Ma ciao :) 
prima di tutto vi ringrazio per le recensioni: Mille grazie *.*
Si, ci ho messo un po' per stendere il capitolo, ma piu' andavo avanti e' piu' mi faceva schifo. Cosi' l'ho riscritto da capo...Beh, questo e' il risultato finale!
Ditemi cosa ne pensate perche', come sapete, le recensioni sono sempre gradite e (fidatevi!) non vi mangio se ne lasciate una!
Insomma...Buona lettura!

Capitolo 3 - Bella

Non potevo odiare Rose, dopotutto lei non sapeva.

Non poteva minimamente immaginare che conoscevo Edward, tantomeno che era il padre di mia figlia.

Non potevo nemmeno odiare Edward, perche' invece di dirgli che aspettavo un figlio da lui sono scappata.

La verita' e' che potevo odiare solo me stessa. E mi accorsi di quanto fossi stata stupida ed egoista; Avevo negato ad Alice un padre e a Edward una figlia.

 

Ma, per quanto mi costasse uno sfororzo enorme, finsi un sorriso cordiale e mi sedetti a tavola.

<< Piacere mio, sono Isabella >> dissi con voce flebile dopo che lui si presento'.

Mi guardo' a lungo analizzando il mio viso; stava ricordando. << Swan? >> domando' incuriosito.

<< Swan >> acconsentii.

Sul suo viso apparve un sorriso, un misto di malizia e divertimento << Ti ricordi di me? >> 

E come non ricordarlo. Avrei voluto sbatterglielo in faccia, gridargli di avermi toldo l'innocenza e quel che restava della mia addolescenza.

Come faceva ad essere cosi' davanti a Rose?!

<< Vi conoscete? >> Ora era Rose a parlare, e questo mi fece sentire ancora piu' in colpa. Toglietemi tutto, pensaii, ma non la sua amicizia.

<< Andavamo assieme al liceo >> Cos'altro potevo dirle? Abbiamo fatto sesso e sono rimasta incinta? No, non cosi'.

 

Il resto della cena prosegui' benone. Per fortuna Edward nutriva un po' di rispetto nei confronti di Rose ed evito' di parlare dei "cari e vecchi tempi".

Per me, invece, fu una tortura. 

Rivederlo cosi', dopo tanti anni, era davvero...strano.

Fu quando fummo da sole che Rosalie decise di aprire l'argomento: << Hai avuto una storia al liceo con Edward, vero? >>

Abbassai lo sguardo e un forte senso di vergoga si impossesso di me << Non proprio... >> sussurrai.

<< Ci sei andata a letto allora? >> chiese alzando un soppracciglio.

<< Si >> ammisi.

E fu allora che mentii spudoratamente alla persona che piu' mi e' stata vicina: << Non provo niente per lui, Rose, per me non c'e' problema se ci stai insieme >>

<< Ti voglio bene >> Disse lei schioccandomi un bacio sulla guancia e abbracciandomi tanto da strangolarmi.

 

Mi sentivo un mostro. 

Gli insulti piu' brutti che avevo ricevuto in tutta la mia vita mi sembravano adatti a ME.
Si, pensaii, ero falsa come mi aveva definita Jessica.
Ed ero anche una fallita, come disse mio padre. 

 

Le parole mi uscirono dalla bocca senza pesare, cosi' come le mie lacrime e la mia voce tremante: << Rosalie, devo dirti una cosa >> sussurrai.

...Perdonami, ma non posso piu' mentire.