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Autore: AmyDuDy    30/08/2011    1 recensioni
...ma alla fine cosa c'è di normale in una vita da mago?! Direi proprio niente!
Questa ff parla di un'estate piuttosto "spaventosa" di Hermione Granger... è raccontata da lei in prima persona...
Dopo rimorsi, paure, incertezze, gioie e sorrisi, riuscirà a trovare la strada giusta per lei?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Stamattina mi sveglio rintronata come non ero mai stata. Per svegliarmi faccio una doccia bella fredda e poi vado a fare colazione.
Dopo la colazione vado in piscina per prendere un po’ di sole, rilassarmi e nuotare un po’. Oggi c’è un sole che spacca le pietre. A metà mattina, dopo una nuotatina, vado a prendermi un cocktail al bar nel centro della piscina. Il posto è molto carino: è una specie di capanna di legno con dei tavoli e al fondo un bancone con dietro miriadi di bottiglie. Mi dirigo verso il bancone per placare questa enorme sete di Coca Cola che ho da tutta la mattina.
<< Salve, mi potrebbe dare una Coca Cola? >> chiedo gentilmente al barista.
<< Sì, arriva subito sign… Hermione! >> mi dice Alex, che ora fa anche il barista.
<< Hei, non eri il fattorino? >>
<< Faccio il fattorino solo perché, come dice il mio capo, sono giovane e forte… e perché devo arrotondare lo stipendio da barista >> dice con il sorriso stampato sul viso << Allora… una Coca per Miss Hermione in arrivo! >> e mi consegna la mia bevanda.
Io bevo e mi degusto sorso a sorso quella Coca con ghiaccio che tanto adoro.
<< Allora, vedo che va molto meglio in confronto a ieri sera >>
<< Sì… >> dico con tono un po’ triste.
<< Hei, non fare quella faccia! Oggi per farti divertire sarò io a farti da animatore… Ti va? >>
<< Volentieri… Ma non devi lavorare qui al bar? >>
<< Oggi pomeriggio mi sostituisce un altro ragazzo del personale, quindi posso fare qualsiasi cosa per te! >>
<< Ok, allora… Ci sto! >>
<< Attenta però, passerai il pomeriggio più divertente della tua vita! >>
<< Correrò il rischio >> e tutti e due scoppiamo a ridere. Non so il perché, ma mi trovo inspiegabilmente bene con Alex, anche se lo conosco da solo un giorno.
<< Oh, c’è un cliente… Lo servo e torno subito da te >> e si dirige verso un uomo che si sta sedendo dall’altra parte del bancone. Ha un aria piuttosto trasandata e i biondi capelli tutti scompigliati. Invece noto Alex che con il suo solito sorriso da bimbo lo serve. È un ragazzo estremamente simpatico e anche piuttosto carino ora che finalmente non ho più il problema di pensare a Ron: è moro, alto, occhi verdi, muscoloso ma non troppo… insomma, decisamente attraente! E la prospettiva del mio pomeriggio è di divertirmi con lui, senza pensare a nulla, come ormai è anche quella dell’intera vacanza: spassarmela, godermi il sole e le nuove conoscenze, perché so che quando tornerò a casa saranno tutti li a farmi domande e mi tornerà addosso la depressione. Senza accorgermene sto fissando Alex come una bimba appena nata che fissa i genitori. Distolgo lo sguardo, finisco la mia Coca e aspetto che torni da me per sapere il programma che ha in mente per il pomeriggio. E non devo attendere molto: << Rieccomi… vuoi altro? >> dice prendendo il mio bicchiere vuoto.
<< Si, vorrei sapere che programma hai per il pomeriggio >>
<< Veramente non ne ho idea! Deciderò sul momento… sicuramente ti porto al mare… vedrai ti piacerà >>
<< Ok, mi fido… >>
<< Barista, un altro bicchiere per favore>>. Questa voce, mi sembra familiare... Mi giro di scatto per vedere chi è e quella chioma che prima non mi ricordava niente ora mi ricorda una persona che non avrei mai più voluto vedere. Mi avvicino piano e cerco di scorgere il suo viso in modo da assicurarmi che non sia quello che penso, ma con tutti quei capelli scompigliati non riesco a vederlo bene.
“Devo trovare un modo per farlo voltare… Ho trovato!”
Mi alzo e mi avvio verso Alex che nel frattempo è andato a servire quell’uomo:<< Mi sono dimenticata di aver lasciato una cosa importante in camera… torno dopo così poi mi dici l’orario per oggi pomeriggio >>. Niente da fare. Forse non riconosce la mia voce…
<< Ok Hermione, ci vediamo dopo >>. A sentire il mio nome il signore biondo si gira… ed è proprio quello che pensavo! Ci guardiamo per qualche attimo negli occhi, tutti e due stupiti di vedere l’altro. È proprio trasandato: ha la camicia tutta stropicciata, i capelli scompigliati davanti alla faccia e il suo sguardo è triste, come se qualcosa nella sua vita lo avesse segnato per sempre. Sì, di cavolate ne ha fatte parecchie, da arruolarsi con Lord Voldemort, fino a scappare nel bel mezzo della battaglia finale, ma nulla di questo si legge in lui; è solo una malinconia infinita. Neanche il tempo di parlare che lui si rigira sulla sedia e si riattacca al collo della bottiglia di birra. Niente insulti, niente beffe, niente di niente. È proprio strano.
Torno in piscina a fare un bagno per levarmi i pensieri che mi tormentano.
Dopo una buona mezz’ora passata nella vasca idromassaggio in compagnia di un buon libro, è ora di cambiarmi e di andare a fare pranzo. Solo finito pranzo mi ricordo che dopo il bagno dovevo tornare al bar per sapere l’orario di Alex.
“Va boh, verrà a cercarmi lui, sa dov’è la mia stanza, quindi…”
Mi dirigo verso la mia camera cercando di non pensare a niente ma un frastuono mi fa spaventare: in una delle camere al piano superiore qualcosa di vetro si è frantumato.
“Chissà cos’è successo”
Non ci penso più di tanto e passo avanti per arrivare alla mia stanza. Entro, mi cambio e riesco subito. Sto morendo di fame e ho proprio bisogno di mettere qualcosa sotto i denti. Durante il pranzo inizio a guardarmi intorno in cerca di qualcuno che mi ispiri per fare nuove conoscenze, ma la maggior parte sono famiglie con figli piccoli e anziani in pensione.
Finalmente sazia, torno in camera mia per un piccolissimo sonnellino pomeridiano visto quanto ho dormito la notte scorsa. Arrivata alla mia porta, ci trovo davanti un biglietto:
 
Visto che non riesco a trovarti da nessuna parte,
ti scrivo che, per il pomeriggio, ti passo a prendere io in camera tua,
alle 14 in punto.
E non cercare di scappare perché ti troverò…
Alex
 
Leggendo il messaggio mi spunta un sorriso nel pensare in quale genere di personaggio io sia incappata, ma alla fine forse è meglio così, mi aiuterà a rilassarmi. Controllo l’orologio e mi decido a entrare in camera e riposarmi per i venti minuti che mancano alle due. Mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi per cercare di appisolarmi almeno, ma è nei momenti di pausa come questo che tutti i pensieri e gli avvenimenti più brutti ti tornano alla mente. Nel mio caso non mi ci è voluto molto che mi tornasse il ricordo delle lettere di Ron della sera prima. Pensavo di averlo dimenticato, ma in così poco tempo è difficile scordare una storia durata così tanto e finita così in fretta e in malo modo. Senza accorgermene le lacrime iniziano a riaffiorarmi dagli occhi come una reazione automatica del mio corpo al solo pensiero del mio ormai ex fidanzato. Mi torna in mente quando ci siamo conosciuti, quando lui stava con Lavanda Brown, e a quel tempo avevo sofferto, ma non così tanto come in questo momento. Ripenso al nostro primo bacio, in quella situazione piuttosto strana ma felice, con solo al piano di sopra uno scontro sanguinario entrato nella storia. Ripensando alla scuola un altro pensiero mi torna in mente: l’atteggiamento di stamattina di quel ragazzo che una volta non aspettava un attimo per prendermi in giro e che ora, trasandato come non mai, non mi rivolge neanche una smorfia. Sarà cambiato? Non lo so, ma la sua vita sicuramente, perchè quella tristezza ai tempi della scuola non esisteva, neanche quando stava dalla parte di Voldemort.
Avvolta nei miei pensieri non mi accorgo che qualcuno sta bussando alla porta. Lo capisco solo quando la voce di Alex mi chiama dall’altra parte della porta. Con gli occhi ancora rossi per le lacrime, mi alzo e vado ad aprirgli.
<< Hei Hermione, allora, sei pronta? >> mi chiede lui sorridendo.
Io annuisco e rientro per prendere la mia borsa. Poi riesco e gli dico:<< Possiamo andare >>.
<< Non finchè non mi dici perché hai pianto di nuovo >> mi risponde lui con fare serio.
<< Si vede così tanto? >>. Lo vedo annuire e continuo:<< Ma neinte, è sempre la stessa cosa che mi torna alla mente… Possiamo andare?! Voglio smettere di pensare… >>
<< Ok, ma la prossima volta che ti viene di nuovo da piangere vieni subito da me, qualsiasi ora sia, vienimi a cercare e io ti aiuterò, ok? >>
Annuisco dicendogli:<< Grazie >>
<< E per cosa?! >>
<< Perché mi stai aiutando a superare questa cosa, con la tua felicità mi fai stare meglio >>
<< Gli amici non si aiutano così di solito? Anche se ti conosco solo da un giorno sono comunque un tuo amico e come tale ho il diritto di aiutarti… ora andiamo >>





Spazio dell'autrice:
hei lettori come state? Come sono andate le vacanze? Spero bene... Allora che ne dite di questa ff? Vorrei sapere che ne pensate, sia in positivo che in negativo...
Leggete e rensite...
Grazie a tutti
kisskiss AmyDuDy
  
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