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Autore: Klaineinlove    24/08/2011    6 recensioni
Una serie di one-shot basata su alcuni momenti di vita dei Klaine.
Possibile cambiamento di rating nelle diverse storie. Ovviamente vi avviserò ad ogni capitolo!
1)Il colore dei miei occhi.
2)Temporale e biscotti.
3) Regalo di compleanno.
4)Cosa vuol dire Ti amo?
5)Cioccolata Calda
6)Lo farò
7)Tra Gel e Papillon
8)Il miglior regalo
9)Litigi
10)La copertina
11)Festa della mamma
12)Sei un fifone(Buon Halloween)
13) Un'attesa irritante
14) Regalo di Natale
15)Non sono un bambino
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Io odio il mare”
Aveva ripetuto per la quarta volta il piccolo Kurt da quando lui e i suoi genitori si erano messi in viaggio una domenica mattina per passare una giornata in pieno relax.
“Odio il mare; la sabbia si appiccica alle gambe, il sole scotta e le onde del mare mi travolgeranno” Kurt si lagnava dal sedile posteriore dell’auto mentre sua madre sghignazzava sentendolo ragionare come un adolescente quando poi aveva solo sei anni.
“Piccolo andiamo le onde non ti travolgeranno mica, ci sarà papà con te” il figlio non si arrese e si mise con il broncio e le braccia incrociate a fissare fuori dal finestrino.
Quando arrivarono in spiaggia Kurt non volle togliersi ne i vestiti ne tantomeno le scarpe; si mise seduto sulla sdraio rigorosamente posta sotto all’ombrellone permettendogli così al sole di non avvicinarsi.
“Figliolo su andiamo, togliti questa maglia e vieni a fare il bagnetto con me” Kurt fece una smorfia portando il naso all’insù e poggiando i piedi sulla sdraio per fare in modo che questi non toccassero la sabbia. Burt il padre decise di andare da solo a farsi una nuotata mentre Elizabeth la madre cercò di convincerlo ancora una volta. Riuscì a fargli togliere la maglia ma Kurt subito si fiondò nella borsa per prendere la protezione solare e mettersene un’enorme quantità sulla sua pelle nivea. La madre lo aiutò e poi gli diede i suoi occhiali da sole perché Kurt si lamentava dicendo che avendo gli occhi chiari erano molto più sensibili a contatto con il sole.
Quando anche Elizabeth capì che la calura estiva era troppa, decise di andare alla riva per bagnarsi un po’ le gambe osservando il figlioletto da lontano che sfogliava una sua rivista.
Mentre era immerso in una finta lettura, visto che non sapeva ancora leggere bene, Kurt sentì alcune gocce d’acqua colpirgli sul volto. Quando si tolse gli occhiali vide un ragazzino che correva avanti e indietro sotto al sole cocente, con della sabbia bagnata. Il ragazzo aveva tanti capelli neri pensò Kurt e sicuramente si sarebbe beccato una scottatura stando così al sole. Però nonostante questo il piccolo pareva divertirsi parecchio. Kurt notò come con un secchiello e una paletta il ragazzino stava costruendo un castello di sabbia bagnata stemperandola con quella asciutta in modo da far reggere le alti torri che stava creando.
Kurt voleva avvicinarsi di più ma si ritirò non appena il sole lo colpì sulle braccia. La madre che da lontano aveva visto la scena si avvicinò al figlio.
“Figliolo togliti queste scarpette e vai a giocare con il bambino, ti lascio anche i miei occhiali se vuoi ma non ti preoccupare il sole non ti scotterà!”
Convinto da quelle parole dolci Kurt si tolse le scarpe mettendole ordinatamente nella borsa e con passi piuttosto lenti si avvicinò a quel ragazzino troppo impegnato nella sua opera.
“Ciao” borbottò  intimorito Kurt. Il ragazzino alzò lo sguardo mostrando due enormi occhi color miele “Ciao” disse quasi impassibile.
“Che cosa stai facendo?” il piccolo Hummel si avvicinò sempre di più.
“Un castello. Questo è il luogo dove io vivrò quando sarò grande. Sarà proprio sul mare perché è bello!”
“Il mare non è bello” mugugnò contrariamente Kurt
“Certo che lo è! E’ blu, ci sono i pesciolini e poi io mi diverto a fare i tuffi”
Ormai Kurt era quasi vicino al bambino così decise di sedersi accanto a lui non curandosi della sabbia che si attaccava alle gambe.
“Non hai paura di affogare?” il bambino scosse la testa facendo muovere tutti i ricci che fecero sogghignare Kurt
“Ho il salvagente. E poi il mio papà mi sta insegnando a nuotare. Sono già molto bravo”
“Come ti chiami?” chiese Kurt cambiando completamente argomento.
“Blaine Anderson.”
“Hai un nome strano…ma è bello Blaine” Kurt sentì quasi la necessità di ripetere quel nome come dovesse imprimerlo nella mente “Io mi chiamo Kurt Hummel”
Blaine tornò a fissare l’amico “Kurt perché hai questi occhiali?” istintivamente Blaine glieli levò dal volto “Hai gli occhi molto chiari. Sono belli non coprirli. Ecco vedi i tuoi occhi hanno il colore del mare”  Kurt arrossì violentemente mentre sistemava gli occhiali sulla sabbia.
“Posso aiutarti con il castello?” Blaine sorrise mostrando una fila di denti bianchissimi “Ma certo”.
Per tutto il giorno i due bambini corsero per la spiaggia portando dalla riva la sabbia bagnata per il loro castello e alla fine dell’opera Kurt era ricoperto di sabbia ma non ci fece minimamente peso.
“Allora vuoi venire anche tu?” gli chiese Blaine mentre guardava soddisfatto il loro lavoro
“Dove?” chiese confuso l’altro.
“A vivere nel castello con me. Però non puoi venire se non ti piace il mare” mormorò Blaine con un tono dispiaciuto.
“No. A me piace il mare. Mi piace tanto” sul volto del moro si formò un sorriso e prese per mano Kurt
“Allora vieni andiamo a farci il bagno”
“Non ho il salvagente” urlò Kurt mentre veniva trascinato.
“Ti reggerai a me non ti preoccupare. So nuotare e fare i tuffi te l’ho detto” con quella frase il piccolo Kurt strinse di più la mano del suo nuovo amico e insieme si misero alla riva a farsi il bagno scherzando tra di loro.
Quando il sole cominciò a tramontare le rispettive mamme chiamarono i propri figli per tornare a casa “Blaine ma tu verrai di nuovo a mare?”
“Certo. Noi ci veniamo sempre.”
“Allora credi che possiamo giocare ancora insieme?Oggi mi sono divertito tanto” Blaine si avvicinò a Kurt e lo abbracciò forte. “Sicuro. E poi dobbiamo ancora creare con la sabbia tutte le cose che servono per vivere nel castello” Kurt sorrise e per ricambiare l’abbraccio diede un bacio sulla guancia a Blaine e per la prima volta in tutta la giornata lo vide arrossire e la causa non era stata di certo il sole.
Quando Kurt tornò sotto l’ombrellone la madre cominciò a vestirlo
“Mamma domani possiamo tornare vero?torniamo di nuovo ti prego!” il piccolo Kurt stava supplicando la madre intenta a rimettergli le scarpe
“Ma tu non odiavi il mare?”
Kurt divertito scosse la testa “Il mare è bellissimo e poi ha il colore dei miei occhi!
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Note  ed eccoci qua con questa prima (ma non proprio prima) one-shot dedicata ai Klaine. Mi piace molto vederli così da bambini quindi ogni volta che ho un pò di ispirazione butto giù una storiella. dicevo "non proprio prima" perchè ho pubblicato altre 3 one-shot su loro ma che metto i link invece di pubblicarle di nuovo qui.
Un gelato panna e fragola: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=755783&i=1
Un principe diverso dalle fiabe http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=759467&i=1
Kurt and Bambi http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=784028&i=1
Ecco vi lascio i link invece di pubblicarle di nuovo, visto che sono già state lette e recensite. Se vi va per chi non lo ha ancora fatto: leggetele! Alla prossima ispirazione
   
 
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