Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure
Segui la storia  |       
Autore: Padme Undomiel    29/08/2011    6 recensioni
A volte, la memoria è come un portafoto, capace di immortalare fugaci frammenti di vita e immagini indelebili.
Raccolta slegata di flash-fic a tema libero, protagonisti i Digiprescelti e il loro rapporto con se stessi, con gli altri e con Digiworld.
Dall'ottavo capitolo: Invece che rasserenarsi, Ken nascose il viso nella tovaglietta con la quale si stava detergendo il sudore. “Non posso farcela”, si lamentò miseramente.
“Sì che puoi!” Daisuke gli passò in fretta una bottiglietta d’acqua, un occhio alle tribune: i loro amici si stavano avvicinando in fretta, tutti chiacchiere e sorrisi. “Se davvero vuoi parlare con Miyako devi scioglierti un po’, e fare come ti ho detto. Fai finta di essere me, ok? Io ci parlo sempre, con lei!”
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
You were lying
Pictures of us









You were lying (Yagami Taichi, Takenouchi Sora)




Aveva i capelli pieni di foglie.

Foglie che un vento troppo impetuoso aveva strappato dai rami quasi spogli che si ergevano, scheletrici, sulle vie di ritorno per casa. Foglie troppo deboli per potersi opporre alla furia devastatrice di quel soffio incurante e determinato a portare rovina.
Desolazione.
Ne afferrò una dalla sua folta chioma castana, osservando un lato di Yagami Taichi in quel marrone sbiadito, tastando la sua fragilità nella consistenza ruvida di quella foglia.
E sorrise tra sé alla morte dei sogni.
Dei suoi sogni.
Perché il soffio del vento aveva scombinato i suoi ricordi, costringendoli a galleggiare, sospesi, in quel cielo plumbeo. E le foglie ingiallite, cadute come coriandoli, avevano festeggiato la nascita di un briciolo di realismo nella sua mente.
“Sul serio non ti interessa?”
Il piccolo calciatore è incredulo, e addita la bambina a occhi spalancati.
Lei sembra tranquilla. “No. Tutti i bambini mi scambiano per un maschio perché gioco a calcio e perché odio i vestiti eleganti. Nessuno si innamorerà di me, quindi il fidanzamento non mi interessa!”
“Invece secondo me ti interessa, Sora-chan. E ti innamorerai di un bambino bello e misterioso che ti renderà distratta e che ti farà dimenticare di me! Credimi.”
Sora scuote la testa, sorride. “Non sarà così! Come faccio a dimenticarmi di te?”
Gli porge il dito mignolo, solenne. Taichi lo stringe, curioso.
“Ti voglio troppo bene per dimenticarti. Anzi, se mi sposerò, sarà con te, perché mi conosci più di tutti!”
Il piccolo arrossisce. “Ma io non voglio sposarti! Che schifo!”
Ma quelle dita intrecciate sono pur sempre una promessa.
Quella foglia era rossastra.
Come le labbra di Sora, sulle quali altre labbra –non le sue- si erano posate.
E quell’altra, che volteggiava pigramente davanti ai suoi occhi, era dorata. Come la chioma del proprietario di quelle labbra fortunate, che mai come quel giorno aveva odiato.
Perché tutto sapeva di menzogna. Di distruzione. Di crescita crudele.
Non era Yamato il destinatario di quella promessa. Non lui!
Doveva esserci Taichi al suo posto.
Ma le sue verdi speranze erano durate finché avevano potuto. Finché l’impetuosa forza devastatrice del tempo non aveva attaccato, con tutta l’eloquenza di sguardi di sfuggita tra Sora e lui, con rossore sulle guance di lei quando i suoi occhi azzurri si posavano sulla sua persona, con distrazione di lui quando Taichi gli parlava di lei.
E con quella canzone che lui aveva composto per lei, e che Taichi, accecato dal verde della promessa di lei, aveva deciso di non vedere.
Finché l’autunno implacabile non aveva ingiallito le foglie. Non le aveva fatte morire.
Con quel bacio maledetto dal sapore di quel cielo plumbeo che li sovrastava.
E la morte di quel sogno variopinto portava con sé il gelo di un vento che sferzava contro le labbra di Taichi, distese in un sorriso amaro.
“Quel giorno mentivi, Sora-chan.”
E il rumore di un tuono in lontananza rimbombò nel suo petto come il gemito disperato del suo cuore per quelle dita strette che per anni avevano significato ogni cosa.
Quelle dita che non avrebbero mai più stretto in quel modo le sue.


Avevo promesso una flash-fic ambientata nella prima serie, e invece quello che ne è uscito fuori è una flash-fic con i personaggi della prima serie in un contesto da seconda serie. Quella che si può chiamare ispirazione capricciosa ^^' Ma arriveranno anche quelle promesse, statene certi :)
E ora, due parole per questo aggiornamento. Sora e Yamato sono una coppia canon, impossibile e inutile negarlo. Funzionano bene insieme, hanno molte affinità, ed è giusto per entrambi che le cose vadano così. Ma come spiegarlo a chi ha sperato, fin dalla prima serie, che Taichi potesse essere l'uomo per lei? Io, purtroppo, sono in quella lista xD ho supportato il Taiora, ho visto la nascita del Sorato, sono stata -lo ammetto- profondamente delusa, poi ho compreso e accettato quasi completamente. Ma sotto sotto, una parte di me ancora rivendica le sue speranze... la stessa parte che si è espressa con la delusione cocente di Taichi in questa flash-fic.
Qui ho voluto parlare di Taichi non come del ragazzo eroico che mette da parte il suo amore per i suoi amici, ma principalmente come ragazzo con speranze irrealizzabili a cui la realtà ha giocato un brutto scherzo. Nel primo momento in cui si capisce che il proprio amore è a senso unico, c'è davvero qualcuno che possa essere 'eroico'?
Detto questo, al prossimo aggiornamento -questa volta senza pronostici perché sono ancora indecisa xD
Padme Undomiel
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure / Vai alla pagina dell'autore: Padme Undomiel