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Autore: Shining soul91    30/04/2006    3 recensioni
Anna era una ragazza normale ma con la passione per il sovrannaturale finchè non conobbe Giulio...un vampiro e un timido adolescente. Ma gli incontri non finiscono qui... Un licantropo, uno scheletro vivente e altri... Recensite please!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io ero una ragazza normale, con i miei problemi, le mie gioie e i miei dolori: l’unica cosa che mi rendeva diversa dalle altre era la mia passione sfrenata per il sovrannaturale. Mai, però, avrei potuto immaginare che una cosa del genere potesse capitare proprio a me.
Un giorno andavo tranquilla verso la scuola e saltellavo come una bambina perché ero di buon umore. Durante il tragitto non potei non notare un ragazzo molto particolare che portava gli occhiali da sole nonostante fosse solo primavera.
“Deve essere uno di quegli idioti che se la tirano..” pensai, così non ci feci tanto caso.
Appena entrata in classe, le mie amiche mi travolsero.
“Hai saputo la nuova notizia?!” esclamarono.
“Ehm.. No..”
“Arriverà un nuovo compagno!” dissero all’unisono.
Le mie amiche, che si chiamano Roberta e Lucia, sono due tipe appassionatissime di ragazzi e avevano una vera e propria fissazione: infatti, compravano sempre tutti le riviste di Play Boy e Top Girl ed erano informatissime di tutti i gossip e a volte anche dei pettegolezzi a scuola. Forse potrebbero sembrare un po’ frivole, però sono molto simpatiche, anche se a volte sono impossibili da reggere.
“Evviva..” dissi con poco entusiasmo.
“Ma come?! Non capisci?! Io spero che sia un gran figo visto che qui i ragazzi sono tutti dei cessi..” esclamò Roberta.
“Ehi, offendi poco!” disse una voce alle sue spalle.
Era Giovanni, uno di quei ragazzi un po’ fighetti che se la tirano, ma molto più simpatico degli altri.
“Oh, scusami tesoro! Ovviamente tu sei il più bello di tutti!” ironizzò Roberta.
“Ma certo cava!” rispose imitando l’erre moscia della prof. di latino.
Scoppiammo tutte a ridere.
“Tu sei troppo bravo a imitarla!” dissi asciugandomi le lacrime dal ridere.
“Eh eh eh! La mia genialità non ha limite!”
“Ma dai!!” esclamammo.
All’improvviso entrò il prof. seguito da un ragazzo, lo stesso che avevo visto per strada.
“Buongiorno ragazzi! Questo qui è il vostro nuovo compagno di cui vi ho parlato e si chiama Giulio!”
“Salve.” rispose timidamente.
“Ma quello è uno sfigato!” bisbigliò Lucia.
“Shhhh! Zitta che ti sente!”
Giulio si sedette e lo fissai per un po’. A quanto pare non aveva intenzione di togliersi gli occhiali da sole e inoltre aveva la pelle bianchissima. Portava con sé una bottiglietta con del liquido rosso. Che fosse succo?
Il prof. iniziò la lezione, ma io non prestai la minima attenzione e mi misi a disegnare sul banco, anche se la prof. di storia dell’arte che avevamo nell’ora dopo diventava pazza ogni volta che vedeva uno scarabocchio. Disegnai un vampiro. Finalmente l’ora terminò e tutti si piombarono sul banco del nuovo arrivato.
“Da dove vieni?”
“Perché hai gli occhiali da sole?”
“Perché ti sei trasferito qui?”
Tutti si misero a tempestarlo di domande e il ragazzo sembrava sconcertato.
“Ma lasciatelo in pace!” esclamai.
“Mica se lo mangiano!” disse Lucia mentre gli altri continuavano a chiedergli un mucchio di cose su di lui.
All’improvviso Giulio sussultò.
“Devo andare in bagno..” e corse via.
“Per me va da qualche altra parte..” dissi sospettosa.
Così lo seguii.
Come immaginai non stava andando in bagno, bensì nel giardino della scuola dove si nascose in un angolo. Mi misi dietro un albero per non farmi vedere e lo spiai.
Cominciò a frugare nella sua tasca. Tirò fuori un barattolo con quel liquido rosso e lo bevve. Poi si voltò e vidi che aveva gli occhi rossi.
Rimasi impietrita dal terrore.
“Che sia.. un.. un.. vampiro?!” pensai.
Gli occhi gli tornarono normali e tornò indietro, accorgendosi di me. Sembrò sconvolto e rimase immobile per un po’. Si riscosse e sussurrò: “Hai.. hai visto tutto?”
“Sì..”
“Ah.. be’ stavo solo bevendo del succo..”
“Non ti credo! Perché i tuoi occhi erano rossi?! Che cosa sei tu?!” esclamai.
Lui tremò come una foglia e lo sentii bisbigliare: “Non di nuovo…Non di nuovo..”
Poi si decise a rispondermi: “Forse non mi crederai…”
“Lo sapevo! Sei un vampiro!” lo interruppi con una punta di gioia, visto che in fondo avrei sempre voluto incontrarne uno.
Spalancò gli occhi poi scoppiò a ridere.
“A quanto pare ti piacerebbe che lo fossi!”
“Non lo sei?” dissi un po’ delusa.
“No, lo sono. E adesso sono anche molto affamato..” rispose mostrando i lunghi canini.
Avanzò verso di me con un sorriso maligno e io indietreggiai. Poi si fermò e scoppiò di nuovo a ridere. Mi stava prendendo in giro?!
Si asciugò le lacrime dal ridere e disse: “Non ti preoccupare, per ora non ti farò niente..”
“Per ora?!”
“Sì. Se fossi realmente affamato potrei anche farti del male.”
“Ma sei un vampiro o no?!”
“Non proprio. Ho una malattia che mi rende in qualche modo bisognoso di sangue perché il mio si prosciuga a causa di un parassita dentro di me che mi succhia il sangue.”
“Quindi quello che stavi bevendo prima era.. sangue umano?!”
“No, era sangue animale.”
Sussultai.
“Hai squartato dei poveri coniglietti per nutrirti?!”
“No, ho comprato la carne al sangue al supermercato. Ma perché dovrei squartare proprio dei coniglietti?”
“Non lo so.. ho tirato a indovinare..”
Ridacchiò.
“Sai, tu sei proprio strana!”
“Senti chi parla…”
“A parte me, voglio dire che tu non mi sembri molto spaventata..”
“Be’, se stai a distanza di sicurezza..” dissi scherzosamente.
Rise di nuovo.
“Io i vampiri me li immaginavo cattivi, ma tu non lo sembri affatto.. E poi non sei un mostro! Perché dovrei temerti?”
“Perché io sono diverso.. Tutti hanno paura di me per questo..”
“Allora sono proprio stupidi!” esclamai.
Giulio sembrò stupito.
“Sei una brava persona..” disse sorridendo.
“Lo so!” risposi orgogliosamente.
“Diventeresti mia amica?”
Mi bloccai un attimo. Finora nessuno me lo aveva chiesto e avrei mai pensato che sarebbe accaduto. Tutte le mie amicizie erano nate da sole, senza tante cerimonie perché era quasi una cosa automatica. Invece stavolta qualcuno mi chiedeva di diventare suo amico.
“Certo!” esclamai.
Lui sembrò felicissimo.
“Dici davvero?! Non mi prendi in giro vero?”
“No!”
Giulio fece un enorme sorriso, al colmo della felicità.
Sentimmo suonare la campana della scuola e ci dirigemmo in classe.
“Dove siete stati?” mi chiese Roberta quando mi sedetti al banco.
“Che sia nato un nuovo amore?!” aggiunse Lucia con finta aria sognante.
“Ma falla finita! Abbiamo solo parlato!”
“Oh-oh! E di cosa avete parlato?”
“Non te lo dico!” dissi, facendole la linguaccia.
“Eddai! Adesso che mi hai messo la pulce nell’orecchio non puoi non dirmi nulla!”
Tacqui.
Intanto il prof. era entrato e stava già iniziando a spiegare, ma Lucia e Roberta continuarono a fare di tutto pur di convincermi a parlare ma io finsi di ignorarle.
  
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