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Autore: AmyDuDy    09/08/2011    1 recensioni
...ma alla fine cosa c'è di normale in una vita da mago?! Direi proprio niente!
Questa ff parla di un'estate piuttosto "spaventosa" di Hermione Granger... è raccontata da lei in prima persona...
Dopo rimorsi, paure, incertezze, gioie e sorrisi, riuscirà a trovare la strada giusta per lei?!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 << Quanto tempo ci vuole per preparare questa cavolo di valigia?! >>.
Non ce la faccio più, sono allo stremo delle forze: ci ho messo più di 8 ore per preparare questa maledetta valigia. Finalmente però parto per le vacanze che tanto attendo: due settimane di completo relax sull’isola di Maiorca, in Spagna. Sole, mare, spiaggia… Peccato però che quello scemo del  mio ragazzo è dovuto andare in vacanza sulle Alpi con la sua famiglia e mi ha lasciata qui da sola da quasi un mese. Quando torna, lo strangolo! Avevamo così tanto progettato questa vacanza per stare un po’ da soli perché ormai tra il lavoro e i suoi impegni per aiutare a casa dei genitori, non riusciamo mai a stare veramente soli neanche un attimo…
<< Finalmente ho finito >>.
Soddisfatta di aver finalmente chiuso la mia enorme valigia mi siedo un attimo sul letto sfinita, ma neanche il tempo di respirare che mi accorgo di essere in ritardassimo secondo l’orario del mio arrivo dato all’albergo. Con fatica mi rialzo e prendo la valigia, lo zaino e le chiavi, esco dalla porta, chiudo e mi smaterializzo davanti alla porta dell’albergo.
<< Buongiorno, ho prenotato una stanza per due settimane… Sono un po’ in ritardo ma ho avuto un contrattempo >>.
<< Non fa niente… il suo nome? >> chiese gentilmente l’uomo dietro la reception.
<< Granger >>
<< Si, Hermione Jean Granger… ecco le chiavi della sua stanza… Buon soggiorno! >>
<< Grazie… Buona giornata >>. Prendo le chiavi e mi dirigo verso il fattorino che mi sta già venendo incontro per prendermi la valigia e mostrarmi la mia stanza.
L’albergo è molto carino, attorniato dal verde e con una grande piscina. Sembra anche molto pieno: ci sono moltissimi bimbi che giocano nell’acqua e molte signore sdraiate sui lettini a leggere e a dare ogni tanto un’occhiata al proprio figlio. Molti uomini invece sono al bar a bere cocktail e a chiacchierare con altri su notizie sportive e non.
“Sembra un posto piacevole in cui stare… Almeno mi passerò bene le vacanze anche senza Ron”.
Neanche il tempo di comporre questo pensiero che arriviamo al sentiero che porta alle stanze.
<< Questa è la sua stanza miss Granger >> mi dice con fare allegro il fattorino. Adesso che lo guardo bene sembra un tipo simpatico: deve avere più o meno la mia età… ed è anche carino!
“Hermione! Pensa a Ron, pensa a Ron!”
<< Sì, hai ragione! >> mi rispondo da sola.
<< Ha detto qualcosa? >> chiede gentilmente il fattorino.
<< Oh, no nulla… Mi capita di parlare da sola >>. Lui mi guarda come se fossi pazza e poi si mette a ridere. All’inizio non capisco il perché, poi ripenso alla frase che ho appena pronunciato e anch’io non posso fare a meno di scoppiare a ridere.
<< Sa, di solito non lo dico ai clienti, ma lei è proprio una tipa strana! >> mi dice lui mentre che continua a ridere.
Io mi faccio seria un attimo e dico: << Ah grazie! Vuol dire che ne farò parola col suo superiore! >>.
Il fattorino smette di ridere e mi guarda con una faccia spaventata e buffa allo stesso tempo, che mi fa di nuovo venir da ridere.
<< Cosa c’è da… >>
<< Era uno scherzo, non lo farei mai, ma avrebbe dovuto vedere la sua faccia >> gli dico senza smettere di ridere.
A quel punto anche a lui scappa un sorriso.
<< Che burlona! >>. Poi ancora sorridendo gira i tacchi per tornare alla reception.
Io con un lampo di genio (e un languorino nello stomaco) gli grido dietro:<< A che ora si cena? >>.
<< Alle 19 e 30 >> risponde senza neanche girarsi.
Dopo quella piccola scenetta piuttosto buffa, torno alla vita reale e entro in camera: è a dir poco stupenda! È una stanza con i colori sull’azzurro-blu: i muri sono azzurro scuro, il letto matrimoniale è blu con una miriade di cuscini, la TV a schermo piatto è appesa al muro sopra la scrivania in legno. Ai due lati del letto ci sono due comodini con sopra a uno la solita teiera per il te. Il bagno è grandissimo: ha i mobili celesti, il lavandino ha uno stile direi a dir poco strano e la doccia con vasca idromassaggio è fantastica!
“Ci voleva proprio una vasca così per un bagno rilassante!”.
Nell’attimo in cui esco dal bagno sento picchiettare contro la porta finestra. Vado a vedere chi è e mi trovo un barbagianni che cerca di attirare la mia attenzione. Apro la finestra e questo mi porge la zampetta a cui c’era attaccato un messaggio. Lo prendo e l’uccello vola via. Chiudo la porta e mi sdraio sul letto. Apro la busta e leggo:
 

Cara Hermione,
Come va? È un po’ che non ti scrivo perché non sapevo come dirti una cosa:
qui dove sono è bellissimo e i miei genitori hanno deciso di scappare un po’ da quell’Inghilterra che si è rovinata con la guerra.
Hanno deciso di comprare casa qui e vogliono che qualcuno dei suoi figli stia con loro perché stanno invecchiando:
Percy non ne vuole sapere perché è attaccato al Ministero,
Charlie ha il suo lavoro in Romania,
Bill deve rimanere con Fleur adesso che è incinta,
George sta mandando avanti il negozio di scherzi a Diagon Alley
e Ginny è negli Stati Uniti con Harry.
Rimango solo io: non posso lasciarli soli,
e non voglio che la tua carriera di Guaritrice venga rovinata per colpa mia.
Mi dispiace Hermione, ma non possiamo più stare insieme.
Col tempo mi capirai
Baci
Tuo per sempre Ron

 
Non riesco a credere a quello che ho appena letto: lui mi molla solo perché deve rimanere con i suoi?! Al diavolo la carriera da guaritrice, io voglio stare con lui! Giro la pergamena e gli rispondo con la prima penna che trovo in giro. Mi viene da piangere ma devo finire di scrivere.
 

Non me ne frega niente della mia carriera da Guaritrice se non posso stare con te!
Ron, che a te piaccia o meno, io verrò a vivere dove state voi.
Alla fine 4 mani sono meglio di 2.
Non posso stare senza di te.
Ti prego
Hermione

 
Prendo la mia borsa e tiro fuori la gabbia con Ronley, il gufo che mi ha regalato Ron (fantastico incantesimo quello dell’espansione invisibile), e lo spedisco con la mia lettera fino alla nuova casa Weasley.
Non posso lasciare che la depressione prenda il sopravvento, tanto alla fine andrà tutto bene. Decido che per rilassarmi un po’ necessito di un bagno in quella splendida vasca idromassaggio.
Dopo averla preparata mi ci immergo e mi lascio trasportare dal rilassamento che mi provoca il massaggio.
Quando ormai mi stavo assaporando da più di 30 minuti quella fantastica emozione, sento di nuovo picchiettare sulla porta-finestra. So già chi è, spero solo porti buone notizie. Avvolta in un accappatoio prendo la lettera dalla zampetta del mio gufo e lo ripongo nella sua gabbietta. Poi torno nella vasca e leggo la lettera:
 

Sei proprio testarda!
Vuoi sapere una cosa?!
La verità è che mi sono innamorato di un’altra molto più bella di te.
Quindi non provare a presentarti a casa mia.
Buone vacanze
Ron

 
Non posso più trattenere le lacrime, quando la prima sgorga poi non si fermano più. Quel deficiente mi dice una cosa del genere in tutta tranquillità, come se fosse una cosa normale?! Non la passerà liscia, prima o poi mi vendicherò… Ma ora sono in vacanza in un posto stupendo: devo anche soffrire per quel cretino?!
Anche dopo molte affermazioni come questa non riesco a smetter di piangere e ormai ho saltato la cena. Sono sdraiata sul mio letto nella stessa posizione da circa 1 ora aspettando che succeda qualcosa, ma niente, solo disperazione e rabbia.
Quando finalmente mi decido ad andare a dormire qualcuno bussa alla porta. Con passo pesante vado ad aprire. Mi si para davanti il postino di quel pomeriggio.
<< Scusi miss Granger per l’ora, ma devo comunicarle una cosa per… oddio, che è successo? Perché piange? >>.
“Dai Hermione, inventati qualcosa di decente”.
<< Ehm… ho sbattuto il mignolo del piede contro la porta e mi fa malissimo >>.
<< Sì, e io sono mago Merlino >>.
<< Senta, stavo andando a dormire; mi dica quello che mi deve dire e poi se ne vada! >>.
<< Ok, se non ha bisogno di aiuto… Comunque, domani mattina la colaz… >>. Lui si interrompe perché i miei singhiozzi stanno di nuovo crescendo, non riesco proprio a trattenerli. Ron è stato il mio primo ragazzo ed è stata una bellissima storia quella tra noi due, non posso non stare male.
Come un Legiliments nella mente mi dice:<< Allora le cose sono due: o è morto qualcuno, o il tuo ragazzo ti ha mollata >>. A sentire l’ultima parte di frase i singhiozzi continuano ancora più forti. << Ok, è la seconda >> disse lui semplicemente << Posso aiutarla in qualche modo? >>
<< L’unica cosa di cui avrei bisogno in questo momento sarebbe un abbraccio e la consolazione di un amico, ma non sono qua quindi… No, non può… >>. Non finisco la frase che lui mi si è già gettato addosso e mi abbraccia. Anche se è uno “sconosciuto”, in questo momento apprezzo moltissimo il gesto, ho proprio bisogno di un po’ di affetto. Così le lacrime smettono di scendere e dopo un po’ lui mi lascia.
<< Visto?! Ora ha smesso di piangere… Aveva solo bisogno d’aiuto >> mi dice sul sorridendo.
Quel suo sorriso stupendo fa sorridere anche me:<< Sì, in effetti va molto meglio. Grazie >>.
<< E di cosa?! Per aver abbracciato una ragazza bella come lei?! Dovrei ringraziarla io >>. Una risatina mi esce spontanea. È impossibile che riesca ad emanare tutta quella vivacità come niente.
Dopo qualche attimo di imbarazzato silenzio:<< Come ti chiami? >> gli chiedo io.
<< Alexander, per gli amici Alex… e lei? >>
<< Hermione >>
<< Piacere, Hermione >> dice porgendomi la mano << Sono felice di poter fare la tua conoscenza >>.
Ormai col sorriso stampato sulla faccia ma con un sonno pazzesco lo saluto e chiudo la porta. Mi metto il pigiama, mi sdraio sul letto cercando di prendere sonno. Niente da fare, i ricordi più brutti della giornata cercano di rivenire fuori in forma di lacrime, ma io devo resistere.
Dopo parecchio tempo a combattere contro le lacrime, il pensiero di Alex mi mette allegria. “Pensandoci bene, lui è venuto qui per dirmi qualcosa per domani mattina… Che scemo!” e grazie a quel pensiero riesco ad addormentarmi col sorriso.
 
 
Spazio dell’autrice:
Salve lettori/rici, come va? È diciamo la mia prima/seconda ff (non chiedetemi che fine abbia fatto la prima/prima perché non ne ho idea XD). Questo capitolo è l’inizio di una luuuuunga ff che spero vi piacerà… se avete qualcosa da ridere o da far notare recensite… so non avete niente da ridire, recensite lo stesso!!!!!!
Non vedo l’ora di sapere quello che pensate…
Kiskiss, AmyDuDY
 
PS: io parto giovedì e tornerò mercoledì prossimo quindi dovrete aspettare al massimo due settimane per il nuovo capitolo… mi disp
 
 
  
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