CAPITOLO 13
La domenica pomeriggio Ely, Jack, Orly e Marti si prepararono per il viaggio di ritorno.
Quando Ely scese,giù nello spiazzale dietro il villino
dove l’attendevano gli altri,notò che il posto di guida della sua macchina non
era vuoto,ma Orlando vi era seduto e tamburellava il volante con le mani. Ely
rimase stupefatta:la sua macchina,che non è mai stata
guidata da nessuno oltre a lei,ora era in mano ad un uomo?! Una cosa
assolutamente inconcepibile,anche se il tipo in
questione è un attore e anche il suo ragazzo. Si avvicinò a grandi passi verso
lo sportello dalla parte di Orlando e lo aprì
mettendosi le mani sui fianchi e rimanendolo a fissare.
-che c’è?-chiese lui dopo qualche secondo.
-la mia macchina non è mai
stata guidata da nessuno oltre a me,figuriamoci da un
uomo!-
-allora? C’è sempre una prima
volta!-le disse lui avvicinandosi al suo viso e dando un tono decisamente malizioso alla frase.
-e va bene,ma
solo in questo caso -rispose lei con un mezzo sorriso.
Il viaggio di ritorno fu
silenzioso,forse
a causa di Jack che interrompeva ogni dialogo sul nascere,specialmente
se ad iniziarlo era Orlando! Ely osservava l’attore divertita,il
suo modo di guidare le piaceva almeno quanto i suoi baci.
Tamburellava le mani sul
volante,canticchiando e battendo un piede a ritmo di
musica. Ma soprattutto se la faceva con comodo,a
differenza di Ely che passava tutto il tempo tenendo premuto il piede
sull’acceleratore:era fatta così,un tipo impaziente.
Arrivati in città
accompagnarono prima Marti a casa e qualche isolato più in là salutarono Jack.
Dopo qualche Km giunsero sotto casa di Ely -eccoci arrivati,la tua macchina
è lì e a quanto pare Kate ti ha risparmiato un attentato!-esclamò lei indicando
l’auto del ragazzo.
Orlando rise,poi scese dall’auto e con tanto di inchino aprì lo
sportello della ragazza.
-guarda che con me non
servono tutte queste cavolate da nobildonna-
-davvero?allora posso
chiederti se mi fai salire?-
Ely ebbe un attimo di terrore
pensando al disordine che aveva lasciato prima di partire,ma
non fece in tempo a rispondere che squillò un telefonino.
Orlando prese il nokia dalla
tasca e premendo un tasto se lo portò all’orecchio.
-pronto?....senti
Kate non ho voglia di parlare con te….ma stai
piangendo?!....d’accordo ti raggiungo a casa,tanto devo prendere la mia
roba…ciao- e riattaccò mostrando uno sguardo preoccupato ad Ely.
-che voleva?-chiese lei con
voce tremante,il pensiero che si riappacificassero
stava cominciando a tormentarla.
-non so,deve
essere successo qualcosa,ha detto che vuole parlarmi-dopo qualche secondo di
silenzio aggiunse ridendo –credo proprio che mi tocca rimandare la visita a
casa tua!-
-già!-rispose lei sorridendo,ma non era affatto tranquilla. Orlando la baciò regalandole
mille emozioni,era la terza volta,ma pareva sempre
bella come la prima,e poi corse verso la sua auto,e prima di salire le fece
l’occhiolino,rassicurandola di poco.
La ragazza salì velocemente
le scale ed entrò nell’appartamento,ritrovando
l’orrendo caos che aveva lasciato prima del weekend.
Buttò la borsa sotto una
montagna di vestiti gettati sul divano e andò a farsi una doccia. Quando uscì
in accappatoio dal bagno udì il suo telefonino
squillare.
-dove diavolo l’ho messo??- urlò a se stessa mentre buttava per terra varia
roba fino a quando non lo trovò nella borsa.
-finalmente!...Pronto?-
-ciao Ely sono
la mamma!-
-ehi ciao mamma! Scusa se non ti ho più chiamato!-
-no,non
ti perdono,non ci si scorda dei genitori!-disse in tono finto offeso.
Ely rise,poi
disse:
-tutto bene da voi in
Italia?-
-si…ecco,ti
ho chiamato per darti una notizia- il tono di voce della donna era preoccupato
e questo allarmò Ely.
-papà sta bene??-
-qui stiamo tutti bene è solo
che tua sorella ha preso un aereo…-
-e allora?lo sai che le piace viaggiare!-
-si,ma
non sta andando in un luogo qualsiasi…sta venendo da te…-
Ely si sentì svenire:sua sorella a Londra da lei!!!
-mamma! Perché non glielo hai
impedito!!!lo sai che non la sopporto!-
-Ely non dire queste cose!
Siete sorelle e quindi dovete volervi bene! E’ chiaro?-
-io le voglio bene…ma quando
stiamo lontane! E….- ma non potè finire la frase che
la madre la interruppe:
-non mi interessa
lei viene da te e tu la ospiti!- e riagganciò.
Orlando era
arrivato davanti la sua ex casa dove poco prima aveva lasciato Jack.
Prese le chiavi dalla tasca e aprì la porta.
-Kate? Sono Orlando! Dove sei?-
-Sono in salotto-rispose una
voce tremante. Il ragazzo la raggiunse e la trovò rannicchiata sul divano con
il cuscino stretto a lei.
Orlando si sedette
guardandola preoccupato:non l’aveva mai vista in
quello stato!
-ecco Orlando…io ti ho
chiamato perché è successa una cosa…-fece un profondo respiro poi continuò –da quando siamo andati in campagna mi sentivo strana…ti
ricordi di averti detto di avere la nausea?-
-si,lo
ricordo,ma perché mi dici tutto questo?-
-perché vedendomi in quello
stato ho pensato…-rimase alcuni secondi in
silenzio,poi continuò –ed allora ho fatto un test e risulto…incinta-
Orlando sbiancò.. lei aspetta un bambino…lui diventerà papà…sarebbe stata
una cosa bellissima se fosse successo tempo prima …ma ora lui amava un’altra
ragazza…ma potrebbe lasciare un figlio crescere senza padre? Certo che no!
-Kate- ora la voce tremante l’aveva lui –rimarrò qui-
Poi si alzò e fece per uscire
dalla stanza.
-aspetta ed Ely?-chiese lei.
Orlando non rispose,ma le disse un’altra cosa:
-domani vai dal medico e
fatti visitare- e salì le scale mentre sentiva i suoi
sogni e desideri sfuggirgli via…mentre vedeva Ely lontana da lui.
Ciao!!! Scusate il ritardo! Ecco un
nuovo capitolo…spero che vi piaccia! E preparatevi al finale perché il prossimo
sarà l’ultimo!Ringrazio come sempre tutti quelli che leggono e Neith,Micia,Uriko ed
Ilenia91dorough che recensiscono.
Un bacio!!!
Ely 91