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Autore: Crystal_M    24/08/2011    1 recensioni
Devo averla. Non posso continuare così…finirò per impazzire…
Questo, quello che Sirius continuava a pensare guardando i campi tanto familiari scorrergli davanti agli occhi, fuori dal finestrino dell'Espresso per Hogwarts.

Parto con il dire che questa è la mia prima Fanfiction, una cosa del tutto nuova per me. I personaggi principali sono Sirius Black e Crystal Kaine (un personaggio nuovo di mia invenzione), accompagnati da Remus Lupin, James Potter, Lily Evans e Severus Piton, tutti ancora adolescenti. La Fanfiction parla soprattutto di amori impossibili, incomprensioni, segreti e amicizie indissolubili.
Spero vi piaccia!
Crystal_M
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Capitolo 6

Odio, Rancore, Amicizia e...un pizzico di Fortuna

 





«Grande Jane! Bellissimo goal!» gridò Sirius, deviando un bolide che stava per colpirlo.

Era la terza partita di campionato, giocavano contro Tassorosso. 
Gli avversari, nonostante l'incredibile goal della giovane Grifondoro, erano in vantaggio di qualche punto.

«James, ti muovi o no a prendere quel boccino?! » 

I due Cercatori, infatti, erano entrambi a pochi metri dalla pallina dorata, che sfrecciava veloce davanti a loro. 
Smith, il cercatore Tassorosso, allungò il braccio per afferrarlo...quando un bolide lo colpì in pieno! 
James si voltò solo un secondo, giusto il tempo di vedere Sirius e Andrew Morne, l'altro battitore, sorridergli soddisfatti. Il Cercatore si rivoltò sorridendo verso il Boccino, muovendosi sicuro sulla sua scopa, consapevole che a breve quella pallina alata sarebbe stata al sicuro nelle sue mani.

La folla era in delirio. 





«Incredibili, IN-CRE-DI-BI-LI!» esclamò la McGranitt, più che felice. 
«Black e Morne, quel bolide...siete stati grandi!»

I ragazzi la guardavano felici, ma anche un po' spaventati. Voglio dire, era sempre la direttrice della loro casa, da quando li definiva grandi?

Accorgendosene, la Prof.ssa di Trasfigurazione si ricompose e continuò.

«E ovviamente» iniziò, più pacata, «complimenti davvero anche a te, Potter, una presa fantastica. Tutta la squadra, sul serio, ha giocato una partita incredibile. Vi voglio sempre così! Assegnerei volentieri 50 punti a Grifondoro per il fantastico modo di giocare...ma purtroppo va oltre i miei poteri. Quello che si posso fare, è consigliarvi di correre subito in Sala Comune: una festa vi attende!» disse sorridendo, causando un conseguente boato di gioia dalla squadra e da tutti i tifosi Grifondoro che stavano ascoltando il discorso.

Tutta questa felicità per la vittoria di una semplice partita...che avesse qualche conto in sospeso con la Prof.ssa Sprite? 

«Tesoro...!» arrivò la voce di Roxanne dalla folla. «Andiamo a festeggiare noi due?» chiese a Sirius, ammiccando sensualmente.
 

«Con molto piacere, bellezza...lasciami prima controllare una cosa qui, ok? Tu aspettami dentro e sarò li in un lampo!» rispose il ragazzo.

Non sapeva più come risolvere questa situazione. Lui si stava innamorando di Crystal, con tutto il suo cuore -anche se non riusciva ancora a capire come potesse essere successo- però teneva moltissimo anche a Roxanne. Era da praticamente due anni che uscivano ed è come se fossero stati insieme da allora, anche se lui odiava ammetterlo. Quindi era ovvio che gli facesse piacere passare del tempo con lei, con la conseguenza di sentirsi incredibilmente in colpa al primo pensiero su Crystal.

«Si, arriviamo subito! Lily, bellezza, vai con la tua amica e ci aspetti alla Torre?»

La voce dell'amico lo distolse dai suoi pensieri.

«D'accordo, d'accordo. Ma smettila di chiamarmi bellezza, lo sai che mi da i nervi!» rispose la Rossa.

Sirius attese che la maggior parte della gente se ne fosse andata, per poi avvicinarsi a James e chiedere: «Arriviamo

«Senti, Felpato, ormai è da tre settimane che convivo con il pensiero che tu esca di nascosto con una Serpeverde. A volte mi chiedo ancora come sia possibile! Comunque, stavo dicendo: visto che ormai mi sono quasi abituato all'idea, è giunto il momento che io conosca questa fatidica ragazza.» 

«Stai scherzando spero.» disse Sirius, in tono piatto. 

«Affatto. Su, dove dovete incontrarvi?» rispose l'altro tranquillamente, iniziando a camminare verso l'interno dello Stadio guardandosi intorno.

Sirius, incredulo, gli andò dietro senza parlare. Non appena voltarono a destra per avvicinarsi ai Tre Anelli, una ragazza saltò fuori da dietro uno degli spalti.

«Eccoti, finalmente, teso...-tu cosa ci fai qui? Voglio dire..voi cosa ci fate qui?» 

Crystal, appena apparsa ai due ragazzi era incredula. Cosa ci faceva li Potter? Sirius era impazzito o cosa? 

Risolvi la situazione, Crystal...

«Allora? Cosa ci fate qui? Non dovreste essere su con tutti vostri amichetti a festeggiare la fantastica vittoria?» disse, in tono antipatico, fissando soprattutto James.

Quest'ultimo alzò un sopracciglio, divertito, al che Sirius intervenne. 

«Lui sa tutto, Crystal.»

«Oh.»

Potter sa tutto. TUTTO. 

«Sa tutto di noi, intendo.» chiarì Sirius, avvicinandosi e prendendole la mano, per poi darle un dolce bacio sulla bocca. 

Il cuore della ragazza fece una capriola all'indietro. Lui l'aveva già baciata così in precedenza...ma mai davanti a qualcun altro. Allora non mentiva quando diceva che se non fosse per le tensioni tra le due Case lui avrebbe voluto urlare il suo amore al mondo intero.

«Oh, ma come siete teneri!» esclamò James in tono abbastanza ironico, fissandoli. Poi, notando come i due si guardavano negli occhi, non si sa come gli venne in mente Lily ed il loro primo bacio, circa due settimane prima. 

Si, per lui era stato tremendamente difficile conquistare quella ragazza...ma in fondo si sapeva che prima o poi si sarebbero messi insieme. Non c'era una persona che non li vedesse perfetti insieme. Tutti avevano favorito la loro unione.

Mentre per Felpato non è così. Lui può stare davvero con lei solo un'ora al giorno, di nascosto, qui. Non una volta che possa prenderla per mano durante la giornata, non una volta che possa studiare con lei o scherzarci tranquillamente o passarci il pomeriggio pensò.

Come avrebbe fatto lui senza quelle tante piccole cose rese grandi da Lily che ne faceva parte? 

Il loro stesso primo bacio fu acclamato da tutti. James sorrise al solo ricordo.
Erano allo Stadio da Quidditch -che quel luogo fosse stato stregato con un incantesimo propenso all'amore?-, durante un allenamento. Il Cercatore dei Grifondoro era appena tornato a terra con il Boccino in mano quando la Evans aveva attraversato il campo, la sua espressione metteva più timore di un Ungaro Spinato.
 
"Tu, JAMES POTTER! Restituiscimi subito il mio compito di Rune Antiche! ORA!" gli aveva urlato contro, sbattendogli una mano sul petto. 
Lui non era più riuscito a trattenersi. Lily era talmente sexy quando si arrabbiava...beh, l'aveva presa, tirata a sé e baciata. Davanti a tutta la squadra di Quidditch. Davanti a tutti quelli che seguivano l'allenamento.
E, miracolosamente, dopo uno schiaffo ben piantato in faccia, anche lei aveva ricambiato. 

Smettila di pensare a Lily. si ricordò James. Ora sei qui per il tuo Migliore Amico. Vedi di fare poco lo stronzo perché non tutti sono fortunati come te e Lily.
 

«Beh, piacere, io sono James, James Potter.»

«Io...io so chi sei.» rispose La ragazza titubante, stringendo la mano che le veniva offerta. 

«Oh, ma anche io lo so. Tu sei Crystal Kaine, l'incredibile Cercatrice dei Serpeverde, nonché una delle ragazze che più odiavo in questa scuola. Beh, ovviamente, prima che il mio amico qui perdesse completamente la testa per te.» disse James, facendo un cenno con la testa verso Sirius.

Quest'ultimo aveva lo sguardo pieno di gratitudine; che l'amicizia potesse davvero essere più forte di qualsiasi pregiudizio? 

Crystal, invece, era arrossita un pochino. Cosa che, al rendersene conto, la fece arrossire ancora di più; da quando si era mostrata così vulnerabile davanti a Potter? 

Vedendo che nessuno dei due parlava, James continuò: «Ok, ora posso anche andare. Sinceramente la mia prima intenzione era quella di sfottervi un pochino per tutta questa situazione...ma non voglio rubarvi quel poco tempo che potete passare insieme» disse. 

«Oh, sono così felice che te sia d'accordo con tutta questa faccenda!» esclamò Crystal felice, saltando al collo di James.

«Si, si, va bene...ho detto che ho smesso di odiarti, non che ora puoi considerarmi il tuo migliore amico...devo ancora abituarmi all'idea di vederti come buona, capisci?» disse James provando a tenersi a distanza dalla ragazza. 
«Per ora tieni questo entusiasmo per il mio amico, a lui non dispiacerà di sicuro. Nonono, un attimo, ho detto che mi ci sto abituando, potete aspettare che io mi sia voltato prima di iniziare a sbaciuchiarvi?! Felpato, non prenderti troppo tempo comunque, io ti aspetto sulle scale della Torre, ti devo chiedere qualcos'altro. Oh, per Merlino!» aggiunse, dando la schiena ai due con espressione schifata, non appena accennarono a baciarsi.

Poi, corse via, lasiando Sirius e Crystal all'unico momento di intimità concesso loro.




*


 

 

«Dai, Roxanne, metti giù quella bottiglia! Quanto Whiskey Incediario ti sei già scolata?!» gridò Lily, provando a sovrastare la musica e gli schiamazzi di tutti gli altri Grifondoro che festeggiavano la vittoria. 

Era sempre così: ogni volta che vincevano una partita, la sera si scatenava un tale putiferio in Sala Comune che sembrava fossero appena stati vinti i Mondiali. Per non parlare poi di tutto l'alcohol che girava! Non sia mai che resti una Burrobirra non corretta da un po' di Whiskey.

Lei, Lily Evans, non sopportava tutto quel casino. Eppure era la ragazza di James Potter, il miglior cercatore che Grifondoro avesse avuto da tanto tempo, nonché uno dei più rinomati casinisti e infrangi regole di Hogwarts.

«Dai, Lily! Divertiti un po'!» la esortò allora Nellie Figgins, una ragazza mezza punk del quarto anno, scuotendo i capelli viola davanti alla sua faccia.

Lanciando uno sguardo a Roxanne - la quale ballava brilla sopra il tavolino davanti al camino, circondata come sempre da ragazzi sbavanti - Lily scosse la testa. 

«No grazie, Nellie. Perché non inviti Andrew a ballare? Ti sta fissando già da un po'...» le disse, cercando di scamparla anche quella volta. 

Solitamente rimaneva alla festa post-partita soprattutto per controllare James. La sua scusa era sempre stata Roxanne, non avrebbe mai osato ammettere che l'ormai celebre Cercatore gli piaceva da due o tre anni, soprattutto non a quel presuntuoso del suo ragazzo.

La loro era una bella relazione, anche se appena iniziata. Da quando Sirius aveva iniziato a uscire con la sua amica, lei e James si erano sempre scambiati frecciatine e battute e la cosa continuava anche ora che stavano "ufficialmente" insieme. Non erano la tipica coppia mielosa tutta "biscottino, gattino, cucciolotto mio"...più che altro si erano talmente divertiti a prendersi in giro durante quegli anni che alla fine avevano finito per innamorarsi.
Ovviamente litigavano ogni cinque minuti, ma poi passava a entrambi e finivano per parlare normalmente, come se nulla fosse successo.

Comunque, quella sera, nessuna traccia di James. Aveva detto che sarebbe rimasto allo Stadio con Sirius e lei non aveva fatto domande: non voleva nemmeno pensare quale fosse lo scopo. Quei due insieme erano peggio di un pacco intero di Fuochi Artificiali di Zonco fatti esplodere.

Non appena un bicchiere gli venne svuotato addosso, Lily decise che forse era il caso di uscire da quel covo di pazzi drogati di Quidditch. 

Non appena superato il buco del ritratto, si stupì di come da fuori non si sentisse assolutamente nulla. Il castello era immerso nel silenzio, se non fosse stata ancora bagnata di Burrobirra avrebbe pensato di essersi immaginata tutto. 

«Oh, Circe, finirò per avere il mal di testa! E poi si lamentano dei miei canti, non sentono tutto il rumore che fanno loro? Oh!» si lamentò la Signora Grassa.
 

Lily la guardò, storcendo il naso al solo pensiero di un acuto della donna
.

 
«Piuttosto, tu dove stai andando, cara?» 

Lily era una delle poche persone a stare simpatiche a quella buffa signora, se non forse l'unica. 

«Vado a farmi un giretto e a prendere un po' d'aria. Li dentro non si respira!» spiegò la ragazza. 

«È tardi, tra poco scatta il coprifuoco. Fai in fretta, non vorrei dover restare sveglia fino all'alba per poterti far passare!» le rispose allora il dipinto.

Niente da fare, non cambierà mai penso Lily, annuendo alla Signora Grassa e iniziando ad allontanarsi.

Scese le scale, godendosi il panorama del bellissimo giardino di Hogwarts immerso nel silenzio e nell'oscurità. 
Una folata di vento, sommata alla divisa mezza fradicia, la fece rabbrividire.
Meglio che vada a sciaquarmi pensò, dirigendo allora i suoi passi verso il bagno delle ragazze. 
Quando fece per girare l'angolo, quasi non le venne un infarto. 

«Oh, per Merlino, Severus! Hai deciso di farmi morire spuntando così dal nulla?!» esclamò Lily, appoggiandosi al ragazzo, ridendo.

Il Serpeverde, per tutta risposta, alzò gli occhi al cielo. «Ah, non mettertici anche tu! Perché sorprende tutti vedermi? D'altronde studio qui da cinque anni, non ne avete ancora fatto l'abitudine?»

Lily sorrise divertita, per poi rendersi conto di quello che stava succedendo: per la prima volta da due anni stava parlando con Piton in tono amichevole, come se non avessero mai smesso di essere amici.
In quel momento evidentemente anche lui se ne rese conto, perché si staccò di scatto dalla ragazza, tornando serio. 

«Beh...come stai, Severus?» chiese lei a quello che una volta era stato il suo migliore amico. 

«Tutto a posto» rispose lui, serio. «Nessuna particolare novità, dalle mie parti. Ma dalle tue si, o sbaglio?» chiese, in tono piatto.

Lily arrossì un poco, poi scosse la testa.
«Ormai a castello non si sente parlare d'altro. Finalmente Potter è riuscito a conquistare anche te, eh?» 

La ragazza scosse la testa nuovamente, con espressione desolata.
«Ma dai, Severus, non dirmi che ce l'hai con me per questa storia! La nostra amicizia valeva così poco, per te?» gli chiese, presa da uno slancio di coraggio.

Lui sembrò sorpreso dalla schiettezza della ragazza, ma durò solo un attimo, per poi tornare ad avere la sua espressione apatica. «Per me valeva eccome. Ma a quanto pare, per te, era più importante ingraziarti quel donnaiolo tutto apparenza e niente sostanza. Dai voti che prendi a scuola ti credevo più intelligente, sai?» rispose allora lui, in tono velenoso.

Lily si sentì profondamente ferita. «Allora, a questo punto, è meglio che vada. Buonaserata, Severus.»
 

«Altrettante, Lily.»


 

*
 


«Dai voti che prendi a scuola ti credevo più intelligente, sai?» le aveva detto. Sapeva che insinuando che quell'animale la stesse usando l'avrebbe ferita. E così fu, a dire dall'espressione che passò sul volto della ragazza.

Ah, Lily, Lily...perché proprio lui? pensò Severus, dopo essersi allontanato dalla sua una volta migliore amica, nonché - anche se per molto tempo non lo avrebbe ammesso- amore platonico.

La rossa era una ragazza così intelligente...proprio non capiva come avesse potuto farsi infinocchiare da quel tipo! 
Quel Potter era solo un sudicio animale, donnaiolo incallito, nonché mezzo criminale. Ma, ovviamente, nessuno vedeva questi suoi difetti; oh, no, lui era il perfetto Cercatore di Grifondoro, il bellone della scuola! Per non parlare poi degli amici che si portava dietro: il ribelle rampollo dei Black e il taciturno Lupin. Al solo pensiero di quei tre insieme, Severus fu percorso da un brivido.

Merlino, quante gliene avevano fatte passare! 

Una volta era finito appeso a testa in giù con i pantaloni abbassati davanti agli occhi di metà Hogwarts; un'altra gli era esplosa una caccabomba sotto la sedia durante il banchetto di Natale, ridicolizzandolo persino davanti ai professori; l'ultima volta gli avevano trasfigurato le Cioccorane sull'Espresso per Hogwarts.

Comunque a Severus non importava più di tanto cosa pensasse la "gente" di lui, quelli che aveva subito erano solo degli scherzi da veri cretini quali erano i tre Grifondoro.
 
Ma c'era una cosa che non avrebbe sicuramente mai perdonato a quel dannato Potter: l'aver portato Lily via da lui.
 
Riflettendo su questo e sogghignando al pensiero di una possibile morte lenta e dolorosa di James Potter, si incamminava verso i sotterranei. 
Quando, però, sentì delle voci, si nascose dietro la statua di un Gargoyle. Essendo in territorio nemico -giusto all'inizio delle scale che portavano a Torre Grifondoro-, pensò fosse meglio mettersi appollaiati dietro quell'opera di marmo piuttosto che scontrarsi contro qualche idiota Rosso-dorato.
Mai idea gli risultò più fruttuosa. 



 

*




«Oh, eccoti finalmente!» esclamò James quando vide Sirius arrivare. Era da tre quarti d'ora che lo aspettava seduto su quegli scalini di marmo e iniziava a fargli male il sedere.
«Ormai pensavo sareste rimasti a dormire nella Foresta, o magari da Hagrid, già che c'eravate...»

«Grazie, Ramoso.» disse Sirius non appena lo raggiunse. Poi, allo sguardo confuso dell'amico, aggiunse: «Per prima, per come ti sei comportato con Crystal e con me.»








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Salve a tutti di nuovo!

Spero questo capitolo vi piaccia, siamo ad un punto cruciale! :D Già, come avete potuto leggere, James e Lily si sono messi insieme. Sia Sirius che James fidanzati felicemente...tutto perfetto no? Beh, non durerà per molto.

E, se qualcuno si sta chiedendo dove sia finito il nostro Remus in tutto questo, non vi preoccupate! Riapparira presto :)

Grazie ancora a tutti quelli che leggono/recensiscono/mettono tra i preferiti ecc la mia storia <3

C.

  
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