“Libera. Finalmente dopo due anni era di nuovo
libera.
E se si fosse fermata a riflettere sarebbe potuta
arrivare alla conclusione che quella prigionia l’aveva voluta lei ed era stata
solo colpa della sua avventatezza.
Indossava un elegantissimo tailleur pantalone grigio che
le conferiva un’aria sofisticata, i lunghi capelli castani lievemente ondulati
le ricadevano morbidi sulle spalle e trasmettevano anche loro
quell’irresistibile senso di libertà.
Era immobile sulla scalinata del tribunale; voleva
imprimere dentro si sé quel momento di riacquistata
libertà.
Aveva firmato le carte del divorzio ed ora finalmente
era una dona libera.
Un taxi nero l’attendeva alla fine della scalinata;
l’ultimo gesto del suo ormai ex marito era stato chiamarle un taxi, ma dopo due
anni non aveva ancora capito che detestava quei dannati taxi neri con gli
autisti più rozzi che potessero esistere?
C’erano troppe cose che le ricordavano quei due anni
infernali, aveva perso i suoi migliori amici; uno l’aveva sposato e l’altro era
partito per inseguire il suo sogno e a quanto dicevano i giornali c’era
riuscito.
Stava per
abbandonare la sua vecchia vita; preparati mondo Hermione Jane Granger
stava arrivando”.
***
Niente taxi. Se devo cambiare la mia
vita devo iniziare dalle piccole cose.
Sono alla fermata dell’autobus, so
che arriverò a casa con venti minuti di ritardo, ma non mi
interessa.
No ho nessun marito da accudire e a
cui preparare il pranzo in fretta e furia solo perché alle 12:49:07 deve essere
un ufficio perché alle 12:50:00 darà inizio alla più importante riunione del
secolo con una decina di uomini imbalsamati che annuiranno ad ogni sua singola
parola.
“ Siete un branco di
incompetenti”
“ la trovo un’ottima idea signor
Potter”
Ok…alle volte la mia mente gioca
brutti scherzi.
L’autobus si ferma davanti a me,
salgo e noto che siamo un po’ tutti ammassati gli uni contro gli altri… ma la
cosa non mi infastidisce per niente.
Il viaggio si può definire
rocambolesco, ma dopo essermi liberata di alcuni gomiti incastonati nelle mie
povere costole, scendo.
Sono scesa e comincio a respirare a
pieni polmoni… questa è l’aria del quartiere dove ho affittato un piccolo
appartamento per iniziare la mia nuova vita da single senza alcuna
preoccupazione se non quella di comprare la carta
igienica.
Sono entrata, mi guardo intorno come
una bimba curiosa con gli occhi che sprizzano allegria da tutti i
pori.
I miei occhi dopo un lungo vagare si
soffermano su un cartello su cui giace la scritta “
GUASTO”
Cavolo… dovrò farmi sei piani a
piedi, ma stranamente non m’importa, sono troppo felice per preoccuparmi
dell'’ascensore fuori servizio.
Sono davanti alla rampa di scale,
tolgo le scarpe di vernice nera dal tacco vertiginoso e comincio a correre verso
la mia nuova abitazione.
Ok… la mia nuova abitazione lascia a
desiderare, non è per niente accogliente, ma mi basterà togliere questi orrendi
scatoloni dall’ingresso, far volatilizzare questo metro e mezzo di polvere,
riverniciare il soggiorno e la cucina le cui pareti sono piene di
crepe…
Ok! Le cose da fare sono davvero
tante, ma con la mia forza di volontà riuscirò nel mio
intento.
La prima cosa da fare è cambiare
abbigliamento, non mi sembra congeniale dare un aspetto vivibile al mio
appartamento indossando un tailleur elegantissimo.
Apro una delle valigie e en tiro
fuori una maglietta nera con un simbolo giapponese che stando ai giapponesi che
me l’hanno venduta durante la mia luna di miele in giro per l’Oriente dovrebbe
significare “ Amore”; poi prendo un jeans chiaro parecchio strappato e un paio
di coloratissimi calzini.
Lego i mie capelli in una coda e mi
metto subito al lavoro.
Lavoro da due ore senza sosta e sono
completamente distrutta; sto riverniciando di un tenue giallo il soggiorno e
sono letteralmente elettrizzata.
Sto per buttarmi sul divano,
accendere
Apro. Una simpatica vecchietta mi
sorride e mi porge un cestino dal quale sale un buon odore di focaccine al miele
che mangerò per cena.
“ Salve!”
dico.
“ Salve, sono la signora Snooke, la
vostra vicina!”
Arriccio il naso “ Prego, si
accomodi” tolgo la vaschetta del gelato che giace sul divano, spengo
Un’ora dopo la simpatica vecchietta
è ancora seduta sul divano.
Mi sta rimbambendo raccontandomi la
fine che hanno fatto le inquiline precedenti e con una certa nonchalance mi ha
fatto capire che:
1)
Non devo
mettere TV e radio ad alto volume
2)
Non devo
organizzare feste, e né cene se gli invitati sono individui
rumorosi
3)
Non devo
portare in casa mia un uomo diverso ogni sera
La signora capita bene; sono
Hermione Jane Granger la ragazza più seria di tutta Hogwarts, sono un po’ più
matta e incasinata, ma la mia indole è sempre quella.
Che strazio!!! Divorzio perché
voglio essere libera e mi ritrovo con un tiranno che si spaccia per una
simpatica vecchietta.
Praticamente ha distrutto il mio
pomeriggio lavorativo, e quando 17 minuti dopo se ne va chiudendosi dietro la
porta, non posso far altro che fare quattro capriole dalla
felicità.
Per cena mangio le sue focaccine al
miele, lavoro un’altra oretta e già alle 22 crollo sul divano come se non
dormissi da giorni.
E’ un esperimento ed è la prima
volta che mi cimento con una fanfiction che riguarda la vita dopo
Hogwarts.
Beh… spero vi piaccia.