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Autore: xLucien    31/08/2011    1 recensioni
Una breve saga Fantasy che spero vi possa piacere...
In un mondo in cui non vi è Bene e Male, in cui gli Dei seguono i loro capricci eterni, Nemesis si ritrova da solo, vittima del destino e della fatalità.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal diario di Enoch trovato col suo cadavere:
 
 
°6 del Mese del Leone 1103
 
Il sole è stato coperto dalle tenebre. Le Ombre ormai ci coprono..... gli amici cadono a terra e non si rialzano. Io continuo ad andare avanti... (il foglio è macchiato di sangue. Le lettere non sono leggibili. Nell'altra pagina quanto segue..)
 
 
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"Buia è la notte e gelido è il corpo,
Emancipato e triste Enoch
Sta presso un fuoco, la fiamma attizzando.
Poi d’improvviso la lieve luce illumina un volto,
Di donna i tratti, regali le movenze
Dea il suo nome.
 
Ancora qui? D’amoroso fuoco
Il mio cuore vuoi infiammar?
E con quale calore vuoi sciogliere
Quella pietra che sta nel mio petto?
Il tempo ormai è fermo
Vane sono le lusinghe delle tue labbra.
 
In quest’arida piana
Ossa e polvere crescono.
I fiori caldi del piacere
Sono un miraggio ormai lontano.
L’inverno è il sovrano
Ed io sono solo uno dei sudditi."

 
(Quanto segue è nuovamente macchiato dal sangue.)

 
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La luce della candela si stava facendo sempre più debole, segno che la cera era prossima a finire.
L’uomo alzò gli occhi dal diario, completamente ingiallito, macchiato e corroso dal tempo.
Il suo viso era solcato da rughe e da un’ispida barba grigiastra, ma gli occhi, di un verde smeraldo, apparivano giovani, fin troppo.
Prese da uno scaffale un pezzo di pergamena, iniziando a trascrivere con meticolosità ogni cosa che aveva letto.
Era di vitale importanza, lo sapeva…ogni parola, ogni virgola, ogni punto, avevano un ruolo cruciale nell'avvicendarsi degli eventi…e lui aveva bisogno di sapere.
Sapere quello che gli altri non avevano mai scoperto, in anni e anni di ricerche infruttuose.
Eppure, lui aveva con sé il manufatto, il quale era costato fin troppe vite…ma per lui, ciò non aveva tanta importanza.
La notte era ancora giovane, così decise di andare avanti, sostituendo la candela con una nuova ed accendendo lo stoppino.
Aveva bisogno di proseguire, sentiva la curiosità farsi sempre più presente in lui.
 
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23 del mese del Leone 1108

Esisteva al tempo un’accademia di paladini, votata al credo di Astarte, il Dio del Silenzio.
Si dice che fu eretta dallo stesso Dio, e ciò fu comprovato dalle cronache del saggio Vys.
I Draghi del Mare, così venivano chiamati da tutti, poiché un Dragone azzurro era ricamato sulle scintillanti armature di ogni guerriero.
Ma non vi erano solo paladini dediti alla guerra, ma anche ministri del culto di Astarte, i Diaconi.
Nemesis fece carriera nei Draghi del Mare divenendo a tutti gli effetti Diacono del Dio del Silenzio in brevissimo tempo.
La sua carriera sembrava una continua ascesa, fino ad una fredda mattina d’autunno.
 
Camminava per la fiera quando la vide, e la sua vita non fu più la stessa.
Scordò i suoi ideali, i suoi amici e decise che avrebbe fatto di tutto per averla.
Una voce dentro di lui gli diceva che lei apparteneva a lui.
E le sue voci l’avevano sempre guidato fino a quel momento, quindi ciò che si accingeva a fare era giusto davanti ai suoi occhi e a quelli della sua Divinità.
La prese con forza, e la domò con la perseveranza.
Che appartenesse ad un’altra Dea o che fosse figlia di un’altra famiglia non gli importava…o meglio, non l’avrebbe di certo ostacolato.
Poiché Lui la voleva.
Ma gli avvenimenti tendono a seguire sempre una loro strada.
Durante il rituale che l’avrebbe fatta entrare nei Draghi del Mare e l’avrebbe avvicinata alla sua fede e quindi alla sua mentalità, gli Dei decisero che ormai la comparsa di Nemesis aveva già calcato per troppo la scena.
Così Astarte levò la fede nel cuore di Nemesis, e Màni, la Dea degli Astri, prese la sua anima…Mikayla.
 
 
   
 
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