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Autore: Lyra Lancaster    26/08/2011    1 recensioni
Questa è la prima fanfiction che scrivo su EFP.
Parla di un personaggio inventato da me, Artemis Alberti, ipotetica figlia del Gonfaloniere, che viene a conoscenza della guerra tra Templari ed Assassini in parallelo ad Ezio.
Questo è il primo capitolo rivisto. Avevo commesso un imperdonabile errore storico e mi scuso con tutti voi. Buon proseguimento di lettura.
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ezio Auditore, Leonardo da Vinci , Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Del doman non c'è certezza 5

- Capitolo 5 -

Chi vuol esser lieto sia

Il suono cristallino e pieno delle campane a festa si diffondeva velocemente per le vie delle città, annunciando il matrimonio della figlia del Gonfaloniere e del rampollo dei Pazzi
Lei giunse al cospetto della chiesa che tanto amava al terzo rintocco, vestita di sera bianca, broccato e pizzo, con i capelli intrecciati con fiori d'arancio.
Così percorse la navata, lunga un'eternità, che la trasportava verso un destino diverso da quello che desiderava lei.
Vieri non riusciva a staccarle gli occhi di dosso e sorrideva gentilmente. Lui sì che era felice di sposarla.
Appena a fanciulla arrivò all'altare l'organista smise di suonare ed iniziò il rito nuziale.
La giovane decisamente non stava seguendo la messa e lo scambio degli anelli arrivò troppo presto e fu scandito dal battere furioso del cuore di Artemis.
"Io vi dichiaro marito e moglie. Lo sposo può baciare la sposa". Il vescovo pronunciò queste parole pompose con solennità, e Vieri le circondò la vita in un abbraccio mentre si appropriava delle sue labbra con delicatezza, forse per rispetto degli invitati. Posò i suoi occhi in quelli di Artemis e, per la prima volta, la ragazza si accorse che lui la guardava non con lussuria, come aveva pensato con disprezzo fin ora, ma con quella che sembrava essere la carezza di Cupido. Realizzava solo ora che Vieri de'Pazzi, suo marito, era innamorato di lei.
Il pranzo fu caotico e si protrasse fino quasi sera, quando gli sposini partirono in carrozza per la loro residenza nella città di San Giminiano.
Messer Vieri attese che furono fuori città prima di parlare: "So che non mi amate, Artemis. E non vi chiedo di diventare pazza di me da un momento all'altro. Questo è un matrimonio combinato, creato solo per interesse di entrambe le parti ed è importante che voi ci diate un figlio. Non solo per il casato dei Vieri, ma anche per il vostro, Artemis. Forse ora non capite le mie parole ma un giorno vi sarà spiegato tutto... Sapete, siete davvero bellissima". Sorrise, mirando il suo volto circondato dai raggi infuocati dal sole al tramonto, che la investivano di una luce quasi sovrannaturale.
Tuttavia lei non si fece incantare dal complimento: "Messere, se comunque è qualcosa che devo venire a sapere non è meglio dirmela subito". Era curiosa di sapere il significato di quelle parole sibilline.
"No, mia signora". Le diede un bacio, ma con più passione del primo, schiudendo le sue labbra delicatamente per permettere alla propria lingua di giocare con la sua. Artemis ne rimase stupita e un po' imbarazzata. Dopotutto quello era il secondo bacio che riceveva in tutta la sua vita. Cercò di rispondere, più che per una sfida personale che per altro e Vieri si ritrasse da lei sorridendo. "Mi dispiace, non dovevo essere così avventato. Comunque ci state provando ... sarete un'ottima moglie, Artemis." Questa volta le baciò una guancia.
Il viaggio fu lungo e la giovane si addormentò a causa della tensione accumulata e perché in quei giorni aveva dormito tre o quattro ore a notte per lavorare ai manoscritti, che aveva nascosto nel baule insieme alla boccetta di diluente donatale da Leonardo da Vinci.
Una volta giunti a destinazione Vieri la svegliò scuotendole gentilmente una spalla. Quindi la aiutò a scendere mentre la servitù sistemava i bagagli della coppia.
La villa era di un delizioso color crema e il portone principale dava su un cortile curato con piccole aiuole. Vieri la condusse verso la porta d'ingresso, per poi mostrarle la loro nuova dimora dalle fondamenta fino alla camera matrimoniale, dove la congedò affinché le ancelle la preparassero per la prima notte di nozze.
Mentre si adagiava nell'alcova si rese conto di non sapere il motivo per cui avevano lasciato la città; forse, si rispose, per affari. Era sempre quella la scusa. Affari. E il fatto che suo marito avesse un segreto da rivelare la rendeva nervosa. Cosa ci voleva a dire quattro parole? Non era mica una traduzione dal greco antico.
"Vedo che siete pronta". Il suo sposo indossava solo una casacca bianca e un sorriso dolce.
Artemis si limitò a sorridere, conscia di quello che la attendeva.
Lui  si sdraiò sul letto accanto a lei e le posò un bacio sul collo marmoreo e le sussurrò "Vi piacerà", poi le accarezzò il capo, facendo passare le dita tra i morbidi capelli ramati e le slacciò lentamente la sottoveste. La fanciulla cercava di respirare regolarmente e non riusciva a capacitarsi di come potesse provare eccitazione al tocco caldo delle mani di un uomo che non amava.
Invece conosceva il motivo, dopotutto aveva diciassette anni, non due.
Lui si posizionò tra le sue cosce, si chinò, la baciò a lungo, intensamente e si levò la casacca, mostrando il fisico olivastro in perfetta forma per poi levare anche la sottoveste di lei. La baciò nuovamente, accarezzandole il corpo giovane che fremeva sotto il suo tocco.
Così fecero l'amore e Artemis si addormentò con il sorriso sulle labbra: forse la vita matrimoniale non era poi così tremenda.




Bene bene. Eccoci giunti al capitolo 5. Avete tenuto duro eh? Complimenti a tutti voi. xD
Già. Mi prendo un po' dello spazio riservato alla storia per dirvi un paio di cosucce.
Innanzi tutto grazie a tutti voi che state leggendo la mia storia e anche a voi che avete commentato o commenterete. Sappiate che i consigli o le critiche di qualsiasi natura sono ben accetti. In questo modo potreste aiutarmi a migliorare lì dove ho sbagliato, quindi vi ringrazio anche per gli errori che mi avete segnalato o che mi segnalerete.
Poi i titoli. Forse lo sapete e se non lo sapete ve lo dico, che il titolo della mia fan fiction è tratto da "Trionfo di Bacco e Arianna" di Lorenzo de' Medici, così come quello del capitolo 1 e anche i "Bacco e Arianna" del capitolo 2 provengono da lì e, forse, anche altri in seguito perchè è una poesia che mi piace °w°.Così cercherò di dare ad ogni capitolo un titolo tratto da autori del Rinasciemento perchè la trovo una cosa molto carina e azzeccata! (Fin ora ho citato anche Pulci e Poliziano u.u)
Ora vi lascio alla lettura dei capitoli seguenti, sperando che questo Assassin's Creed II riveduto e corretto vi piaccia. ^^
  
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