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Autore: fraKHc    29/08/2011    4 recensioni
"...No no stai tranquilla, andrà tutto bene" disse con quella sua voce carica di preoccupazione.
Ebbi un tuffo al cuore. Stava parlando con una ragazza? Non l'avevo mai sentito parlare di nessuna ragazza nonostante fossimo compagni di stanza da moltissimo tempo ormai. Cosa stava succedendo?
"Non essere così ansiosa! Ti ho promesso che appena avrei potuto sarei venuto a trovarti!" disse mentre un sorriso gli si disegnava sul volto "Anche tu mi manchi Chun Hee, non sai quanto!"
A quelle parole le ginocchia mi cedettero.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kyuhyun, Sungmin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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allora sono in ritardissimo >___<  *chiede perdono in ginocchio*
allora questi capitoli posso essere un pò noiosi perchè sono diciamo di "transizione", mi servono per far procedere la storia u_u
spero comunque che piacciano lo stesso ^^
come al solito ringrazio tutte le persone che hanno messo la storia tra le seguite/ricordate/preferite *o* grazie ^^
e grazie ai recensori che mi dicono se il capitolo è piaciuto o no u_u se non vi piace mi fa piacere che me lo diciate così posso migliorare :D
detto questo ecco il 5° capitolo spero vi piaccia >.<


Lo guardai stupito

"Si. Io non volevo ma lei continuava a insistere: diceva che ero bravo a ballare, che avevo una voce angelica e che avevo una faccia così dolce che avrei fatto innamorare tutti di me.
Ogni volta che me lo diceva le rispondevo ridendo che non mi avrebbero mai preso e che ne avrebbero trovati di migliori; nonostante tutto però l'idea aveva attecchito nella mia testa e cresceva rapidamente.
Alla fine era diventato un tarlo che mi martellava la testa.
Anche lei si era accorta che stavo iniziando a vacillare e con la scusa di fare un giro in città mi portò dritto dritto nel luogo dei provini.

Non hai idea della mia sorpresa quando mi sono ritrovato nel bel mezzo dei provini senza avere la minima idea di cosa fare e di come comportarmi. Ero spaventatissimo. Senza contare che lei se la rideva un sacco alle mie spalle.
In mezzo a quel casino l'unica che avrebbe dovuto aiutarmi era in realtà quella che si stava divertendo di più. La odiai.
Che diritto aveva lei di mettermi in mezzo a quella messa inscena? Si ero interessato ma non aveva nessun diritto di catapultarmi dentro ad un'audizione a sorpresa e pensare che avrei fatto i salti di gioia.

Decisi di mollarla li e di andarmene.

Mi rincorse e iniziò a blaterare " mi dispiace...pensavo ti avrebbe fatto piacere...non credevo che ti saresti arrabbiato...".
Aveva le lacrime agli occhi.
Pensava davvero di aver fatto la cosa giusta.
Ma maledizione...non poteva avvisare il diretto interessato?
Insomma!

Detto fatto tornai dentro e feci l'audizione.
Mi presero anche perché se no non sarei qui a raccontartelo.
Quando glielo dissi saltava dalla gioia.
Mamma mia quanto era contenta.
Ero felice anche io ma lei era davvero entusiasta.
E' a lei che devo tutto quello che sono diventato da tre anni a questa parte."

Si fermò prima di riprendere con fatica.

"Nonostante tutti gli impegni che avevo continuavo a tenermi in contatto con lei e con moltissime difficoltà riuscivo anche a incontrarla una volta ogni tanto.
E' stata quella che mi è rimasta più vicino di tutti quando ancora non avevo familiarità ne con voi ne con l'ambiente dell'agenzia...
Non posso neanche descrivere tutto l'aiuto che mi ha dato.
Quindi adesso devo darle una mano io."

Si fermò e io lo guardai incapace di dire o fare alcunché.
Rimasi in silenzio a calcolare l'enorme montagna di idiozie che avevo fatto nelle ultime 72 ore.
Che idiota.
Non avevo capito nulla.
Avevo solo incasinato tutto.
Però dai...chi non sarebbe giunto ad una conclusione simile?
Non riuscivo neanche a elaborare qualcosa da dire.

"Lei e i suoi genitori hanno perso tutto e non sanno come andare avanti"

Lo guardai e dalla sua faccia capii quanto la situazione di Chun Hee lo facesse stare male e da quanto volesse liberarsi di queste parole.

"Per far studiare la figlia suo padre si è indebitato e non è riuscito a restituire i soldi.
Gli strozzini hanno preso tutto quello che avevano di valore lasciandoli praticamente senza nulla; hanno trovato posto a casa dei miei genitori ma non vogliono rimanere li per sempre.
Io ho provato a convincerla che non ci sarebbe stato nessun problema ma lei niente, non ne vuole sapere.
Non sanno cosa fare ma non vogliono creare 'disturbo' come continua a ripetermi.
Io devo aiutarla.
Io voglio aiutarla."

Ora era lui a piangere.
Sembrava davvero disperato.

Cosa potevo fare?

Mi alzai e lo raggiunsi sul divano.
Mi guardò con gli occhi rossi di lacrime.
Le asciugai con il lembo della manica della maglia.

"Calmati" sussurrai

La mia mano scivolò sulla sua spalla.
L'afferrai e lo strinsi a me.
Non sopportavo di vederlo in quella situazione.
Mi sentivo realmente inutile, senza poter far altro che rimanere lì ad abbracciarlo, in silenzio.

Anche lui mi abbracciò.

Mi stupii ma non mi mossi.
Anzi.
Lo strinsi più forte avvicinandolo al mio petto.
Non smetteva di piangere e io non sapevo come aiutarlo se non stando li, fermo, cercando di calmarlo.

"Min" dissi.
Non si mosse ma sapevo che mi aveva sentito.
Gli afferrai il viso e lo sollevai.
Quando piangeva era persino più bello.

No Kyu adesso pensa ad altro.

"Min" ripetei "Min ascoltami, ho un'idea" dissi prendendo il telefono.


***



La mattina dopo

"No. Assolutamente no. Mi rifiuto categoricamente."

Era un pochino arrabbiato.
Giusto un po'.

"E' l'unica soluzione che possiamo permetterci" ripetei per l'ennesima volta.
Iniziavo a scocciarmi.
Perché non capiva??

"No mi rifiuto" ripeté Min fermandosi di colpo.

Che voglia di legarlo e imbavagliarlo che avevo!

"Ascoltami. Non abbiamo molte altre possibilità e sicuramente io e te non riusciremmo a fare molto. Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per risolvere la situazione. Non possiamo lasciare Chun Hee in questa situazione e tu lo sai meglio di me: non puoi mollare per un minuto da parte l'orgoglio?Ti prego!"lo supplicai

Mi guardò come se fossi un essere proveniente da qualche strano pianeta.
Continuai a guardarlo e vidi passare emozioni diverse sul suo viso : c'erano orgoglio, dolore,imbarazzo e alla fine rassegnazione.

Avevo vinto.
Lo guardai sorridendo afferrandogli il braccio.
Mi guardò confuso, chissà a cosa stava pensando...
Mi girai e sempre sorridendo iniziai a camminare trascinandomelo dietro.

Razionalmente sapevo di starmi facendo del male ma il mio cuore non ne voleva sapere.

Meglio non pensarci se no avrei fatto cose di cui mi sarei pentito serissimamente.
Raggiungemmo la stanza e appena entri tirai un sospiro di sollievo.
Meta.

Gli lascia la mano. Non potevo continuare a stringergliela davanti a tutti e soprattutto davanti a Yesung.
Gli avrei fatto troppo male.
Questo glielo dovevo.

Mi guardai intorno e vidi che c'erano tutti.
Tutti avevano accettato.
Erano un famiglia in tutto per tutto.

Si girarono quando ci videro e per un attimo ci fu il silenzio più totale.
Ma fu solo un momento.
"Pensavamo vi foste persi!" esclamò una voce che capii provenire da Siwon

"Io credevo ti fossi incantato al computer..." aggiunse Ryeo ridendo

"Probabilmente dormivano..." concluse Shindong con la faccia più scazzosa del mondo.

Ok meglio farli tacere.
"Grazie a tutti per essere venuti" iniziai "mi dispiace avervi dato così poco preavviso ma abbiamo davvero bisogno del vostro aiuto."

"Min è incinto?" disse Heechul ridendo

Lo guardai stralunato.

"No niente di tutto ciò hyung, tranquillo" risposi con un peperone al posto della faccia.

"Allora che cosa succede?" intervenne Yesung

Lo guardai e lo vidi sorridere.

Ripresi.

"Prima di tutto dovete ascoltare una storia..."
   
 
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