Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: ShesRachel    03/09/2011    2 recensioni
Un sogno che diventa realtà, che dire? Ho scritto questa ff dando tutta me stessa, spero che vi piaccia. E' il primo racconto che scrivo, siate buoni (?) haha Buona lettura :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Los Angeles, Babiees.


Ero comodissima, non volevo svegliarmi, però qualcuno mi stava sussurrando qualcosa.
Subito ho pensato che fosse Chiara che mi voleva svegliare. Allora cercai ancora di dormire.
Poi sentii MY LOVE. Aprii di scatto gli occhi. Non ci potevo credere. Non era un cuscino, era Chaz. Subito lo baciai. Lui contraccambiò. Ci baciammo per circa 10 minuti, non volevamo smettere.
Mi era mancato più della mia stessa vita, e lo so, sembra stupido, ma è così.
Amo quel divano, amo il modo in cui mi abbraccia, amo il modo in cui mi tiene stretta tra le sue braccia, amo il modo in cui mi accarezza, amo il modo in cui mi guarda, amo il modo in cui mi sfiora le mie labbra con le sue, amo quando mi bacia sulla fronte come se fossi la sua piccola da curare e custodire con cura, amo il modo in cui mi fa sentire unica, speciale al mondo.
Io AMO Charles Somers.
Oramai lui fa parte della mia vita, lui è la mia vita.
Oggi non volevo andare a scuola, ma restare con Chaz. Infatti ho detto a Chiara di dire che stavo male, ma poi anche lei voleva fare la stessa cosa, allora abbiamo chiamato l'insegnante e le abbiamo detto che avevamo avuto una congestione alimentare. Lei ci ha creduto: menomale.
Dovevo programmare la giornata con Chaz, ma lui l'aveva già fatto e non voleva dirmi niente. Ha detto che era tutta una sorpresa.
Okay, io già sono curiosa di mio, poi se ci mette anche lui è la fine. Non riuscivo a trattenermi.
Mi fece vestire con dei jeans corti, una canottiera e delle all star. Però dopo nella valigia prese un mio vestito e delle scarpe con il tacco. Non avevo la più pallida idea di cosa volesse fare.
Mi portò fuori New York. Anzi mi portò all'aeroporto. Non mi disse dove eravamo diretti. Poi riuscì a tenermelo nascosto perchè abbiamo usato l'aereo di Justin, c'era anche Justin, Ryan, Christian, Cody e Chiara. Cosa Chiara e Cody? Aspettate e Mitch? Dov'era Mitch? Poi mi hanno detto che oggi aveva un importante esame e che non poteva assolutamente mancarlo. Mi è dispiaciuto un casino.
Abbiamo volato per 6 ore. Non ce la facevo più. Volevo sapere dove stavamo andando.
Durante il viaggio ho scoperto che anche Chiara lo sapeva. Odio profondo che sale nei suoi confronti.
Atterraggio. Finalmente.
Esco e mi ritrovo davanti una scritta enorme: LOS ANGELES.
Io urlai dalla gioia e corsi a baciare Chaz e a ringraziare Justin e tutti gli altri.
Sembravo una bambina nei paesi dei balocchi. Tutti sorridevano nel vedermi così felice. Almeno la mia felicità la porto anche agli altri.
Faceva un caldo bestiale ecco perchè mi aveva fatto vestire in modo così leggero. A New York stavo morendo di freddo di mattina e tutti mi guardavano male perchè ero l'unica in pantaloncini corti e canottiera, meno male che mi aveva portato una felpa.
Ci divertimmo tutto il giorno a LA a girare, fare shopping, giri in barca e visitarla.
Di sera mi fece mettere i miei sandali con il tacco che avevo preso da Sax & Co a New York e un vestitino sempre da Sax, era stupendo. Era BLU di seta, con il cuore senza spalline. Le scarpe erano sempre blu, ma di raso con un tacco alto alto, ma chaz era sempre più alto di me di 5 cm. E' altissimo.
Una volta vestita, sono uscita dalla stanza e Chaz era rimasto ad occhi aperti, anzi spalancati, anche gli altri a dire la verità. Chaz era quasi orgoglioso di me. Lui era in giacca e cravatta. Sembrava un dio greco.

  
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