Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: quattrodieci    31/08/2011    2 recensioni
. Quando finalmente fu lasciato scappare dalle grinfie paterne salì subito sul treno , ma con troppa foga, per poi finire a sbattere con la Weasley.
Non me ne ero accorto, ma è proprio bassa.
«Oh,scusa!» dissero all’unisono.
Dopo un paio di secondi lei gli sorrise dolcemente. «Io sono Rose. Rose Weasley. Tu sei Scorpius, vero?» chiese gentile.
«Come.. come fai a sapere il mio nome?» chiese sbigottito, per poi ricordarsi che la sua famiglia non era proprio sconosciuta ai più.
«Non vai inosservato con quei capelli da Barbie» osservò, sorridendogli di nuovo. Aveva le fossette,notò lui.
-----------------------------------------------------
Avverto che è la mia prima storia e potrebbe davvero fare schifo XD Ho la trama ben formata in testa ma sarà un procedimento luuungo metterla per iscritto.
Detto questo, vi saluto.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, James Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Rendimi tutto ciò che hai bisogno che io sia .'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Allourlourlour. prima cosa: il nuovo capitolo è già pronto, e appena questo avrà un paio di recensioni e visualizzazioni in più verrà pubblicato. Seconda cosa: io VOGLIO, io vi ORDINOdi leggere questa Fanfiction e di RECENSIRLA. con questo biebie.

«»

CAPITOLO TRE
Mi scusi prof, ma mica potevo farlo all’alba: io dormivo!
 
Avvertenze: contiene offese ai Tassorosso e interruzioni alle lezioni.
Se voi siete devoti a questa casa che, personalmente, non sopporto
NON LEGGETE e se lo fate, almeno non lagnatevi e rideteci su.
Con molto amore e mille baci e cuori solo per voi, la vostra Andri.

 

Gli uomini passano, le idee restano. 
Restano le loro tensioni morali e continueranno 
a camminare sulle gambe di altri uomini. 

Giovanni Falcone

 
Caro Papà,
so che posso usare parole e frasi molto esplicite con te, proprio perché sono tua figlia e ci assomigliamo, in quanto entrambi portatori dei fantasmagorici geni Weasley.
Comunque, papà, io non voglio diventare la nova Voldemort, non aspiro a diventare una mangiamorte e non voglio sterminare tutti gli esseri viventi di questo mondo,però per qualche strana coincidenza sono finita a Serpeverde. Non posso mentirti perciò non dirò che mi dispiace. I Serpeverde seguono le stesse identiche lezioni dei Grifondoro, dei Corvonero e degli stupidi ed inutili Tassorosso e vengono educati dai professori in modo egualmente giusto. Se provi a dirmi che sono sprecata qui, che non vado bene per questa casa o che dovrei chiedere di farmi cambiare colori, sappi che riterrò giustissimo farti venire un attacco di diarrea.
Abbraccia la mamma e gli zii da parte mia ed invia la notizia a zio Bill e zia Fleur, per favore.
Con molto amore,
Tua Rosie.
 
E con quella lettera aveva scaricato tutta la paura di dover dire a suo padre della sua casa. Sapeva che ci avrebbe fatto su due risate, soprattutto per la parte dei Tassorosso,e poi si sarebbe lasciato prendere da una crisi di panico. Comunque, una Rosie dai capelli lisci, arancioni che sfumavano in biondo platinato e fosforescente1stava andando alla Guferia dopo essersi svegliata con i piedi caldi ancora ficcati tra gli stinchi della Barbie,  – buon segno, se erano caldi – che ancora sognava, con degli esemplari umani che le stavano fissando la faccia come se non avessero mai visto una femmina. Li aveva gentilmente fatti spostare e dopo essersi lavata e vestita, ancora mezza in coma, visto che erano le sei, rischiando di strozzarsi col maglione, era andata in sala comunque ad accartocciare fogli di carta su fogli di carta pieni di errori grammaticali mentre mordeva,assassinava e spezzava le sue penne ad inchiostro liquido – ma lei era prevenuta, aveva steso un velo nero così da non sporcare nulla - ed accarezzava il dorso del suo fidato animaletto da compagnia Draco che, per inciso, era una femmina. Aveva appena spedito un gufo della scuola a suo padre e stava andando in Sala Grande, accompagnata dal furetto che le dormiva tranquilla su una spalla, nel solo modo che potesse utilizzare un idiota come lei:  stava risalendo la salita  del parco con il suo skateboard ed aveva intenzione di entrare nella Sala con quello ancora sotto i piedi. Per un pelo, arrivata alla sua meta, riuscì a non andare a sbattere contro la McGranitt che stava rimettendo in ordine gli orari per la forse milionesima volta.
Lei andò tranquilla verso il suo tavolo e, mettendosi davvero d’impegno, tentò di leggere per la milionesima volta il suo libro preferito, Il Signore degli Anelli.
Quando, alle otto, la Sala Grande cominciò a popolarsi, lei aveva appena letto un capitolo – E’ quello del Consiglio di Elrond, eh! – e sentì avvicinarsi un cespuglio color del Sole che le si parò davanti.
«Ti sei svegliata, Principessa!» lo prese in giro, dandogli un piccolo pizzicotto sulla mano.
«Ehm, già.» disse in imbarazzo. Lei ridacchiò e mise via il libro.
«Al! Al!» gridò al cugino insonnolito, facendogli cenno di raggiungerla. Lui si sedette nel posto alla sua sinistra e si servì il succo di zucca. Grugnì un buongiorno, ricambiato da due cenni della testa.
«Al? Ehi, Al!» lui la ignorava mentre tentava, evidentemente, di addormentarsi con il bicchiere sulle labbra. Lei lo chiamò ancora, un po’ più di un paio di volte, fino a quando non si convinse di dover tentare il tutto per tutto. «Al, sono incinta.»
Adfgtrtgffesrgeg!
Il cugino aveva sputato tutto in faccia al loro amico, che aveva appena perso ogni espressione, disgustato.
«Gratta e netta» sussurrò puntandogli la bacchetta contro, tornando poi al cugino che la  guardava come se fosse morto qualcuno «Tranquillo tesoro, non è successo niente. Stavo scherzando.» lo rassicurò accarezzandogli una mano. «Comunque, volevo dirti che ho intenzione di aprire un chiosco d’abbracci. Sai, è pieno di gente che si sente sola qui e ho biso…»
«Tu sei matta» rise Al. Così lei decise di imbronciarsi e non parlargli più, ma i suoi buoni propositi vennero interrotti dall’arrivo dell’orario.
«Abbiamo la prima lezione insieme, Trasfigurazione. Poi alle undici di nuovo insieme a Pozioni» gli disse. Poi ghignò sadica «Al…ti ricordi cosa avevamo deciso di fare?» si scambiarono uno sguardo complice per poi sghignazzare.
«Cosa dovete fare?» chiese Sorpius, incuriosito.
«Ma nulla, lo saprai quando saremo a lezione. Al, ricordati di non mordere il tavolo» disse calma mentre il cugino era ad un passo dal cadere per terra e rotolarsi.
«Non capisco cosa ci trovi di così divertente.»
«Rosie, l’abbiamo provato un migliaio di volte. Ma ti rendi conto di che faccia fai?»
«Certo, la faccio apposta. Ma non è poi così molto esi…esi…esilarante.»
«Non esiste “così molto esilarante”, abbelinata»
«Simpatico»
Si guardarono tutti e tre per un attimo e scoppiarono a ridere sguaiatamente.
«Vi aspetto in classe, zombie.» diede un bacio sulla fronte di tutti e due e poi si rimise lo skate sotto i piedi.
«Non si spaventa Draco? E poi come fai a fare gli scalini con quella trappola?» chiese perplesso Al.
«E’ abituata» fece spallucce «Comunque, io mi ci alleno con quola trappesta2» Si diede una leggera spinta con il piede sinistro e se ne andò dalla Sala Grande cercando l’aula di Trasfigurazione, lasciando i due amici confusi.

*****

Era seduta nel banco in prima fila e all’estrema destra della classe, vicino a suo cugino Al. Nel banco al centro, sempre nella prima fila, c’era Scorpius vicino ad un certo Tiger dalla faccia da maialino. La McGranitt era davanti a loro e stava scrivendo delle cose sulla lavagna. Non ci stava dando molta attenzione.
«Bene, ora potete copiare» disse severa e tutti, impauriti, tirarono fuori le loro piume si misero a scrivere mentre lei continuava a fissare la lavagna grattandosi una tempia, tentando di decodificare quel codice ostrogoto.
«Signorina Weasley, cosa aspetta a prendere in man la sua piuma e scrivere?» chiese la professoressa, già notevolmente imbizzarrita.
Lei spalancò gli occhi come un pesce quando li posò sulla donna, ed anche un po’ la bocca. «Non so scrivere» sussurrò lentamente con un filo di voce.
Silenzio.
Nessuno parlava e la professoressa sembrava smarrita. Lei si guardava intorno con gli occhi da panda color celeste accesissimo ed il labbro inferiore che sporgeva di qualche centimetro. Insomma, la sua espressione aveva avuto il potere di convertire mezza classe alle risate silenziose mentre Al stava forse tentando di comprimersi le mani mentre diventava tutto rosso e gli occhi si bagnavano di lacrime d’ ilarità.
Possibile che lui riesca a ridere su tuttissimo?
«Signorina Weasley, non è momento di fare sarcasmo. Cominci subito a copiare dalla lavagna» disse poi la McGranitt scaldandosi.
«Ma professoressa, non posso!» ribatté pronta «Ho la dislessia e la disgrafia, insieme ad una leggerissima forma di disnomia»
Provaci ora a dirmi che sto scherzando! Se vuoi ti do il certificato del medico! 
Dopo essere stata studiata dallo sguardo severo della professoressa, che riuscì a sfidare con i suoi occhi viola, riuscì a farsi appioppare un Al Aiutante.
E l’ora di Trasfigurazione passò farcita di errori grammaticali ed astucci con le ali ed il becco. Appena suonata la campanella interruppe il discorso che aveva cominciato con il cugino sul fatto che non poteva né doveva trasformare la sua roba in piccoli fenicotteri rosa.
«Ci vediamo dopo, ricordati cosa dobbiamo fare» lo liquidò frettolosamente e dopo aver fatto uscire il furetto dalla sua tasca si rimise sullo skate, falciando le gambe di qualche Grifondoro.

*****

Dopo aver passato la prima lezione di Incantesimi, alle dieci e mezza ritrovò Al e Scorpius davanti all’aula di pozioni che l’aspettavano.
Lei fece l’occhiolino al cugino e poi gli sorrise, ricambiata. Entrarono e si sedettero allo stesso tavolo, in seconda fila. La prima ora e mezza di lezione passò tranquilla, ma alle dodici la ragazzina ed il cugino smisero di botto l’attività e si avvicinarono al punto dove, come aveva stimato lei quella mattina, a chilometri e chilometri di distanza, doveva trovasi la Mecca. Cioè accanto alla porta.
Si misero in ginocchio e, allungando le braccia sul pavimento, cominciarono a pregare in arabo sotto gli sguardi allibiti dei compagni di classe e quello perplesso del professor Lumacorno.
«Signorina Weasley, signor Potter… per Merlino,ma cosa state facendo?» Il professor Lumacorno doveva essere molto “perspicace”.
«Preghiamo, professore» fu la pronta risposta del ragazzino.
«Si deve fare cinque volte al giorno, sa? » aggiunse Rose «Noi l’abbiamo già fatto all’alba. Vuole unirsi a noi…per sempre?» sguardo da Shining, voce ridotta ad un sibilio. Lo scherzo perfetto da fare ad un vecchietto in via d’estinzione. Come da copione, Lumacorno sobbalzò ed una goccia di sudore gli colò nei baffoni da tricheco.
«N-no grazie… io devo…fare una cosa» balbettò per poi uscire. Dopo aver controllato che il professore non fosse a portata d’orecchio, si lasciò rotolare per terra insieme al cugino mentre si teneva la pancia scossa dalle troppe risate, accompagnate da quelle della classe.
«Dio mio» gridava indistintamente con suoni acuti diceva lei tra le risate «Oddio, oddio no, ti prego no, per favore, mai più. Porca miseria, che faccia!» Il cugino le si aggrappò al maglione soffocandoci le lacrime. Appena sentirono dei passi provenire dal corridoio si alzarono, si pulirono e tornarono al loro posto come se niente fosse successo. Ripresero a mescolare le loro pozioni e se ne andarono ghignando quando il professore entrò dicendo: «Bene, fanciulli, la lezione è finita ed ora potete tranquillamente andarvene. Eccezionale a tutti!».
Dopo aver fatto un po’ di strada verso la Sala Grande con i suoi due magnifici amici, tirò su le braccia e le posò sulle spalle dei due ai suoi lati.
«Non ringraziate? Per la mia specialissima idea avete appena preso il vostro primo Eccezionale.»
Scorpius, nel tentativo di mettersi a ridere si strozzò con la propria saliva – O con l’aria? – e di fermò in mezzo al corridoio.
«Tutto bene, sto bene» rassicurò i cugini ch lo guardavano con le sopracciglia inarcate.
«Mmm… io vi aspetto al tavolo dei Grifondoro con Fred, ho molta fame» detto questo, Rose salì per la quinta volta nella giornata sul suo skate canticchiando tra sé e sé la canzone “Lass die puppe tanzen” della sua cantante preferita3.

*****

Quella sera riuscì a dormire nella sua stanza. Aveva allargato notevolmente lo spazio nelle tendine e aveva fatto evanescere l’asse di legno sotto al suo letto. Aveva insonorizzato quella piccola e personale parte di stanza e ci aveva anche messo uno stereo con un CD delle sue canzoni preferite che ascoltava quando dormiva ed emetteva un rumore infernale quando era ora di svegliarsi, abitudine non troppo recente. Ci aveva anche montato un armadio ed aveva in programma di allargare ancora quella zona, di farci qualche muro muro, di costruirci o farci costruire un bagno e di metterci una rampa per skate. Intanto aveva solo uno spazio di una ventina di metri, più o meno, con un letto a due piazze, un comodino, una cassettiera, una scrivania, una libreria ed un angolino con la ciccia per Draco, che, ostinata, continuava a dormire nel suo letto.
Hai concluso la prima giornata di scuola e ti sei fatta già inquadrare come la presunta figlia di Freddie. Contenta?
Sì, molto.
Ok. Ora dormi.

 
 
 
 
 
 
 
 
 TANANANAANNNN
Allour:
http://hayleyfashion.info/hair/yellowbangs/2007/11.jpgquesti capelli (non la faccia)
2 “questa trappola” una ma amica che soffre di dislessia mi aveva scritto una volta che non riusciva a dire alcune parole perché scambiava le lettere (passami l’aglio= pagliami l’assimo) . Tributo a lei :3
http://www.youtube.com/watch?v=EZ6FwW5euTU  non commento <3
Con questo capitolo non voglio offendere nessuna persona di fede islamica, ho solo preso un fatto raccontatomi da mio fratello (lui ed una sua amica di questa religione si erano messi a pregare in classe davanti al professore) e l’ho farcito con un po’ di robe per far ridere un po’ di più. IRONIAAAAAAA. (più avanti ci sarà qualche capitolo, ma forse anche uno solo con offese ai Tassorosso, non uccidetemi)
Poi:
GianAuror: “ahahahahah posta presto!! ;D non vedo l'ora...e poi voglio sapere cosa vuol dire omame u.u

Aahhaahahahaha vedi, mica ci ho lasciato molto tempo tra questo capitolo e l’altro *Tzè si monta come la panna* e comunque “omame” in massese significa “Oh mamma mia” :33
Besos.
 Flaqui:Dolcezza!
Scusami non mi ero accorta avessi aggiornato!
Potrai mai perdonarmi questo errore imperdonabile?
Bhe, che dire io credevo fossi brava, ma diavolccio sei impressionante..
Scusami se la recensione e breve ma fra un pò devo uscire perchè io e le mie amiche andiamo a vedere un triller (leggi mi costringono a vedere un triller) e so già che morirò di infarto..
Va bhe, lasciamo perdere..
Non è che Rose mi presta Draco?
Quel furetto inizia a piacermi!
Fra”


Carissima , non ti preoccupare, ti perdono perché sono misericordiosa ù.ù
Oh ma grazzzie <3 se solo tu fossi la mia prof d’italiano c-c
Non ti preoccupare, anche io devo andare via now XD allora mi mancherai, se morirai (molto love per te)
AHAHAHAHAHAAHAHAH prestasse anche a me  XD
Io adoro i furetti, sono “così…così…non lo so!”
Felice di averti risentita, Andri.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: quattrodieci