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Autore: XxFreyaxX    04/09/2011    5 recensioni
[…]
-Aspetta David- Bill gli posa una mano sulla spalla e mi si avvicina. –Ho un’idea migliore. Diventa la mia ragazza..-
Lo guardo , mi guarda. Mi guardano tutti in realtà.
Scoppio in una risata. –La tua..ti sei bevuto il cervello?-
-Ehi , ci hai rotto la strumentazione , a causa tua il nostro ultimo concerto è saltato. Quindi o ti ritrovi in prigione con un debito parecchio alto o fingi di essere la mia ragazza-
[…]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Tendo a ringraziare e a dare tante cioccolate e caramelle
a chi lascia una piccola traccia.(Recensione) u.u .
E vi segnalerò anche nella lista dei buoni di Babbo Natale. *w*
Bando alla ciance , questo è il primo capitolo di una storia
che spero abbia successo.
Starà a voi deciderne il destino.
*risata malefica* Buona lettura.







Prologo





Nella mia vita ho perso tante cose e altre mi sono state portate via.

In diciannove anni mi sono sempre chiesta : perché le cose belle sembrano nascere con l’unico scopo di morire , prosciugandoti della felicità che ti mantiene in vita , e allora quando sei li , solo un corpo retto da un mucchio di ossa , le cose brutte arrivano per non lasciarti mai?

Già , lo so. Nulla è per sempre. Allora qualcuno dovrebbe denunciare la Disney per i mucchi di stronzate che inculca nei bambini.




1 Dicembre 1992.

Tenete a mente questa data. Perché? Bèh , perché sono nata io.

Chi sono? Con il tempo lo scoprirete. Non posso dire tutto ora , altrimenti cosa racconto?

Gennaio 1998. Bèh , mi cadeva il mio primo dente da latte ma è meglio non ricordare certe cose imbarazzanti.

24 Giugno 2011 , apprendista truccatrice di rockstar. La mia mentore? Natalie.

Chi cazzo è Natalie?

Mi disturba , profondamente. Ha quella voce dolce come il miele , quel sorriso zuccherino , quell’espressione da madre.

Va a quel paese falsa santarellina. Il mio proverbio? Mai fidarsi delle acque calme. Si , lo so , sono profondamente diffidente ma cosa ci volete fare?

Lo sareste anche voi con un passato come il mio.

Ma , bhè , non parliamo di questo.

Parliamo piuttosto di come la mia vita è andata storta , di come la mia vita ha cambiato strada probabilmente utilizzando un navigatore comprato da una bancarella di qualche filippino ubriaco.

Mi è sempre piaciuta l’estetica. Sempre , fin da bambina giocavo a truccare le barbie e perfino mio fratello. Certo , utilizzavo il suo viso mentre era beatamente addormentato ma ho fatto comunque pratica.

Mia madre ha quindi assecondato il mio desiderio di andare a una scuola privata d’estetica , in Francia. Certo ha dovuto sborsare un bel po’ di soldi ma il mio caro , e bastardo , patrigno è un ricco e famoso imprenditore.

Insomma , una gallina dalle uova d’oro per quanto mi riguarda.

Nel bel mezzo dei miei studi la mia buona stella decide di baciarmi la fronte.

Maledetta .

“Ricordi Natalie?” aveva chiesto mamma durante un pranzo parecchio abbondante. Io l’avevo guardata , restando in silenzio , sbattendo le palpebre più volte. Poi s’era messa a parlare di quella donna , di quella fortunata donna divenuta la truccatrice di Bill Kaulitz.

Si proprio di Bill Kaulitz.

Quel bellissimo ragazzo dai capelli neri , gli occhi nocciola , lo stile strambo.

Ma chi voglio prendere in giro? La renna Rudolf mi attira molto di più.

Comunque , Natalie è una cara amica di mamma che di me , ovviamente , ne aveva parlato molto e bene. Le capacità persuasive di quella donna avevano portato Natalie a chiederle di farmi andare in America , ove , al suo fianco , avrei potuto migliorare le mie capacità di truccatrice ed estetista.

Avrei visto il suo lavoro.

Insomma , uno stage particolare e molto privato.

24 Giugno 2011. Sono dunque qui , nel camerino dei Tokio Hotel.

Le loro fan pagherebbero per essere al mio posto , vero? Per loro fortuna sono disposta ad affrontare l’enorme sacrificio di cederlo in cambio di duecentomila euro. Umh.. forse anche più.

Da un mese conosco questi quattro musicisti. Ah , la storia di Ria? Puramente vera.

Anzi , vi dirò di più , voglio essere cattiva , spezzerò i vostri cuoricini pulsanti : Tom ne è cotto da un anno ormai.

Bene , ora andate a suicidarvi pure. Possibilmente niente spargimenti di sangue , insomma : impiccatevi , buttatevi in un fiume in piena o respirate gas. Ma niente sangue.

Sarebbe un casino pulire , dopo.

Georg e Gustav mi sono simpatici. Dico sul serio questa volta.

Mi piacciono e c’è un motivo : sono i più normali del gruppo. Gustav mi va particolarmente a genio : non parla mai , si veste come un qualsiasi ragazzo normale e.. non parla mai.

I requisiti adatti per andare d’accordo con me.

Tom , stendiamo su un velo pietoso. Ha la ragazza , no? Questo dovrebbe bloccare , tamponare , attutire la sua tempesta ormonale , vero? Giusto? Invece spesso e malvolentieri mi ritrovo mangiata dal suo sguardo ed evito di guardare come gioca con il suo piercing.

Uccidetelo , ve ne prego.

E pure preferisco sottostare alle sue radiografie piuttosto che subirmi la parlantina di suo fratello.

Bill Kaulitz.

Il famoso Bill Kaulitz. Dolce , egocentrico , egoista , romantico , sognatore , capriccioso , moccioso , bambino viziato , logorroico. Che nervi. Che nervi , che nervi e che nervi.

Natalie mi chiede di passarle il fondotinta , distraendomi da queste mie ormai ripetitive considerazioni.

Eseguo senza dire una parola.

Tra due ore vi sarà il loro ultimo concerto , poi inizieranno le vacanze.

Certo perché è stancante essere famosi , guadagnare diecimila euro al mese , ricevere applausi , premi , essere amati e vezzeggiati.

Si… un vero stress.

-Zia , zia- un bimbo dai riccioli rossi entra in camerino. Georg , seduto alla poltrona , gli sorride e torna a parlare con Gustav.

Non è proprio un bambino , in realtà ha undici anni. Ma è odioso. E’ forse la persona che odio di più in questa stramaledetta situazione.

-Cosa c’è Cal?- la donna , Natalie , finisce di stendere la pasta color pelle sul viso angelico del vocalist e fa repentinamente sgusciare lo sguardo sul moccioso.

-Posso andare a comprare qualcosa da sgranocchiare al McDonald’s?-

-E’ lontano- risponde indecisa , frugando tra i suoi trucchi , i suoi attrezzi da lavoro.

Abbassò lo sguardo e incrocio quello smeraldo del piccoletto. Sorride amorevolmente.

-Kim può accompagnarmi-

-Ti ho già detto mille volte che mi chiamo Kimberly , moccioso- sbottò infastidita.

Odio quando qualcuno che non sopporto usa il mio diminutivo e odio quando Cal mi sfrutta per ottenere ciò che vuole.

-Kim..- Natalie mi guarda , un misto di supplica e rammarico.

Come posso dir di no alla mia insegnante? Sospiro , stringendo i denti.

-E va bene , andiamo a farti mangiare- ricerco tutta la dolcezza che è in me ma ne esce fuori un sibilo irritato.

-E viva! Ho già i soldi- mi prende per mano –Andiamo Kim-

Spero che il panino ti vada di traverso.

   
 
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