All is perfect
- Che cosa?
- Si mamma! Non ce la faccio a rimanere qui! Andrò da sola e starò dalla nonna.
- Ma tesoro non dire così? Sei solo un po’ stordita da quello che è successo! Dai su alzati e che è arrivata Emy! Vi lascio sole ok? E non ripetere più quello che mi hai appena detto!
Non posso prometterlo. Me ne voglio andare da qui. Almeno per un po’.
- Emy ma come…?
- Mi ha chiamata tuo fratello. Vieni qui!
Non me lascio ripetere due volte e mi tuffo nelle sue braccia. Piango. Non riesco a smettere.
Non voglio perderlo. No! Ma se n’è andato. Cosa posso fare ormai?
- Kim andiamo.
- Dove?
- Tu sali in macchina e non ti preoccupare.
Entro in casa e mi scuso con tutti per l’equivoco poi chiedo a mia mamma il permesso di uscire con Emy.
- Andiamo?
- Si! Raccontami un po’ quello che è successo.
Nick
Non posso crederci. È vero ieri non sono potuto andare da lei. Ma mi sono sentito malissimo a dover rimandare. È veramente finito tutto? Non voglio perderla! Eppure è quello che li ho appena detto. Diamine.
- Ehy Nick ma che hai?
- NIENTE!
- Okok ma non urlare!
Sento che una lacrima inizia a solcarmi il volto, e ribollisco ancora di rabbia. Cerco di non farmi vedere e scappo in camera mia di corsa. Mi butto sul letto e con la faccia premuta sul cuscino soffoco un urlo. Perché lei pensa questo di me? Perché li ho detto addio?
Qualcuno bussa alla porta.
- Vai via!
Cerco di urlare, ma mi trema la voce, e questo tradisce le mie lacrime.
- Nick?
- Va via Joe ti prego!
- No! Non vado via. Ti prego Nick. In queste ultime 24h sei stato veramente strano. Che hai?
- Niente.
- Hai esaurito le parole nel tuo vocabolario? Nick così non migliorano le cose. E comunque non ti dovresti vergognare di piangere.
- Neanche se fosse per una ragazza che è la tua migliore amica ma che da un po’ di tempo non ne sei più tanto sicuro?
- Che non è più la tua migliore amica o che è qualcosa di più? Oppure tutte e due che è ancora peggio.
Strofino un po’ il volto sul cuscino per asciugare le lacrime e mi metto seduto.
- L’ultima parte?
- Che è successo con Kim?
- Come fai..?
- Come faccio a sapere che è lei? Beh non era difficile capirlo.
- Joe io…
Mi trema la voce.
- Ti senti strano. Vorresti rimanerle amico per non rovinare quest’amicizia…
- E non vorrei che finisse come tra te e Demi.
- Cosa?
- Si Joe scusa ma dopo quello che è successo con voi.
- Ok. Si sarà anche successo. Ma… Questo non vuol dire che dovrà succedere anche a te scusa.
- Su questo non ci piove.
- Ma non è solo per questo che stai così vero?
- No…
- Sei andato da lei?
- Si…
- E cosa è successo?
- Ha detto che l’ho solo usata quando mi sentivo solo e che non ho avuto tempo per lei per un misero caffè mentre lei per me ha passato tutti i pomeriggi in clinica.
- Beh sull’ultima parte forse un po’ ragione ce l’ha…
- Si. Ma sulla prima? Cioè io? Usarla? Lo sai che non ne sarei mai capace di fare una cosa del genere a nessuno!
- Si lo so. Ma lei? Lei questo lo sa?
- No… Non credo.
- Devi farglielo capire!
- Ma come?? Li ho detto addio. Vuoi che ti faccia lo spelling? A…
- No. No. No. Mamma mia Nick. Sei ottimista al massimo eh?
- Sono realista!
- Alzati e va da lei.
- Se mi andrà ci andrò domani!
- Domani potrà essere troppo tardi!
- Disse colui che aspettò due anni!
- Ah ma fa quello che vuoi… Mi chiedo cosa ci faccio qui a perdere tempo!
Esce sbattendo la porta. Mi alzo e vado a sciacquarmi la faccia!
Mentre mi lavo la sua voce risuona nella mia mente forte e chiara.
Continua a chiamarmi.
‘Nick. Nick’
Sembra provenire dalla camera, non dalla mia mente. È troppo reale.
‘Nicholas’
Esco dal bagno… E… No… Non era la mia immaginazione.
I suoi occhi erano rossi, il mascara colato ha formato delle righe nere sul volto. I capelli sono leggermente scompigliati.
In quel disordine vedo solo una ragazza bellissima.
Lentamente mi avvicino a lei. A pochi centimetri dal suo viso mi blocco. Alzo un braccio e con il dorso della mano accarezzo delicatamente la sua guancia, asciugando una lacrima.
Kim.
Non capisco più nulla. Uno stormo di uccelli svolazza allegramente nel mio stomaco e gli occhi bruciano.
Ho una voglia matta di poggiare le mie labbra sulle sue. Su quel cuore perfetto che formano.
Poi d’un tratto è come se volassi. Le sue braccia grandi e forti mi avvolgono, lo fisso dritto negli occhi.
- Scusa.
Sussurro.
Poi quelle labbra che ho sempre desiderato, si avvicinano sempre di più…
- Avete fatto pace?
Le nostre fronti si poggiano l’una sull’altra e sorridiamo,
- Joe ma bussare?
- Ops. Mi sa di aver interrotto qualcosa.
- Tu dici?
Allungo la mano, prendo il cuscino e glielo lancio addosso.
Non può veramente aver interrotto tutto!
- Okok! Vado! Quando avrete finito vi aspetto di sotto per la cena!
Finalmente di nuovo soli.
- Vieni siediti!
Mi fa segno di sedermi sul letto, ma rimango paralizzata lì.
- Nick io…
Le parole non escono. O meglio, non so cosa dire!
- Kimberly io sarei voluto venire. Come…
Abbasso lo sguardo, sento una morsa allo stomaco che mi uccide.
- Non so come farmi perdonare per quello che ho detto prima, Nick!
- Le pensi veramente quelle cose?
- Prima si… Ora… Ho capito di essermi completamente sbagliata! Quel pensiero non avrebbe dovuto minimamente sfiorare i miei pensieri! Perdonami…
- Shh. È tutto passato!
Mi abbraccia, poggio la fronte sulla sua spalla e scoppio in lacrime.
- Nick veramente… S-scusa. Io non… Non… non volevo… Io…
- Basta. Mettiamoci una pietra sopra e andiamo avanti ok?
- Sicuro?
- Si!
Mi asciuga le ultime lacrime e sorride.
Quel sorriso che mi fa morire. Che scatena in me una tempesta.
- Vatti a sciacquare la faccia. Sei abbastanza buffa sai?
- Scemo!
Dico dandoli un colpetto sulla spalla.
- Vado a sciacquarmi e scendo. Tu va avanti ok?
- Come vuoi!
Prendo velocemente la borsa che avevo messo sul letto e corro in bagno. Beh faccio proprio schifo eh!
Mi lavo per bene e l’ultima traccia di trucco va via. Apro la borsa e recupero il kit d’emergenza.
Spazzolo i capelli, un filo di matita e burro cacao.
Ora sono pronta per riprendere in mano la situazione e andare avanti.
Scendo le scale, lascio la borsa sul divano e mi dirigo nella sala da pranzo.
- Che si mangi di buono?
- Oh sei scesa finalmente.
- Ma se sono stata via due minuti!
- Venti prego!!
- Non è vero!
- Guarda che ore sono!
Ops. Bene. Sono passati veramente venti minuti!
- Ma sono una ragazza io!
- Tu? Una ragazza? Ahahahah bellissima battuta complimenti.
- Cosa hai detto tu?
- Io? Niente!
- Joseph Adam Jonas ti odio!
- Ah si?
- Si!
- Bene!
- Bene!
Scoppiamo a ridere e corro ad abbracciarlo!
- Ti voglio bene fratellone!
- Anch’io Scemotta!
- Sono arrivate le pizzee!!
- Oh finalmente sto morendo di fame!!
Finito di mangiare usciamo in giardino e ci mettiamo sulle sdraio.
- Fa caldo sta sera.
- Già! Anche troppo!
Parte la suoneria del mio cellulare e fa spaventare tutti.
- Scusate ragazzi. Ma non sono io che ho messo una specie di cane all’inizio di una canzone.
Dico voltandomi verso Joe.
- Ehy non insultare Winston!
- Pronto?
‘Kim ma che fine hai fatto?’
- Scusa mamma! Sono rimasta qui a cena’
‘Ti è passata la fissa di New York?’
- Oh. New York… Mamma ne parliamo a casa ok? Comunque sto tornando! I colleghi di papà sono ancora lì?
‘Si!’
- Bene. Mi vorrei scusare ancora. A dopo mamma.
‘A dopo!’
- New York?
- Ehm. No nulla. Nick mi dai un passaggio??
- Certo andiamo. Poi mi dirai cos’è questa storia di New York!
- Oh nulla. Cose stupide che dico senza ragionare. Ora andiamo prima che i colleghi di mio padre se ne vadano!
- Ok.
Durante il tragitto un silenzio tombale ci invade. Ma non è uno di quei silenzi imbarazzanti. Si sta bene.
Dopo un tempo troppo breve sono già a casa.
- Scusa ancora Nick!
- Ancora? Non ti preoccupare. Basta così. Vieni!
Non me lo faccio ripetere due volte e mi tuffo fra le sue braccia. Dopo un lungo abbraccio lo saluto e scendo dall’auto.
- Ben tornata a casa.
- Signori, signore volevo scusarmi per l’equivoco di questa sera. Non era mia intenzione. E volevo anche scusarmi per non aver partecipato alla cena. Spero di poter recuperare un’altra volta!
- Oh non ti devi preoccupare. Veramente. È tutto apposto!
Sorrido timidamente e mi siedo sul divano accanto a mia mamma.
Questa serate sembrava essere iniziata male. E invece è finito tutto bene! Sono proprio felice. Si. Non poteva andare meglio.
Per fortuna Nick mi ha perdonata, e questo è l’importante. Anche se Joe avrebbe potuto non interrompere quel momento. Sarebbe stato bellissimo concludere tutto con un bacio. E invece…
- Kim!?
- Si?!
- Vieni aiutami a servire la torta.
- Certo!
E mentre tutti guastano felici la torta. Sorrido. Per tutti i bei momenti passati con lui in questi tre mesi.