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Autore: Nikaido    29/04/2006    4 recensioni
"E qui entri in gioco tu [...] l'unica incognita nel mio passato, l'unica certezza nel mio presente."
"Voglio poterti rincontrare un giorno e voglio poterlo fare ostentando di nuovo il mio nome. Voglio tornare a vivere nel mondo dei maghi. Voglio un'altra possibilità [...]. E voglio che tu non sprechi la tua di possibilità."
Salve a tutti questa è la mia prima vera long fic! Spero che vi possa piacere ^___^ le critiche sn molto gradite! a presto, Gin
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La rossa si sentiva abbastanza tranquilla in quel momento e con un poco convinto “Arrivo, arrivo” aprì la porta senza prima guardare attraverso lo spioncino…. Errore fatale! La corsa della porta andò fino in fondo e il colpo della maniglia contro il muro non servì assolutamente a riportare la ragazza nel mondo reale… Lo sguardo era a dir poco sconvolto, tutta la sua figura era rimasta freddata sulla soglia della porta per la sorpresa e la bocca le era comicamente rimasta aperta sulla “a” dell’“allora?” che aveva tutta l’intenzione di pronunciare, intenzione sfumata appena aveva messo a fuoco chi le si parava davanti in uno stato pietoso: con un braccio poggiato sullo stipite della porta di Ginny, il fiatone, i capelli bagnati e scomposti e un paio di occhi da far venire la pelle d’oca per quanto erano rossi… Blaise non stava affatto bene.
Eppure la rossa non aveva volutamente fatto caso alle condizioni del ragazzo, l’aveva semplicemente afferrato per il bavero della giacca e l’aveva strattonato in casa. Blaise era talmente rintronato che si era accorto di aver ricevuto un pugno in bocca solo dopo essersi sbilanciato, essere scivolato sul tappeto infido ed aver battuto la nuca contro il muro… neppure guardando l’uomo a terra rantolante mente sputava nella mano un po’ del sangue che gli riempiva la bocca la rossa riusciva a provare pietà… non seguiva le parole sconnesse che l’altro pronunciava. Un odio sempre più grande la devastava dall’interno… un odio che voleva e doveva scaricare, riversare su quell’infido bastardo che cercava equilibrio sul tappeto di ingresso di casa sua!!!
Appena lo vide girarsi per poter appoggiare i palmi a terra gli si fece addosso e gli diede un pestone su una mano mentre con l’altra gamba già caricava e sferrava il calcio che fece di nuovo ribaltare il moro con le spalle a terra!! Non contenta gli diede una tallonata sotto lo sterno spezzando il respiro già irregolare dell’altro! Qualcosa di anomalo la pervadeva.. un insano desiderio di fargli il maggor male possibile!! In denti digrignavano come fosse stato un predatore schiumante di rabbia e già le mani avevano nuovamente stretto il bavero della camicia sgualcita mentre una, due, tre, quattro volte il rovescio di quella che da esile mano si era trasformata simbolicamente in un badile di ferro aveva colpito la faccia di Blaise!! Poi come se d’improvviso il contatto con quell’”essere” le avesse fatto schifo, Ginny strattonò e spinse in basso il ragazzo che così non potè affatto evitarsi di battere per l’ennesima volta la nuca contro il freddo pavimento…
In tutto il trambusto la rossa non si era affatto accorta che Draco era arrivato di gran carriera nella stanza e che le stava abbaiando contro furiosamente… la ragazza stava per sferrare l’ennesimo calcio nel costato al ragazzo quando si sentì tirare il pantalone e si accorse che il cucciolo le si era attaccato nel vano tentativo di attirarne l’attenzione…
La vista della piccola palla di pelo l’aveva tranquillizzata all’istante e con ancora il fiatone fece un passo indietro rispetto il corpo riverso del Zabini per accosciarsi ad accarezzare distrattamente il cane… la vista del cucciolo l’aveva distratta poiché le era ritornato in mente come Draco le avesse vietato di esporsi più del dovuto in aula e come le avesse assolutamente proibito qualunque azione fuori di testa… ma quel verme… quello schifoso bastardo responsabile di tutto…. Responsabile di quell’assurda situazione… si.. si era presentato alla sua soglia!!! Ma con che coraggio poi??? Come diavolo aveva osato presentarsi a lei dopo quello che aveva causato all’ultimo erede Malfoy??!!?!
Nuovamente accecata dall’ira aveva malamente scostato il piccolo per lanciarsi sul giovane ancora semi cosciente… ma poco le importava della sua situazione psico-fisica!! Gli si mise a cavalcioni sugli addominali e senza neanche saper come fare iniziò a sferrargli pugni a casaccio in qualunque posto riuscisse a raggiungere!! Incurante dei rantoli del ragazzo! Incurante del dolore alle mani!! Incurante dei piccoli canini di Draco piantati nella gamba!! Incurante di ogni cosa fuorchè del folle furore che le ardeva come stelle negli occhi!! Quella era la sua vendetta e non si sarebbe fermata… non questa volta!! Si era alzata solo un attimo per prendere fiato, gli occhi vermigli puntati sulla figura ormai più incosciente che cosciente… storse la bocca nel vano tentativo di manifestare il proprio di sprezzo… continuava a non sentire nulla… né dolore, né suono, né olfatto, né gusto… vedeva solo il suo obbiettivo!! Pose il proprio piede sotto al mento del ragazzo cominciando a premere la giugulare a regola d’arte… in fin dei conti era quella la prima volta in cui la sua conoscenza medica dell’anatomia umana le tornava così utile… poteva sentire sotto la sua pianta del piede il battito cardiaco del moro farsi sempre più fievole fino quasi a scomparire… tra i rantoli disperati e le sillabe disconnesse la rossa non distinse nessun suono… nessun suono fino a quando il moro non pronunciò una parola…
“P-Pot….er-“
A quel nome rantolato con un filo di voce paragonabile ad un filo di seta purissima la ragazza smise di premere facendo un balzo indietro finendo per cadere su Draco e indi a terra…
“Potter cosa lurido verme?? Anche in questa situazione continui a contare sul suo aiuto maledetto bastardo traditore??” il ragazzo agonizzante dopo aver tossito su un fianco altro sangue cercò di articolare alcune parole…
“E’… lui… sol- lui… credi…credimi Weas-“ ma prima che potesse completare il cognome della ragazza si era ritrovato pinzato nella morsa della sua mano che gli chiudeva nuovamente le vie respiratorie!!
“Tu… sporco, lurido, pezzo di merda! Schifosa serpe… non ti credo!!”
“Sub-acta... tot… totali-ia!”
A quelle poche parole davvero la rossa si ritrasse inorridita portandosi le mani alla bocca.. lei sapeva di cosa il moro stesse parlando… la Subacta totalia…
Totalmente dimentica di ogni sua intenzione precedente si alzò mecanicamente e chiuse la porta d’entrata aperta nella foga poi senza ragionare più del dovuto si diresse al cucinino da cui prese la bacchetta e facendo levitare il giovane Zabini lo portò fino in salotto adagiandolo su un divano comodo e spazioso. Dopo un breve accertamento si concesse di sedersi su una sedia poco distante semza mai staccare gli occhi dal giovane perdendosi in ricordi lontani…
Quell’incantesimo… no anzi.. quella maledizione… ricordava perfettamente come, quando e da chi le era stata presentata… era stata l’unica maledizione di cui lei avesse mai conosciuto l’inventore e il soggetto in questione era niente meno che Harry James Potter. Dopo la scuola il moro aveva passato mesi e mesi chiuso il laboratori vari a perfezionare pozioni, incantesimi e maledizioni, ma la peggiore di tutte era certamente la Subacta Totalia poichè i suoi effetti “collaterali” erano molto ingenti sul soggetto cavia… Ginny a suo tempo era rimasta sconvolta e inorridita poiché la Subacta non era altro che una Imperius potenziata all’estremo che toglieva completamente ogni volontà all’assoggettato il quale seguiva uno schema predefinito dall’incantatore senza dover mai ripetere la magia.. insomma era una garanzia di fedeltà al 100% poiché il flusso di assoggettazione non veniva mai interrotto. Lei stessa era rimasta vittima di una Subacta primordiale ed imperfetta dato che si era rifiutata di curare le cavie umane che Potter utilizzava per fare i propri esperimenti, ma una volta liberatasene aveva fatto ben attenzione a non finire due volte nella stessa rete… aveva evitato di denuncare il moro alle autorità perché era convina che mancando chi gli avesse rimesso a nuovo le cavie dopo le sue prove avrebbe desistito… così non era stato e ora la giovane rabbrividiva al pensiero di quante persone potevano essere state devastate psichicamente dal folle salvatore del mondo magico al fine che lui creasse la quarta maledizione senza perdono…
Ancora assorta nelle proprie riflessioni dapprima piano e poi sempre più feroce si fece strada in lei il dolore alle mani e alla gamba dove chiaramente aveva escoriazioni se non vere e proprie ferite da “dente da latte”, dopo aver lanciato un’occhiataccia al responsabile del danno, cioè Draco, si diresse in cucina per trovare del ghiaccio che le potesse dare del sollievo alle nocche indolenzite dai colpi mentre per le escoriazioni e le lacerazioni la situazione era presto conclusa grazie ad un tocco di bacchetta magica… il ghiaccio era stato il toccasana che le aveva strappato più di un lamento di sollievo… ora non restava altro da fare che rimettere in sesto Zabini…
Zabini…
E al nome del moro non potè fare a meno di ricollegare anche quello del biondo… con tutti gli annessi e connessi che la fecero di nuovo cadere in un profondo stato di disperazione e dolore… sensazioni che poteva esternare in un unico modo… si accasciò a terra con la schiena poggiata al muro mentre ancora stringeva il ghiaccio che piano piano le si scioglieva colandole acqua lungo il polso fino al gomito e di nuovo… di nuovo si mise a piangere… dapprima fissando un punto oltre l’infinito di fronte a lei.. poi osservando il soffitto senza vederlo.. e poi, man mano che l’intensità dei singhiozzi si faceva più forte, abbassò il capo… finendo per stringersi la testa tra lemani e nascondendo il viso rigato di lacrime tra le ginocchia…
La rossa si era persa nelle pieghe del proprio dolore per chissà quanto tempo, ma ad un certo punto avvertì chiaramente la presenza di qualcuno dentro la cucina e quando ebbe alzato lo sguardo si ritrovò ad incrociare il proprio sguardo con l’unico occhio blu profondo del Zabini che non fosse troppo pesto… il ragazzo si reggeva in piedi a stento, era palese che stesse per crollare a terra svenuto: con una ano si reggeva al muro mentre con l’altra si teneva il costato dove era stato ripetutamente calciato dalla rossa. Eppure Gin non si sentiva affatto in colpa per averlo ridotto in quello stato: nonostante avesse scoperto che le intenzioni del moro non erano dettate dalla sua reale volontà non riusciva a non disprezzare quell’uomo che le si trovava davanti con uno sguardo mesto degno del più pentito dei pentiti. Eppure…
Eppure…
Con un gesto svogliato e poco convinto della propria bacchetta rimise a nuovo tutti i tagli superficiali del moro il quale si lasciò andare dapprima in un soffio di sollievo e poi accennando un sorriso stiracchiato… nonostante tutto per i lividi ci sarebbe voluto parecchio tempo.
“Weasley.. io… io non so come farmi-“ i movimenti di diniego della rossa l’avevano fermato… eppure la giovane non pareva intenzionata a parlare. “Te lo giuro Weasley! Io non volevo.. non sapevo davvero cosa stessi facendo! Non l’avrei ma-“
“Ma l’hai fatto… l’hai fatto.. tu-“ Gin si era di nuovo interrotta abbassando lo sguardo per spezzare un singhiozzo… non accennava ad alzare più il capo…
“Dio Weasley… Draco… lui è stato tutto per me! il mio miglior amico! Il mio fratello minore! Il mio fratello maggiore! La mia protezione e la mia paura più grande! Lui ha rappresentato tutto e rappresenta tutto anche adesso per me!! quando… quando l’ho visto odiarmi… da dietro il bancone, con quei suoi occhi azzurri tremendi.. capaci di sembraer ghiaccio alle volte… io mi sono sentito morire e questo deve avermi liberato… Weasley io… io darei la mia vita per farlo uscire adesso!! Ma tu DEVI credermi!”
La rossa lo osservava senza vederlo davvero… però aveva sentito le sue parole e stava riflettendo seriamente, valutando vantaggi e svantaggi… forse… forse davvero il Zabini avrebbe potuto aiutarla… stava andando contro ogni raccomandazione che Draco le aveva fatto e contro ogni divieto, ma in fin dei conti lei era stata da tutta la vita una Weasley e le sue generazioni passate non si erano mai distinte per l’aderenza alla legge quindi non si sentiva affatto in colpa, magari avrebbe fatto meglio a non far sapere in alcun modo a nessuno le sue intenzioni né tanto meno che voleva invischiare in un complotto al potere uno dei più importanti funzionari pubblici del mondo magico…
Ginevra Weasley aveva trovato in Blaise Zabini un ottimo alleato.


Finito… gente… chiedo umilmente perdono a tutti per il ritardo mostruoso… scusatemi vi prego!! >.< vi adoro e vi farò un monumento se continuerete ad leggere questa storia… un grazie a tutti!!! A prestissimo!!

  
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