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Autore: Fallen_    24/08/2011    2 recensioni
Mi perdo nei tuoi occhi, grazie a te ho scoperto una nuova me, grazie a te ho cambiato vita!
Questa è la prima storia che pubblico qui, spero che vi piaccia, se il primo capitolo non sarà gradito cercherò di migliorare gli altri buona lettura!
Ps recensite in tanti, ho bisogno di sapere cosa ne pensate!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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All is perfect
 


 
- Che cosa?
- Si mamma! Non ce la faccio a rimanere qui! Andrò da sola e starò dalla nonna.
- Ma tesoro non dire così? Sei solo un po’ stordita da quello che è successo! Dai su alzati e che è arrivata Emy! Vi lascio sole ok? E non ripetere più quello che mi hai appena detto!
Non posso prometterlo. Me ne voglio andare da qui. Almeno per un po’.
- Emy ma come…?
- Mi ha chiamata tuo fratello. Vieni qui!
Non me lascio ripetere due volte e mi tuffo nelle sue braccia. Piango. Non riesco a smettere.
Non voglio perderlo. No! Ma se n’è andato. Cosa posso fare ormai?
- Kim andiamo.
- Dove?
- Tu sali in macchina e non ti preoccupare.
Entro in casa e mi scuso con tutti per l’equivoco poi chiedo a mia mamma il permesso di uscire con Emy.
- Andiamo?
- Si! Raccontami un po’ quello che è successo.
 
 
 
Nick
 
Non posso crederci. È vero ieri non sono potuto andare da lei. Ma mi sono sentito malissimo a dover rimandare. È veramente finito tutto? Non voglio perderla! Eppure è quello che li ho appena detto. Diamine.
- Ehy Nick ma che hai?
- NIENTE!
- Okok ma non urlare!
Sento che una lacrima inizia a solcarmi il volto, e ribollisco ancora di rabbia. Cerco di non farmi vedere e scappo in camera mia di corsa. Mi butto sul letto e con la faccia premuta sul cuscino soffoco un urlo. Perché lei pensa questo di me? Perché li ho detto addio?
Qualcuno bussa alla porta.
- Vai via!
Cerco di urlare, ma mi trema la voce, e questo tradisce le mie lacrime.
- Nick?
- Va via Joe ti prego!
- No! Non vado via. Ti prego Nick. In queste ultime 24h sei stato veramente strano. Che hai?
- Niente.
- Hai esaurito le parole nel tuo vocabolario? Nick così non migliorano le cose. E comunque non ti dovresti vergognare di piangere.
- Neanche se fosse per una ragazza che è la tua migliore amica ma che da un po’ di tempo non ne sei più tanto sicuro?
- Che non è più la tua migliore amica o che è qualcosa di più? Oppure tutte e due che è ancora peggio.
Strofino un po’ il volto sul cuscino per asciugare le lacrime e mi metto seduto.
- L’ultima parte?
- Che è successo con Kim?
- Come fai..?
- Come faccio a sapere che è lei? Beh non era difficile capirlo.
- Joe io…
Mi trema la voce.
- Ti senti strano. Vorresti rimanerle amico per non rovinare quest’amicizia…
- E non vorrei che finisse come tra te e Demi.
- Cosa?
- Si Joe scusa ma dopo quello che è successo con voi.
- Ok. Si sarà anche successo. Ma… Questo non vuol dire che dovrà succedere anche a te scusa.
- Su questo non ci piove.
- Ma non è solo per questo che stai così vero?
- No…
- Sei andato da lei?
- Si…
- E cosa è successo?
- Ha detto che l’ho solo usata quando mi sentivo solo e che non ho avuto tempo per lei per un misero caffè mentre lei per me ha passato tutti i pomeriggi in clinica.
- Beh sull’ultima parte forse un po’ ragione ce l’ha…
- Si. Ma sulla prima? Cioè io? Usarla? Lo sai che non ne sarei mai capace di fare una cosa del genere a nessuno!
- Si lo so. Ma lei? Lei questo lo sa?
- No… Non credo.
- Devi farglielo capire!
- Ma come?? Li ho detto addio. Vuoi che ti faccia lo spelling? A…
- No. No. No. Mamma mia Nick. Sei ottimista al massimo eh?
- Sono realista!
- Alzati e va da lei.
- Se mi andrà ci andrò domani!
- Domani potrà essere troppo tardi!
- Disse colui che aspettò due anni!
- Ah ma fa quello che vuoi… Mi chiedo cosa ci faccio qui a perdere tempo!
Esce sbattendo la porta. Mi alzo e vado a sciacquarmi la faccia!
Mentre mi lavo la sua voce risuona nella mia mente forte e chiara.
Continua a chiamarmi.
‘Nick. Nick’
Sembra provenire dalla camera, non dalla mia mente. È troppo reale.
‘Nicholas’
Esco dal bagno… E… No… Non era la mia immaginazione.
I suoi occhi erano rossi, il mascara colato ha formato delle righe nere sul volto. I capelli sono leggermente scompigliati.
In quel disordine vedo solo una ragazza bellissima.
Lentamente mi avvicino a lei. A pochi centimetri dal suo viso mi blocco. Alzo un braccio e con il dorso della mano accarezzo delicatamente la sua guancia, asciugando una lacrima.
 
 
 
Kim.
 
Non capisco più nulla. Uno stormo di uccelli svolazza allegramente nel mio stomaco e gli occhi bruciano.
Ho una voglia matta di poggiare le mie labbra sulle sue. Su quel cuore perfetto che formano.
Poi d’un tratto è come se volassi. Le sue braccia grandi e forti mi avvolgono, lo fisso dritto negli occhi.
- Scusa.
Sussurro.
Poi quelle labbra che ho sempre desiderato, si avvicinano sempre di più…
- Avete fatto pace?
Le nostre fronti si poggiano l’una sull’altra e sorridiamo,
- Joe ma bussare?
- Ops. Mi sa di aver interrotto qualcosa.
- Tu dici?
Allungo la mano, prendo il cuscino e glielo lancio addosso.
Non può veramente aver interrotto tutto!
- Okok! Vado! Quando avrete finito vi aspetto di sotto per la cena!
Finalmente di nuovo soli.
- Vieni siediti!
Mi fa segno di sedermi sul letto, ma rimango paralizzata lì.
- Nick io…
Le parole non escono. O meglio, non so cosa dire!
- Kimberly io sarei voluto venire. Come…
Abbasso lo sguardo, sento una morsa allo stomaco che mi uccide.
- Non so come farmi perdonare per quello che ho detto prima, Nick!
- Le pensi veramente quelle cose?
- Prima si… Ora… Ho capito di essermi completamente sbagliata! Quel pensiero non avrebbe dovuto minimamente sfiorare i miei pensieri! Perdonami…
- Shh. È tutto passato!
Mi abbraccia, poggio la fronte sulla sua spalla e scoppio in lacrime.
- Nick veramente… S-scusa. Io non… Non… non volevo… Io…
- Basta. Mettiamoci una pietra sopra e andiamo avanti ok?
- Sicuro?
- Si!
Mi asciuga le ultime lacrime e sorride.
Quel sorriso che mi fa morire. Che scatena in me una tempesta.
- Vatti a sciacquare la faccia. Sei abbastanza buffa sai?
- Scemo!
Dico dandoli un colpetto sulla spalla.
- Vado a sciacquarmi e scendo. Tu va avanti ok?
- Come vuoi!
Prendo velocemente la borsa che avevo messo sul letto e corro in bagno. Beh faccio proprio schifo eh!
Mi lavo per bene e l’ultima traccia di trucco va via. Apro la borsa e recupero il kit d’emergenza.
Spazzolo i capelli, un filo di matita e burro cacao.
Ora sono pronta per riprendere in mano la situazione e andare avanti.
Scendo le scale, lascio la borsa sul divano e mi dirigo nella sala da pranzo.
- Che si mangi di buono?
- Oh sei scesa finalmente.
- Ma se sono stata via due minuti!
- Venti prego!!
- Non è vero!
- Guarda che ore sono!
Ops. Bene. Sono passati veramente venti minuti!
- Ma sono una ragazza io!
- Tu? Una ragazza? Ahahahah bellissima battuta complimenti.
- Cosa hai detto tu?
- Io? Niente!
- Joseph Adam Jonas ti odio!
- Ah si?
- Si!
- Bene!
- Bene!
Scoppiamo a ridere e corro ad abbracciarlo!
- Ti voglio bene fratellone!
- Anch’io Scemotta!
- Sono arrivate le pizzee!!
- Oh finalmente sto morendo di fame!!
 
Finito di mangiare usciamo in giardino e ci mettiamo sulle sdraio.
- Fa caldo sta sera.
- Già! Anche troppo!
Parte la suoneria del mio cellulare e fa spaventare tutti.
- Scusate ragazzi. Ma non sono io che ho messo una specie di cane all’inizio di una canzone.
Dico voltandomi verso Joe.
- Ehy non insultare Winston!
- Pronto?
Kim ma che fine hai fatto?’
- Scusa mamma! Sono rimasta qui a cena’
‘Ti è passata la fissa di New York?’
- Oh. New York… Mamma ne parliamo a casa ok? Comunque sto tornando! I colleghi di papà sono ancora lì?
‘Si!’
- Bene. Mi vorrei scusare ancora. A dopo mamma.
‘A dopo!’
- New York?
- Ehm. No nulla. Nick mi dai un passaggio??
- Certo andiamo. Poi mi dirai cos’è questa storia di New York!
- Oh nulla. Cose stupide che dico senza ragionare. Ora andiamo prima che i colleghi di mio padre se ne vadano!
- Ok.
Durante il tragitto un silenzio tombale ci invade. Ma non è uno di quei silenzi imbarazzanti. Si sta bene.
Dopo un tempo troppo breve sono già a casa.
-  Scusa ancora Nick!
- Ancora? Non ti preoccupare. Basta così. Vieni!
Non me lo faccio ripetere due volte e mi tuffo fra le sue braccia. Dopo un lungo abbraccio lo saluto e scendo dall’auto.
- Ben tornata a casa.
- Signori, signore volevo scusarmi per l’equivoco di questa sera. Non era mia intenzione. E volevo anche scusarmi per non aver partecipato alla cena. Spero di poter recuperare un’altra volta!
- Oh non ti devi preoccupare. Veramente. È tutto apposto!
Sorrido timidamente e mi siedo sul divano accanto a mia mamma.
Questa serate sembrava essere iniziata male. E invece è finito tutto bene! Sono proprio felice. Si. Non poteva andare meglio.
Per fortuna Nick mi ha perdonata, e questo è l’importante. Anche se Joe avrebbe potuto non interrompere quel momento. Sarebbe stato bellissimo concludere tutto con un bacio. E invece…
- Kim!?
- Si?!
- Vieni aiutami a servire la torta.
- Certo!
E mentre tutti guastano felici la torta. Sorrido. Per tutti i bei momenti passati con lui in questi tre mesi. 
  
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