04/09/2011
2 recensioni
salveeee a tutti!!!! finalmente sono tornataaaa!!! scusate se ciò messo così tanto ma ho avuto dei seri problemi con il mio pc, adesso sto usando un computer dell'ufficio sotto casa mia, ha ancora XP e non c'è manco la scheda audio.. uno schifo in pratica, anche perchè è lentissimo! per non parlare dei download!! ebbene.. siamo al 12 capitolo, e tra poco si trona a scuola!! ç___ç e io sono seriamente preoccupata, vado in prima superiore non conosco assolutamente nessuno della mia nuova classe!! ma per lo meno a scuola ci sarà la mia adorata Kia-chaaaaan!!!!! a cui romperò le palle ogni santa volta che la vedo!! dai lo sai che ti voglio beneeee!!! XP, dopo ciò, in questa settimana è stato fondato il TheTeamBaka, che potete trovare in you tube!!! ^^ esattamente è il nostro gruppo cosplay ma pratciamente siamo in 3! e se siete del veneto e volete unirvi ad un gruppo cosplayer noi ve ne saremmo grate per saperne di più andate qui--> http://www.youtube.com/user/TheTeamBaka , bene buona lettura gente ;) e fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuvo capitoli... ultimamente ho voglia di scrivere, se avete qualcosina da consigliarmi da scrivere come nuova Ff ve ne sarei grata!! bando alle ciance e diamo inizio alle danze con il capitolo 12!!! PS (PER KIA CHAN) sorry se il video è stato caricato senza la tua presenza ma l'altro dove c'eri anche tu è andato perso ç____ç non ti arrabbiare con noi ma al più presto dovevamo caricare un video... la prossima volta ci sarai anche tu!!! ah! ci vedimao sabato XDDDD!!!) ah ultimissima cosuccia che vorrei chiedere a voi lettori.. come diavolo si fa e mettere un immagine nei capitoli? O.o XDDD buona lettura gente ;)
Capitolo 12
Incubo
Il sole filtrava dalla vetrata dietro l’enorme letto matrimoniale, Kagome era ancora profondamente addormentata, era nell’unico posto dove, forse, sarebbe potuta rimanere in pace con il suo adorato Inuyasha, il mondo dei sogni.
Dove nessuno le dava la caccia, nessuno la voleva morta, nessuno le voleva portare via l’amore della sua vita.
C’era solo pace, solo amore… si sentiva più rilassata che mai, tutto in torno a lei aveva una voce particolare che espandeva gioia e un calore che Kagome a volte quasi dimenticava quanto fosse bello… il calore di una persona che ti sta accanto, che ti vuole bene, che ti ama, Kagome, nel mondo dei sogni si sentiva la persona più felice e in pace sulla terra. Stava correndo verso Inuyasha che l’aspettava con le braccia aperte con un sorriso colmo di gioia, la stava aspettando là nel poto dov’erano soliti incontrarsi, nell’era Sengoku, dove ormai anche lì regnava la pace, la stava aspettando là dove era avvenuto il loro primo incontro sotto al Goshinboku, l’albero divino, quell’albero che più di una volta l’aveva salvata dagli stati di incoscienza causati dai demoni, da Naraku a volte semplicemente dai suoi incubi di quando dormiva lontano da lui. Quando Kagome fu vicina ad Inuyasha e lo abbracciò, tutto si spense, ogni cosa.
La gioia, il calore, che sentiva fino a poco fa, svanirono nel nulla e il tutto si tramutò in dolore, freddo, tristezza, paura, quei sentimenti di una persona tormentata, i sentimenti di una persona che nella vita non aveva fatto altro che soffrire, sembravano quasi entrati nell’animo di Kagome, da quanto poteva percepirli, come se fosse stata lei stessa a vivere delle esperienze traumatiche, non riusciva a capire quali fatti erano dovuti a questi sentimenti, non erano suoi ma di qualcun altro, capiva perfettamente quanto questa persona, che non poteva ancora né vedere, né sentire, doveva aver sofferto per poter provare così tanta tristezza, rabbrividì, per due motivi, l’aria si era fatta gelida, e la paura la stava circondando.
Sentiva i sentimenti di quella persona, sentiva il desiderio pressante di vendetta… non riusciva a capire quale fosse il motivo di tutto ciò.
“Perché sento il sentimento di qualcuno che vuole vendicarsi? Eppure io non provo questo… verso nessuno! Io non sono così! Voglio andarmene da questo posto!”
Pensò Kagome stringendosi lo stomaco, con gli occhi sbarrati dal terrore, tremante come una foglia.
-Kagome!- ci fu una piccola pausa dopo questo richiamo che Kagome pensava solo di aver immaginato.
-Kagome… vorresti, vero, che la tua vita fosse così piena di calore!-
Chiamò una voce altrettanto gelida e lugubre come l’atmosfera del posto dove si trovava in quel momento la ragazza. Kagome serrò i pugni e si fece coraggio.
-Chi sei?! Perché mi hai portato in questo posto orribile? Fammi uscire immediatamente!-
Urlò contro il vuoto Kagome, quasi digrignando i denti, del liquido caldo cominciava ad uscire dagl’occhi color caffè, la ragazza portò una mano al viso e scacciò le lacrime, non era il momento di mettersi a piangere, doveva tenere duro e uscire da quel posto, da quel sogno, da quel incubo orribile.
-Chi sono?- chiese la voce lugubre quasi con sarcasmo.
-Non te lo posso dire, ma ti dico solo che tu non potrai MAI essere felice come desideri ardentemente, come nei tuoi stupidi sogni! Io mi prenderò la tua vita stanne certa!-
La voce parlò con fermezza, convinta che nelle sue parole ci fosse solo pura verità e che il tutto si sarebbe realizzato in pochissimo tempo.
-Smettila di dire scempiaggini! Sei solo una voce che si protegge nell’oscurità! Perché non vieni fuori e ti fai vedere! Io invece sarò felice con Inuyasha, contrariamente a come dici tu, non potrai mai avere la mia vita, chiunque tu sia e ora lasciami andare vi da qui!-
Gridò Kagome a squarcia gola contro quella voce rimbombante nelle tenebre, la voce rise.
-Come siamo coraggiosi eh? Kagome-Hime- l’apostrofò quella.
-Ma non farmi ridere! Io sono nettamente più forte e migliore di te… e da qui puoi andartene solo tu, senza l’aiuto di nessuno! In fondo cui siamo in una parte del tuo cuore. Addio, Kagome Higurashi!-
La voce smise di parlare e la sua presenza sparì nel nulla.
-Non è vero che io non sono forte!- Kagome picchiò i pugni per terra, in ciò che doveva essere una specie di pavimento, tremendamente nero e profondo.
-Andiamo Kagome! Hai combattuto contro cose ben maggiori di questa! Forza! Esci da qui e fai vedere chi sei, sì!- Disse a se stessa nell’oscurità, si alzò in piedi, riempì ogni singola fibra del suo corpo di coraggio e camminò verso la lunga distesa scura che si proiettava di fronte a lei, un piccolo puntini di luce si intravide, dopo parecchio tempo che camminava, quando lo raggiunse, Kagome si svegliò.