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Autore: Daequan    26/08/2011    1 recensioni
Solo alcuni possono capire quanto maschio e maschera suonino simili. Tra essi, i più fortunati sono poeti. Gli altri, presumibilmente, poesie.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C'è poco da dire.

L'uomo che si strappa le vesti lo credono donna,

e lo deridono.

Loro ridono.

Solo lui lacrima in silenzio,

e lamenta abulia di parole.

Tutti, là fuori, conversano.

Egli piange perché

non può piangere.

Gravano in groppa

grovigli meccanici

di gesti rassicuranti.

Egli è fatto uomo, e nessuno se ne chieda.

 

Disperde pianto e dal pianto è disperso,

perde l'amore e perde sé stesso

e l'amore perduto è lui, ed è in tomba

e ne è fuori distrutto.

Quell'uomo che lui piange è lui, uomo che piange.

E le parole lacrimose si ripetono fino a spremersi

e nettarsi.

Suoni, ovattati e futili.

Forse se avesse avuto ancora un uomo da amare

il coraggio di dirsi, sì, omosessuale,

lo avrebbe trovato, ma

"la vita fugge, et non s'arresta una hora."

   
 
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