta. Riuscì ad arrivare nella sala prima di crollare e vuotare i contenuti dello stomaco sul pavimento freddo di pietra. In lontananza, sentì le chiamate preoccupate della McGonagall e dei suoi amici.

Poi, tutto si affievolì nella nerezza, e l’ultima cosa di cui fu consapevole, era un paio di forti, confortanti braccia che lo cullavano, mentre perdeva conoscenza.

 

 

 

Che cosa è successo?” Chiese la professoressa Lily Potter, preoccupata. La sua famiglia intera era stata chiamata nell’ala dell’ospedale, ed ora stava in piedi accanto a Draco. Il ragazzo era piuttosto pallido, e la respirazione era poco profonda.

“Iniziò a star male, per poi crollare fuori della stanza del professor McGonagall. Il giovane sig. Potter lo portò dal principio alla fine qui,” disse quietamente la sig.ra Pomfrey, facendo segno a Harry. Harry era seduto a fianco del letto di Draco, tenendogli dolcemente la mano…o il contrario, dato che sembrava come se Draco, inconsciamente rifiutasse di rilasciarlo. Amarilli era seduta sull’altro lato del biondo, piangendo leggermente, lisciando l’altra mano.

Che cosa c’è di sbagliato?” Chiese James Potter, preoccupazione nella voce. La sig.ra Pomfrey diede un’occhiata al Direttore che era arrivato appena il ragazzo era giunto nell’infermeria, e che scosse rapidamente la testa, indicando di non dire nulla.

“Sembra che il sig. Malfoy abbia una ricaduta. Ma dovrebbe esser bene da domani,

Disse Dumbledore, uscendo dalle ombre ed inclinandosi alla fine del letto di Draco. Avvertiva che il biondo stava per svegliarsi, e poteva vedere la mano del ragazzo che scivolava lentamente fuori della presa d’Amarilli. Il Direttore sapeva però, che non avrebbe mostrato di esser sveglio fino a che tutti, a parte del suo coniuge e forse l’infermiera, se ne fossero andati.

“Credo che il sig. Malfoy sia in bisogno di riposo. Devo chiedere ad ognuno di andare via,ora,” disse calmo. Amarilli aprì la bocca per protestare violentemente, ma Adrian avvolse dolcemente un braccio sulle sue spalle.

“E’ migliore così, Amy. Draco ha bisogno di riposare,” disse quietamente.

Ma noi saremo silenziosi…”

“No, Amy,” disse fermo, conducendola fuori della stanza.

“Immagino che lei abbia ragione, suppongo. Vieni, Harry,” disse Lily, inclinandosi contro James per appoggio. Harry guardò su, aggrottando le sopracciglia.

“Non lascia la mia mano,” finse di protestare. Dumbledore gli fece cenno di ‘restare’ con la mano.”Qualcuno deve restare con lui. Sono sicuro che Draco preferirebbe aver qualcuno qui, quando si risveglia,” disse Dumbledore calmo. Lily sembrò stesse per protestare, ma James e Dumbledore la condussero rapidamente fuori, prima che lei potesse dire qualsiasi cosa.

Harry rilasciò il respiro che stava trattenendo e si rivolse di nuovo al suo coniuge, sorridendo come occhi grigi incontrarono i suoi.

“Se ne sono andati tutti?” Chiese Draco, debolmente. Harry accennò col capo, spazzolando un lido di capelli biondi fuori dei suoi occhi.

“Si. Dragone, perché non mi hai detto che stavi sentendoti male?” Chiese Harry, quietamente. Draco fremette, ricordando quello che era accaduto poco prima.

“E’ stato troppo improvviso. Non so che cosa è accaduto…”

“lei, sig. Malfoy soffriva di nausee mattutine,” l’informò la sig.ra Pomfrey, agitandosi accanto a Harry e mettendo una mano sulla fronte di Draco. Con un borbottio, porse al biondo un calice che era nella sua altra mano. Draco lo prese, guardandolo scetticamente il contenuto argenteo.

“E’ una pozione per calmare lo stomaco, ragazzo. Farà in modo che non abbia nuovamente la nausea causata dalla sua gravidanza di cui, se posso ricordargli, non m’informò,” affermò la donna, aggrottando le sopracciglia scuramente. Draco fremette e bevve la pozione, facendo una smorfia.

“Terribile,” esclamò, causando Harry per ridere. La guaritrice lo guardò come se stesse nascondendo un sorriso, quando portò via il calice.

“Ora, era consapevole d’essere incinta, sig. Malfoy?” Chiese la sig. Pomfrey, al suo ritorno. Draco accennò col capo.

“Per quanto tempo?”

Draco ebbe la grazia di sembrare vergognoso.

“Fin dal giorno dopo il nostro matrimonio,” bisbigliò. La guaritrice sorrise, e sistemò dolcemente le lenzuola attorno al ragazzo.

“Si, Dumbledore mi disse su quello. Congratulazioni, a proposito. Ma indietro agli affari. Gravidanze maschie sono molto diverse da quelle femminili. Sono più facili, considerando che il corpo maschio non ha…l’equipaggiamento per la nascita del bambino nel modo normale. Lei avrà contrazioni, ma dovremo fare un cesario,” disse lei quietamente. Draco sembrò inorridire per un momento, pensando evidentemente al fatto del guaritore che apriva il suo stomaco perfetto. Harry ridacchiò all’occhiata apparsa sul suo viso e si rivolse a Pomfrey.

“Gravidanze maschie sono rare?”

“Nel mondo muggle, sono inesistenti. Nel nostro mondo, sono piuttosto frequenti. E’ la magia che alberga nel corpo di un maschio che lascia spazio a questo. Se la coppia, vuole un bambino abbastanza fortemente. Possono prendere una pozione, o in casi come il suo, dove ci sono componenti dominanti e sottomesse, un uomo può diventare incinta, come il suo coniuge,” l’informò. Harry ghignò e poi si rivolse nuovamente a Draco, che ancora guardò atterrito.

E non si preoccupi, sig. Malfoy. Il taglio è fatto magicamente, così non c’è bisogno di spaventarsi,” sospirò lei. La faccia di Draco, immediatamente si rilassò, e lui sorrise.

“Bene. Io voglio una bambina,” affermò lui. Il suo pubblico sembrò divertito a questo.

“Oh? E se abbiamo un maschietto?” Lo stuzzicò Harry. Draco fece il broncio.

“L’amerò comunque molto…ma noi continueremo a tentare finché abbiamo anche una bambina,” disse sicuro. Harry rise.

“Sei un vero gioiello, mio Dragone,” ridacchiò Harry, baciandolo. Draco sorrise felicemente e si accoccolò contro il suo coniuge, per poi precipitare in un sonno pacato pochi istanti più tardi.

 

 

“E’ rimasto troppo tranquillo. So che Voldemort sta progettando qualcosa.

Harry guardò su dal bonsai di cui stava occupandosi, aggrottando le sopracciglia. Era passato un mese da quando Draco aveva avuto le nausee, ed ora erano nel giardino di Harry, nascondendo da una iperzelante Amy ed i suoi amici che stavano tentando di trovarli per provare i loro vestiti per il matrimonio(che i Potter avevano portato con loro dopo le vacanze di Natale con i Malfoy).

“Tutti sanno questo, Adrian,” gli ricordò Harry. Adrian rilasciò un sospiro esasperato.

“Lo so! Ma ancora, il mio ragionamento sta in piedi…attaccherà presto. E, siccome non sa chi di noi attaccare, aspetterà finché noi si sia fuori di scuola. Poi colpirà. Chi sa chi ucciderà nel processo?” 

Il più vecchio ragazzo si passò una mano attraverso i capelli color rame. Occhi ansiosi, color ambra, guardarono il cielo.

“Non vedo perché il mondo magico non può dedurre quale di noi si tratta. Voglio dire, un solo minuto con noi tre insieme, ed io ho già i miei sospetti,” mormorò lui.

“Oh?” Chiese Harry, arcuando un sopracciglio, ma non alzando lo sguardo. Adrian gli diede un’occhiata irritata.

“Si. C’è solo uno di noi con abbastanza potere per sconfiggere il bastardo! Non è certamente Amy, né io, anche se non baderei liberarmi di lui. Sei tu.”

Harry non fece nessuna mossa per dibattere l’asserzione, e Adrian sospirò. Il ragazzo guardò il più giovane fratello, intento ad aggiustare le gemme nuove dell’albero in certe posizioni, ma permettendo di crescere in altre. Poteva vedere una forma distinta nell’albero, ma non poteva capire perché Harry era così determinato nel preservarne la forma.

“Questi alberi hanno potenti proprietà magiche,” disse quietamente Harry, come se sentendo i pensieri di suo fratello.”Possono immagazzinare numerosi ammontari di potere crudo in loro. E’ possibile attingere in quel potere, usarlo per le proprie necessità, ma solamente se tu sai come farlo. La forma aiuta a trattenere il massimo del potere che può immagazzinare.

Adrian l’ascoltò sorpreso, gli occhi spalancati. Ora, capiva perché le gemme dovevano essere rimosse in alcune parti, e lasciate in altre.

“Puoi usarlo?” Chiese curioso. Harry sospirò e passò amorosamente una mano sulla pianta, prima di raccogliere le sue cose da giardinaggio e ritornare nelle sue stanze.

“Posso, ma lo faccio raramente. Solamente quando sono debole e so che non sarò capace di continuare la mia giornata senza di lui.

“La qual cosa, è rara,” mormorò Draco. Il biondo era rimasto arricciato su un palo di cuscini nella porta, leggendo apparentemente, uno spesso libro di pozioni. I suoi occhi erano rimasti su di loro, comunque, per tutta la durata della conversazione. Harry sorrise e s’inginocchiò accanto al suo coniuge, attirandolo in un abbraccio, per poi baciarlo dolcemente sulla fronte. Draco sospirò contento, rimanendo accoccolato vicino, evidentemente lieto di avere di nuovo il suo coniuge accanto a se.

“Per la miseria. Voi due agite come due animali in amore,” borbottò Adrian. Draco gli sparò un’occhiataccia, mentre Harry l’ignorò completamente. Adrian, sapendo che questo sarebbe il momento giusto per sparire, rapidamente lasciò la stanza.

Fu solo dopo esser arrivato alla torre di Gryffindor e alla propria stanza, che si accorse che non era riuscito a far ammettere a Harry di essere ilRagazzo-Che-Sopravvisse’. avevano terminato la loro conversazione su Voldemort.         

  
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