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Autore: BluechanXD    30/08/2011    3 recensioni
N e White terminano la loro battaglia finale in parità. Per rendere le cose eque, fanno un patto. N rinuncerà alle sue ambizioni ad una condizione: White deve diventare la sua principessa.
Storia tradotta da Lacie con il consenso dell'autrice.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
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8. summertime bliss
autrice: BluechanXD
traduttrice: Lacie
capitolo originale: qui



Capitolo 8: Summertime Bliss
- Felicità estiva -



Il sole fiammeggiante gettava i suoi raggi su me e Komor mentre passeggiavamo per le vie di Sciroccopoli. Era già estate e il mio compleanno si stava avvicinando. Oltrepassammo l'infame bar di quella volta che la cameriera aveva pensato che Komor fosse mio figlio.
Komor guardò con aria feroce l’edificio. “Non andremo mai più lì.”
Ridacchiai. Aveva già diciassette anni e ci stava ancora pensando!
“Amico, hai diciassette anni. E sembri più grande adesso.” Gli diedi una pacca sulla schiena.
Lui scrollò via la mia mano. “Non me ne frega un cazzo. Non ci torniamo.”
Sospirai, scrollando le spalle. “Come vuoi tu.”
Continuammo la nostra passeggiata lungo il fiume e ci fermammo al ponte. Sudore freddo gocciolava dalla mia fronte lungo tutto il corpo fino alle cosce. Anche con i miei vecchi abiti da viaggio faceva decisamente caldo. Komor aveva lasciato cadere la giacca leggermente all'indietro e se l’era allacciata attorno alla vita.
“Cosa non darei per saltare in quel fiume.” Komor distese le braccia oltre il parapetto.
Komor non era il tipo da fare una cosa spericolata come quella, ma con questo caldo non l’avrei biasimato se l’avesse fatto.
“Ehi, ci prendiamo un gelato?” Suggerì. “Offro io.”
Mi strinsi nelle spalle. “Perchè no?”



“White, rallenta. Ti verrà la ganglioneuralgia sfenopalatina se continui così.”
“Cosa diavolo è?” La palla gigante di gelato che avevo in bocca attutì appena le mie parole.
Lui sospirò. “Cervello ghiacciato.”
Avevo già trangugiato metà del mio gelato alla vaniglia in meno di dieci secondi. Non doveva rimproverarmi. Stavo morendo di caldo!
Ingoiai con fatica, forzando il gelato freddo a scendere giù per la mia gola. “Non mi interessa. Fa caldo qui fuori!”
Komor scosse la testa e tornò al suo cono al limone.
“Allora come stanno tutti a Soffiolieve? Si tira avanti?” Domandai, leccando un po’ di gelato sparso sul mio labbro.
“A parte per il PETA Plasma che ha preso residenza permanente lì, sì, va tutto bene.”
N mi aveva recentemente detto che il suo lavoro ad Unima era quasi finito e che presto sarebbe partito per Hoenn. Già più di sei mesi da quando avevo iniziato a vivere al castello. Wow. Com’era passato in fretta il tempo in questi giorni!
In tutto quel tempo, avevo già fatto un sacco di cose: avevo fatto amicizia con Mildred e Shirley; le avevo finalmente portate a conoscere i miei tre migliori amici; ingaggiato numerose lotte di sguardi con Bailey; ero stata sorpresa in posizione imbarazzante con N dalla stessa recluta diciotto volte. Sì, le avevo contate; avevo indossato tutti i vestiti che N aveva comprato per me almeno due volte l'uno; e letto più libri di quanti ne avessi letti prima dei sedici anni, inclusi quelli che Mamma e Papà mi leggevano da bambina. Si può fare veramente tanto quando si è bloccati a vivere in un castello.
Infilando in bocca l’ultimo pezzo di cono, mi appoggiai all’indietro sulla sedia, ancora sfinita dal caldo. Lanciai un’occhiata alle persone in strada che erano tutte più o meno dimentiche del sole abbagliante. Come facevano queste persone a vivere così?
Mi sollevai di nuovo a sedere, allungandomi verso Komor attraverso il tavolo. Lui sollevò lo sguardo dalla gassosa che aveva comprato assieme al gelato. Dopo un altro sorso dalla cannuccia, la passò a me con consapevolezza. Non appena l’ebbi tra le mani, aspirai disperatamente parecchi sorsi.
Io e Komor ci conoscevamo da sempre, quindi non era insolito per noi condividere cose tipo le bibite. Tutti dicevano sempre che non era sano per le persone bere dallo stesso bicchiere, anche meno dalla stessa cannuccia; dicevano che ti saresti ammalato se l’avessi fatto. Ma non avete mai visto me e Komor all’ospedale, giusto?
“Ehi, non berla tutta. L’ho presa per me, sai.”
Smisi di bere rumorosamente solo per fargli la linguaccia prima di tornare all’opera.
Lui roteò gli occhi e si alzò dalla sedia. “Andiamo. Sono stanco di stare seduto.”
“Di già?” Piagnucolai. “Ma sono cooosì stanca!”
"Disse la ragazza che ha camminato per tutta Unima sui suoi due piedi.” Mi schernì.
“Sì ma sto invecchiando.” Mi curvai in avanti e mossi lentamente le braccia come se fossero fragili per dimostrare la mia tesi.
Ignorandomi, Komor mi prese un polso e mi strattonò giù dalla sedia.
“Va bene! Va bene! Vengo. Contento adesso?” Mi misi in piedi, ficcandogli la gassosa tra le mani.
Komor fece un sorrisetto soddisfatto, portandosi la gassosa alle labbra.
“Ehi White! Da quanto non ci vediamo!” Una voce familiare chiamò da davanti a noi.
Oh! Non riuscivo a credere di essermene dimenticata! Era estate, dopotutto.
Austin aveva il fiatone quando ci raggiunse. Stava sudando come un matto; doveva aver corso per un po’.
“Ehi Austin,” salutai.
Austin si passò una mano tra i fradici capelli blu, prendendo respiri profondi. “Come va, White. E-?”
“Questo è Komor.” Mi voltai verso Komor che lo stava guardando in modo strano. “Komor, questo è Austin. E’ un mio buon amico.”
“Piacere…” Non sembrava per niente felice.
Austin fece un sorriso forzato, ma capii che era leggermente deluso. “Scusa. Non sapevo che uscissi con qualcuno.”
Riuscii a sentire l’ansito quasi silenzioso di Komor.
Ridendo, scossi la testa. “No, Komor è solo un amico. E’ come un fratello maggiore per me.”
Komor mi diede una gomitata e fece un sorrisetto. “Vorresti che ti chiedessi un appuntamento.”
Ringhiando, lo spinsi scherzosamente di lato. “Sì certo. Comunque, Austin, come va?”
Austin sospirò di sollievo prima di rispondere. “Ho sentito in giro che eri in città, quindi sono venuto a cercarti.” Fece una pausa per asciugarsi il sudore dalla fronte. “Cosa ti porta a Sciroccopoli oggi?”
“Solo uscire un po’ e passare del tempo con questo ‘Quattrocchi’ qui.” Feci un cenno verso Komor che mi lanciò un’occhiata furiosa.
“Bene, vi dispiace se mi aggrego a voi per un po’? Mi sto decisamente annoiando.” Si grattò la nuca.
“Certo. Nessun problema. E per te, Komor?”
Komor si sistemò gli occhiali, una cosa che normalmente faceva quando cercava di sembrare intelligente o era irritato. Ero più propensa per l’irritato. Non sembrava minimamente felice per Austin. “Immagino di no.”
Austin sollevò il pollice su. “D’accordo! Allora dimmi. Come ti vanno le cose ultimamente? Ti piace ancora la tua piccola Soffiolieve?”
Merda. Avevo dimenticato che Austin non sapeva.
“Oh, non hai saputo?” Cominciò Komor, il divertimento evidente nella sua voce. “Lei non vive più a Soffiolieve.”
Austin inclinò la testa da un lato. “No? E allora dove abiti?”
Suppongo che Komor avesse deciso di essere il mio portavoce per oggi perché stava rispondendo ad ogni cosa al posto mio. Non che mi importasse. Non volevo realmente essere io a dirlo, comunque.
“Vive nel castello del Team Plasma dietro la Lega Pokèmon.” Komor sembrava veramente infastidito. “Vive lì con il suo fidanzato.”
C’era molta enfasi nella parola ‘fidanzato’. Non sapevo che la cosa infastidisse Komor così tanto.
“Ti stai per SPOSARE?” Austin quasi gridò, facendomi sussultare e facendo girare le persone intorno a noi.
“Non hanno un giorno prestabilito, ma sì, si sposeranno.” Komor trovò improvvisamente interessanti le sue unghie e prese a raschiarsele.
Austin fece una smorfia, arrestando la sua serie continua di domande. Potevo vedere con la coda dell'occhio che Komor stava sorridendo realizzato. Che cosa stava cercando di fare? Perché voleva ferire i sentimenti di Austin?
"E chi è il tuo lui?" Chiese dopo un po'.
"Il grande Lord N," affermò Komor sarcasticamente e senza mezzi termini.
"N? Quel tipo che fa un sacco di discorsi in TV?" Austin mi guardò con curiosità.
"Già. Stesso N." Komor scheggiò un grosso pezzo della sua già corta unghia del pollice.
"Amico, è fighissimo!" Wow! Questa non me l'aspettavo. E nemmeno Komor, apparentemente. "E' tipo un re o qualcosa del genere!"
"Principe," corressi, ma era praticamente lo stesso.
Il suo sorriso andava da un orecchio all'altro. E io invece pensavo che sarebbe stato sconvolto come Martin.
"Yeah! Wow White, hai veramente vinto il jackpot!" Afferrò l'aria e flettè il braccio come avrebbe fatto una persona con una slot machine. "Cha-Ching!"
Komor incrociò le braccia, roteando gli occhi.
"Allora come sono andate le cose? Vi siete incontrati e da lì è scattata la scintilla?"
Arrossii. Non sapeva di tutto l'incidente con il Team Plasma? Bè, suppongo che se Mamma non sapeva che conoscevo N, nemmeno Austin.
"Diciamo di sì."
Komor sbuffò. Non potevo biasimarlo. 'Scintilla' non riusciva certo a spiegare tutte le pazzie che avevo passato con N. Komor più di tutti avrebbe dovuto saperlo.
"E' fantastico! Devi portarlo qui un giorno! Voglio incontrare un tipo famoso!"
"Tsk. Più infame che famoso," sentii Komor sussurrare tra sè.
Gli pestai un piede, facendolo ululare. "Certo Austin. Magari questa settimana."
Austin sferzò l'aria con il pugno allegramente. "Grande! Organizzerò un picnic e tutto! Oh, e gli procurerò qualcosa da autografare..."
Wow, incredibile come N avesse così tanti fan adesso che era diventato ambasciatore di pace. Si stava decisamente creando un nome, questo è certo.
"Allora Austin," interruppi il suo piccolo discorso. "Io e Komor abbiamo già fatto ciò che volevamo a Sciroccopoli. Hai qualche suggerimento per divertirci?"
Lui si leccò le labbra e si fissò i piedi. "La ruota panoramica è fuori discussione; due persone per cabina... La metro non consente le lotte in triplo... Um..."
Austin tornò a guardarci con espressione incerta. "Non so, che ne dite di un musical? Lo so che sembra da femmine per me e Komor, ma che ne pensate?"
Komor si strinse nelle spalle. "White? A te la scelta."
"Sì. Andiamo a vederne uno."



"Ragazzi, mi dispiace COSI' tanto per quell'Excadrill. Sembrava super imbarazzato."
"Già. Quel fiocco arcobaleno era umiliante."
"E credo che abbiano detto che era un maschio."
"Ohi..."
Austin, Komor, ed io uscimmo dall'edificio dei Musical trasportando un carrello carico di souvenir in larghe buste, rosa e arancioni. Speravo che a Mildred e Shirley sarebbero piaciuti i due peluche di Emolga e le magliette del musical che avevo comprato per loro. E magari N non mi sarebbe saltato addosso per avergli comprato un peluche di Zorua; si sarebbe probabilmente lamentato che i musical costringevano i Pokèmon a recitare contro la loro volontà, o qualcosa di simile. Ma volevo fare qualcosa di carino per lui. Era il mio fidanzato, dopo tutto.
"Però mi è piaciuta quella parodia di 'Wicked'. Quel Gothitelle era perfetto per interpretare Elphaba!"
Komor si ritrasse. "Ma il Bisharp per Fiyero? Non sapevo nemmeno che Bisharp e Gothitelle fossero compatibili."
Austin sembrava pensarla allo stesso modo di Komor. "Già... e quel Lilligant che intrerpretava Glinda era una stronza. Mi è piaciuta di più la parodia di 'Into the Woods'. Golurk nei panni del gigante era divertente!"
"Glinda dovrebbe essere una stronza. Io ho preferito la parodia di 'Jekyll & Hyde'." Komor si aggiustò gli occhiali. "L'idea di un Ditto per interpretare il Dottor Jekyll era geniale. La sequenza della trasformazione da un uomo normale in un tiranno lascivo, assetato di sangue mi ha tenuto incollato alla sedia."
"Ma quel povero Leavanny! Perchè Lucy doveva- Oh dolce Zekrom! E' già ora?" Mi irrigidii nell'istante in cui vidi l'ora: 6:32. "Sarei dovuta tornare al castello mezz'ora fa! Devo correre!"
Ebbi a malapena il tempo di salutare prima di correre verso un luogo appartato per mandar fuori Reshiram.
Ero DECISAMENTE morta.



Sgattaiolai attraverso i corridoi, provando a passare inosservata davanti alle tante reclute di guardia. Magari N non sapeva che ero in ritardo.
Quando raggiunsi la porta della nostra camera, udii una conversazione in corso. Attenta a non fare rumore, premetti lentamente un orecchio contro la porta.
"Oh sì, Lord N! Lo so che la sta tradendo! L'ho vista con due ragazzi a Sciroccopoli!"
LA STRONZA MI STAVA PEDINANDO? Ma quale diavolo era il suo problema!
Senza nemmeno bussare, spalancai la doppia porta, rivelando Bailey aggrappata ai vestiti da lavoro di N. Lo lasciò andare per indicarmi con fare accusatorio.
"Vede? E' in ritardo, per giunta! Come se lo spiega?"
"Sono abbastanza sicura che lo stalking sia illegale." Le rivolsi lo sguardo più cattivo che riuscii a evocare.
Lei ritorse con uno di quei suoi sguardi. "Bè non è colpa MIA se ho deciso di andare a Sciroccopoli nel mio tempo libero. Tu e i tuoi stupidi toy boy siete così rumorosi!"
Il sangue mi stava ribollendo ed ero sul punto di strangolare questa puttana con i suoi intestini. Poteva insultarmi quanto voleva, ma quando si trattava dei miei amici, quella stronza aveva proprio passato il limite! L'avrei davvero voluto fare, ma N si mise tra noi.
"Silenzio, tutte e due." N si voltò verso di me serio in viso. "Allora White, cos'è successo?"
"Ero in giro con Komor e ho incontrato uno dei miei amici di Sciroccopoli. Abbiamo semplicemente trascorso la giornata insieme."
Bailey sbuffò e sussurrò, "Una cosa a tre."
Mi avventai quasi su di lei in collera, ma N mi trattenne ancora una volta. Alzai lo sguardo su N, implorante. Lui scosse la testa e mi accarezzò i capelli all'indietro. Adesso era il turno di Bailey di essere furiosa. N si chinò, sfiorandomi la guancia come in passato, eccetto che questa volta fu meno impacciato. Forse N pensava davvero che questo fosse un bacio.
"Va tutto bene. Ne abbiamo già discusso prima."
Bailey sbuffò e avanzò impettita verso la porta. "Me ne sto andando, mio carissimo Lord N."
Quando N non replicò, lei sbuffò e se ne andò. Così impara.
La guancia di N bruciava contro la mia, molto più di quanto mi aspettassi.
"White..."
Tentando di impedire che un altro imbarazzante momento accadesse di nuovo fra noi, tirai fuori dalla busta il peluche di Zorua e lo premetti contro di lui. Lo guardò leggermente incuriosito e io sorrisi timidamente.
"Ti ho portato un peluche dal musical."



Note della traduttrice (translator's notes): il tanto sospirato [?] ottavo capitolo è qui. Chiedo scusa per aver saltato l'aggiornamento di martedì scorso, ma, come ho detto, ero fuori città per l'ultima dose di vacanze estive. In realtà il mio progetto era di aggiornare nel week end e pubblicare oggi il nono, ma già che martedì era vicino ho preferito attendere per riprendere il normale calendario degli aggiornamenti. Non vogliatemene, eh. Detto questo, passiamo all'odierna carrellata di note:
- «Lui sospirò. “Cervello ghiacciato.”» («He sighed. "Brain freeze."»). La ganglioneuralgia sfenopalatina (in inglese 'sphenopalatine ganglioneuralgia') è quella sensazione di mal di testa provocata dal mangiare o bere qualcosa di molto freddo, ed è più comunemente chiamata 'emicrania da gelato'. Qui per ulteriori informazioni. Avrei voluto tradurla così ma, dato che tra i nomi di questa patologia figurava anche quello di 'cervello ghiacciato', che praticamente ricalcava il suo omonimo inglese, ho lasciato stare.
- «“A parte per il PETA Plasma che ha preso residenza permanente lì, sì, va tutto bene.”» («"Aside from PETA Plasma taking up permanent residency there, yeah, it's been good."») Rimando al capitolo 4 o a Wikipedia per la definizione di PETA.
- «Com’era passato in fretta il tempo in questi giorni!» («Where did time go these days?») Questa l'ho dovuta rimaneggiare, trattandosi di un modo di dire inglese che corrisponde più o meno al nostro "com'è volato il tempo!"
- Ricordo che Austin è uno dei ragazzi che nel videogioco accompagnano il giocatore sulla ruota panoramica dopo l'evento con N, ed in italiano si chiama Rodolfo (adesso capite perchè ho preferito mantenere i nomi inglesi? xD); un po' come il Martin (Valentino) di un paio di capitoli fa. Austin è presente solo in estate, così come Martin loera solo in inverno.
- Essere fidanzati, in certi Paesi tra cui appunto anche l'America e la Gran Bretagna, significa essere prossimi al matrimonio. Una coppia, tradizionalmente, è fidanzata quando l'uomo ha già fatto la proposta alla donna con anello e tutto, mentre le relazioni tra ragazzi si definiscono semplicemente con frasi del tipo 'get together' o 'be his/her girl/boyfriend'. Nel caso di N per ora la proposta è rimasta informale, ma lui insiste nel considerare White la sua 'fiancee'. La parola 'fidanzato' ha quindi un'accezione diversa da quella che le diamo noi in italiano, e in effetti l'espressione 'to be engaged' dovrebbe rendersi con 'essere promessi'. Ma essendo a mio parere una forma un po' fuori uso ho preferito usare il più comune 'fidanzati', tenendo conto però del significato inglese della situazione. Ecco perchè, quando Komor afferma che White è fidanzata, Austin capisce che è in pricinto di sposarsi in un futuro prossimo.
- "Cha-Ching!" è un'espressione onomatopeica che riproduce il suono delle monete quando cadono giù da una slot machine. E' di uso comune nel linguaggio colloquiale americano ed è praticamente intraducibile, ma penso che comunque si capisca che è riferita alla precedente frase di Austin sulla vittoria al jackpot. Credo che tutti sappiate cos'è un jackpot, o perlomeno, per chi ha giocato alle vecchie versioni di Pokèmon Oro/Argento o Pokèmon Zaffiro/Rubino/Smeraldo, che è un premio speciale correlato al casinò e alle slot machines (vedi Fiordoropoli, Azzurropoli o Ciclamipoli).
- «"[...] Voglio incontrare un tipo famoso!" / "Tsk. Più infame che famoso," sentii Komor sussurrare tra sè.» («"[...] I wanna meet a famous guy!" / "Tch. More like infamous," I heard Cheren whisper to himself.») Leggendo l'originale si capisce meglio la battuta di Komor, così come il gioco di parole famous-infamous, di cui ho scelto i significati letterali.
- 'Wicked', 'Into the Woods' e 'Jekyll & Hyde' sono tutti e tre musical famosi. 'Wicked' è tratto dall'omonimo libro (conosciuto in Italia col titolo 'Strega: Cronache dal Regno di Oz in rivolta'), una sorta di prequel agli eventi narrati ne 'Il meraviglioso Mago di Oz' di Lyman Frank Baum. Il musical è attualmente disponibile solo in inglese, ma ne consiglio comunque la visione perchè a mio parere è stupendo. Elphaba, Fiyero e Glinda sono alcuni personaggi dell'opera. Qui per ulteriori informazioni.
'Into the Woods' è un musical basato sul libro 'Il mondo incantato' di Bruno Bettelheim, ed è esso stesso una sorta di parodia delle più famose fiabe classiche. Non vi so dire di più, ma altre informazioni potete trovarle qui.
'Jekyll & Hyde', penso sia superfluo dirlo, è il musical tratto dall'opera "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde", di Robert Louis Stevenson. Qui per altre informazioni, anche se credo che più o meno tutti conoscano a grandi linee la storia del dottore dalla doppia personalità che si trasforma in Hyde, l'alter ego malvagio.
Il tutto sfrutta la possibilità, nel videogioco, di far recitare i Pokèmon al Teatro Musical di Sciroccopoli
- «"Ma il Bisharp per Fiyero? Non sapevo nemmeno che Bisharp e Gothitelle fossero compatibili."» («"But the Bisharp as Fiyero? I didn't even know Bisharp and Gothitelle were compatible."») La frase di Komor si riferisce al fatto che nel libro e nel musical di Wicked Elphaba e Fiyero sono innamorati, ma evidentemente i Pokèmon che li interpretano, Gothitelle e Bisharp, non sono compatibili tra loro per la produzione di Uova nei videogiochi. Per la storia dei gruppi uovo vi rimando a Pokèmon Central Wiki.
- «"Tu e i tuoi stupidi toy boy siete così rumorosi!"» («"You and your silly boy toys are so loud!"»). I toy boy letteralmente sono i 'ragazzi giocattolo', ovvero uomini che stanno assieme a donne più grandi di loro. Siccome il termine è usato spesso anche nel gossip italiano l'ho lasciato invariato.
Anche per oggi il papiro è finito, ma sono disponibile per qualsiasi chiarimento. Ringrazio come sempre chi recensisce, e lo stesso fa BluechanXD. A martedì prossimo.
  
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