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Autore: _StayStrong    01/09/2011    2 recensioni
JEMI/NEMI. Ivy Lovato, si ritrova a rivivere la vita della nonna Demi, nata 1000 anni prima di lei. Ma il suo cuore sarà diviso a metà, tra fantasia e magia. Un amore che va al di la degli anni e dei giudizi.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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“Ivy...”lo sento chiaramente il mio nome, e sono io, che mi chiamo da sola, la voce è la mia, ma la mia bocca è chiusa, sigillata, non sono io che parlo.

“Ivy...”la voce proviene da dietro, mi giro e ritrovo me stessa, sono un po’ più grande, un po’ più alta e rotonda; il mi respiro si fa veloce, non può essere io...
“...io non ho mai creduto nella comunicazione con i morti?”completa lei il mio pensiero, mi si avvicina e io resto immobile allibita, sto veramente parlando con mia nonna, la mia nonna di mille anni fa?

“Nonna?”chiedo, lei mi sorride e mi accarezza una guancia, è bellissima, più bella di come l’avevo vista tempo fa, in un altro sogno.

“Sei perspicace”mi dice facendomi l’occhiolino, io le sorrido e prendo la sua mano nella  mia prima di guardarla negli occhi ancora, prendo per mano parte di me, ed è strano.

“Sei arrabbiata con me?”le chiedo e lei mi sorride ancora, guardo nei suoi occhi e guardo nei miei.

“Ivy, Ivy, è incredibile, se me lo avessero detto mille anni fa non ci avrei creduto; proprio come non ci credi tu ora, che siamo nei magnifici anni tremila, e io sono qui, con te”dice “Ma no, non sono arrabbiata con te, hai avuto il coraggio che non ho avuto io e hai capito come stavano le cose prima di me...” incomincia a dirmi.

“Che cosa mi stai dicendo?”chiedo, lei mi sorride un’altra volta beata, il sorriso le sta così bene, l’ho sempre vista piangere disperata, o quasi sempre.

“Sai, rivedere Joe, mentre lo vedevi tu, nel pieno dei suoi ventiquattro anni, è stato meraviglioso. Tutto quell’amore, quell’affetto. Io...io non ho mai potuto dirgli addio, ho potuto farlo solo grazie a te, guardando i suoi occhi. Non ho mai potuto baciarlo prima che morisse, sai, non è bello trovarsi davanti alla morte di una persona cara. So che hai perso tua mamma, Tesoro, posso capire il tuo dolore, credimi. Quando io ho perso Joe pensavo di aver perso il mondo intero”mi dice e i suoi occhi si fanno improvvisamente tristi, così tristi da sembrare quasi reali, in tutta quella nebbia.

“Lo so, nonna, so cosa hai provato...”le dico alludendo sia alla mia perdita che a quella che ho rivissuto tramite i frammenti della sua vita.

“Ho passato l’anno seguente la morte del mio primo vero grande amore a disperarmi, senza accorgermi che c’erano persone che vivevano solo per vedermi sorridere, soprattutto una. Io sono stata in una clinica, era la seconda volta che ci mettevo piede dopo dieci anni, forse di più e quella volta non me l’ero cercata. Speravo in una vita migliore, speravo in qualcosa di straordinario, sia per me che per Joeseph, di immenso. Sognavamo di sposarci, di fare una famiglia, di avere almeno due figli e lui si vedeva giù a giocare con loro a baseball o a insegnare alla bambina ad andare in bici. Voleva un maschio e una femmina, il maschio l’avremmo chiamato Gregory, come il suo migliore amico e la femmina...”

“Selena”risposi io, completando la sua frase, lei mi sorrise.

“Esattamente, Selena, come la mia migliore amica e mi riempie di gioia il fatto che la tradizione dei nomi si è protratta per così tanti anni; e amo il fatto che tua madre sia stata quella a spezzarla. Ivy è il nome più giusto per te, ti rende particolare...speciale” dice “come forse io non sono mai stata”
“Nonna, ma poi tu li hai avuti i due figli...”le faccio notare, ma in realtà io non so molto dei miei antichi antenati.

“Ne ho avuti tre, tre fantastiche e bellissime bambine, le luci della mia vita. Selena, Maddi e Josephine, che ironicamente era la più giocherellona di tutte, come l’uomo da cui prendeva il nome”mi dice ancora.

“Ma perché siamo qui?”chiedo “Non riesco a capire...”

“Perché tu credi nel libero arbitrio, che esiste, hai ragione, ma forse non per te, né per Joe e Nicholas”mi dice “Tu non sei nata per mettere un lieto fine tra la storia tra me e Joe, per quanto mi sia costato ammetterlo, la fine che ha avuto, anche se crudele, è stata veramente una fine e me la porterò dentro per tutta la vita. Tu sei nata per adempiere ad un’altra storia, che aveva dell’impossibile, carica di sensi di colpa e di amore, un tipo di amore che devi provarlo per crederci. Io non posso restare ancora qui per tanto, ma quando ti sveglierai, nel cuore della notte, accendi la luce del tuo comodino, sotto il libro che stavi leggendo troverai una lettera di tua madre, li c’è scritto tutto. Era una donna intelligente e lei è fiera di te. E lo sono anche io, piccina, ti voglio bene” mi dice appena prima di sparire, io sto piangendo.

Poi mi sveglio e tutto mi sembra cambiato.
 
  

  
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