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Autore: Acid_Queen    24/08/2011    2 recensioni
Tre mesi di vacanza a casa Sevenfold non è mica roba da tutti i giorni. Ormoni impazziti, festini, problemi d'amore e amicizia, Verity e Cherry ne passeranno di tutti i colori.
(Probabile linguaggio scurrile e uso di droghe e/o alcolici).
Prima fic che scrivo sugli A7x.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Verity stava sonnecchiando sul divano quando sentì Cherry e Brian entrare con le buste della spesa in mano. Dato che Zacky e Matt dormivano, tra l'altro l'uno accanto all'altro sul divano-letto, si alzò per dare una mano a sistemare tutto in cucina.

-Ma guardali, che duri.- Fece Cherry osservando con un sorriso il suo ragazzo e Matt che dormivano appiccicati.
-Tsè, ai loro tempi io sì che sapevo reggerla una notte senza sonno!- Rispose Brian altezzoso, entrandosene in cucina. Cherry lo seguì ed i tre cominciarono a sistemare la spesa nel frigo e scaffali.
-Ai loro tempi, certo.. Ha parlato l'uomo vissuto!-
Verity non aveva intenzione di sentire quei due battibeccare, così sviò subito il discorso. -Ah, mentre non c'eravate sono passati Jimmy e Johnny.. ci faranno compagnia per qualche giorno, vengono dopo pranzo.-
-Oh, cazzo, finiremo all'ospedale..- Si lamentò Brian, cercando invano di non ridere.
-Mmm sento odore di festa! Bene, perchè abbiamo ancora taaanto alcol e sarebbe un peccato buttarlo via.-
Verity guardò torva quei due che si davano il cinque. Erano proprio uguali.


Brian decise di riposare anche lui, dopo essersi beccato un'infradito addosso perchè aveva ordinato alle ragazze di fare le brave massaie e preparare il pranzo per tutti.
-Lo facciamo solo perchè abbiamo fame anche noi, idiota!- Mormorò Cherry indispettita mentre si scervellava con la sua amica su che cosa avessero potuto cucinare.
-Non sono brava in queste cose- Si lamentò Verity, cercando di accendere il fornello. Cherry le strappò via l'accendigas dalle mani : -Vuoi farci saltare in aria?-
-Bah, fai te.-
-Non sarai mai la mogliettina perfetta se non sai cucinare, lo sai?- La canzonò Cherry, mentre armeggiava con le padelle.
-Ma sì, chissene! E poi sono sicura che a Ma.. A mio marito non importerà più di tanto.-
-Ahaah! Ti ho beccata, stavi dicendo Matt!-
Verity diventò rosso fuoco. -Oddio, pensi già a lui come marito, ti sei proprio innamorata!- Continuò Cherry.
-Beh- Verity la guardò con un'espressione di sfida -Almeno io ho già la idee chiare su chi voglio come ragazzo, miss triangolo!-
-..Ti lascio due secondi per scappare.-
Le due si armarono di ogni cosa riuscissero a trovare in cucina, ovviamente non intenzionate a farsi davvero del male.
Zacky si alzò disturbato dal loro fracasso, ed entrò in cucina trovandole l'una sopra l'altra con dei mestoli in mano, ansimanti e sorridenti.
-Wow.- Fu tutto quello che riuscì a dire. -Allora aveva ragione, Brian.-
-Ma che cavolo dici! Uscite và, ho capito come fare.- Verity si alzò avvicinandosi ai fornelli, venendo raggiunta da Matt.
-Matt aiutala o seriamente saltiamo in aria!- Lo implorò Cherry, che se ne andò dopo aver lasciato un bacio sulla guancia della sua amica, per farsi perdonare.
Prese Zacky per mano e i due si andarono a stravaccare sul divano di fronte alla tv.

-Sei tenero appena sveglio.- Cherry accarezzò il viso del suo ragazzo, che sorrise strofinandosi gli occhi.
-Si?-
Lei si soffermò di nuovo su di lui, sui capelli arruffati e il viso imbronciato. E tirò con un morso leggero un piercing sul labbro del ragazzo.

-Sembra proprio che tu mi fai un sacco di complimenti ed invece io non ti dico mai niente.- Fece lui stringendo una mano di Cherry, che rise.
-Beh, non ti obbligo mica..- Lei si finse offesa, girando la testa dall'altra parte. -Tsè!-

-Andiamo, non fare la scema..- Zacky la tirò a sè con uno strattone, stringendola tra le sue braccia e baciandola sulle labbra. -Sei bellissima e simpatica e mi piaci da morire. Può bastare? -
Cherry si sentì arrossire, e baciò il ragazzo, accogliendo la sua lingua che si muoveva lenta contro la sua. Le sue mani risalirono lungo le sue cosce, stringendole. Sentì Zacky sospirare mentre la stringeva a quel modo, e si sentì eccessivamente accaldata e 'felice' tra le sue braccia. Si staccò da lui. -Ma bravo..- Disse con un sorrisetto malizioso.

-Modestamente.- Lui la tirò nuovamente a sè, facendola sedere sulle sue gambe. Sospirò, riprendendo a baciarla e toccarla, risalendo fino all'orlo della maglietta. Fece scorrere le mani al di sotto, e sentì Cherry rabbrividire al contatto delle sue dita contro la pelle. Sfiorò con la punta delle dita la chiusura del reggiseno di Cherry, quando qualcuno tossicchiando li richiamò alla realtà.

-Oops!- Cherry rise imbarazzata, facendo per alzarsi dalle gambe di Zacky, ed andare a salutare Johnny che si era messo di fronte a loro, a braccia conserte.
-Sei proprio un rompiballe, Johnny, grazie per il tempismo!- Zacky aveva poi stretto Cherry per i fianchi. -Non ti alzare, aspetta un attimo..ti prego.- Le aveva sussurrato nell'orecchio, poi aveva sorriso angelico al suo amico che non aspettava altro che Cherry si togliesse così da poterlo prendere in giro per bene.
Cherry aveva guardato Zacky interrogativa, poi aveva trattenuto una risata dopo aver guardato sotto di lei.
-Ahem.. Johnny, perchè non vai a svegliare Brian? E' di sopra a dormire..- Chiese gentilmente, e lui non potè fare altro che annuire. -Ti è andata bene, Baker!- Disse a Zacky ridacchiando.

-Mi devi uhm, vediamo.. un gelato.- Sussurrò Cherry al suo ragazzo.

-Mh.. conoscendoti pensavo un drink..- Rispose lui alzando un sopracciglio, guardandola sorridente.
-Può andare!- Cherry lasciò un bacio leggero sulle labbra di Zacky, per poi alzarsi ed entrare in cucina.

Zacky invece restò sul divano a rimuginare, o più che altro a calmare i bollenti spiriti.
-Non so quanto potrò resistere, amico.- Disse a Johnny quando si sedette accanto a lui.

-Resistere a che?- Brian si intromise nel discorso, lanciando davanti alla faccia di Zacky una lattina di birra per Johnny.
-No, aspetta!- Continuò alzando un dito e cominciando a ridere. -Non.. cioè, non mi dire che non te l'ha data?-
Zacky guardò torvo i due che se la ridevano. -Siete proprio degli arrapati.. Vogliamo aspettare, che c'è di male?-
-Aspettare cosa?- Fece Johnny incredulo. -Mah, sei proprio strano, Baker.- Bevette un sorso dalla sua birra.


***


Quei giorni furono relativamente tranquilli. Johnny, e Jimmy soprattutto, si rivelarono degli ottimi compagni di avventura di Cherry e Zacky. Verity e Matt preferivano le escursioni romantiche mattutine ai loro festini notturni, quindi solo al pomeriggio stavano tutti insieme, per poi scegliere attività diverse alla sera.
Brian si comportava stranamente, era più antipatico del solito e lui e Cherry non facevano altro che litigare e insultare; ultimamente, poi, non si rivolgevano neanche più la parola.


-Hey!- Cherry raggiunse Brian abbandonando la festa all'interno della loro casa; se ne stava seduto sotto un albero, e Cherry aveva faticato a trovarlo.
Gli portò un bicchiere di birra, e lui lo prese senza neanche guardarla in faccia.

-Perchè te ne stai qui tutto solo? Dentro c'è Jimmy che gira per casa credendosi un ninja, dovresti vederlo, fa morire dal ridere! E poi ci siamo arrampicati sul tetto e ci ho messo ore per riuscire a scendere..-
Brian annuì assente, gettando via il bicchiere vuoto. Così non va bene, pensò Cherry, che voleva vedere il suo amico sorridente, non corrucciato e nascosto sotto ad un albero.
-Che è successo tra noi due?- Chiese lei portandosi le ginocchia al petto.
-Non succede niente, è proprio quello il problema.-
Brian alzò la testa, guardandola dritta negli occhi. Cherry non riusciva a sostenere il suo sguardo, pensava ai giorni precedenti, ai silenzi tra di loro che si erano poco a poco sostituiti alle risate.
-Che vuoi dire?-
-Dove c'ero io.. ora c'è Jimmy. Con lui ridi, cazzeggi, esci. Non..-
-Sei.. geloso? Andiamo, Bri, è assurdo.. Io ti voglio bene esattamente quanto ne voglio a lui!-
-Forse però io ti voglio più che bene.- Brian si alzò con un balzo e si allontanò velocemente, lasciando la sua amica spiazzata ancora sotto l'albero. Sentiva come se il suo cuore si fosse diviso in due.




  
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