Ragazze, scusate se vi ho fatto aspettare. L'estate mi rende molto pigra e tra l'altro ho molto da fare. Scusatemi ancora. Spero che il capitolo vi piaccia. Continuate a seguire la mia storia e pretendo recensioni :D Buona lettura!

Capitolo 6.
L'ultima carta.

Draco si staccò dalla ragazza facendo dei passi in avanti, era molto soddisfatto, perciò diede una pacca sulla spalla al suo amico.

 - Grazie amico. Andrò da lui tra pochi minuti.
 
 - Ok, ci vediamo dopo. Ti aspetto nei sotterranei.

Detto questo Blaise uscì dalla stanza lasciando i due di nuovo soli. Hermione era spaventata e non riusciva a nasconderlo. Draco la fissava dolcemente. 

 - Che gli farai? Sputò dalla bocca Hermione all’improvviso.
 
 - Oh, non lo so. Che c’è? Ti fa pena? 

 - No, solo.. Non fargli del male. 

 - Perché? Disse furioso il biondo. 

 - E’ pur sempre una persona cara per me. E non sarai tu a vendicarti. Perciò torna dalla tua ragazza e non immischiarti in affari che non ti riguardano.

Hermione disse quelle parole senza pensarci e Draco era sorpreso, troppo. Così si avvicinò alla ragazza. 

 - Ascolta stupida mezzosangue, ti ho salvato la pelle, ti ho portato a casa mia, ti ho curato, ho litigato con Astoria per te, ho deciso di mettermi nei guai per vendicarti di lenticchia e tu? Ora mi dici questo?  

 - Io non ti ho chiesto nulla di tutto ciò! Disse sbraitando la ragazza. 

 - Allora vattene e fatti scopare ancora da quello straccione! Disse Draco urlandole in faccia.

Detto questo Hermione gli mollò un ceffone talmente forte che il ragazzo andò a finire contro la parete.

Draco furioso per quell’ affronto la spinse facendola stendere sul lettone. La spinta stropicciò la gonna della ragazza, le si vedevano le coscie nude, Draco cancellò quella visione dalla sua mente.
Hermione cercò di alzarsi con fatica da quel letto per andarsene. 

 - Ti chiedo scusa. 

 - Troppo tardi.

 - Non hai le forze per smaterializzarti. 

 - Questo lo dici tu!

La ragazza non riusciva a reggersi in piedi, e provando a smaterializzarsi cadde a terra esausta.
Il ragazzo la sollevò e la poggiò sul letto. I due si addormentarono così, tra sguardi e sussurri.

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Hermione era stata la prima a svegliarsi, voleva andarsene, e subito. Sarebbe andata da Ginny.
Così prese le poche cose che aveva e si smaterializzò senza far rumore. Non voleva più vedere quel biondino. Le aveva straziato il cuore.

 *Puf. Hermione era nel salotto di Ginny.

 - Ma Blaise, che stai facendo? Disse ridacchiando la ragazza che non aveva sentito Hermione arrivare.

 - Oh, Weasley non muoverti, ci metterò un attimo. Disse Blaise con malizia.

Hermione pensò: Cazzo se Blaise mi vede qui lo dirà a Draco. Sarà meglio nascondermi!

La ragazza si nascose in bagno sperando che nessuno dei due entrasse.

Per sua sfortuna qualcuno vi si stava dirigendo, lei sperò vivamente che fosse Ginny, perciò si nascose dentro la doccia.

La ragazza entrò in bagno canticchiando così Hermione uscì senza spaventarla. 

 - Her ..
 
 - Stai zitta! Non fiatare! 

 - Ma che ci fai quiiii? Disse sussurrando Ginny.

 - Te lo spiego solo se mandi via quel Blaise. 

 - Vabene rompiscatole. Disse sorridendo la Weasley. 

 - Ahh! Dimenticavo! Non dire nulla a Blaise!

Detto questo la rossa annuì andandosene. Tornò dopo pochi minuti facendo uscire la ragazza dal bagno.

 - Allora, che fine hai fatto? Che sono quei graffi? Perché non eri in casa? Dove cazzo sei finita sti giorni? E perché sei qui in pigiama?  

 -Calmati. 

 - No spiega. Sei stata con Malfoy? 

 - Si, ma questo perché tuo fratello… 

 - Si??

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Draco si era appena svegliato, la ragazza non c’era, ma come era possibile? Forse era soltanto andata in bagno.

Il ragazzo aspettò la ragazza ma nulla, non c’era traccia di lei, così andò in bagno per controllare. Non c’era. Era andata via. Forse era andata a casa sua. Doveva chiederle scusa.
Una voce squillante echeggiò in salotto. 

 - Amore miiiiioo. 

 - Ciao Astoria. Disse distaccato il biondo.
 
 - Stasera si va a ballare. Disse sorridente la ragazza. 

 - Mmh, no, non mi va per niente. 

 - Ma perché? Disse offesa la ragazza. 

 - Non mi va, tutto qui.

Astoria doveva trovare un piano infallibile per dividere quei due. 

 - Hermione? Dov’è?  

 - E’ andata via, perché? 

 - Oh, nulla. Ora vado, a stasera amore. Disse ridendo la ragazza.

Qualcun’ altro stava chiamando il ragazzo. 

 - Draco!  

 - Blaise dimmi. 

 - E Ron?

 - Cazzo! Come ho fatto a dimenticarmene? Vado subito da lui.

Beh, in effetti era un po’ strano dimenticarsi di una cosa così importante. Malfoy però non riusciva a non pensare a quella sporca mezzosangue. 

 - Dov’è il prigioniero? Disse il biondo rivolgendosi a una guardia.  

 - Infondo, la prima cella a sinistra.

Il ragazzo avanzò fino a quando lo vide. Vi erano altre due guardie poste alle estremità della cella. Il rosso lo guardava spaventato. 

 - Fatemi entrare. Disse Draco rivolgendosi alle guardie.

Le guardie annuirono e aprirono la cella per consentirne l’accesso al ragazzo.  

 - Allora Ronald Weasley, tu sai perché sei qui?  

 - No. 

 - Non lo sai? Disse Draco strattonandolo a terra. 

 - Sei sordo? Ho detto che non lo so! Disse ancora più spaventato Ron. 

 - Hermione Granger. Potrebbe aiutarti questo? 

 - … 

 - Rispondi lurido bastardo! Disse calciando il prigioniero. 

 - Lascia che ti spieghi.

Draco lo alzò prendendolo dal collo.

 - Prenditela con le persone come me Weasley! Vediamo se ne hai coraggio!
 
 - E’ stato un errore! Mi avevano fatto bere un incantesimo!

 - Che incantesimo? Disse incuriosito il mago. 

 - Ah, non lo so. So solo che sono cambiato dopo quell’incantesimo. 

 - Chi ti ha dato questa pozione? 

 - Harry Potter. 

 - Sai perché te l’ha data? 

 - No!

Draco lasciò il rosso, e uscì dalla cella.  Ordinò alle guardie di prendere Harry Potter e uscì dai sotterranei.

Ora doveva trovare Hermione.

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 - Allora? Disse Ginny con curiosità.

La Granger raccontò tutto alla sua migliore amica che diventava sempre più furibonda. 

 - Non posso crederci! Disse la Weasley.

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Ormai era sera,  Astoria decise di prepararsi al meglio. Ora doveva giocare la sua ultima carta.
Biancheria di pizzo, tubino aderente, tacchi alti, capelli mossi, rossetto impeccabile e una bottiglia di whiskey incendiario.
Aveva tutto.

Si recò a casa del biondo. Venne accolta dall’elfo Dobby che la fece adagiare su una di quelle splendide poltrone nere di pelle.
Lei però osservava altro.Osservava il ragazzo. Lo voleva a tutti i costi.  

 - Ciao Astoria.  

 - Ciao amore mio. Disse la ragazza porgendole un bacio sulle labbra. 

 - Che ci fai qui? 

 - Stasera festeggeremo. Io e te. 

 - E perché?

 - Perché ho voglia di passare una serata diversa dalle altre. Disse sorridendo la ragazza. 

 - Inoltre ho portato una bottiglia di Whiskey incendiario. Disse Astoria mostrandolo e appoggiandolo sul tavolino di vetro. Aggiunse la ragazza.

La ragazza si affrettò a ordinare all’elfo 2 bicchieri. Quando li ebbe vi versò il whiskey e tenendolo per mano esclamò: A noi due.

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Era il sesto bicchiere di whiskey per il biondino. Ormai dava i numeri. Ciò che voleva Astoria.

Portò il ragazzo in camera, Draco riusciva a malapena a reggersi in piedi, così si poggiò sul letto. La ragazza si mise sopra di lui, voleva provocarlo.

Entrambi sapevano ciò che volevano. Astoria svestì il ragazzo e Malfoy svestì laragazza.
Quella notte fecero sesso.

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Le ragazze erano ormai a letto, erano molto stanche, avevano parlato tutta la sera e Hermione doveva andare a lavoro. Ormai si sentiva molto meglio.
La Granger pensava a Draco, chissà se lui stava pensando a lei. Chissà se la stava cercando. La ragazza si addormentò.

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Draco sentiva delle fitte alla testa.
Si alzò di scatto ma con fatica, non ricordava assolutamente nulla.

 - Astoria!!! Disse spaventato il biondo.

La ragazza infastidita si alzò. 

 - Che c’è? Che succede?  

 - Che cazzo ci fai qui? E perché siamo nudi? 

 - Non ti ricordi birichino? Disse con un sorriso malizioso la ragazza.

Draco si alzò in fretta. 

 - Esci da questo letto, immediatamente.  

 - Draco, ieri abbiamo fatto sesso e non ho messo nessuna precauzione, sono incinta. Disse sorridendo Astoria.