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Autore: ShiLalla    03/05/2006    1 recensioni
Nove anni dal ritorno nel mondo degli umani, Aburaya sembra avere nuovamente bisogno bisogno dell'aiuto di Chihiro: nel mondo degli spiriti infatti è in atto una cruenta guerra
Genere: Romantico, Triste, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le squadre di ricerca stavano rientrando nell’accampamento, ormai immerso nel buio della notte

Le squadre di ricerca stavano rientrando nell’accampamento, ormai immerso nel buio della notte. Quello di non restare fuori dal complesso di tende quando calava il buio era stato un ordine di Nishigami, che non voleva rischiare eventuali rapimenti o assalti da parte del nemico; egli desiderava avere tutti i suoi alleati vicini dopo una certa ora, così sarebbe stato più facile proteggerli. Quella notte però era stata concessa un’eccezione, dal momento che il generale sembrava scomparso. Fu così che, nel buio più totale, una delle ultime barche di lavoratori approdò sulla momentanea piattaforma galleggiante, che sorreggeva l’accampamento quando arrivava la       “marea” a ricoprire la radura. Gli spiriti che scesero dal veicolo sembravano cinque se non fosse stato che uno di loro emanava uno strano odore… si sarebbe detto odore di essere umano!

Lo strano gruppetto si diresse verso l’entrata dell’accampamento, sorvegliata da due spiriti armati di spada, che li fermarono per controllare che non fossero intrusi. Una volta entrati proseguirono lentamente nel campo, diretti verso la tenda più grande, che stava al centro del luogo: davanti ad essa c’era un uomo, piuttosto alto e slanciato, che interrogava tutti coloro che tornavano dalla ricerca. Nella fioca luce delle lanterne era difficile vederlo chiaramente, ma sembrava giovane, e i suoi lunghi capelli neri mandavano riflessi bluastri nell’intensità della notte. Avvicinandosi alla tenda Chihiro non potè fare a meno di osservare la figura che li stava aspettando: in quel momento era girato di spalle, i lisci capelli corvini gli accarezzavano leggermente le scapole, accompagnando ogni suo movimento con un leggero fruscio, dovuto al loro strofinarsi contro la stoffa dell’abito che indossava; era vestito con un largo abito bianco costituito da una giacca legata in vita da una cintura rossa, sotto la quale portava una maglia, anch’essa rossa, e da un paio di hakama che lasciavano scoperti i polpacci. Ai piedi calzava un paio di semplici zori. Il giovane stava parlando animatamente con un uomo vestito con una vecchissima armatura samurai, e non si accorse immediatamente della presenza dei nuovi arrivati. Chihiro, ormai in prossimità della tenda, scrutava con crescente interesse il ragazzo, ormai certa che fosse tale, finchè non si fermò di botto, irrigidendosi e facendo schiantare contro di lei uno dei due spiriti-rana che la stavano seguendo. La ragazza sembrò vacillare per un istante, finchè un tremito percorse il suo viso e le lacrime iniziarono a scendere copiosamente dai suoi occhi scuri; dalle sue labbra sfuggì un sussurro, seguito da un singhiozzo sommesso.

 

“ Kohaku…”

 

Solo allora si rendeva veramente conto di quanto le fosse mancato. Era riuscita a costruirsi, con un discreto successo, una barriera impenetrabile, grazie alla quale aveva sopportato nove anni di tristezza e solitudine; dall’altra parte della barriera c’era solo lui: solamente lui avrebbe saputo spezzare la fortezza che aveva eretto intorno a lei. In quel preciso momento la barriera stava andando in pezzi: in quello stesso istante Kohaku si voltò a guardarla.

Non appena i loro occhi si incontrarono, lui seppe che d’ora in poi, in un modo o nell’altro, le cose sarebbero andate meglio. Il giovane lasciò che il consueto calore gli catturasse lo stomaco, e, senza una parola, corse ad abbracciare il più bel regalo che il mondo gli avesse mai dato.

Chihiro si appoggiò contro il petto di lui, lasciando che le circondasse la vita con le braccia e che affondasse il viso nei suoi capelli. Kohaku non le impedì di piangere nascosta nell’incavo della sua spalla.

Rimasero così, semplicemente abbracciati, per alcuni minuti che sembrarono un’eternità.

Chihiro si stacco un po’ da lui e alzò il viso per poterlo osservare meglio: era cambiato durante la sua assenza, ora i suoi capelli erano più lunghi e più scompigliati rispetto a prima, e la frangia gli ricadeva sul viso in morbide ciocche d’onice. I lineamenti erano più adulti, si era alzato di statura ed era più tonico e forte di corporatura, nonostante fosse sempre magro e slanciato. L’unica cosa che era rimasta completamente immutata erano i suoi occhi, sempre di quel colore così vicino allo smeraldo, che la scrutavano pieni di affetto.

Kohaku non riuscì a trattenere un sorriso: finalmente, dopo tanto tempo, poteva riabbracciare la sua Chihiro. Si era domandato tante volte come potesse essere diventata in quegli anni, e ora aveva la risposta davanti agli occhi: era una splendida donna, dai lineamenti fini e gradevoli, e dai lunghi capelli castani, legati, come sempre, in un’ alta coda di cavallo. Non si era alzata più di tanto, ma non era importante. L’importante era che ora fosse tornata da lui.

 

“ Chihiro… è passato così tanto tempo”

La ragazza osservava quegli occhi meravigliosi specchiarsi nei suoi con trepidazione.

“ Si. Ma non ha importanza…”  sapeva che avrebbe dovuto approfittarne per confessargli tutto, dirgli di tutta la tristezza, tutta l’ansia e tutto l’affetto che aveva provato in nove lunghi anni, ma non riusciva a dire nulla, come se le parole si fossero riversate in un fiume nella sua gola, e l’avessero bloccata, permettendole a malapena di respirare.

 

“ Kohaku io…” ancora quella sensazione  “ Io…”

 

Il ragazzo-drago la osservava pazientemente, respirando il suo profumo e osservandola con occhi calmi

 

La giovane riuscì finalmente a parlare:

 

“ Mi sei mancato Kohaku”

 

Il giovane sorrise

 

“ Anche tu Chihiro… non ho mai smesso di pensarti”

 

Kohaku appoggiò la fronte contro quella di lei, i loro visi sempre più vicini, tanto che le loro labbra potevano sfiorarsi…

 

“ Kohaku! Notizie dalle terme!” 

 

Un giovane spirito messaggero si precipitò accanto al ragazzo, prima di potersi rendere conto di cosa aveva appena interrotto. Quando Kohaku gli lanciò un eloquente sguardo assassino il messaggero arrossì leggermente e, non poco imbarazzato, riferì il suo messaggio:

 

“ Ehm… ci sono notizie sul generale Nishigami, signore… due spiriti-pulcino hanno detto di averlo visto nei pressi delle vecchie rotaie, dopodichè si sono perse le sue tracce” lo spiritello tacque per qualche istante, incerto sull’esito delle sue parole  “ Nessuno sa dove sia. Il generale Nishigami è scomparso, signore.”

 

Il volto di Kohaku assunse un’ espressione indecifrabile, ma i suoi occhi parlavano per lui: il dolore e la preoccupazione trasparivano dallo sguardo del ragazzo.

 

Pronunciò un debole grazie all’indirizzo dello spiritello, prese Chihiro per mano e si recò velocemente verso la tenda dei guerrieri.

 

 

‘***’

 

 

Nel palazzo delle terme intanto…

 

“ Così è arrivata in questo mondo finalmente… e tu te la sei fatta scappare”

“ Signore io, io non so come sia potuto succedere…”

“ Taci!”   la voce di un uomo tuonò imperiosa, facendo zittire l’altro.

“ Mi porterai quella ragazza… è un ordine!”

“ Si… lo farò certamente signore. Non dubitate”  I suoi occhi ora erano freddi e vuoti

“ Bene. Ora vai e non tornare senza quell’ umana”

 

 

 

 

SPAZIO DELL’ AUTRICE

 

 

Oooooooooooooook capitolo un po’ più tranquillo…  ringrazio Fuuma per la recensione e  vi invito nuovamente a commentare!!!! Alla prossima!

  
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