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Autore: bbacktodecember    24/08/2011    1 recensioni
Salve! Mi sono iscritta finalmente a epf (devo ancora capire come funziona). Questa storia era una one-shot, ora ha solo due capitoli, ispirata dalla canzone Back To December, l'ho scritta un paio di mesi fa. E ieri ho deciso di scriveri il continuo ispirato a Get it right. I personaggi sono Beth e Will. Spero vi piaccia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beth e Will si amavano. Erano perfetti insieme. Tutti lo pensavano.  Avevano passato dei mesi fantastici insieme. All’inizio era giusto un divertimento ma poi Will si stava innamorando davvero. Beth lo ricambiava.
Mancavano poche settimane alla fine della scuola. Avrebbero preso il diploma e poi sarebbero andati ognuno per la propria strada. Beth aveva ricevuto la risposta dal concorso per diventare regista a cui si era iscritta. Era stata ammessa. Il concorso era a miglia di distanza da Will,lui ancora non lo sapeva.
Beth pensava che ce l’avrebbero fatta. Era sdraiata sul letto mentre rigirava quel foglio tra le mani. Erano le 6 del pomeriggio lui era uscito dagli allenamenti in quel momento. Lei prese il telefono e lo chiamò..dopo vari squilli lui rispose.
“Ciao amore.”
“Ciao tesoro. Finiti gli allenamenti?”
“Si. Sono stanchissimo. Tu che hai fatto?”
“Niente di importante. Ho ricevuto una lettera.”
“Ah si? Da chi?”
“Ti ricordi del concorso a cui mi ero iscritta?”
“Si quello per un anno a Los Angeles. No?”
“Già.” Beth si fermò,prese un bel respiro e tutto di un fiato gli disse: “Sono stata presa”
“Amore che bello..sono così orgoglioso di te.”
“Grazie amore. Parto fra una settimana”
“Stasera festeggiamo”
Era iniziato tutto lì. Beth ora era a Los Angeles aveva passato dei mesi fantastici. Ma era tempo di tornare a casa e lì prese una decisione importante. Aveva passato i mesi prima di Natale pensando a lui e alla lontananza,il fuso orario che non aiutavano. Tornata a casa,dopo qualche giorno,prese coraggio e lo chiamò..si misero d’accordo per vedersi più tardi. Lei inizio a prepararsi. Sapeva che avrebbe rimpianto quella decisione. Ma non poteva fare altrimenti. Sapeva che lui stava male e doveva farlo.
Le ore passarono veloci. Prese le chiavi della macchina e andò al parco dove si erano incontrati per la prima volta.
Appena parcheggiata vide lui che era seduto sulla loro panchina.
“Will?!”
Lui si girò così contento di vederla. L’abbracciò e la baciò. L’amava con tutto se stesso. Le diede delle rose rosse.
“Sono bellissime.” Disse Beth. Con gli occhi lucidi,cercando di mandare giù quel groppo che si sentiva in gola.
“Allora come è andato il viaggio?” chiese lui con quel sorriso fantastico.
“Bene” rispose lei. Con un sorriso accennato.
“Stai bene?”
“Si. Devo parlarti di una cosa.”
“Lo sai che puoi dirmi tutto”
“Vorrei non farlo ma devo. E’ sia per te che per me. E’ per noi.” Lo accarezzò,sorrise e poi riprese. “Lo sai che ti amo,più di tutto. Mi hai fatto vivere una favola. Ricordo ancora il primo giorno in cui ci siamo visti. Eravamo proprio qua. Io ero con le mie amiche e tu con i tuoi amici. Uno sguardo e ci siamo capiti subito. Sei la mia storia più importante.”
“Che succede Beth?” lui non stava capendo dove volesse arrivare.
“Gli ultimi mesi sono stati pesanti. Era bello sentirti al telefono. Vederti con la web. Ma non poterti toccare. Non poter sentire il tuo profumo. Non poter abbracciarti.” Fece una pausa e prese un bel respiro. “E’ stata dura. E so che lo è stato anche per te.” Fece un’altra pausa. “Mi hanno detto che devo rimanere un altro anno.”
Aspettò che lui afferrasse la notizia.
“E’ fantastico.”
“Non capisci dove voglio arrivare? Ti amo Will. Ma non ce la faccio più ok? Non ci riesco. E non riuscirei a passare un altro anno senza vederti.”
“Mi vuoi lasciare?”
“Si.” Fece una pausa si alzò e gli diede un bacio sulla fronte “Mi dispiace” e corse via prima che le lacrime le inondavano la faccia senza riuscire a vedere niente. Entrò in macchina e scoppiò.  Vide una cosa rossa sulla sua maglietta, era un petalo di una delle rose che lui le aveva regalato. Quando si riprese mise in moto e andò a casa. Passò tutta la giornata sul letto. E decise di ripartire la mattina dopo.
Lui era rimasto lì su quella panchina. Non riusciva a capire cosa era successo. Se stava sognando e se era tutto reale. L’aveva persa e non poteva fare nulla per riaverla. Lei aveva ragione. I mesi passati erano stati difficili ma non così tanto da dover far finire tutto. Lì dove tutto era iniziato. Fissò le rose che erano cadute. Poi decise di alzarsi e di tornare a casa.
Erano passati vari mesi da quel giorno. Beth ci mise molto per riprendersi. Il lavoro le era d’aiuto era diventata la più ricercata giovane aiuto-regista. Aveva comprato una casa. Non aveva dimenticato Will. Era la fine dell’estate e Beth decise di scrivergli una lettera. Per sapere come stava e per scusarsi.
“Ciao Will,
Come va la vita,dimmi,come sta la tua famiglia? Non li vedo da un po’.
Spero tu stia bene,sari impegnato più che mai. Abbiamo parlato poco negli ultimi mesi.
Perché l’ultima volta che mi hai vista sta ancora bruciando nella parte più remota della tua mente. Mi hai dato delle rose e io le ho lasciate lì a morire. Questo è il modo in cui cerco di cacciare via il mio orgoglio,
scrivendo,dicendoti quanto mi sia dispiaciuto per quella sera, e torno a dicembre per tutto il tempo.
Scopro che la libertà è niente,ma mi manchi, desiderando di aver capito cosa avevo quando eri mio, mi piacerebbe tornare a dicembre,voltarsi e fare tutto bene. Torno a dicembre per tutto il tempo.  Ho passato mesi non dormendo, stando ferma,aspettando che me stessa ripartisse, quando il tuo compleanno è passato e non ti ho chiamato. E penso ai bei tempi. Tu mi hai dato tutto il tuo amore,e ciò che io ho dato a te è stato solo un addio. Mi manca il tuo sorriso dolce,così bello per me,così giusto. E come tu mi abbracciavi,la prima volta in cui mi hai vista piangere. Forse questo è un desiderio forte, forse è stupido sognare, se ci ameremo di nuovo,giuro che lo farò nel modo giusto. Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e cambiare le cose,ma non posso. Quindi se hai messo una catena alla tua porta ti capisco.

Tua.
Beth.”
 
Chiuse quella busta con una speranza. Che un giorno sarebbero stati insieme.

  
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