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Autore: gemellina    01/05/2006    4 recensioni
C’erano troppe cose che le ricordavano quei due anni infernali, aveva perso i suoi migliori amici; uno l’aveva sposato e l’altro era partito per inseguire il suo sogno e a quanto dicevano i giornali c’era riuscito. Stava per abbandonare la sua vecchia vita; preparati mondo Hermione Jane Granger stava arrivando
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 2

Eccomi con il secondo capitolo. Spero vivamente che non sia noioso.

 

 

“mmm” mugugno sempre appena sveglia.

Dopo 5 minuti di sano stiracchiamento, sono pronta per una doccia e una sana colazione.

Ho fatto la doccia senza alcun problema, adesso mi accingo a preparare qualcosa per colazione; apro il frigorifero e ogni sorta di stipo e mi rendo conto che non ho provviste.

Se tutta la popolazione fosse costretta a rinchiudersi in casa per via di un pericolo imminente, io morirei di fame.

 

Mi asciugo i capelli con un colpo di bacchetta e indosso una gonna lunga di jeans con sopra una maglietta bianca e grigia.

Prendo la mia borsa di tela e dopo aver controllato di aver preso: bacchetta, cellulare, soldi, chiavi e un libro posso uscire di casa.

 

Salgo sulla mia Mini Cooper blu e parto alla volta del supermercato.

 

Dopo 15 minuti arrivo a destinazione, posteggio e prendo un carrello che conterrà tutta la mia spesa. Ci metto dentro anche la borsa perché non ho intenzione di tornare a casa senza un braccio.

 

Inizio a inoltrarmi per i numerosi scomparti del grande supermercato e mi fermo davanti ai cereali per la mia prima colazione.

Sono indecisa se prendere quelli alle gocce di cioccolato oppure i semplici fiocchi d’avena. Sono già passati cinque minuti e siccome la reputo una scelta amletica li metto entrambi nel carrello.

Gli alimenti mi vengono pagati da Harry, quindi non ho il problema della restrizione economica.

 

Adesso sono soddisfatta e posso proseguire.

Uno scaffale che mi ha sempre affascinata è quello con tutto l’occorrente per fare i dolci.

Ehm… io non ho mai fatto né una torta né un misero pasticcino!!!

Mi metto un dito sulla bocca che mi dà l’aria da intellettuale.

Come se già non ce l’avessi!!!

Inizio con il mettere un po’ di strani prodotti colorati nel carrello senza preoccuparmi di che cose contengano e quando scadano.

Sto per proseguire il mio cammino, quando una simpatica bimba mi viene addosso.

 

“ Dana… Dana… Dana” sento una donna e per un’associazione di idee credo che quella bella bambina si chiami Dana e che sia sfuggita alla sua mamma.

“ Sto scappando da quella donna…” mi dice con la sua simpatica vocina e si nasconde tra le mie gambe e nascosta ben bene dietro il carrello stracolmo di roba per dolci.

Vedo una donna grassa e di mezza età avvicinarsi e sempre con una geniale associazione di idee ne deduco che quella signora non è la madre di quella bellissima bambina.

La guardo e lei si porta il suo ditino alla bocca e mi fa segno di stare in silenzio.

Questa peste mi ha messo in pericolo; per quanto ne so quella donna robusta potrebbe denunciarmi per tentato rapimento se non dico che la bimba si è nascosta e che io non l’ho forzata?

 

Sto entrando in crisi.

“ Dana esci fuori da lì!” sento dire alla donna.

Traggo un respiro di sollievo e cerco di sorridere alla donna.

La bambina esce e mette il broncio.

“ Mi annoio… voglio papà!” dice la bimba.

“ Sai che tuo padre tornerà solo la settimana prossima!” le dice la donna e dalle sue parole traspare la compassione che nutre per quella bambina forse troppo attaccata al padre che per non vede mai.

 

Sorrido come un’ebete e sento i muscoli facciali indolenzirsi e non volerne sapere di tornare ad un’espressione più o meno seria.

“ Scusi signorina, ma per quanto questa bimba possa essere educata adora importunare la gente e metterla in situazioni imbarazzanti!”

Mi porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio “ Non si preoccupi, questa bimba è davvero adorabile!”

Le accarezzo la testolina, e se si dice a tutti i bambini che sono bellissimi anche se sono dei rospi, devo ammettere che lei è veramente bella.

Ad occhio e croce potrebbe avere sei anni.

E’ piccolina e la sua carnagione è bianchissima e quelle gote sempre arrossate, tipiche dei bambini, le conferisce un’aria tutta particolare che le fa brillare ancor di più quei grandi occhi grigio-blu.

Non ha i capelli molto lunghi, sono ondulati e biondissimi… sembrano quasi dorati.

Per essere così bella, quella bimba deve aver due genitori stupendi.

 

“ Come avrai di certo capito dalle urla della signora Piddy, mi chiamo Dana!”

E come se fosse una donna della mia età mi porge la manina paffuta, mi sento quasi in imbarazzo davanti a questa bambina.

“ Piacere Dana, io sono Hermione!” rispondo sorridendole.

Dana inizia a fare qualche saltello dalla felicità.

“ Che bello signora Piddy… ho una nuova amica!!!”

 

La donna le sorride e poi sorride anche a me; ad un certo punto mi sento pronunciare qualcosa che suona come “ Ti andrebbe un gelato?

Se fossi stato un sequestratore potrei ammettere di essere proprio bravo a lavorarmi i bambini, ma fortunatamente non lo sono, E così dopo la benedizione della donna e un abbraccio alle gambe di Dana ci rechiamo alla cassa, dove pago, poi ci rechiamo nella gelateria più vicina.

 

La bambina mi ha preso per mano e adesso devo dire che mi fa un po’ paura.

Tiene la mano sia a me che alla sua governante, ha gli occhi chiusi e canticchia una strana melodia.

Distolgo lo sguardo da Dana e noto l’insegna della gelateria.

 

Adesso siamo tutte e tre sedute e la bimba è scomparsa sotto il menu.

“ Sa già leggere?” chiedo.

“ Si, è una bambina molto precoce. Suo padre le ha insegnato a leggere quando aveva solo due anni.”

Deglutisco, nemmeno io ho iniziato a leggere così presto.

“ Allora… voglio una mega coppa ai frutti di bosco con tanta panna!” dice.

Ordino la sua mega coppa e due caffè per me e la signora.

Stiamo un altro po’ a parlottare, fino a quando la signora Piddy dice che devono tornare a casa perché il padre di Dana torna dal suo lungo viaggio.

Dana mi salta addosso e mi abbraccia.

“ Ti abbandoniamo solo perché adoro il mio papà… perché se erano i nonni…”

La donna sorride e la prende in braccio.

“ Grazie per il gelato e il caffè!” dice.

“ Si figuri!” rispondo.

Do un bacio sulla testolina dorata a Dana e mi dirigo verso la macchina.

 

Quando arrivo a casa, l’ascensore è ancora guasto.

Salgo tutte quelle dannate scale e aperta la porta mi ritrovo davanti al caos.

Mi butto sul divano e dando un’occhiata alla spesa, mi rendo conto di non aver comprato nulla di salutare.

Sbuffo e rimango lì a guardare il televisore.

 

  
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