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Autore: Marta Michelle    24/08/2011    1 recensioni
Questa storia parla di Letizia, grande fan dei Beatles che va al loro concerto a Roma nel 1965 e li incontra di persona. Passa un anno e la ragazza si trova in una nuova vita, che verrà stravolta da ciò che lei ha sempre desiderato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era circa il 20 febbraio quando arrivarono a Rishikens per poi andare nell’Ashram. Il posto non era male, anzi era molto di lusso per essere un luogo dove ci si dedicava alla meditazione. Durante il viaggio Paul aveva presentato Letizia ai suoi compagni e alle loro mogli. Letizia era rimasta colpita dal fatto che loro si ricordassero di lei, e rimase colpita dalla gentilezza con cui la trattavano le altre donne, tranne Jane che le sembrava indifferente. Quando arrivarono, furono sistemati tutti in dei bungalow. Letizia entrò nel suo alloggio e sistemò le poche cose che aveva portato con sé. Mentre esplorava quella stanza così bella, sentì bussare alla porta. Era Cynthia, la moglie di John.
-Ciao! Scusami se ti ho disturbato, ma ti volevo portare dei vestiti più adatti all’ambiente.
-Grazie mille! Sei così gentile con me!
-Sembri simpatica, e poi ho notato che ti trovi a disagio tra di noi, così pensavo che ti sarebbe servita un’amica.
Letizia le sorrise dolcemente, mentre lo sguardo di Cynthia cadde su un disegno.
-Lo ha fatto Becca?- chiese prendendo il disegno e osservandolo.
-Sì! Mi fa sempre dei disegni quando vado via.
-Dov’è ora?
-è con suo padre, la nuova moglie e la nonna. Ha cominciato ad ambientarsi in Inghilterra, quindi non mi sembrava giusto riportarla in Italia.
-Anche a me manca molto Julian! Spero ti troverai bene con noi, ora torno da John, mi starà cercando.
Passarono circa due settimane e Letizia si ambientò benissimo, stava sempre con Maureen e Cynthia, parlava molto con George, ed era simpatica a tutta la compagnia. Però in quelle settimane Paul la quasi evitò, non le parlava molto e non la cercava mai.
Quella mattina coperta solo da un leggero lenzuolo, Letizia vide entrare un raggio di sole e un leggero venticello freddo le carezzava il viso. La donna si alzò, scostò le tende, fece per chiudere la finestra quando la vista di quel paesaggio e il fresco odore di montagna la svegliarono del tutto. Si riavvicinò al letto e vide che erano le 4.30; decise così di vestirsi e uscire per una passeggiata. Con la fresca brezza mattutina s’incamminava, sicura che non avrebbe incontrato nessuno. Mentre camminava, colse alcuni fiori, finché non trovò un posto che le sembrava tranquillo e speciale. Si sedette e cominciò a intrecciarsi i capelli, mettendo anche dei fiori fra essi. Osservava il sole salire lentamente in cielo, e pensava alla sua vita e ai suoi sogni. Con la mente tornò indietro nel tempo a quando era ancora una ragazza, e pensò che a quei tempi il suo sogno segreto fosse trasferirsi in Inghilterra e sposare Paul McCartney. Un sorriso comparve sulle sue labbra; a quei tempi non aveva né preoccupazioni né responsabilità, poteva sognare qualsiasi cosa. Immersa nei suoi pensieri, Letizia non si accorse che qualcuno si avvicinava. Sentì le sue labbra calde sul suo collo e le sue braccia che la stringevano. Appena si rese conto che ciò che accadeva era reale si voltò alzandosi di scatto. Si trovò davanti Paul che la guardava sorridendo.
-Che ci fai qui?
-Non sei l’unica che non riesce a dormire- rispose sarcastico l’uomo.
-Io credo che tu non dorma la notte- rise Letizia.
-Va bene se vuoi puoi continuare a prenderti gioco di me, oppure…-
-Oppure?- lo incalzò Letizia.
-Oppure puoi venire con me in un posto speciale- disse sorridendole e porgendogli la mano.
Letizia la afferrò e insieme arrivarono fino al vicino tratto di Gange. Letizia si avvicinò lentamente al fiume per osservarlo meglio, quando si sentì sollevare.
-Paul che fai?-disse sorpresa- Non ci provare neanche- lo minacciò, sapendo già cosa voleva fare. In pochi minuti Letizia si trovò a mollo nel fiume con Paul che rideva sulla riva.
-Ridi? Beh se affondo io affonderai anche tu!- detto ciò Letizia prese Paul per un braccio trascinandolo in acqua. I due stettero per un po’ in acqua, schizzandosi e ridendo come dei bambini; quando però furono stanchi si trascinarono sulla riva sdraiandosi al tiepido sole mattutino. Paul la guardò per qualche istante, vide i suoi lunghi capelli bagnati che giacevano sulla terra, i vestiti bagnati aderivano al suo corpo mostrando la sua splendida forma, poi notò che tremava dal freddo. Le si avvicinò e la abbracciò. In quel momento il cuore della donna cominciò a battere velocemente. Con la testa poggiata al petto di Paul poteva sentire il suo odore, il suo respiro affannato e la sua pelle morbida. Dal canto suo Paul aveva il viso tra i suoi capelli e poteva sentirne il dolce profumo.
-Vorrei rimanere qui per sempre- disse carezzandole i capelli.
- Però non possiamo- disse sospirando Letizia –dobbiamo tornare alla vita reale- alzò lo sguardo verso di lui e scostò un ciuffo che aveva sulla fronte. Letizia si sciolse dall’abbraccio di Paul, e si alzò.
-Forza dobbiamo tornare, si chiederanno dove sei- disse porgendogli la mano. I due ormai in piedi si risistemarono. Letizia s’incamminò, quando Paul la prese per il polso e la portò accanto a sé. Letizia gli mise le braccia al collo e lui la strinse ai fianchi avvicinandola ancora di più a sé.
-Sono dove dovrei essere- disse Paul guardandola negli occhi. Il cuore di Letizia cominciò a battere ancora più forte di prima; Paul si avvicinava sempre di più, finché non la baciò. Fu il bacio più bello della loro vita. Quando le loro labbra si separarono Paul si avvicinò al suo orecchio e le disse:
-Era dal 28 giugno 1965 che volevo baciarti!-
Letizia arrossì e sorrise. I due s’incamminarono verso i loro alloggi. Erano le circa le 6.00 e Letizia si stese nel letto, pensando a ciò che aveva fatto e lentamente si addormentò. Si svegliò all’improvviso quando qualcuno bussò alla porta, Letizia si voltò verso l’orologio, erano le 6.15, aveva dormito solo quindici minuti. Si alzo dal letto e aprì la porta, si trovò i nuovo Paul davanti alla porta, che entrò senza chiederle il permesso. Quando chiuse la porta e si voltò lo trovò seduto sul letto. Letizia si sedette a gambe incrociate accanto a lui.
-è successo qualcosa?- chiese con aria preoccupata Letizia.
-Sei confusa almeno quanto me?- chiese Paul.
-Su cosa?
-Su noi!- disse prendendole le mani.
-No dovrebbe esserci nessun noi- Disse Letizia abbassando lo sguardo.
-Hai ragione, ma c’è! Quando sono rientrato Jane mi ha chiesto dove ero andato e con chi. Le ho mentito. Ma non è una novità per me, non sono stato un santo in questi anni, le ho mentito altre volte. Ma questa volta è diverso perché mi fa pensare che tu…- si fermò a pensare, in un minuto si perse nei suoi ricordi, nel ricordo di tutte le altre donne con cui era stato.
- Ti fa pensare che io sia una come tutte le altre?- lui abbassò lo sguardo –Tu non sai cosa devi pensare e forse è meglio se ci mediti un po’ sopra. Ora torna in camera, forse è meglio non stare troppo insieme.
Quando Paul ebbe varcato quella porta, Letizia si diresse subito da Cynthia, che ormai alloggiava sola.
-Posso entrare?- chiese quando la donna le aprì la porta.
-Entra, sembri sconvolta.
Le due donne si sedettero sul letto, e Letizia cominciò a raccontare tutto l’accaduto.
-Ma tu sei innamorata di lui?- chiese Cynthia alla fine del racconto.
-Molto più di quanto si possa immaginare. È solo che non voglio rovinare il rapporto di nessuno, sono così confusa.
-Non ti preoccupare tutto si aggiusterà!- disse Cynthia abbracciandola. Mentre erano strette in quell’abbraccio, Letizia le sussurrò: -E tu fatti coraggio!-.
Quando si sciolsero dall’abbraccio, entrambe avevano le lacrime agli occhi.
-Io me ne devo andare, non posso restare qui!- disse asciugandosi le lacrime Letizia, poi aggiunse: –Se avrai bisogno, io ci sarò sempre-.
Dopo aver salutato l’amica tornò nella sua stanza, e cominciò a preparare i bagagli. Quando fu pronta erano appena le 8.00 di mattina, e all’Ashram la giornata stava cominciando. Prima di partire decise di salutare tutti i suoi compagni di viaggio, che furono molto tristi della sua partenza prematura; George le chiese di rimanere, ma lei era ormai convinta di ciò che doveva fare. Era distrutta, ma il momento più doloroso fu quando sul tragitto per arrivare alla macchina incontrò Paul, che la cercava affannato, e si limitarono a dirsi un semplice ‘’Ciao’’. Con le lacrime agli occhi salì sulla macchina, sapendo che tutto quello che era successo era stato solo un grande errore, e che la sua vita erano il negozio e sua figlia. Ma dentro di sé sapeva che tutto ciò che voleva era lui e il suo amore.
Quando tornò in Inghilterra la sua vita ricominciò a scorrere, ma Letizia non si era buttata giù, anzi era rinata, come se quel soggiorno le avesse fatto capire cosa voleva veramente. E mentre viveva la sua normale vita, aspettava il SUO ritorno
.


Eccomi con un nuovo capitolo, spero vi piaccia!
Scusate se non ho aggiornato molto spesso, e volevo anche chiedervi scusa ma ho deciso per ora di finire questa sotoria per poi dedicarmi di nuovo a Michelle. Un bacio a tutti e grazie del sostegno! :D
MMC
  
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