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Autore: _hariken    29/08/2011    6 recensioni
E' già la secondo che pubblico in giornata, ma ho la febbre e non posso muovermi dal letto quindi... scrivo!
Oh, tra l'altro questa la dedico... Bè, la dedico a tutti quelli che la leggeranno, ho finito le persona a cui dedicare!
Oh, sia chiaro, nel libro, il prigioniero di Azkaban, non si accenna a questo litigio, ma a quello su Crosta, ma dato che quello è troppo usato per i miei gusti, allora ho inventato un nuovo litigio.
Dal testo:
[...]Perchè Hermione Granger è così, fuori dagli schermi.
Per questo io la amo.
Sì. L'ho finalmente confessato a me stesso.
Amo Hermione Jean Granger. [...]
Spero vi piaccia!
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Fuori dagli schemi.

 

Entro in sala Comune.

E' vuota, cè solo lei.

Sta piangendo.

E' colpa sua, lo sento.

Mio fratello Ron la pagherà, un giorno, per averla trattata così male.

Mi siedo accanto a lei, ha il viso stanco e arrossato per il pianto.

E' in camicia da notte ma non ci faccio caso, e le chiedo che succede.

Fa una pausa, probabilmente sta pensando se dirmelo o no.

Non siamo mai stati grandi amici.

Io per lei sono sempre stato solo Fred Weasley, e lei solo Hermione Granger.

Solo finchè non mi ha sorriso, per la prima volta.

Un sorriso.

Un sorriso, solo un sorriso.

Un sorriso che però trascinò con se anche il mio, e non potei fare a meno di sorridere.

Con lei.

Per lei.

Non si dovrebbe aprire con me, sono il fratello di colui che la fa stare male, ma invece lo fa.

Perchè Hermione Granger è così, fuori dagli schermi.

Per questo io la amo.

Sì. L'ho finalmente confessato a me stesso.

Amo Hermione Jean Granger.

Mentre io faccio queste riflessioni, lei si apre con me.

Mi dice come mai sta piangendo, e i miei sospetti si rivelano fondati.

Ronald.

Le ha detto che è una secchiona, che i suoi amici le stanno accanto solo perchè è una falsa altruista e li ripaga facendogli i compiti.

E' orribile.

Mio fratello è orribile.

Se non sapessi che ha tredici anni, penserei che sia un bamboccio di sei anni.

Sta ancora piangendo.

Che diavolo, faccio così schifo a consolare le persone?

Cerco un modo per consolarla, ma a quest'ora della notte è difficile pensare.

Oh, un idea!

Un movimento rapido della bacchetta e...

Sul tavolo appaiono una decina di Cioccorane, il suo dolce preferito.

Ne afferro una e la scarto, mentre con l'altro braccio l'avvicino a me.

Gliela offro, ma rifiuta, presa dai suoi pensieri.

Le accarezzo i capelli.

Sono morbidi, non setosi, solo morbidi.

Mi cimento in una bellissima lista dei difetti di Ron, e noto che sta trattenendo a stento una risata.

Faccio ancora un paio di battute, e il mio stomaco fa un salto di gioia quando vedo il suo sorriso.

Mangia la Cioccorana che le avevo offerto prima, mentre si accoccola affianco a me.

Stiamo ancora una mezz'oretta seduti vicini, lei rannicchiata, io comodamente seduto con i piedi sul tavolino, a mangiare cioccolato, a parlare ma soprattutto a ridere.

Amo vederla ridere.

Ad un certo punto vedo che avvicina il viso al mio e mi da un bacio all'angolo della bocca.

Non si è mossa, e rimaniamo così per qualche secondo, prima che io mi giri e le posi un soffice e leggerissimo bacio sulla bocca.

E' leggero, più di una piuma, ma è un bacio.

Me ne vado diretto in dormitorio, augurandole la buona notte.

Sogni d'oro, mia piccola Granger.

   
 
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