ETERNAL QUEST
-Capitolo I-
PRIMA DI LASCIARVI LEGGERE, NON POSSO NON
STRESSARVI CON DUE PAROLE:
Vi
prometto che non vi ruberò molto tempo.
Volevo
solo chiarire il punto da cui parte questo mio scritto.
Siccome
non mi è piaciuta la fine della puntata 19 della seconda serie (dal
titolo:Estinzione) ho deciso di cambiarla a mio piacimento fino alla fine del
telefilm.
Terre
centrali, Darken Rahl non ha mai rivelato le istruzioni scritte sulla pergamena
di Valdeer, l’Ascoltatore mandato a prendere da Richard, non è stato efficace e
Rahl è costretto a viaggiare come prigioniero insieme a Zedd, Richard, Kahlan e
Cara, ma non vi angustiate, ha già un piano per uscire da quella situazione
incalzante…
La Mord-Sith si svegliò di soprassalto, portando
automaticamente la mano all’impugnatura dell’Agiel, sentì una dolce stilettata
di dolore percorrerle la mano al contatto con lo strumento di tortura, e si
sentì pervasa da una specie di gioia arcigna e cinica, che da anni governava il
suo istinto. Quella strana sensazione di piacere nel provare dolore e nel farlo
provare, era andata via via smorzandosi durante il viaggio con Richard, Zedd e
Kahlan, ma adesso, pareva essere tornata, e sempre più forte.
Si guardò rapidamente intorno, ma non vide nessun
pericolo, mollò di colpo l’impugnatura della Agiel e per qualche attimo rimase
a fissarsi la mano che aveva impugnato l’attrezzo. Ancora, in essa, scorreva un
poco di quel dolore che provava quando ancora era sotto addestramento. Una
miriade di immagini e ricordi di quel periodo cupo le sollecitarono la mente, e
lei, cercò di scacciarle scuotendo al testa.
Zedd, Kahlan, ma soprattutto Richard l’avevano cambiata,
non poteva ricadere in antichi vizzi, e non voleva indugiare in pensieri funesti,
che la facevano soffrire, anche se non l’avrebbe mai ammesso davanti ai suoi
amici.
Già, Richard l’aveva cambiata, fin nel profondo, ma…
dov’era adesso Richard?
I suoi occhi indugiarono sull’erba schiacciata, dove fino
a poco tempo prima doveva esserci stato Richard, vedeva il mantello di stoffa
grezza e la coperta, vedeva il suo zaino poggiato poco più in là, ma dov’era
Richard? Con egli era sparita anche la Spada della Verità. Cara sapeva bene che
in quel periodo del loro viaggio non se la toglieva di dosso nemmeno per
dormire, ma non vederla lì, le infondeva un senso di inquietudine, e le faceva
tornare in mente la sua missione: proteggere Lord Rahl.
Scattò in avanti e si alzò a sedere, riprendendo in mano
la Agiel.
Fissò il campo, dove ardeva un piccolo fuocherello che
scoppiettava allegro, oltre il posto vuoto di Richard, dormiva beata Kahlan,
avvolta dalla coperta, girata sul fianco destro, mostrandole le spalle. Pareva
non essersi accorta di nulla, più in là, giaceva steso a pancia in giù Zedd, che
russava sonoramente, mentre i capelli bianchi e grigi gli ricadevano sul volto
lungo e scavato dalle rughe.
Cara li fissò con un sopracciglio alzato, parevano non
essersi minimamente accorti dell’assenza precoce di Richard.
Si guardò intorno e valutò l’oscurità del cielo, dovevano
mancare poche ore all’alba, perché già, oltre le fronte incolte degli alberi,
si poteva intravedere il cielo azzurro e la luna vacua e lontana, quasi
trasparente. Poche stelle brillavano ancora, e Cara sapeva bene che presto
anch’esse sarebbero scomparse. Tirava un venticello tiepido che annunciava
l’arrivo del mattino. Presto, la temperatura sarebbe salita, e allora, la
coperta che proteggeva Kahlan non sarebbe più servita.
Senza pensarci troppo ripose la Agiel e si distese
nuovamente, girandosi lentamente sul fianco sinistro, dalla parte opposta al
giaciglio di Richard, saprebbe tornato presto. Era solo andato a fare legna.
Stava per chiudere gli occhi quando si accorse di lui.
Non la stava fissando, anzi, sembrava molto più interessato a guardare il fuoco
che scoppiettava poco più avanti.
Senza rendersene conto estrasse la Agiel. Un brivido le
percorse la schiena. La vista di quell’uomo l’aveva inquietata. Viaggiava con
Richard, Zedd e Kahlan da così tanto tempo che ora, le ci sarebbe voluto molto
ad abituarsi alla sua presenza. La rendeva inquieta, e la faceva sentire
osservata e minacciata.
Mentre l’abito rosso schioccava ad ogni suo movimento si
mise a sedere e pose ben in vista la Agiel.
Lui parve non vederla, continuava a rimanere immobile, a
fissare il fuoco.
Era seduto, e aveva le gambe piegate, il braccio sinistro
era abbandonato sul ginocchio e
oscillava nell’aria. L’altro braccio reggeva il peso del corpo, appoggiato a
terra dietro la schiena. Le spalle larghe erano leggermente incurvate, ma il
collo e il capo erano ben eretti e trasudavano una vena di nobiltà e fierezza
contenuti, tipici della sua stirpe e del suo atteggiamento freddo e
calcolatore.
Cara lo calcolò da lontano, e fissandolo riconobbe quel portamento
fiero che aveva sempre visto sul suo volto. Avrebbe potuto riconoscere il suo
atteggiamento e i suoi movimenti ovunque e quel fatto allo stesso tempo la
inquietava e la rendeva fiera. Il suo compito era proteggere Lord Rahl, e per
lungo tempo, Darken Rahl era stato il suo Padrone, doveva sentirsi fiera di
poterlo riconoscere sempre e ovunque, eppure, ora si sentiva a disagio, il suon
nuovo Lord Rahl era Richard, e lei non si era nemmeno resa conto che era andato
via dal campo, come poteva essere?
<< Che ne hai fatto di Richard? >> chiese in
un ringhio, mentre i suoi occhi si riempivano di odio e diventavano cupi di
colpo.
Lui non parve essere disturbato delle sue parole, pareva
che si aspettasse quella domanda. Sembrava come incantato dal fuoco. Voltò lo sguardo
verso di lei lentamente:<< non ti angustiare così Cara… >> disse a
mezza voce, con sguardo vuoto e tono piatto.
<< Dimmelo! >> sbottò la donna, facendo per
alzarsi in piedi.
<< Cara, Cara… Cara, placa i tuoi ardori… >>
disse mentre i suoi occhi si illuminavano divertiti e sulle sue labbra appariva
un sorrisetto compiaciuto:<< ti assicuro che non ho torto un capello al
tuo prezioso… cercatore… >> disse fissandola con gli occhi che
luccicavano:<< come avrei fatto? >> chiese allargando le mani, per
far notare ch’era disarmato.
La Mord-Sith lo fissò in cagnesco e alzò un sopracciglio
interdetta:<< Kahlan e Zedd dormono profondamente… >> spiegò con
rabbia nella voce:<< non si accorgerebbero mai che tu hai rubato loro un
pugnale >> disse tra i denti, mentre si alzava in piedi e lo fissava
irritata, mentre stringeva talmente forte la Agiel da farsi sbiancare le
nocche.
L’uomo la fissò per nulla intimidito e fece comparire
sulle sue labbra un sorrisetto compiaciuto, che si materializzò in diagonale
sulla bocca:<< ti riesce davvero difficile credere che io voglia
veramente salvare il mondo? >> chiese con la voce leggermente increspata
da una beffa.
Cara sogghignò e incurvò un fianco, poggiando tutto il
peso del copro su una sola gamba:<< sì, mi è impossibile pensare che tu
stia facendo questo… >> ammise.
Rahl sogghignò a sua volta:<< e a me, risulta
inconcepibile pensare che una volta, giurasti di uccidere, l’uomo che ora
servi, Cara! >> sbottò tornando serio, mentre anche i suoi occhi
apparivano un poco più irritati.
<< Io servo l’unico, e solo Lord Rahl! >>
sbottò la donna:<< mentre tu… >> prese a dire indicandolo con un
dito e fissandolo arcigna e irritata:<< tu servi solo te stesso! >>
sbottò.
Rahl sogghignò e si voltò nuovamente verso il
fuoco:<< Cara, tu sei impulsiva… >> prese a dire, fissando il
vuoto:<< ma ogni tanto ti servirebbe imparare a pensare a quello che dici…
>> disse con voce sottile:<< perché intanto che tu parli, Cara, la
magia della tua Agiel muta rapidamente…>> la incalzò.
Cara sbuffò sonoramente:<< che cambiamento avrei
dovuto ‘avvertire’? >>
Lui sogghignò:<< Cara, Cara, la tua mente si
avvelena con facilità, Richard ti ha resa debole, e tu lo sai, ma ora che sono tornato
quello che avevi pensato di aver dimenticato riaffiora… >> spiegò
riprendendo a fissarla arcigno:<<
so quello che provi quando impugni l’Agiel… >> disse tra i denti, in uno
sbuffo.
Cara ripose l’attrezzo sentendo con maggiore forza il
dolore che provava nell’impugnarlo, poi, incrociò le braccia sul patto e lo
fissò sorridendo cinica:<< perché? >> chiese.
Rahl sorrise:<< cosa? >>
<< Perché la Agiel fa così? >> chiese tutto d’un
fiato, abbassando lo sguardo per evitare di leggere negli occhi del suo
interlocutore una vena di compiacimento.
<< Perché ora ci sono io, Cara… >>
disse:<< l’Agiel è legata a Lord Rahl, ed essendo tu una Sorella dell’Agiel
ne senti la forza… ora devi solo decidere da che parte schierarti! >>
spiegò.
Cara sogghignò:<< quindi hai un doppio scopo!
>> cercò di incalzarlo.
<< Come tutti, del resto! >> ribatté lui
furbamente.
Cara distolse lo sguardo e fissò per qualche attimo Zedd
e Kahlan che riposavano alle sue spalle, mentre oltre le chiome degli alberi il
cielo iniziava a diventare sempre più limpido.
<< Kahlan e Zedd non hanno un doppio fine! >>
sbottò difendendo i suoi amici.
Rahl si sforzò di trattenere una risata divertita,
chinando il capo un poco in avanti:<< ah no, Cara? >>
chiese:<< secondo te, Kahlan si è imbarcata in questa impresa lasciando
Aydindril e tutte le Terre Centrali senza una guida solo per salvare il mondo?
O lo fa perché è desiderosa di stare con Richard? >>
Cara alzò le spalle:<< E anche se fosse? >>
chiese con il tipico cinismo delle Mord-Sith.
<< Vedi Cara… >> prese a spiegare l’uomo:<<
il primo compito di una Depositaria è quello di mantenere la pace e di regolare
la giustizia, ma Kahlan ha abbandonato questo nobile scopo, totalmente presa
dai suoi sentimenti, si è fatta trascinare in questa avventura, lasciando che
nelle Terre Centrali dilagasse la criminalità… >> disse.
Cara rimase in silenzio, quelle parole avevano un fondo
di verità, Kahlan non era costretta a fare quella vita, ad intraprendere quel
viaggio, il suo compito era quello di stare ad Aydindril a regolare la
giustizia, e più di una volta l’aveva sentita parlare con Richard di questa
faccenda. Cara scosse la testa, non era vero, Kahlan era sincera, e allora perché
quelle parole le rimbalzavano ancora nella testa?
<< E Zedd? >> chiese di colpo, senza
pensarci.
<< Quale occasione migliore di stare con l’intrepido
nipote, per farsi perdonare i lunghi anni passati in cui lo ha abbandonato?
>> disse con voce seria e decisa.
Cara scosse la testa, non era così, non era così, cercava
di ripetersi:<< no! >> sbottò infuriata, mentre il suo viso veniva
tinto da una maschera d’ira.
Rahl sogghignò:<< puoi pensarla come vuoi, il vero
è che loro tre giocano a fare gli eroi da troppo tempo! >> sbottò,
riprendendo a fissare il fuoco.
Cara alzò di nuovo le spalle:<< e tu, Rahl? I tuoi
scopi sono i più ammirevoli, vero? Vuoi solo salvare te stesso! >> disse
ad alta voce, arrabbiata.
Nella sua mente regnava la confusione, non sapeva più a
chi credere. Kahlan e Zedd erano suoi amici, ma di rado un Rahl aveva torto e
mai, bisognava contraddire Lord Rahl, così le era stato insegnato, eppure, ora
tutto le appariva più complicato. Doveva fidarsi dei suoi amici o dell’uomo che
l’aveva resa una Mord-Sith, dell’uomo che l’aveva fatta ricongiungere alla sua
vera famiglia? No, le Mord-Sith non erano la sua vera famiglia. No, non si
poteva fidare di lui.
<< Dimmi dov’è Richard! >> sbottò ringhiando
tra i denti.
Rahl scosse la testa debolmente e ridacchiò:<< sarà
andato a soccorrere qualche coniglio in pericolo, data la sua generosità!
>> disse irritato:<< non mi importa! >> aggiunse.
<< Se torci un solo capello a Richard io… >>
Cara aveva ripreso in mano la Agiel, e sentiva il suo potere scorrerle dentro
il corpo.
<< Non né avrei alcun giovamento! >> disse
Rahl irritato come non mai:<< perché non mi volte credere? A cosa mi
servirebbe il cercatore morto, quando è l’unico che può rintracciare la Pietra
della Lacrime! A cosa dovrebbe servirmi da morto? Anche io non sono entusiasta
di stare con voi, ma non posso fare altrimenti! >> si spiegò mentre il
suo volto diventava un poco purpureo per via della rabbia.
Cara rimase in silenzio, valutando quelle parole. Poteva
essere vero…
Da dietro un gruppo di alberi arrivò un rumore leggero e
un’ombra saettò tra la vegetazione. Poco dopo, Richard fece la sua ricomparsa
nel campo:<< Cara >> disse a metà tra una domanda e un’affermazione,
posando la legna che aveva in mano affianco al fuoco, scrutando dubbioso Rahl,
che ancora fissava il fuoco:<< che ci fai in piedi? Manca qualche ora all’alba,
rimettiti a dormire, ci aspetta un lungo viaggio oggi… >> disse senza
staccare gli occhi dal fratello, fissandolo intensamente, come se volesse
perforarlo per leggergli dentro. << Faremo provviste nel villagio qui
vicino, poi riprenderemo il viaggio… >> annunciò:<< dormi ora!
>> le ordinò, chinandosi accanto al fuoco, rianimandolo un poco di più.
Cara diede un ultimo letale sguardo a Rahl, poi si chinò
e si sdraiò, rimettendosi a dormire, distesa su un fianco, senza riuscire a non
pensare a quello che Rahl le aveva detto poco prima. Quei pensieri la
tormentavano, non l’avevano mai pensata in quel modo prima dall’ora, ma in quel
momento, tutto le appariva sotto una luce diversa, anche Richard poteva avere
un doppio fine, essere un eroe gli faceva comodo, e poi, così facendo, poteva
godere della compagnia di Kahlan. E lei? Se Zedd faceva tutto quello solo per
stare con Richard, Richard per stare con Kahlan e anche lei per stare con il
suo amato, quando tutto sarebbe finito… lei che fine avrebbe fatto? Forse era
meglio abbandonarli, dopo tutto, a lei cosa importava di riparare lo squarcio
nel velo, a cosa le avrebbe giovato? Doveva tornare in grembo alla sua vera
famiglia, ma una parte di lei, le impediva di farlo.
Voleva bene a Zedd, a Kahlan e a Richard, come poteva
tradirli?
Non si addormentò più, immersa com’era nei suoi pensieri,
squassata nel profonda da quelle valutazioni.
“Ora devi solo decidere da che parte schierarti…” quelle parole le rimbombavano ancora nella mente, doveva veramente fare una
scelta, lo sapeva. Una volta che tutto quello sarebbe finito Richard non
avrebbe mai accettato il titolo di Lord Rahl, e lei, una Mord-Sith devota al
suo compito di proteggere il suo padrone cosa avrebbe fatto? Richard sarebbe
tornato nei Territori dell’Ovest, forse con Zedd e Kahlan sarebbe rimasta ad
Aydindril per governare sulle terre centrali, e lei sarebbe comunque dovuta
tornare al servizio di Darken Rahl, e lì, sarebbe stata punita duramente. Ma si
sottometteva di sua spontanea volontà, allora la sua pena sarebbe stata ridotta…
doveva scegliere, e doveva fare in fretta, mancava poco, poi tutto sarebbe
tornato alla normalità.
Rahl continuò a fissare il fuoco fino all’alba, restando
in silenzio. Lanciando, di tanto in tanto, delle occhiate furtiva a Cara,
sapeva che non stava dormendo, e allo stesso tempo, sapeva che l’aveva in pugno
e che ci sarebbe voluto poco per portarla definitivamente dalla sua parte.
Mentre indugiava in quei pensieri di successo, un
sorrisetto arcigno e compiaciuto gli apparve sulle labbra, gli sarebbe bastato
poco per portare a termine i suoi scopi. Molto poco.
Eccoci,
qui, a fine capitolo. Mi scuso se è lungo e noioso, e vi faccio i complimenti.
Se
siete riusciti ad arrivare fino a qui, a leggere le mie vuote ciance, allora
vuol dire che avete delle meningi di ferro!
Non
ho molto da dire, solo chiarire un paio di cose.
Non
ricordo se nella serie è specificato, ma Aydindril è la capitale delle Terre
Centrali, ed è da lì che la Madre Depositaria (la più forte tra le Depositarie,
e nel caso di Kahlan l’unica sopravvissuta della sua razza) fa le leggi e le fa
rispettare, insieme ai rappresentati degli altri regni. Non sapendo se nella
serie è chiarito lo dico, e se invece lo sapevate già… allora scusate se sono
stata petulante.
Vi
saluto e vi assicuro che di capitolo così noiosi ce ne saranno pochi in futuro,
forse altri due, ma magari me la cavo con uno solo…
Ciao a tutti,
(recensite se vi va…)
Hivy!!!