Era un Sabato sera come gli altri,pieno di agonia infinita.
Presi più volte il cellulare tra le mie mani fredde , cosa stavo aspettando?
Mi stesi su quel grande letto che sembrava di pietra,e incomincia a scavare nella mia memoria.
Cosa mi stava succedendo? Perché ero così triste? Le lacrime cominciarono a riempirmi gli occhi,ma non uscirono dalle mie orbite.
Mi lasciai trasportare dalle emozioni.
Mi ritrovai piena di sangue,sangue che sgocciolava dalle mie piccole braccia:sono così fragile?pensai,queste parole rimbombavano come se fosse una punizione nella mia mente e vedevo ancora sangue scorrere su quelle coperte bianche.
Un rumore forte mi interruppe,veniva verso la mia camera:cosa dovevo fare?non volevo che mia madre mi vedesse ancora così.
Tolsi quelle coperte sporche e le buttai nella lavatrice,poi avvolsi delle bende ai polsi e ci riposi su dei bracciali massicci.
Presi la prima cosa che trovai sul comodino e la fissai come se fosse interessante.
Appena sentii il rumore della porta pronunciai cose senza senso,tra cui:non mi sono tagliata ancora,mamma,tranquilla è tutto ok haha. Appena alzai la testa per stamparmi il finto sorriso vidi i suoi riccioli scuri che gli contornavano il viso come se fosse un'angelo.
Sospirai e feci un passo indietro tenendomi con le mani,mentre lui continuava a fissarmi con quell'aria delusa.
Mise le sue mani rigide sul viso e si inginocchiò al mio letto,dalla sua bocca uscivano solo parole che mi foravano il cuore.