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Autore: DrunkPirates    02/09/2011    2 recensioni
Daphne e Alain sono una coppia aperta, tutti e due bellissimi e in cerca di strambi intrattenimenti.
Su una pista di pattinaggio incontrano due coppie in procinto di sposarsi, così decidono di divertirsi mettendo in crisi la loro sessualità.
Riusciranno i futuri sposi a vincere la tentazione?
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Het, Slash
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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In qualche settimana Daphne ed Alain erano completamente usciti dai pensieri di tutti, o meglio, quasi tutti.

A Daniel tornavano in mente di tanto in tanto, dopotutto era stata una sua idea quella di farli cadere nell'acqua gelida. Probabilmente erano annegati, riuscire a salvarsi era poco probabile dato che per il freddo si erano messi piumoni molto pesanti, che a contatto con l'acqua avrebbero potuto solo farli scendere ancora di più. Ma a pensarci non si sentiva in colpa per ciò che aveva architettato. Quei due diavoli avevano cercato di separarlo dalla sua bellissima Elizabeth, non c'erano scuse.

La sua sposa invece non pensava ad altro che ai preparativi per il matrimonio, che sarebbe stato da lì a tre mesi. Lei ed Allison avevano organizzato quasi tutto ma non volevano sobbarcarsi di responsabilità e preoccupazioni: era un affare di coppia e quindi si erano ripromesse di coinvolgere anche gli sposi in maniera attiva, dividendo con loro quasi tutti i compiti.

Emmett e Daniel dovevano preoccuparsi della musica, della loro parte degli invitati e di scegliere il ristorante dove avrebbero mangiato insieme dopo la cerimonia. Allison si doveva occupare della scelta delle chiese: dovevano essere diverse ma abbastanza vicine così che poi, una volta sposati, i quattro ragazzi potessero entrare contemporaneamente nella limousine e andare al ricevimento. Elisabeth doveva scegliere il colore e il tipo di fiori per l’addobbo del ristorante, fare qualche telefonata per prenotare i tavoli e infine doveva trovare due preti.

Tutti si erano promessi di parlare nel caso ci fossero dubbi, paure o interrogativi, un modo per affermare con più forza il desiderio di stare insieme e condividere tutto, nel bene e nel male. L'importante era essere complici, così da riuscire a superare i problemi organizzativi.

Ci fu qualche problema con la scelta degli invitati. Se Elizabeth voleva invitare 73 persone alla cerimonia di cui 20 al ristorante, Daniel di quei 20 non ne sopportava 15 e quindi ci furono vari battibecchi.

Al contrario Emmet ed Allison non ebbero problemi, tutti e due avevano pochi invitati sia alla cerimonia che al ristorante, e quindi si trovarono d'accordo.

Alla fine Liz decise di cercare un compromesso su quell'argomento tenendo conto sia dei desideri del suo sposo che del budget a disposizione e Dan fece un ottimo lavoro con la lista degli invitati: dettagliata e con vicino ad ogni nome scritto l'indirizzo e-mail, così da non sbagliare persona quando avrebbero dovuto ringraziare per il regalo di nozze.

La scelta dei vestiti, ovviamente, spettò a Elizabeth. Decise che le damigelle del suo matrimonio dovevano avere dei vestiti sull'azzurro, come i suoi occhi, e poi aiutò nella scelta per quelle di Allison.

Tutte e due avevano comprato dei bellissimi vestiti da sposa e avevano deciso che si sarebbero messe lo stesso tipo di accessorio: una collana di perle bianche, così da sentirsi vicine anche se si sposavano in due chiese separate.

In tre mesi riuscirono a preparare tutto e il lavoro di squadra fu assolutamente importante per non cadere nello stress prematrimoniale.

Una settimana prima del grande giorno, le due ragazze stavano sedute in uno dei costosissimi pub in centro e non facevano altro che parlare della luna di miele, che ovviamente avrebbero passato separate per godersi completamente e unicamente i loro mariti.

-Io vorrei andare a Cuba. Ho sentito da mia zia che quando ci andò ne rimase piacevolmente colpita, sembrava desiderosa di ritornarci. Mi pare che era andata a Varadero... ma non ne sono sicura. Dovrei chiederglielo- Liz sognava un posto caldo come la passione tra lei e Daniel.

Allison invece aveva puntato la Scozia, silenziosa e piena di verde, dove quale avrebbe potuto dare sfogo a tutta l'armonia e la sensibilità che legava lei ed Emmett.

-Io preferirei andare a Glasgow, so che freddo ma non mi importa, tanto a noi piacciono i posti così-

Anche per i ragazzi i posti scelti dalle rispettive donne andavano bene, infatti il giorno stesso si recarono in un'agenzia di viaggi e prepararono anche qualche tappa.

Era tutto perfetto e nessuno di loro sentiva di voler tornare indietro o scappare. Anzi, aspettavano con impazienza, e un pizzico di paura, il giorno più importante delle loro vite.

Il 7 Aprile i quattro amici si sposarono e quando uscirono dalle chiese, come previsto, entrarono nella limousine che li portò al banchetto organizzato da Liz. Era stata bravissima e gli invitati furono estasiati tanto dalla bellezza delle spose quanto da quella degli addobbi e dei cibi, anche estremamente deliziosi. Mangiarono molto bene e poi partì una musica lenta e tutti si alzarono dai tavoli per andare a ballare sulla grande pista che c'era al centro della sala.

C'era una coppia, una donna bruna e un uomo più basso di lei che cantavano una bellissima canzone d'amore, e venivano accompagnati da due violini e un pianoforte. Sembrava tutto talmente speciale che avrebbero potuto esserci delle telecamere e farci un film.

Allison ed Emmett andarono in pista e si strinsero forte l'uno a l'altra, lei con la testa sulla spalla di lui e lui che le cingeva la vita con il braccio.

-Ti amo.. - sussurrò lo sposo, stringendola ancora di più. Allison sorrise e rispose semplicemente guardandolo negli occhi e baciandolo appassionatamente.

Non le importava che probabilmente non la avrebbe sempre capita, la scelta era stata quella giusta, e non poteva immaginare un uomo migliore di lui.

Elizabeth e Daniel invece erano seduti a parlare con alcuni amici e quando videro che gli altri due festeggiati si stavano ciondolando al suono di quella stupenda musica, decisero di andare anche loro.

-Tel'ho detto che sei bellissima?- chiese Dan.

Liz scosse la testa e fece la finta faccia offesa.

-No, sei proprio un maleducato...-

Daniel fece il finto mortificato e poi si impadronì della bocca della bionda, mordicchiandole un po' il labbro inferiore. Lei rise e gli disse di non farsi troppo prendere dall'emozione perchè li stavano guardando tutti.

-Ci sfogheremo fra pochissimo, manca solo il brindisi e andiamo a casa... - disse lei con voce vibrante di eccitazione. Per un altro po' continuarono a ballare e quando la musica si fece più soffice, le coppie si avvicinarono ai tavoli e dissero a tutti di prendere i bicchieri.

Arivò un cameriere che stappò una bottiglia e cominciò a servire tutti gli invitati. Quando la bottiglia finì, ne aprì un'altra con cui servì gli sposi.

Quando le due coppie si misero vicine per brindare a tutta quella giornata, intravidero tra la folla una donna con un vestito in chiffon di seta lungo, decorato con un motivo tropicale di fiori e bambù con tocchi di verde. Un vestito a maniche lunghe ma trasparenti ed incredibilmente sexy. La donna aveva una profonda scollatura che arrivava fino a qualche centimetro al di sotto dell'ombelico, dove veniva fermata da una spilla a forma di fiore. Al di sotto di questa, l'abito si apriva nuovamente lasciando scoperte le gambe.

Vicino a lei c'era un uomo un po' più alto che indossava un completo nero e semplice ma che faceva risaltare il colore dei capelli e degli occhi.

Erano tutti e due maledettamente attraenti e gli invitati li notarono subito, guardandoli con ammirazione.

Gli occhi dei quattro sposi in vece si riempirono di terrore e non riuscirono a dire nulla ma sbiancarono, restando immobili e spaventati.

Ma la cosa più inquietante della loro presenza lì erano i sorrisi, dipinti sui volti di quei demoni mascherati da angeli.

Gli sposi non capivano cosa stessero pensando, quale fosse il loro diabolico piano, ma una cosa era certa: presto o tardi si sarebbero vendicati.

Daphne e Alain erano tornati per la grande festa ed ora brindavano felici, con un ghigno che poteva solo lasciare intuire quel che sarebbe successo dopo.

  
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