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Autore: Flaqui    29/08/2011    5 recensioni
Occhi che non vedono, cuore che non sente.
Sarà per questo che nessuno prova niente per me?
Perché non mi vedono.
Essere invisibile è quasi come non esistere, solo quando qualcuno ti vede, ti senti vivo.
L’essenziale è invisibile agli occhi. Sarà che sono talmente essenziale da essere totalmente invisibile? Sono come un fantasma. Un ombra che passa ma che nessuno mi può vedere.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Dejavù

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Jasmine sorrise, evidentemente alla ricerca di qualcosa da dire. Il ragazzo sogghignò.
Anche lui sarebbe stato incerto a quel punto? Insomma cosa si dice ad un ragazzo che non hai mai visto prima e che all’improvviso ti offre una cioccolata?
Jasmine era bella. Quel genere di bellezza semplice, naturale. Capelli dorati, occhi verdi, fisico slanciato. Era simpatica, fra l’altro, aveva un modo strano di ridere, contraeva il busto e si accasciava, sopraffatta.
A Luca piaceva il suo modo di ridere.
Franka gli aveva dato molte missioni, da quando lavorava per l’organizzazione. Ma quando il giorno precedente gli aveva detto –Devi far innamorare una ragazza- lui stava per scoppiarle a ridere in faccia.
Jasmine si portò una mano ai capelli e se li sistemò dietro l’orecchio, mentre continuava a fissarlo imbarazzata. Luca decise che era finalmente arrivato di porre fine a quella situazione.
-Bhe, mi sono divertito, Jasmine-
-Anche io- la sua occhiata colma di gratitudine lo fece rilassare involontariamente –Grazie per la cioccolata e per tutto-
-Grazie a te per aver accettato- Luca sorrise. Charlie glielo diceva sempre. Continua a sorridere, fai in modo che si sentano al loro agio. E con Jasmine era stranamente facile, come se l’avesse già fatto. Come se tutto questo fosse già successo e stesse vivendo un dejavù.
-Bhe allora ci vediamo in giro- esclamò mentre lanciava un occhiata furtiva all’orologio che aveva al polso. Le tre e mezza. Bene aveva ancora un ora prima dell’incontro con Franka.
-Certo, io sono sempre qui-
Jasmine si fermò, incerta. Poi con una mossa fulminea si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla guancia.
Luca continuò a sorridere anche dopo che la sua figura scomparve dietro l’angolo.
In effetti, sarebbe stato un vero piacere farla innamorare.
 
Quel pomeriggio, subito dopo l’incontro con Jasmine, Luca era seduto su una panchina del parco e giocherellava con l’obbiettivo della sua macchina fotografica.
Con il primo stipendio del suo lavoro alla CC, quell’anno, aveva comparato una Nikon, una 1000 mm, pesante. Doveva sostenerla con due mani e spingermi con la schiena all’indietro per sostenerne il peso. Non era spiacevole da tenere tra le mani: come un piccolo cannone brunito, con i riflessi bluastri sulla superficie convessa della lente.
Il commesso che gliel’aveva venduta diceva che gli sembrava assurdo usarla per fotografare la gente, che andava bene per riprendere i leoni nella savana o i crateri della luna. Ma a Luca bastava appena, che anche così con quella 1000 mm doveva avvicinarsi troppo.
Gli piaceva fare diversi scatti ad uno stesso soggetto, in modo da poter studiare il modo in cui interagiva con il suo corpo, il suo modo di muoversi e l’evolversi dell’azione in se.
Si portò la macchina davanti agli occhi e fissando da dietro l’obbiettivo quello che aveva intorno prese a cercare un buon soggetto per i suoi scatti.
Alla sua destra una coppia di anziani camminava a braccetto, sorridendo. Più in là due bambini giocavano a calcetto con una palla di gomma ormai sgonfia. Lasciò lo sguardo correre fino a che non incontrò le figure di due ragazze che camminavano velocemente.
Probabilmente stavano tornando a scuola dopo la pausa pranzo perché indossavano entrambe la divisa. Era una sorta di gilet a quadri che portavano una con dei jeans stretti e l’altra con la gonna.
La prima era alta, molto alta, i lunghi capelli biondo scuro lasciati sciolti sulle spalle. Era quel genere di bellezza statuaria, di quelle che ti aspetti di vedere sulle riviste di moda o sui cataloghi di costumi da bagno. Ciarlava allegramente gesticolando con il braccio in direzione dell’amica.
Luca azionò lo zoom concentrandosi sul profilo della seconda ragazza, seminascosta dietro l’amica.
Aveva i capelli scuri. Era più bassa dell’amica ed era magrissima. Non era bella come Jasmine o come la bionda mozzafiato che le camminava accanto. Ma aveva un qualcosa che gli faceva bloccare la circolazione.
Annuiva, assorta in pensieri che Luca non riusciva a decifrare. Con dolcezza si portò la mano ai capelli e li raccolse in una coda alta e scompigliata.
Aveva gli occhi color cioccolato.
Quella brunetta gli era dannatamente familiare. E guardandola attentamente, senza più il vetro dell’obbiettivo a dividerli, se ne rese conto. Era come se da qualche parte l’avesse già vista, le avesse parlato.
Forse in un’altra vita.
Luca non credeva nel soprannaturale, nel destino o in altre sciocchezze di quel genere. Anzi, si considerava un persona ragionevole e razionale. Ma a volte, come in quel momento, lo prendeva un insensata voglia di correre ad abbracciare una persona che non aveva mai visto prima.
Era successo con Jasmine, quella mattina, e anche con quel buffo ragazzo che lavorava da Jerry, e ora con quella ragazza.
E ciò che lo sorprendeva era che questa volta la sensazione era molto più forte delle altre.
Lui conosceva quella ragazza?
Luca scosse la testa, abbassando la macchina.
Era tardi ormai, avrebbe già dovuto essere da Franka, e invece era ancora lì, bloccato come un idiota in riammirazione di una ragazza che neanche conosceva ma che li era dannatamente familiare.
Si alzò e raccolse la Nikon che aveva poggiato sulla panchina in legno. Velocemente, se la portò davanti al viso e scattò la foto alla ragazza bruna.
Poi, corse alla centrale.

 

Capitolo decisamente troppo breve per giustificare una così lunga assenza ma davvero fra compiti e il resto non so più come gestirmi.. mi scuso per non essere stata molto presente ultimamente ma come direbbe Tic-Tac il tempo non esiste e se anche esistesse io non ce l'avrei...
Ringraziamento speciale a chi ha recensito l'ultimo capitolo..
Fra
p.s. scusatemi ancora ma sono davvero di fretta
   
 
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