capitolo 9
Quando si svegliò era molto tardi, quasi mezzogiorno, pigramente scese in cucina, di solito era guidato dal profumo dei manicaretti di Kaori e invece si ritrovò davanti a uno scenario desolato: i piatti del giorno prima ancora da lavare, le pietanze dimenticate fuori dal frigo e il lavandino che gocciolava. Aveva l'impressione di essere tornato indietro nel tempo quando era solo, al tempo non aveva ancora conosciuto Makimura e nessuno si era mai preso cura di lui. E lui non si era mai preso cura di nessuno prima di Kaori. Quel vuoto, quell'amarezza non erano né per la casa in disordine, né per non avere un pasto pronto, sapeva che quelle cose non importavano. Era qualcosa di molto più profondo, gli mancava il rumore dei passi di Kaori, la mattina, lungo il corridoio, il suo canticchiare degli allegri motivetti quando cucinava, ma anche i suoi rimproveri e la sua sbadataggine. Doveva assolutamente cercarla, chissà in che condizioni era, cosa aveva fatto; non che non si fidasse di lei o la giudicasse incapace, aveva un'alta stima di Kaori, più di quanto le avesse mai confessato, e sapeva che se la sarebbe cavata in ogni situazione. Ma non poteva stare a lungo senza di lei. Si vestì, indossò la giacca ed uscì..
Seguì le sue tracce fino a una zona abitata prevalentemente da studenti "Sembra un college", aspettò finchè non la vide uscire, non spiccava affatto in quell'ambiente, dopotutto era così giovane, anche lei avrebbe potuto essere uno di quegli studenti…la seguì, vide che si fermava vicino alla fermata dell'autobus. Guardava spazientita l'orologio quando ecco avvicinarsi un uomo, uno straniero probabilmente. Ryo sperò fino all'ultimo che volesse solo chiederle l'ora, ma a quanto pare sembravano conoscersi. Si allontanarono insieme discutendo concitatamente. Cos'era questa storia? Doveva assolutamente saperne di più…