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Autore: KillianDestroy    30/08/2011    1 recensioni
Shannon è solo, ha perso l'amore della sua vita e suo figlio da qualche anno. Non riesce a dare un senso alla sua vita finchè un giorno non incontra una ragazzina che gli darà uno scopo...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno, due, tre, quattro, cinque…

L’unica cosa che potevo fare era contare le gocce che scendevano dal rubinetto rotto della mia cella.

Sì, finii in prigione. Omicidio premeditato. Uccisi Zack. Vendicai Evy. E per questo motivo non ebbi rimpianti.

Un anno per sbattermi in galera, nonostante tutte le prove sul mio conto. Inizialmente avevano perfino accusato un altro. Questa è la giustizia.

Non ci rimasi molto, lì, appena tre anni.

Jared non la prese bene, però capì. E anche mamma. Ma Tomo no. Emma invece si sentì colpevole, perché mi aveva aiutato a trovare Zack. Questo mi dispiaceva, perché lei non centrava niente.

Almeno tenevano lontani i giornalisti. Inutile dire che la mia notizia fece scalpore.

È solo che, non sapevo che cosa ne sarebbe di me, quando sarei uscito. Avrei preferito la pena di morte. Volevo raggiungere Evy al più presto, non ne potevo più.
 


 
L’aria fresca mi risvegliò, dopo tanto tempo. Jared mi venne in contro, abbracciandomi. Da quanto tempo non potevo farlo, e mi mancava; lui era il mio fratellino, sempre e comunque.

Andammo a casa, e la trovai fredda e vuota, come se nessuno ci avesse abitato per tanto tempo, e forse era così.

Volevo scappare, non ce la facevo a resistere. Solo in quel momento sentii i sensi di colpa ritorcermi contro la realtà, solo in quel preciso istante mi resi conto di ciò che avevo fatto: avevo ucciso un uomo, non importa quanto spregevole fosse, non importa se aveva contribuito alla morte di Evy, non importa se il giorno del suo funerale lui era lì, a ridere sulla tomba della ragazza; lo avevo privato della possibilità di redimersi, della possibilità di cambiare vita, in meglio. Lo avevo privato della vita.

Indietreggiai lentamente. Lei era lì, dietro il divano, che mi guardava, anzi mi implorava con gli occhi.

“Dimmi che non sei stato tu.”

Il mio cuore, se ancora ne avevo uno, smise di battere per troppo tempo, ma il tempo è fin troppo relativo: perché in tre anni non l’avevo mai vista? Perché non avevo mai avuto sensi di colpa? Insomma, tre anni volati via come se niente fosse, in prigione, con in mente soltanto la felicità di aver vendicato una persona cara. Invece lì la vedevo, la sentivo, la percepivo. Forse erano suoi quei sentimenti. In quel caso era anche peggio: l’avevo delusa.

Corsi via, lontano da quella casa, lontano da quei ricordi. Volevo ricominciare, ma era estremamente difficile cancellare il passato, perché la memoria è bastarda, e i ricordi possono tornare in qualsiasi momento. 







Lo so, lo so, lo so ... Quasi due mesi per questa miseria? Sì, è possibile. Oggi ho avuto un'illuminazione (o un miracolo) e sono riuscita a continuare, ma mi sono bloccata di nuovo. Quindi, dato che sono di buon cuore, piuttosto che farvi aspettare ancora altri due mesi, ho preferito pubblicare ora. MI ODIATE, ne sono perfettamente al corrente, e mi sa tanto che oggi qualcuno a caso (franciii) mi ucciderà, però se finirà così la mia vita, la storia qui non avrà fine xD. Oaky, basta delirare.
Baci
Manu
  
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